Recensione Don't Starve

Un sandbox fuori dalle righe, firmato Klei Entertainment.

Don't Starve: Console Edition
Recensione: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PSVita
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • Gli ingranaggi dell'industria indipendente sono perennemente in movimento, un moto perpetuo che si riflette in particolar modo nel mondo del gaming su PC. Don't Starve è un gioco che esce un po' da tutti i canoni, un titolo nel quale convergono generi e tipologie videoludiche molto diverse tra loro: per semplificare il compito ai profani, potremmo definire questo nuovo videogame un open world/survival. Avevamo già parlato della nuova IP di Klei Entertainment in un hands-on ad esso dedicato, analizzando le principali meccaniche di gioco e le feature che rendevano il titolo tanto intrigante e innovativo. Il gioco sviluppato dal team canadese è rimasto per lungo tempo in beta stage, ma ora è pronto ad approdare sui vostri computer in forma completa e stabile, un software tanto semplice quanto geniale, giocabile direttamente dal nostro browser oppure tramite un piccolo client scaricabile da Steam e dal sito web ufficiale.

    IN TRAPPOLA IN UN MONDO TENEBROSO

    C'è chi lo definisce un survival game, chi un'avventura horror dai toni fumettosi e scanzonati o chi preferisce annoverarlo semplicemente tra i numerosi e sempre più popolari sandbox che ormai riempiono l'attuale era videoludica: noi vediamo in Don't Starve un'espressione videoludica che trae ispirazione da tantissimi giochi del vecchio e del nuovo, ma che non si identifica in nessuno di essi, vivendo invece di una vita e di un'essenza propri. Non è la prima volta che ci apprestiamo a parlare dell'ultima fatica di Klei Entertainment, perché il titolo è infatti disponibile al pubblico in versione beta da ormai alcuni mesi. Don't Starve è rimasto costantemente aggiornato, dal lancio della prima versione beta fino alla release ufficiale: il team di sviluppo con sede a Vancouver ha infatti aggiunto nuovi elementi di gioco e update con frequenza quasi settimanale. Corey Rollins di Klei Entertainment ci conferma inoltre che il team artistico supporterà il gioco per un minimo di sei mesi, proponendo DLC e nuovi oggetti di gioco con cadenza regolare, in maniera del tutto gratuita. Se avete acquistato il gioco durante il periodo di beta, vi basterà una rapida occhiata per scorgere subito numerosi miglioramenti all'interfaccia e al sistema di gioco, oltre a nuovi strumenti da costruire e utilizzare in game. I consumabili sono ora evidenziati nella barra degli oggetti da un alone verde che ne contraddistingue l'uso alimentare, una semplicissima aggiunta che però ci aiuta a identificare rapidamente gli item presenti nel nostro inventario. In linea di massima, le materie prime e i beni di prima necessità sono ora più semplici da reperire, con ambienti ricchi di cibo e materiali per costruire i primi rudimentali strumenti per sopravvivere all'ambiente ostile. Un'altra novità introdotta nel corso della beta è la variabile meteorologica, che aggiunge un pizzico di realismo in più al caricaturale mondo di gioco. Prima di iniziare la partita possiamo modificare alcune impostazioni relative al nuovo gioco, configurando i parametri legati alle risorse e alle materie prime reperibili sulla mappa, lunghezza del giorno e della notte o grandezza del mondo, in modo da plasmare l'esperienza attorno alle nostre precise esigenze. Naturalmente il nostro consiglio per tutti i nuovi giocatori è di iniziare con una partita standard, per meglio comprendere quel che Don't Starve offre a livello di difficoltà normale: successivamente potrete iniziare una nuova partita aggiustando e ritoccando laddove credete ci sia bisogno cambiar qualcosa. Se è la prima volta che avviate il gioco, allora avrete possibilità di selezionare il solo personaggio di partenza, Wilson, ma se non siete nuovi di Don't Starve e avete già macinato qualche partita, allora potrete considerare l'ipotesi di utilizzare un altro dei 7 personaggi disponibili, ognuno dotato di un particolare potere o peculiarità.

