Disgaea 1 Complete Recensione: il primo episodio della serie torna su Switch

L'ennesima riedizione di Disgaea: Hour of Darkness si propone ai suoi fan senza reali innovazioni: la versione Complete uscirà su PS4 e Switch.

Disgaea 1 Complete Recensione: il primo episodio della serie torna su Switch
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  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • Era il 2003 quando sul mercato giapponese approdava sugli scaffali dei giocatori PS2 Makai Senki Disgaea, tradotto poi oltreoceano con il titolo Disgaea: Hour of Darkness: si trattava di un inedito e originale videogioco di ruolo tattico destinato a dar vita a un franchise longevo e fortunato che, nel corso degli anni (e delle generazioni videoludiche), ha dato vita a ben quattro sequel. Non ci volle molto prima che il titolo pubblicato dalla Nippon Ichi Software sbarcasse in occidente grazie ad Atlus USA Inc., seguito ovviamente da tutti gli episodi successivi. Dopo una prima release in patria, avvenuta nel corso dell'anno corrente, NIS ha deciso di far rivivere la sua gloriosa, prima creatura con Disgaea 1 Complete, una nuova versione rimasterizzata del già esistente remake del primo capitolo: approderà su PlayStation 4 e Nintendo Switch il 9 ottobre in Nord America e il 12 ottobre prossimo in Europa. Abbiamo rivissuto l'epopea ambientata nel regno del principe Laharl, giocando una versione per la piattaforma ibrida della Casa di Kyoto, e possiamo dirlo in tutta franchezza: Disgaea, pur non essendo invecchiato benissimo, resta una pietra miliare del suo genere. Tuttavia, coloro che si aspettavano qualche novità dall'edizione "Complete" - dopo le svariate riproposizioni del gioco, avvenute nel corso egli anni su piattaforme come PSP, Nintendo DS e PC - rimarranno purtroppo inevitabilmente delusi.

    Alla riconquista di Netherworld

    La serie di Nippon Ichi Software, sebbene sia rimasta confinata in una nicchia del mercato senza mai estendere il proprio appeal sul grande pubblico, è riuscita a godere negli anni di un certo successo tra le schiere di fedeli appassionati: ecco perché, dall'uscita su PlayStation 2, il gioco ha ricevuto le prime conversioni su piattaforme portatili, per poi approdare su PC circa due anni fa.

    Al già corposo palmares di Hour of Darkness si aggiunge, quindi, l'ennesima nuova versione in HD per PS4 e Nintendo Switch: l'offerta contenutistica della produzione si "limita" a riproporre lo stesso gioco che tutti i fan hanno già imparato a conoscere nell'ultimo decennio. A cominciare dalla storia, che narra le gesta di Laharl e dei suoi alleati nel regno degli Inferi alla conquista del trono che gli spetta di diritto.
    Il racconto, infatti, comincia con il protagonista che si desta da un sonno durato ben due anni: svegliato a suon di fendenti, cannonate e colpi di proiettile contro la bara in cui era rinchiuso dalla bella e avvenente Etna, una diavolessa dalle sembianze gioviali nonché vassalla di corte, il nostro eroe scopre una verità sconvolgente. Suo padre, re Krichevorsky, è morto in circostanze misteriose e il regno di Netherworld, un reame infernale composto da umani, mostri e creature di ogni genere, è nel caos più totale a causa di numerosi vassalli che intendono reclamare il trono rimasto vacante, il cui sovrano prende il nome di Overlord e governa incontrastato negli Inferi.

    Insieme alla sua provocante alleata, e a molti altri comprimari che animeranno la narrazione di Disgaea 1 Complete, quella di Laharl si rivelerà una storia sopra le righe, un racconto di formazione atipico e basato sul riscatto di un anti-eroe poco convenzionale. Le vicende dei protagonisti si propongono al giocatore con una costante ironia di fondo, situazioni assurde e una marcata vena di comicità che anima anche i momenti più intensi e drammatici.
    La trama fin qui descritta può rappresentare una scoperta, chiaramente, soltanto per i nuovi fan del franchise, in particolar modo per tutti coloro che si sono appassionati alla serie soltanto con le sue ultime iterazioni - di cui il quinto episodio, Disgaea 5: Alliance of Vengeance, è giunto proprio di recente su Nintendo Switch. Giocatori di primo pelo a parte, nell'assetto contenutistico della versione Complete per console Sony e Nintendo non troverete, purtroppo, alcunché di nuovo in caso abbiate già giocato l'originale Hour of Darkness: per l'occasione, infatti, nessun contenuto aggiuntivo inedito è stato aggiunto al gioco, poiché persino l'add-on intitolato Etna Mode risulterà essere una vecchia conoscenza per chi si è già cimentato nelle precedenti edizioni. Si tratta di una modalità alternativa sbloccabile soltanto al termine dell'avventura principale, nella quale sarà possibile rivivere tutta la storia dal punto di vista della pestifera diavolessa.

    Si scende in campo

    Nell'approcciarvi al comparto ludico di Disgaea 1 Complete è necessario assumere consapevolezza di trovarsi di fronte a un gioco uscito 15 anni fa, che nel corso del tempo ha già conosciuto svariati aggiornamenti e rimasterizzazioni. La formula del capostipite della serie di Nippon Ichi Software è andata col tempo evolvendosi, plasmandosi definitivamente soltanto negli episodi più recenti, che hanno contribuito a rendere il primo capitolo un'esperienza leggermente anacronistica.

