Destiny 2 Oltre La Luce Recensione definitiva: ne vale la pena?
Uno sguardo dettagliato ai contenuti dell'ultimo aggiornamento di Destiny 2, per saggiare la bontà dell'offerta di Bungie.
Oltre la Luce è l'ultimo aggiornamento di Destiny 2. Un contenuto ambizioso, idealmente pensato per rilanciare la saga verso nuovi orizzonti, che vi abbiamo presentato negli scorsi giorni nella nostra recensione di Destiny 2: Oltre la Luce che riguardava la sola campagna narrativa. Con questo articolo proveremo a far luce sul valore complessivo del contenuto, per capire se valga o meno la pena di acquistare il DLC (venduto, ricordiamolo, a 39.99€ ma incluso gratuitamente nel servizio Game Pass su Xbox).
Premessa importante: ad oggi il DLC non è assolutamente da considerare finito e compiuto. Visto il passato recente di Bungie, una valutazione completa potrà essere fatta solo alla fine del ciclo, orientativamente intorno a febbraio. È comunque possibile e giusto analizzare quanto offerto al momento, ricordando che a breve sarà disponibile anche l'aggiornamento per le console next-gen di Destiny 2: Oltre la Luce.
La campagna
Il punto di partenza di questo nostro viaggio tra i contenuti di Oltre la Luce non può che essere la campagna, ambientata tra le lande ghiacciate di Europa. La luna gioviana garantisce alla nuove avventure dei Guardiani una cornice gelida ma incredibilmente affascinante, che torna ancora una volta a confermare il talento di Bungie per il design delle ambientazioni, sempre di altissimo livello.
Costellata di scorci tanto desolati quanto suggestivi, Europa è con tutta probabilità una delle mappe più grandi mai viste in Destiny, soprattutto dopo la pubblicazione nel nuovo raid, che ha reso accessibile un'ampia area nel sottosuolo del satellite, caratterizzata da un'estetica piacevolmente unica. La disposizione dei nemici sul campo, seppur non particolarmente generosa, contribuisce a sottolineare con maggior vigore la vastità del nuovo scenario, palcoscenico di un'avventura che ci vede incrociare le armi con Eramis, una Kell dei Caduti determinata a mettere le mani sui poteri dell'Oscurità per vendicarsi del tradimento del Viaggiatore, ritenuto colpevole di aver abbandonato la sua gente in un'epoca ormai lontana.
La struttura della campagna rispetta i canoni classici di Destiny, e condivide con l'espansione I Rinnegati diversi tratti salienti: dopo una manciata di missioni introduttive, saremo quindi coinvolti in una caccia all'uomo che ci porterà ad abbattere uno dopo l'altro i luogotenenti di Eramis, con l'obiettivo di procurarci le informazioni necessarie per scovare la Kell. In termini puramente ludici, questi incarichi ci vedranno esplorare il satellite alla ricerca dei nostri bersagli, tra intense battaglie e sessioni di farming piuttosto consistenti - di nuovo - in pieno stile Destiny.
Ad accompagnarci in questo viaggio verso la conquista dell'Oscurità troveremo l'Ignota Exo, un personaggio misterioso apparso nel primo Destiny che finalmente ci racconterà qualcosa in più sulla sua missione e sui suoi obiettivi, che avranno un peso importante sull'economia del racconto anche oltre i confini dell'espansione. Non a caso la campagna si chiude con un finale aperto, lungo un percorso narrativo che viene ulteriormente ampliato dal raid con nuovi dettagli sulle vicende della famiglia Clovis e su molti altri tasselli della lore del titolo. Più in generale, Oltre la Luce offre una buona campagna, al netto di una caratterizzazione un po' conservativa dell'antagonista, che ripercorre il destino di molti altri nemici visti in passato: grandi piani di conquista e proclami di potere che poi vengono annientati in un batter d'occhio in coda a una battaglia non particolarmente difficile.
Un potere tutto nuovo: la Stasi
Tra le novità più esaltanti della nuova espansione c'è senza dubbio la Stasi, il primo potere concesso dall'Oscurità ai nostri Guardiani, che si ritrovano dunque a "tradire" il Viaggiatore acquisendo le capacità concesse dal suo eterno avversario (per saperne di più, eccovi uno speciale sulla Stasi di Oltre la Luce). I Cristalli della Stasi introducono dinamiche completamente nuove nel quadro dell'offerta ludica di Destiny, che permettono di congelare i nemici tramite super, abilità e granate. Al di là delle singole meccaniche, le nuove sottoclassi segnano l'esordio di nuovi elementi ludici pensati per amplificare la componente ruolistica del titolo di Bungie: parliamo ovviamente delle Nature e dei Frammenti, modificatori di primo e di secondo livello che permettono la costruzione di build più articolate, valorizzando ulteriormente la composizione di specifici loadout di armature e mod.