    IL MANTRA È LA SOPRAVVIVENZA

    Al pari di giochi come The Sims o Minecraft, non c'è un vero e proprio obiettivo finale, se non quello di sopravvivere il più a lungo possibile superando di volta in volta le varie sfide e i nemici che abbiamo la sfortuna di incrociare sul nostro percorso. Proprio come nel gioco di Mojang, ci viene proposta una modalità avventura, composta di quattro capitoli (scelti random dal sistema tra i sei disponibili) più una sorta di epilogo, e una modalità libera chiamata generalmente sandbox. L'HUD ricorda molto da vicino quello di un classico e moderno RPG: in basso abbiamo la barra degli oggetti con gli slot del vestiario, sul lato sinistro troviamo i pulsanti per costruire gli oggetti da equipaggiare al nostro personaggio (dieci pulsanti per altrettante categorie), in alto a destra c'è l'orologio che scandise il passare del tempo e conta i giorni trascorsi nel gioco, e poco sotto gli indicatori di stato del personaggio. Per la sopravvivenza del nostro beniamino dovremo tenere sotto controllo la fame - procacciando o coltivando cibo e alimenti - e la salute, che si abbassa quando ingaggiamo combattimento con le creature che popolano il tenebroso mondo di Don't Starve. Rispetto alla beta giocata quattro mesi fa scorgiamo anche un terzo indicatore, quello della salute mentale. Questa nuova introduzione aggiunge un'interessante variabile ludica e nuovi stimoli per il giocatore davanti allo schermo. Eseguendo determinate azioni oppure mangiando alcuni cibi o ingredienti, il nostro personaggio perderà salute mentale iniziando ad avere visioni e allucinazioni. Se il livello di salute mentale scende eccessivamente, le allucinazioni diventeranno reali e attaccheranno il povero personaggio, che potrà fare ben poco per poter difendersi. Si comincia il gioco con qualche piccolo strumento, un'ascia e un piccone; una volta recuperata pietra e legno in quantità, allora possiamo iniziare la costruzione di una science machine per studiare ed elaborare nuovi strumenti e attrezzi. Come in ogni sandbox che si rispetti, le possibilità sono davvero infinite. Costruire un focolare ed una pentola sono solo il primo passo verso un intero mondo di ricette e prelibatezze gastronimiche. Se preferiamo dedicarci al taglio e cucito, possiamo creare cappelli, armature e abiti per proteggerci dalle intemperie e dai pericoli della fauna e dei mostri in agguato. Nelle prime partite è difficile sopravvivere per più di qualche giorno, ma qualche fallimento e un po' di pratica vi apriranno le porte di un gioco dal quale è davvero difficile dire "basta".
    Il mondo di Don't Starve è d'ampio respiro e il sistema di gioco ricco e complesso, tanto che la community ha realizzato una completissima wiki, per venire incontro a tutti quegli utenti meno pratici con il tipo di gioco in questione e ai giocatori meno avvezzi alla sfida.

    UN IBRIDO DALLE TINTE CUPE

    Il survival game della software house canadese ibrida in maniera funzionale ed estetica la grafica in due dimensioni con un mondo completamente tridimensionale. Ci viene data la possibilità di ruotare la visuale, effettuare zoomate e osservare personaggi e mob in 2D muoversi in un ambiente a tre dimensioni. Lo stile grafico è quello di un cartoon dalle tinte dark e dallo stile gotico, con reminescenze del primo periodo di Tim Burton e dei personaggi caricaturali che sembrano usciti da Nightmare Before Christmas. Rispetto alla prima Beta release sono stati fatti numerosi passi avanti, non solo in termini contenutistici ma anche per quanto riguarda la grafica e i dettagli ambientali. Le misteriose terre nelle quali Wilson e i suoi amici si trovano intrappolati si raccontano con nuove texture e sprite, più definiti e gradevoli rispetto a quelli visti nelle precedenti build del gioco. Anche le animazioni risultano ora più fluide e meglio realizzate, mentre le icone e l'interfaccia sono ridisegnate per rubare meno spazio possibile alla visuale e all'inquadratura. Inutile entrare in inutili dettagli relativi all'hardware della configurazione di prova: Don't Starve si presenta come un software leggerissimo e molto performante, anche sulle macchine meno performanti e sui computer non pensati per l'uso gaming. Il titolo di Klei Entertainment è tanto semplice da poter girare anche su vecchi netbook o laptop delle scorse generazioni. Audio e musica essenziali ma di ottimo livello, con della campionature che mettono in risalto le qualità grafico-artistiche del prodotto.

    Don't Starve Don't StarveVersione Analizzata PCSe siete dei curiosi esploratori del sottobosco videoludico indie, il titolo di Klei Entertainment non è solo un gioco che vi consigliamo, ma è una tappa quasi fondamentale di questo 2013 all'insegna dei piccoli sviluppatori e delle etichette più piccole. Don't Starve riesce, nella sua semplicità, a esprimere del grande potenziale, confermandosi un titolo addictive dal gameplay divertente e appagante. Se siete amanti del sandbox game verrete letteralmente assorbiti dalle infinite possibilità ludiche del gioco, mentre se siete giocatori occasionali passerete comunque qualche notte davanti allo schermo del computer, per conoscere i vostri limiti e per mettere alla prova le vostre abilità. Con 13,99 € potete acquistare la copia digitale da Steam, mentre con soli 7 € in più avere un secondo codice da regalare ad un amico, in entrambi i casi una spesa più che giustificata dall'indubbia qualità del prodotto.

    8.5

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