Drive on Moscow Recensione: il war game di Slitherine approda su console

Drive on Moscow, war game targato Slitherine, dopo i dispositivi mobile e il PC approda su console. Siamo partiti alla conquista di Mosca.

Drive on Moscow Recensione: il war game di Slitherine approda su console
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Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • PS4 Pro
  • Slitherine è uno di quei publisher sempre pronti a dare fiducia e visibilità a progetti di piccoli, promettenti studi di sviluppo che decidono di gettarsi in un mercato ostico di questi tempi come quello degli strategici (siano essi turn based, RTS oppure war game) con i propri progetti. Anzi, molto spesso con quelli che sono dei veri e propri sogni nel cassetto. Prendete, ad esempio, il caso del piccolo studio di sviluppo tutto italiano DESTINYBit capace, con tenacia e spirito di sacrificio, di proporci la propria visione della strategia in tempo reale con Empires Apart
    Il publisher britannico può vantare, insomma, un bagaglio di esperienza ultra decennale nello sviluppo (con il developer interno Matrix, attualmente impegnato nel nuovo capitolo della storica serie Close Combat) e distribuzione di war game e strategici turn based a sfondo storico tanto su PC quanto su dispositivi mobile e console casalinghe. Ed è proprio su console che, poco tempo fa, è giunto un titolo davvero peculiare appartenente a un genere che non si vede molto spesso su hardware da salotto: Drive on Moscow. Opera di un developer, Shenandoah Studio, specializzato nella creazione di war game che Slitherine riuscì a "salvare" dalla sicura scomparsa. Nel 2014 infatti lo studio di sviluppo si trovava a un passo dalla chiusura e il publisher britannico giunse in soccorso acquisendo in toto la proprietà e permettendo ai dipendenti di rimettersi subito al lavoro. Il primo titolo del nuovo corso fu Battle of the Bulge, uno strategico turn based che, per meccaniche ed estetica, ricordava molto da vicino un gioco da tavolo tradizionale. Drive on Moscow, giunto poco dopo su iPad e PC (e ora, come dicevamo, su console) ne rappresenta quasi un'evoluzione. È il setting, però, a esser cambiato.

    L'inflessibile Generale Inverno 

    È il titolo stesso della produzione a metterlo in evidenza: Drive on Moscow approfondisce un preciso periodo storico, ovvero l'apparente, irresistibile avanzata delle truppe dell'Asse in territorio sovietico durante le fasi intermedie del secondo conflitto mondiale. La cosiddetta Operazione Tifone (1941-1942), nei piani di Hitler e dell'alto comando tedesco, avrebbe dovuto portare le forze naziste a marciare trionfalmente sulla Piazza Rossa ben prima dell'arrivo dell'inverno. Invece, con un'inaspettata reazione (inaspettata per i tedeschi, che sottovalutarono ancora una volta la tenacia avversaria peccando peraltro di estrema presunzione e fiducia sulla propria superiorità militare) i sovietici respinsero l'offensiva e costrinsero i nazisti a fare la conoscenza con pioggia, fango e, ovviamente, con il Generale Inverno. Corsi e ricorsi storici, che ci dimostrano quanto sia importante tenere presente il ricordo di ciò che è avvenuto in passato per non commettere gli stessi errori. Un altro grande stratega infatti, qualche tempo prima, si fece sorprendere dal sopraggiungere del rigido inverno russo in una landa sterminata. Un gravissimo errore di valutazione che rappresentò l'inizio della sconfitta militare e umana per il Generale Corso. Ecco, quella che viene generalmente conosciuta come la "battaglia di Mosca" inflisse il primo, durissimo colpo alle ambizioni di Hitler. Certo, non fu solo merito dei sovietici e dell'inverno; anche i nazisti contribuirono in modo sostanzioso alla loro stessa disfatta, interrompendo l'attacco e dislocando la maggior parte dei mezzi corazzati a sud, in Ucraina, per formare una "sacca" che sarebbe servita ad annientare l'esercito bolscevico.
    Drive on Moscow ripropone esattamente, e con grande accuratezza sotto il profilo storico, proprio questo scenario bellico. Da un lato le forze naziste: morale alle stelle, superiorità tecnologica schiacciante e un piano davvero ambizioso. Dall'altro i sovietici: disorganizzati, male armati ma mai domi.

