La recensione di Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 2

Il Completamento di Tenkaichi

Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2
Recensione: Nintendo Wii
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Wii
  • Dopo la parentesi di Super DragonBall Z, Bandai torna sul sentiero regolare di Tenkaichi. Praticamente un anno fa, allontanandosi dalla concezione del brand Budokai, la Software House aveva abbandonato le meccaniche tipiche di un picchiaduro per trasportare Goku e Soci in un contesto ludico ben diverso, e assai inusuale per inscenare una Figthing Game d'alta scuola. La struttura visiva e grafica di un action game fungeva però da palcoscenico ideale, mostrandosi adattissima a riprodurre su schermo situazioni e temi caratteristici del celeberrimo manga. E basta pensare che al centro della scena, persino quella della serie televisiva, non si trova un combattimento fatto di combo sofisticate e proiezioni, quanto scontri basati sul tempismo e sull'uso di tecniche speciali dalla potenza devastante, per capire che l'impostazione del vecchio Budokai "forzava" un poco l'adattamento dal gioco agli stilemi del cartone (sebbene avesse i suoi punti di forza in un gameplay ben studiato, frenetico e assai gradevole per ogni amante del picchiaduro).
    E' senza dubbio per questo motivo che l'originale Tenkaichi ha avuto un discreto successo: per la sua capacità di tratteggiare una complessa gamma di situazioni visive con un sistema di gioco piuttosto semplice. Ed è dunque con grande speranza che i giocatori guardano a Tenkaichi 2, in uscita per Wii il prossimo 8 Dicembre o già disponibile su Ps2.

    Inserito il disco di gioco, scorsi i menù e fatta un po' di pratica nelle battaglie iniziali dello Story Mode, gli aficionados avranno già facilmente compreso che la meccanica di gioco di Tenkaichi 2 non si discosta molto da quella del suo predecessore. Per un'analisi completa del prodotto in questione, che esamini in maniera più approfondita tutti i dettagli del sistema di combattimento, vi rimandiamo dunque alla nostra precedente recensione, ed in questa sede ricorderemo solo brevemente i caratteri basilari del gameplay.
    Scarnificando la complessa disposizione digitale di Budokai, Tenkaichi 2 rende i controlli di gioco essenziali e semplici. I tasti di attacco sono solamente due, dedicati rispettivamente al colpo ravvicinato o alla sfera di aura: l'alternata pressione di questi pulsanti permette di esaurire tutte le combinazioni di base a disposizione del giocatore. Resta dunque, eccezion fatta per la proiezione, tutta la schiera di colpi speciali che è possibile eseguire in combinazione con i dorsali e con i tasti direzionali classici, ponendo attenzione di volta in volta al livello di aura che si ha a disposizione (che determina potenza ed entità della mossa speciale). La forza di Tenkaichi 2 è proprio quella di racchiudere praticamente ogni colpo caratteristico dei combattenti in una cosi esile disposizione di controlli; e se il rovescio della medaglia è la possibilità, alle difficoltà meno elevate, che gli scontri possano risolversi anche con la pressione ripetuta di due soli pulsanti, senza un minimo di strategia, vi assicuriamo che ai livelli più impegnativi sarà impossibile evitare di condurre uno scontro ragionato, tattico ed in genere giocato sul filo del rasoio. Ciò che resta riguarda la parata (o la deviazione dei colpi aura) e lo spostamento, vero cardine di tutto il gioco: in uno spazio tridimensionale, con una telecamera non fedelissima ed un solo bersaglio, il rischio di cadere in confusione non è poco, e fortunatamente l'impostazione adottata in Tenkaichi 2 lo fuga senza difficoltà: al tasto X è affidata una sorta di sprint che punta in direzione dell'avversario, e che permette di non perderlo di vista, così come garantisce la possibilità di schivare i suoi colpi o aggirarlo se utilizzato in combinazione con la leva analogica.
    Il risultato di Tenkaichi 2 è valido quanto quello del suo predecessore: il prodotto Bandai è un titolo che va preso, nel caso siate neofiti, consapevoli del fatto che un periodo di adattamento è più che necessario, ma una volta metabolizzato il sistema di controllo il gioco mostra tutte le sue carte, rivelandosi frenetico, appagante, sufficientemente impegnativo ai livelli di difficoltà più elevati (ma forse troppo semplice a quelli più bassi).

