Recensione Dead Effect 2

Dopo aver riscosso un buon successo su piattaforme mobile, Dead Effect 2 arriva su PC portando con se la formula della versione portatile, con qualche piccola aggiunta e un comparto tecnico migliorato.

Recensione Dead Effect 2
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Disponibile per
  • Pc
  • Xbox One
  • Pubblicato originariamente per dispositivi mobile e soltanto di recente trasferitosi sullo store digitale di Valve, Dead Effect 2 è un fenomeno interessante, da studiare accuratamente. Siamo abituati a parlare del gaming su smartphone e tablet come fosse un mercato minore, in cui pochissime perle sono sommerse in un'ingiustificata quantità di spazzatura. Produzioni dallo scarso valore ludico che puntano soltanto a riempire le nostre brevi pause quotidiane o, talvolta, a spillare quanti più soldi possibile al giocatore. Dead Effect, invece, è qualcosa di totalmente diverso. Ben distante dall'essere il Clash Of Clans o il Ruzzle di turno, la produzione di BadFly Interactive aveva mostrato un comparto tecnico di tutto rispetto, una completezza e una solidità quasi inedite per il mercato di riferimento. Sparatutto in prima persona che mescolava le atmosfere Sci-Fi di Dead Space con un gameplay molto più reattivo, il titolo ha saputo insomma distinguersi nel mercato di riferimento, e non solo grazie alla stravagante idea di un'apocalisse zombie nello spazio.L'unica vera - grandissima - pecca del titolo originale riguardava semmai il discusso sistema di controllo touch, troppo limitato e limitante per sostenere il suo frenetico e "complesso" gameplay. Sembrava davvero il gioco perfetto per compiere il grande passo, sostituendo alla scomoda interfaccia tattile la ben più adeguata accoppiata mouse e tastiera; ma sarà davvero in grado di dire la sua in un mercato affollato come quello PC?

    Zombie nello spazio

    Dead Effect 2 ha una struttura semplice, intuitiva ed immediata. Si parte scegliendo un personaggio tra i tre a disposizione, ciascuno con la propria dotazione specifica. Ce n'è uno specializzato nel combattimento corpo a corpo, un altro nell'utilizzo di fucili d'assalto e armi pesanti e un terzo che, invece, preferirà aprirsi la strada a colpi di fucile. Una volta terminato il breve prologo raggiungeremo un hub centrale dal quale accedere in qualunque momento alle singole missioni, scegliendo ovviamente anche il livello di difficoltà e se giocare da soli o in compagnia. Il sistema di gestione della co-op lo abbiamo trovato un po' farraginoso e poco intuitivo. Purtroppo dal lancio del gioco ad oggi non siamo mai riusciti a trovare una partita in cui inserirci o qualcuno che abbia deciso di unirsi a noi, quindi se siete ansiosi di giocare in compagnia assicuratevi di avere degli amici disposti ad acquistare il gioco. In teoria ci sarebbero anche due modalità competitive (tutti contro tutti e deathmatch a squadre), ma anche in quel caso non siamo stati in grado di trovare una partita: i server sono completamente deserti. Il cuore della produzione mostra una buona profondità e un'invidiabile completezza, sebbene non riesca pienamente nel tentativo di camuffare le proprie umili origini. Di tanto in tanto ci siamo trovati di fronte a situazioni ludiche discutibili, palesemente recuperate di peso dalla versione mobile. Abbiamo dovuto premere ripetutamente sulla barra spaziatrice nel tentativo di aprire un armadietto, e ruotare una valvola trascinando in cerchio il puntatore del mouse: tutte "attività" di cui avremmo tranquillamente fatto a meno. La trama, scheletrica e mal raccontata, resta timidamente in disparte, lasciandoci godere senza eccessive interruzioni le adrenaliniche e divertenti missioni del gioco. A irrobustire ulteriormente l'impianto ludico ci pensa un sistema di progressione di stampo ruolistico, con tanto di equipaggiamento, oggetti da sbloccare e bottino da raccogliere. Il loot, così come tutti gli oggetti acquistabili dai vari NPC, è classificato in base alla sua rarità, caratteristica che ne descrive indirettamente anche i bonus e la potenza. Una volta impugnate le nostre armi, ci siamo trovati catapultati all'interno di missioni incredibilmente guidate e lineari ma al contempo stimolanti, divertenti e difficili. Il ritmo di gioco è sostenuto, la quantità di nemici esorbitante. Le animazioni sono tutt'altro che perfette ma comunque al di sopra della sufficienza. L'intelligenza artificiale che da vita ai nemici è molto grezza, ma in fin dei conti stiamo affrontando dei non-morti, non possiamo sicuramente aspettarci che questi si mettano ad elaborare chissà quali intricati piani di attacco. Si limiteranno a caricarci a testa bassa ed incalzarci senza alcun timore, mettendo alla prova anche i personaggi più coriacei. Il risultato complessivo è comunque intrigante e divertente: al netto di alcune sezioni leggermente fastidiose (quelle in cui dovremo utilizzare delle mitragliatrici fisse per respingere l'avanzata di alcuni soldati, ad esempio, sono veramente tremende) e qualche piccola imperfezione di troppo, Dead Effect 2 è un first person shooter solido e straripante di opzioni, potenziamenti e armi da sbloccare.

