Recensione Dr. Sudoku

Come da prassi delle manie collettive ecco che tra il 2005 e il 2006 il sudoku inizia a comparire in ogni giornale, dalle grandi testate ai quotidiani da metropolitana.

Ogni giorno puntuali, milioni (milioni?) di fedeli lettori ignorano i grandi titoloni da prima pagina per fiondarsi alla pagina dei giochi. Un'occhiata rapida al cruciverba e poi via col sudoku.
Forse dall'osservare la gente in metro intenta con questo passatempo, forse per sfruttare una moda del momento o forsa ancora con l'intento di fornire videogiochi più istruttivi (strada già inaugurata con brain training);sta di fatto che Nintendo decide di pubblicare questo Dr. Sudoku: gioco per game boy advance basato completamente su sudoku.

Il primo pensiero pensiero che viene alla mente è "ma chi lo comprerà?"
Vediamo di dare la risposta a questa domanda iniziando con la descrizione del sudoku (per i pochi che hanno vissuto in tibet negli ultimi anni...ma probabilmente anche i monaci tibetani conoscono questo gioco).
Il sudoku da definizione è un "gioco solitario di logica nel quale al giocatore viene proposta una griglia di 9×9 celle, divisa in sottogriglie da 3x3 (chiamate regioni), ognuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9 oppure essere vuota o bianca.
Nella griglia proposta al giocatore le celle che contengono dei numeri sono da 20 a 35.
Lo scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che ogni riga, colonna e regione contenga tutte le cifre da 1 a 9 (ciascuna una sola volta)".

Chiarito lo scopo del gioco vediamo di passare alla descrizione. La schermata di avvio mostra un menù ridotto all'osso: "game start", "how to play" e "options" (si nota subito l'assenza di una traduzione italiana).
Selezionato il tutorial verranno illustrate le funzioni dei tasti e successivamente una guida animata accompagnata da istruzioni testuali spiegherà dettagliatamente le modalità e le funzioni di gioco.

Vagando per le opzioni troviamo ancora lo schema tripartito: scelta della cornice di gioco (guarda caso ne sono disponibili 3, un po' più di varietà non avrebbe certo pesato troppo ai programmatori), scelta della musica di gioco (provate a indovinare il numero delle melodie disponibili?) e pulsante di attivazione/disattivazione del suono.
Settate a piacimento le opzioni si entra nel menù start.
Disponibili il normal mode, l'original mode e la voce "continue" utile nel caso si voglia continuare una sfida interrotta precedentemente.

Il primo dei modi disponibili rappresenta il fulcro del gioco. Una schermata bipartita mostra a sinistra 20 tasti corrispondenti a 20 livelli suddivisi secondo difficoltà (very easy, easy, medium, hard e very hard).
Selezionato uno dei 20 livelli si accede alla parte destra dello schermo che permette di scegliere uno tra i schemi disponibili per quel livello.
Facendo due conti il giocatore si trova a disposizione ben 50x20 = 1000 schemi di sudoku differenti da giocare; lascio al lettore il compito di quantificare il numero di tragitti in pullman o metropolitana necessari per completarli tutti.

Selezionata la propria sfida ci si appresta a risolverla. L'inserimento dei numeri avviene cliccando su una casella e scegliendo il numero che comparirà in un quadrato 3x3 intorno alla casella in questione.
Data la difficoltà del sudoku (soprattutto ad alti livelli), i programmatori hanno inserito una feature di aiuto.
Tramite pressione del grilletto destro si passa al menù "help". Qui è possibile selezionare un numero per chiedere al gioco di evidenziare le ricorrenze di quel numero nella tabella o di mostrare tutti i posti dove potrebbe essere inserito correttamente il numero.
A completare il tutto un sistema di appunti permette di segnare in una casella fino a 4 numerini tra cui scegliere successivamente in caso di indecisione e un timer in basso a destra mostrerà lo scorrere del tempo dall'inizio della sfida.

Esaurite tutte le mille sfide offerte dal gioco ecco che si passa alla modalità original.
In questa modalità vengono offerti al giocatore 20 pannelli vuoti da riempire a piacimento (con lo schema visto su un giornale ad esempio) o casualmente.
Una funzione di check permetterà poi di verificare l'effettiva solvibilità dello schema proposto e di salvarlo nello slot selezionato.