    Ebbene, chiunque abbia giocato al primo Tenkaichi avrà riconosciuto in questa descrizione una copia fedelissima del sistema di gioco che già conosce. Quello che Tenkaichi 2 offre in più rispetto al suo predecessore non è dunque un gameplay più evoluto, quanto una più completa (forse definitiva) panoramica sul mondo di DragonBall. Anzitutto il numero di personaggi: in quarta copertina campeggia la dicitura 120 personaggi giocabili. Un numero spropositato, inaudito, ed in effetti una piccola esagerazione pubblicitaria, ma che in realtà nasconde una grande novità. In Tenkaichi 2, una volta sbloccati tutti gli Extra e terminate le modalità principali, il giocatore avrà accesso a ben 70 personaggi. Ciò che amplia tale rosa è, finalmente, la possibilità di trasformarsi nelle forme più potenti di alcuni character. Così, stavolta non si deve scegliere a priori il Super Sayan di terzo livello, ma arrivare a trasformarsi durante il combattimento (alla pressione del tasto R3 + un direzionale), avendo avuto cura di "conservare" le energie necessarie. Una possibilità davvero notevole, un perfezionamento necessario e (quasi) salvifico, per altro curato nella forma oltre che nella sostanza. Perchè ad esempio, se con Goku è possibile passare senza difficoltà tra le tre forme di Ssayan, ed eventualmente tornare a quella originale, con personaggi quali Freezer e Cell si deve procedere ad un potenziamento graduale, per cui non è possibile tornare indietro (come nell'anime). Siamo sicuri che una possibilità del genere farà la felicità di molti fan.
    Il resto dell'abbondanza che Tankaichi 2 regala agli utenti è invece di tipo più quantitativo che altro: sopratutto una modalità principale che ripercorre gli eventi dell'intera serie (DragonBall, DragonBall Z, DragonBall GT) può sembrare impressionate, capace di regalare assieme alla modalità Evoluzione Z (gradito ritorno dal precedente capitolo) numerose ore di divertimento. Molto meno ispirata è invece l'opzione per lo scontro a squadre, in cui il giocatore può creare il proprio Team selezionando fino a cinque combattenti. Vista la natura del gioco, poco adatto al multiplayer data l'assenza di una modalità online e la necessitò di giocare in split screen nel caso si provi ad affrontarsi su una sola console, tale modalità assume un rilievo marginale e poco incisivo nell'economia del gioco.
    Aumentano fortunatamente le Locazioni di gioco (16) e la loro vastità, ma la scarsa ispirazione di alcune non solleva Tenkaichi 2, da questo punto di vista, troppo sopra gli standard già dettati.
    Non è difficile dunque considerare il prodotto Bandai come una più corposa e completa riedizione del precedente episodio, che trova in questo suo "second coming" una forma senza dubbio più completa. Sostanzialmente Tenkaichi 2 non è evoluzione, ma continuazione. Ed una continuazione tutto sommato eticamente accettabile, vista la grande quantità di materiale immessa nella modalità principale -capace da sola di consistere in un gioco a se stante- e l'incredibile numero di personaggi.
    Una più saggia gestione dell'Hardware ha poi permesso un percettibile miglioramento tecnico. In minima parte si nota un aumento della complessità poligonale, ed un cell shading tutto sommato più pulito (ma una texturizzazione in certi casi -sopratutto per quanto riguarda gli schemi di gioco- davvero povera, che ancora sfigura rispetto al vecchio Budokai 3), ma quello che conta davvero è una fluidità sempre garantita, ed un lieve aumento della velocità di gioco (con buona pace dei nuovi arrivati, che dovranno faticare un poco di più per star dietro agli scontri).
    Il comparto acustico di Tenkaichi 2 vive invece i soliti alti e bassi: a fronte di una track list invidiabile (la cui validità è sottolineata da un apposita modalità in cui è possibile ascoltare i vari brani), gli effetti che si ascoltano durante gli scontri appaiono molto monotoni, in linea con standard qualitativi non elevatissimi. La presenza di una doppia traccia audio (Inglese e Giapponese) fa apprezzare il mastodontico lavoro di doppiaggio necessario per caratterizzare così attentamente le scene narrative che si alternano agli scontri.

    Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2 Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2Versione Analizzata PlayStation 2Tenkaichi 2 è un buon gioco: la giusta continuazione di un prodoggio di per sé valido, che con questa sua seconda incarnazione si tiene al passo coi tempi, dando in paso al giocatore la stessa base videoludica, ma una rinnovata gamma di eventi a cui prender parte, ed un più nutrito numero di personaggi e locazioni. Un aggiornamento doveroso, che non sposta più di tanto il risultato globale, ma perfeziona alcuni aspetti e sopratutto permette a Namco Bandai ed Atari di restare in vetta per un altro anno. Caldamente consigliato agli amanti della saga (quasi indispensabile per quelli di loro che hanno perso il primo Tenkaichi), un titolo comunque valido per chi voglia testare un picchiaduro fuori dagli schemi e non abbia necessità di sfogarsi nel MUltiplayer.

    7.5

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