    Una volta terminata la - non lunghissima - campagna principale potremo dedicarci a un numero considerevole di attività collaterali. Si tratta di missioni tendenzialmente molto veloci, i cui scopo principale sarà quello di fornire al giocatore qualche pezzo raro di armatura. Di tanto in tanto potrebbe essere necessario sfruttarle anche per un po' di grinding, in modo tale da evitare di affrontare impreparati le missioni più difficili della campagna. Ennesimo retaggio della natura "freemium" della versione mobile, che di tanto in tanto poneva qualche vincolo di troppo sulla progressione dei giocatori non paganti.

    Sci-fi in alta definizione

    Ciò che ci era parso superlativo su uno schermo da quattro o cinque pollici, non si è rivelato altrettanto godibile sul nostro bel monitor da 27". La versione recentemente approdata su Steam ha diversi problemi, primo tra tutti l'interfaccia utente, completamente inadeguata alla nuova piattaforma. Tanto per cominciare, le informazioni mostrate a schermo non sono precisissime: in alto a sinistra ci sono tre approssimative barre colorate, completamente inadatte a restituire un feedback immediato sul nostro stato di salute, soprattutto mentre stiamo cercando di dare del filo da torcere a un'orda di zombie inferociti. Per saltare i dialoghi ci troveremo a cliccare su pulsanti giganti che occupano quasi metà schermo, e durante i caricamenti verremo intrattenuti spesso e volentieri da schermate completamente anonime: semplici sfondi neri conditi da scritte palesemente sovradimensionate. La conversione, almeno sotto questo punto di vista, è discutibile e mal curata, approssimativa nella forma e nella sostanza. Anche tecnicamente il gioco sembra faticare un po' troppo. Ha diversi punti di forza, come la discreta gestione dei liquidi e la buona definizione delle texture, ma l'aliasing, anche spingendo il motore di gioco al massimo delle proprie possibilità, sembra faticare tantissimo a ripulire i contorni di un'immagine perennemente sporca, che per altro finisce per essere ulteriormente degradata da un utilizzo smodato di alcuni effetti. La grana filmica è pesante, l'utilizzo dell'aberrazione cromatica decisamente eccessivo. E purtroppo tali effetti non sono disattivabili in alcun modo, c'è solo una regolazione generica che controlla la loro qualità. Anche il sistema di controllo, uno degli elementi che avrebbe potuto (e dovuto) fare la differenza con il fratello minore destinato al mondo mobile, appare mal calibrato. La sensibilità impostata di default era praticamente inutilizzabile, ed anche dopo tantissimi tentativi ci siamo visti costretti ad arrangiarci come meglio potevamo, cercando di limitare i danni creati dall'imprevedibile (ed eccessiva) reattività del sistema di puntamento. Anche giocando con un buon mouse, non siamo riusciti a trovare rapidamente un compromesso accettabile tra mobilità e rapidità di spostamento della visuale.

    Presi dallo sconforto, abbiamo anche provato a giocare con il pad, trovandoci di fronte ad una situazione ancor più disastrosa. Il supporto è mediocre, ma questo non sarebbe un problema se il sistema di input predefinito, quello basato sull'impareggiabile combinazione di mouse e tastiera, fosse stato migliore. Il fatto di aver trascurato l'implementazione del pad probabilmente non è neanche da considerare un difetto, dato che stiamo parlando di uno sparatutto in prima persona dedicato esclusivamente al mondo PC. Per correttezza, però, ci sentiamo in dovere di segnalare anche questa défaillance.

    Dead Effect 2 Dead Effect 2Versione Analizzata PCDead Effect 2 ha tanto potenziale, ma sbaglia davvero troppe cose, alcune anche piuttosto banali. C’è una barra che dovrebbe indicare la stamina, ma il personaggio è perfettamente in grado di correre anche dopo che questa si è completamente esaurita; c’è una barra della vita, ma è talmente approssimativa da non essere attendibile. Ci sono orde di zombie che attaccano in massa e cercano di strapparci via le carni in modo credibile, ma i nostri alleati (di tanto in tanto ci capiterà di avere un aiutante temporaneo al nostro fianco) si comporteranno come se fossero lobotomizzati, rimando impassibili di fronte al nemico. La grafica ha delle finezze che mai ci saremmo aspettati dal porting di un gioco mobile, ma al tempo stesso mostra tantissimi difetti banali e una cura per i dettagli non proprio esaltante. Inutile girarci intorno, dunque: la creazione di BadFly Interactive è troppo grezza ed imperfetta per risultare efficace sul lungo periodo.

    5.8

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