Un insieme di aggiunte che contribuiscono ad accrescere, e di tanto, le opzioni di personalizzazione a disposizione dell'utenza, gettando le basi per una revisione ancora più profonda del sistema di progressione, che probabilmente arriverà con le prossime espansioni. Ludicamente parlando, la Stasi rappresenta un'aggiunta fresca e interessante in grado di infondere una maggiore varietà in seno al gameplay, al netto di qualche piccolo problema che probabilmente verrà risolto strada facendo.
Armi e armature esotiche
Come da tradizione, lo sviluppatore ha provveduto ad inserire nel pacchetto una buona quantità di armi e armature esotiche nuove di pacca, alcune piuttosto mediocri e altre clamorosamente "OP", ma tutte caratterizzate da un'estetica molto intrigante. A questo proposito, Oltre la Luce vede finalmente introduzione dell'equipaggiamento esotico nelle "loot table" specifiche dei Settori Perduti Leggendari, in modo da dare nuova linfa a questi contenuti. Queste attività, che richiedono un livello di potere pari a 1250 e 1280, offrono un grado di sfida piuttosto consistente rispetto alla media dei contenuti del gioco, ma concedono ai giocatori un bottino esotico praticamente garantito.
Il nuovo sistema permette infatti di farmare specifici pezzi di loot, eliminando totalmente la frustrazione derivante dalla casualità dal precedente metodo di assegnazione. L'aggiornamento del loot pool avviene poi su base giornaliera, in modo da offrire al pubblico ottime ragioni per tornare ad affrontare queste particolari attività. Per quanto riguarda le armi esotiche, anche in Oltre la Luce queste sono legate a specifiche quest che, in tutta onestà, non ci hanno granché colpito, sebbene tra i nuovi oggetti ci sia anche un tesoro come il Lamento, una spada che attualmente può essere tranquillamente annoverata tra i migliori oggetti esotici del gioco, anche per la sua rilevanza ai fini della lore.
Destiny Vault
Tra le novità più interessanti della nuova espansione c'è sicuramente il Destiny Vault, un "deposito" nel quale Bungie depositerà periodicamente vecchi contenuti e location opportunamente riadattate in base alle esigenze dello sviluppatore. Tra questi figurano ovviamente scenari tratti dal primo Destiny, che ritorneranno a rinfoltire l'assortimento dell'offerta: il primo è stato il Cosmodromo, sede di uno dei Settori Perduti Leggendari disponibili in Oltre la Luce. Con questo sistema lo sviluppatore punta inoltre a colmare il "buco" contenutistico generato con l'arrivo dell'Oscurità nella galassia del gioco, che di fatto ha reso inaccessibili alcune ambientazioni dell'Anno 1, assieme a quest esotiche il cui bottino può ora essere acquisito esclusivamente tramite i mercanti della Torre.
Si tratta chiaramente di un escamotage usato per preparare il palcoscenico a quello che sarà Destiny nei prossimi 3 anni, ma resta ugualmente comprensibile l'indignazione del pubblico, che si è visto "sottrarre" contenuti regolarmente acquistati nel corso del tempo. Bisogna però considerare che l'evoluzione di Destiny come piattaforma ha resto praticamente inevitabile questa scelta produttiva, dato che la mole raggiunta dal titolo (anche in termini di spazio su disco) era diventata quasi incompatibile con l'aggiunta progressiva di nuovi scenari da esplorare.
Bungie ha quindi deciso di "snellire" il suo prodotto, utilizzando le vecchie espansioni per offrire ciclicamente al pubblico nuovi eventi da affrontare, lungo un tragitto che presto vedrà il ritorno dell'indimenticabile Volta di Vetro, una delle ambientazioni più iconiche dell'intera saga. Non possiamo fare a meno di sperare che questa strategia venga portata avanti con criterio, e che contribuisca quindi ad espandere in maniera soddisfacente la lore dell'universo di Destiny, assecondando le prerogative di una rotta che sembra quantomai promettente.