    Un'offensiva a turni

    Drive on Moscow permette al giocatore di cimentarsi un quattro diversi scenari (affrontabili contro l'I.A. o in hotseat), ognuno dedicato a un momento preciso della battaglia di Mosca: dall'iniziale offensiva nazista al contrattacco del Generale Zhukov, l'eroe della resistenza di Stalingrado. In questo, il titolo di Shenandoah Studio ricalca perfettamente le meccaniche di gioco tipiche di un qualsiasi gioco da tavolo: pochi scenari ma incredibilmente sfaccettati e dettagliati. Se vi sembrano pochi sbagliate di grosso, perché ogni singolo setting scenario porta con sé una spiccata profondità strategica e tattica che vi terrà impegnati letteralmente per ore. Se siete tipi a cui piace il movimento e l'azione, non aspettatevi nulla di tutto questo. Drive on Moscow è un'esperienza di gioco scandita da turni e impulsi (di cui parleremo tra poco) lenti e riflessivi, che richiedono al giocatore di ponderare bene ogni minima mossa e di tener conto di una gran quantità di parametri differenti che possono cambiare addirittura da un settore all'altro.
    Anzitutto le unità: i due schieramenti presentano ovviamente grosse differenze in termini di potenza bellica. Da un lato, i bolscevichi sfruttano ingente carne da cannone appiedata o su cavallo invece, per i tedeschi, persino la fanteria è motorizzata.
    L'area attorno alla capitale dell'immenso territorio sovietico, inoltre, è divisa in settori, diversi per caratteristiche e possibili bonus da sfruttare per ottenere un vantaggio tattico. Le unità, ad esempio, si muovono più velocemente su strade ferrate o spazi aperti, mentre foreste e centri urbani arridono a una tattica improntata sulla difesa. Non solo: bisogna sempre tenere ben presenti le linee di rifornimento, prima di muovere anche solo un singolo pezzo. Addentrarsi troppo a fondo nel territorio nemico può portare l'unità a staccarsi dall'approvvigionamento delle retrovie rendendola incapace di agire e, soprattutto, estremamente vulnerabile.
    Le condizioni meteo, poi, giocano un ruolo altrettanto importante nell'economia dello scontro. E non potrebbe essere altrimenti, visto che stiamo parlando della Russia. Condizioni meteorologiche normali consentono, ad esempio, ai tedeschi di sfruttare il dominio dei cieli per chiamare supporto aereo e inabilitare per un turno un'unità sovietica. Condizioni avverse (pioggia, fango, ghiaccio e neve) mettono in difficoltà le truppe dell'Asse in favore della strategia russa.

    Impulsi bellici

    Abbiamo detto che l'esperienza ludica di Drive on Moscow viene scandita non solo dai turni ma anche dagli Impulsi. Questi suddividono in turni di gioco in mini-fasi. Un impulso, infatti, può rappresentare un lasco di tempo più o meno dilatato che può andare dalle 0 alle 12 ore. A questo proposito, un calendario permette di tenere traccia dei rinforzi e del cambiamento di condizioni climatiche. A ogni impulso, il giocatore che ha in mano l'iniziativa può selezionare un settore e muovere tutte le unità presenti al suo interno, a meno che non siano inabilitate a muoversi o ad agire per qualche motivo. È possibile anche attaccare le forze nemiche e qui entra in gioco un sistema randomico che decide all'esito dello scontro. Ciò significa che, nonostante la finestra dedicata allo scontro presenti un ventaglio possibile di risultati entro cui l'attacco rimarrà, non è possibile conoscerne a priori l'esito. Insomma, non manca un pizzico di imprevedibilità che dona un buon grado di varietà e contribuisce ad aumentare il tasso di difficoltà del titolo.
    Nonostante il tutorial faccia del proprio meglio per spiegare le dinamiche di gioco, ci metterete comunque un bel po' di tempo ad assimilarle e a padroneggiarle.
    Drive on Moscow, dunque, punta tutto sulla sostanza, dato che l'occhio non può essere soddisfatto da particolari arabeschi stilistici. Il titolo di Shenandoah Studio, infatti, non è altro che un gioco da tavolo fattosi digitale e non solo per le meccaniche di gioco. La mappa è bidimensionale, le unità sono rappresentate da semplici tessere, gli scontri sono risolti al pari di un lancio di dadi e anche l'effettistica è ridotta al minimo. Gli strateghi da divano, però, rimarranno comunque appagati.

    Drive on Moscow Drive on MoscowVersione Analizzata PlayStation 4Drive on Moscow approda su console casalinghe dopo qualche anno dalla release avvenuta su dispositivi mobile e PC. Il titolo firmato da Shenandoah Studio appartiene a un genere atipico non adatto a tutti, che non si vede molto spesso in ambiente console e che non offre molto appagamento sotto il profilo visivo. Nonostante ciò, la fame di tatticismo dei generali da divano viene soddisfatta in pieno, grazie a profondità strategica e accuratezza storica. Ed è questo che conta, quando si parla di war game. Se siete appassionati e amanti del genere, dategli una chance; il prezzo a cui viene proposto può aiutarvi a operare la scelta.

    8.0

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