Dragon Ball Legends Recensione: la leggenda dei Super Saiyan su smartphone

Giunge su Android Dragon Ball Legends, nuovo tie-in per sistemi mobile tratto dal capolavoro di Akira Toriyama.

Dragon Ball Legends Recensione: la leggenda dei Super Saiyan su smartphone
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  • Negli ultimi anni il franchise di Dragon Ball ha conosciuto una vera e propria "seconda giovinezza", in parte dovuta alla tendenza mai tramontata di creare nuovi videogiochi ispirati al brand (che, in alcuni casi, hanno espanso in maniera autonoma l'immaginario di Akira Toriyama), in parte grazie al successo straripante riscosso da Dragon Ball Super, che non accenna a placarsi in vista del prossimo film di animazione (in uscita a dicembre) e di altri progetti trasversali come il neo-annunciato Super Dragon Ball Heroes.
    La leggendaria opera di Akira Toriyama non ci ha messo molto, poi, per sbarcare - dalle blasonate console casalinghe e portatili - anche nel settore mobile: la popolarità di Dokkan Battle ha permesso a Bandai Namco di attingere feedback dalla community, raccogliere le idee per dar vita a un progetto che segue la scia dei più recenti tie-in per PS4, Xbox One, PC e Nintendo come Xenoverse o FighterZ. Titoli capaci non soltanto di introdurre delle meccaniche di gioco più che valide, ma anche di prendere le distanze dalla storia classica e raccontarne una tutta nuova. Da qui nasce Dragon Ball Legends, videogioco free-to-play per smartphone sviluppato da Crioware e Bandai Namco e attualmente disponibile per gli utenti Android, in arrivo anche per dispositivi iOS. Come già accennato, il nuovo capitolo per dispositivi mobile ispirato a Dragon Ball cerca di introdurre una ventata d'aria fresca nel suo genere di appartenenza.

    Guerrieri del Tempo

    Uno degli elementi di maggiore novità di Dragon Ball Legends, come detto, è la trama. Seguendo la scia delle ultime trasposizioni videoludiche su console maggiori - leggere alla voce Xenoverse e FighterZ - il gioco free-to-play offre una modalità storia inedita e mai raccontata, con personaggi creati per l'occasione da Akira Toriyama in persona.

    La vicenda di Legends segue la gesta di Shallot, un Saiyan misterioso proveniente dal passato che si risveglia nella nostra epoca, sulla Terra, completamente disorientato e senza alcun ricordo che possa aiutarlo a ricostruire la sua vita precedente. La sua unica certezza è il nome: una voce lontana, infatti, lo chiama, ma il nostro eroe - ovviamente - non riesce né a riconoscerla, né ad individuarla. Scopo del Saiyan sarà quindi quello di farsi largo nel mondo imbastito dall'immaginario di Akira Toriyama, incrociando nemici vecchi e nuovi che hanno popolato il franchise negli ultimi trent'anni: a tal proposito, perché ciò sia possibile, Legends utilizza il facile stratagemma dei viaggi nel tempo, che permette ai vari personaggi di relazionarsi con villain e comprimari provenienti da qualunque era di Dragon Ball. Il Re Kaioh del Nord, infatti, ha indetto una speciale competizione chiamata Torneo del Tempo, nella quale i migliori guerrieri di ogni epoca dovranno scontrarsi tra loro in battaglie all'ultimo raggio di energia.
    Dragon Ball Legends è ambientato nell'Era 780, dopo la Saga della Sopravvivenza degli Universi di Dragon Ball Super: per questo motivo Shallot incontrerà molto facilmente Beerus, l'iracondo dio della distruzione del Settimo Universo, insieme al suo angelo, Lord Whis, e Jaco, il Pattugliatore Galattico; ma, nei panni del misterioso Saiyan, ci imbatteremo in personalità ben note nell'universo di Dragon Ball, come una 16enne Bulma, Nappa e Vegeta della Saiyan Saga di Dragon Ball Z, Broly dell'OVA Il Super Saiyan della Leggenda e così via.

    I Saiyan secondo Legends

    La storia è divisa in alcuni capitoli in cui ci si dovrà far largo a suon di scontri all'ultima Kamehameha, ma sono presenti anche episodi trasversali chiamati Eventi, tramite i quali bisognerà condurre battaglie particolarmente impegnative che ricreano gli avvenimenti più celebri del racconto di Dragon Ball - si parte, ad esempio, con l'avvento di Raddish, il fratello di Son Goku, sulla Terra, esplicato sia all'inizio che alla fine dello scontro con delle cutscene statiche che ripropongono celebri fotogrammi dell'anime di Dragon Ball Z.

    L'altra grande offerta di Dragon Ball Legends, dopo la storia, è la modalità PvP: con questa feature sarà possibile combattere contro altri avversari collegati in Rete, scegliendo di affrontare match casuali o i più impegnativi scontri classificati, mettendo in campo la propria squadra di guerrieri preferita. Nonostante siano due, in fondo, le modalità di gioco principali, Dragon Ball Legends presenta un vasto sottobosco di attività da svolgere, che riguardano soprattutto la gestione dei propri guerrieri o la progressione sia delle statistiche dei personaggi sia del proprio utente. Il titolo offre due tipi di valute principali: i classici Zeni, utili da sfruttare nell'accrescimento dei parametri di ogni guerriero, e i Cristalli, tramite i quali sarà possibile effettuare le Evocazioni.