Capitolo leveling
Tornando alla progressione dei personaggi, fatta eccezione per le nuove dinamiche di personalizzazione della build, Oltre la Luce non altera in alcun modo le routine di "leveling" di Destiny 2. Parliamo di un sistema che comincia a sembrare un po' stantio, e che non ha subito modifiche consistenti fatta eccezione per la gestione dei vendor, che ora rendono la scalata al "Power cap" un po' più lenta ma inficiano notevolmente il valore dei pegni accumulati nelle varie playlist, nel Crogiolo e negli Assalti.
Da questo punto di vista, Bungie avrebbe potuto andare "all in" rivoluzionando in toto le dinamiche di progressione del gioco, sebbene sia difficile pensare alla sostituzione integrale di un sistema che, per quanto vecchio, funziona ancora piuttosto bene, a maggior ragione tenendo a mente gli esiti incerti di un'operazione di questo tipo. Vedremo come si evolveranno le cose nei prossimi tre anni, ma è chiaro che il team dovrà prima o poi operare degli interventi ben più significativi sulle meccaniche di crescita dei Guardiani, per dare pieno lustro alla sua idea di "game as a platform".
La stagione
Introdotto con l'espansione I Rinnegati, e successivamente svincolato dalla progressione contenutistica del gioco con l'esordio di Ombre dal Profondo, il sistema delle stagioni è stato ulteriormente modificato con l'uscita di Oltre la Luce. Non tanto dal punto di vista del gameplay quanto da quello della macronarrazione di Destiny 2, grazie a un maggiore focus sull'evoluzione della lore. Abbiamo dunque assistito al ritorno di Uldren Sov (principale antagonista de I Rinnegati) come Guardiano dopo la totale cancellazione della sua memoria: costretto a servire il Ragno sulla Riva Contorta, l'ex principe degli Insonna ci aiuterà ad ostacolare i piani di Xivu Arath, sorella guerrafondaia di Savathun determinata a corrompere l'universo con i suoi mefitici influssi.
È ormai chiaro che proprio Savathun sarà una dei grandi protagonisti del prossimo anno di Destiny 2, tappa essenziale di una storia che sembra ora puntare in un'unica direzione, verso una guerra totale contro la Regina Strega dell'Alveare. In termini puramente ludici, la stagione è ancora un po' debole: le cacce dalle Endofurie di Xivu Arath sono relativamente semplici (il sistema delle esche ricorda da vicino quello del Calice della Stagione della Ricchezza, che permette il farming di armature e armi), e i contenuti proposti tendono a scadere nel ripetitivo dopo poco tempo. Va da sé che per valutare correttamente i pregi e i difetti di questa stagione dovremo attenderne la definitiva conclusione, e speriamo che l'offerta decolli nei mesi a venire.
Il raid e il futuro
Passiamo ora al piatto forte di ogni espansione, ovvero il raid che rappresenta la coronazione dell'offerta di tutte le espansioni di Destiny. In questo senso, Cripta di Pietrafonda rappresenta una bella sorpresa: il luogo natio degli Exo, una delle razze più importanti dell'universo narrativo di Bungie, offre intriganti retroscena sulla storia di Eramis e del suo popolo, e soprattutto ci permette di ottenere dalla coscienza meccanica di Clovis Bray nozioni importantissime sulla lore del titolo, e in particolare sull'Età dell'Oro.
In linea con la strategia di Bungie da Oscurità dal Profondo in poi, votata a una maggiore accessibilità dei raid per evitare di dividere la community, l'istanza propone sfide relativamente semplici, tanto che molti team sono riusciti a completarla entro le prime 24 ore. Si tratta di una rotta condivisibile, pensata per alleggerire lo storico elitarismo di Destiny e trasformare il gioco in un piacere quotidiano, che può essere trascurato senza temere di finire esclusi dal meta.
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Destiny 2 Oltre la LuceVersione Analizzata PCIl futuro di Destiny 2 è ora è in mano a Bungie, che con l'anno 4 deve rispondere alle aspettative della platea senza incappare nelle fluttuazioni qualitative che spesso arrivano con l'avvicendamento stagionale dopo l'esordio delle nuove espansioni. La speranza è quella di vedere una bella escalation che, nel giro di un anno, porti i giocatori ad accogliere il ritorno di Savanthun con il giusto entusiasmo.