    Pur sentendo su se stesso il peso degli anni, il gameplay della produzione risulta ugualmente appagante e stratificato: un numero pressoché incalcolabile di personaggi e creature potrà essere mandato in campo su un terreno di scontro in visuale isometrica, affrontando mostri e freak di ogni tipo attraverso scontri a turni che si svolgono mappe procedurali, strutturate nello stile di uno scacchiere. L'anima tattica di Disgaea si esplica attraverso le possibilità di movimento di ciascun personaggio del proprio team, che può essere composto da un massimo di dieci guerrieri, e nel parco di azioni a disposizione: ogni lottatore in campo, oltre ad avanzare per un numero limitato di caselle, potrà attaccare o eseguire colpi speciali, effettuare combo con i propri alleati, caricarsi i compagni in spalla e lanciarli, consumare oggetti per alterare il proprio stato o visualizzare le statistiche utili per la propria progressione.
    Ma è proprio in quest'ultima che risiede l'altra colonna portante di Disgaea, ovvero l'assetto ruolistico: una componente che riprende gli stilemi più classici del J-RPG a turni, con un sistema di progressione dei personaggi e di "crafting" che ricalca appieno lo spirito folle di una produzione sopra le righe. La quantità di danni, l'innalzamento delle statistiche ed il livello di ciascun personaggio sono potenzialmente infiniti e in grado di raggiungere, con i giusti potenziamenti e tutte le combinazioni del caso, numeri a dir poco esorbitanti. Potremo addirttura creare dal nulla nuovi comprimari da mandare in campo grazie a una delle feature principali: la Dark Assembly, nello specifico, rappresenta il concilio dei demoni del regno di Netherworld e vi permetterà di formare dal nulla dei nuovi comprimari utilizzando il mana ottenuto dall'uccisione dei nemici incontrati durante la storia principale. Quest'ultima è accessibile tramite una sorta di hub centrale, la corte del principe Laharl, nella quale è possibile effettuare tutti i preparativi sufficienti per lanciarsi in battaglia, compresa la facoltà di curarsi, fare acquisti nei negozi oppure ottenere potenziamenti.

    Esattamente come nel capitolo originario, inoltre, torna anche l'Item World uno speciale potere che consente di "entrare" negli oggetti posseduti dal giocatore per effettuare ulteriori boost e guadagnare dei cospicui bonus. Ad arricchire il tutto, evidenziando ulteriormente il lato strategico della produzione, entrano in gioco i Geo Panels: si tratta di particolari strutture a forma di piramide che, quando sono presenti sul terreno di gioco, ne influenzano gran parte della superficie determinando profonde alterazioni di stato, sia per il giocatore che per i nemici controllati dalla CPU. Per rendere le battaglie meno ostiche occorrerà capire quando è opportuno distruggere questi elementi, poiché in tal caso i parametri di attacco e difesa degli avversari potrebbero diventare decisamente troppo alti.

    Complete, ma non troppo

    Sul fronte visivo, Disgaea 1 Complete si dimostra estremamente solido, sia in termini di risoluzione sia di frame rate, nonché piacevole da guardare, grazie a uno stile che ricalca i disegni dell'animazione giapponese in una leggera versione "chibi": un tratto che stride con l'architettura e il design demoniaco di personaggi e ambientazioni, in un mix interessante e colorato. Anche in questo caso le novità sono piuttosto irrisorie, poiché già l'ultima conversione per PC di Hour of Darkness proponeva l'avventura di Laharl in una veste estetica rinnovata, al limite del remake.

    Si abbandonano, infatti, le anticaglie grafiche della release originale, rendendo il colpo d'occhio della produzione molto più pulito, nitido e definito, un'esplosione di colori e stile da vendere che ancora oggi riesce a non sfigurare troppo nei confronti degli episodi più recenti della saga. L'approdo del primo, storico capitolo di Disgaea, in sostanza, è un'operazione nostalgia che sa ampiamente di già visto, dal momento che il team di sviluppo si è limitato al minimo sindacale, riproponendo una conversione già effettuata nel corso degli anni e priva di reali innovazioni. Ciononostante, il capostipite di una serie ingiustamente sconosciuta ai più meritava una finestra di lancio su alcune delle console di nuova generazione, e la speranza è che la release su PS4 e Nintendo Switch possa far splendere nuovamente una creatura dai toni assolutamente particolari.

    Disgaea 1 Complete Disgaea 1 CompleteVersione Analizzata Nintendo SwitchGiocare Disgea 1 Complete nel 2018 significa riscoprire un grande classico che, a suo tempo, ha plasmato un genere in grado di fondere strategia e gioco di ruolo, il tutto intriso in un'anima folle tanto nei toni della narrazione e dello stile grafico quanto nella sua anima ludica. Ma significa anche, soprattutto per chi conosce già la serie, trovare un titolo che sente il peso dei suoi anni rispetto agli episodi più recenti, per di più confezionato nell'ennesima riedizione che aggiunge poco o nulla all'offerta contenutistica di base. Una versione "complete" del glorioso Hour of Darkness avrebbe quindi meritato qualche aggiornamento in più. Al netto di quanto detto fino ad ora, il primo Disgaea resta ancora oggi un'opera da non perdere per nessun motivo.

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