    Questa feature, che si divide tra Evocazione singola al prezzo di 100 Cristalli e Multiple al prezzo di 1000 cristalli, permette in sostanza di evocare i membri del roster, che in maniera casuale fuoriusciranno dall'involucro sbloccato investendo i propri Cristalli: una sorta di ‘spacchettamento' di figurine, à la FIFA Ultimate Team, in cui l'ottenimento dei personaggi giocabili viene affidato totalmente al caso, e che in più di un'occasione (soprattutto quando avrete già ottenuto la maggior parte dei guerrieri) riserva dei cocenti doppioni. Per mitigare la delusione derivata dalla spesa apparentemente inutile, però, in caso si ottenga un personaggio di cui si è già in possesso, il valore dei doppioni si somma, permettendo all'eroe in questione di effettuare un potenziamento chiamato Limit Break: questo upgrade determinerà uno speciale aumento di livello, che accrescerà leggermente i parametri del combattente rispetto allo standard concesso. I personaggi con cui comporre le squadre da mandare in campo potranno essere potenziati in due modi: con l'Allenamento, che in un lasso di tempo reale permette di accrescere il livello base, e con i potenziamenti. Questi ultimi, in cambio di un ammontare di zeni e di oggetti specifici ottenibili in battaglia, si diramano in una sorta di albero delle abilità, lungo il quale è possibile incrementare le statistiche dei guerrieri. Infine, le Missioni (divise tra giornaliere ed eventi a lungo termine) ci daranno l'opportunità di ottenere bonus, valute e oggetti utili da sfruttare nelle transazioni in-game.

    Kamehameha!

    È una volta scesi in campo che Dragon Ball Legends sfodera le sue principali novità. Il titolo è un picchiaduro basato sul combattimento diviso tra la pressione su schermo, utile a concatenare semplici combo in mischia e sfere di energia dalla distanza, e un sistema di carte virtuali che permettono di utilizzare attacchi speciali divisi in quattro categorie principali: gli slanci destinati alle combo ravvicinate, le raffiche di energia, le modifiche agli status e gli Attacchi Supremi. Ogni carta presenta un costo in termini di Ki - che può essere ricaricato tenendo premuto il touch screen - e, in maniera casuale, possono generare una Sfera del Drago che si somma a un piccolo contatore presente sulla destra dello schermo.

    Una volta raccolte tutte e sette le Dragon Balls, sarà possibile attivare una combo speciale in cui i tre membri del team scagliano i loro rispettivi attacchi più iconici, una sequenza che infligge una notevole quantità di danni al proprio avversario e che ci consente di uscire dalle situazioni più spinose. In tal senso, le meccaniche fin qui descritte rendono il gioco ben lontano dal tipico button mashing cui ci hanno abituato le più recenti declinazioni per smartphone del brand: l'approccio al gameplay di Dragon Ball Legends richiede un minimo di strategia nella gestione del proprio Ki e delle carte a disposizione, anche se il tutto risulta alla lunga meno profondo di quel che vorrebbe rappresentare. In tal senso, un sistema più stratificato e privo di ricariche automatiche, con più limitazioni nelle risorse in dotazione, avrebbe reso il combat system più complesso, tattico e competitivo, soprattutto nel PvP.

    Infine, il comparto tecnico e visivo di Dragon Ball Legends risulta piuttosto gradevole: i modelli dei personaggi, seppur non perfetti, restituiscono un buon feeling nei confronti dei character design originali; il motore grafico, in termini di modelli poligonali e palette cromatiche, è piuttosto simile - seppur meno dettagliato e stratificato - a quello che i ragazzi di Dimps hanno sfruttato in Dragon Ball Xenoverse. Abbiamo giocato il titolo mobile su un dispositivo top di gamma e, in termini di fluidità di gioco e responsività delle funzioni online (sia tramite WiFi che sfruttando la nostra Rete dati), non abbiamo riscontrato particolari problemi.
    Dragon Ball Legends è, in breve, un'esperienza non particolarmente complessa sul versante del gameplay ma profonda e stratificata sul piano della progressione e dei collezionabili, con un comparto visivo che regala anche alcune tavole speciali per ogni personaggio del roster, che potranno anche essere salvate tramite screenshot, in modo da creare degli sfondi personalizzati e colorati per il vostro smartphone. I contenuti inclusi nella versione base riusciranno sicuramente a intrattenere la community nel breve periodo, ma servirà un supporto adeguato da parte del team di sviluppo sia per includere nuovi volti nel cast di lottatori, fin troppo circoscritto solo ad alcuni guerrieri appartenenti principalmente a Dragon Ball Z, sia in termini di PvE per ottenere nuove ricompense e collezionabili.

    Dragon Ball Legends Dragon Ball LegendsVersione Analizzata Android GamesDragon Ball Legends ha tutte le "carte" in regola per diventare una killer app sul vostro smartphone: gli elementi più interessanti si riscontrano soprattutto nella gestione dei guerrieri e dei loro parametri, in un sistema di progressione costante che premia chi si impegna durante gli eventi e nel PvP per ottenere oggetti, valuta e collezionabili. Sul fronte del gameplay, il titolo free-to-play offre un combat system semplice e immediato, che rinuncia al becero buttom smashing e richiede un minimo di strategia nella gestione del Ki e delle carte a disposizione, sebbene ci sia sembrato al tempo stesso eccessivamente guidato e lineare. Le meccaniche di gioco, la progressione e la trama della modalità storia, che introduce alcuni personaggi originali creati ad hoc da Akira Toriyama, riusciranno a soddisfare la community nel breve periodo, ma occorrerà un supporto adeguato da parte del team di sviluppo per rinforzare il roster e le feature proposte nella versione base.

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