DualShock 4 Back Button Recensione: tasti aggiuntivi per il controller PS4

Sta per arrivare un nuovo accessorio per PlayStation 4 che aggiunge nuovi pulsanti posteriori al DualShock. Lo abbiamo provato, ecco le nostre impressioni.

DualShock 4: Back Button Attachment
Recensione: PlayStation 4
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Il Back Button Attachment, l'add-on ufficiale che aggiunge due tasti programmabili al DualShock 4, arriva sul mercato in un momento molto particolare. Ovvero quando già si comincia a parlare di PS5, al termine di una generazione in cui il connettore proprietario posizionato sul margine inferiore del pad non è stato mai utilizzato. In tanti, proprio per questo motivo, hanno ipotizzato che Sony abbia deciso di distribuire questa estensione anche per ragioni di compatibilità, suggerendo che il controller di PlayStation 5 potrebbe avere in dotazione due ulteriori dorsali.

Senza fantasticare ulteriormente su questioni legate alla Next-Gen, bisogna però capire se il Back Button Attachment (tradotto ufficialmente in "Attacco Posteriore Tasti") trovi una sua ragion d'essere sul mercato attuale, in cui si possono trovare diverse alternative a prezzi non eccessivi. Vediamo anche come se la cava questo add-on in termini di ergonomia, funzionalità e qualità costruttiva, per capire se può essere davvero competitivo.

Nuovi pulsanti per il DualShock 4

A vedere la scatola e le immagini promozionali, il Back Button Attachment sembra un oggetto di dimensioni importanti, e invece una volta estratto dalla confezione si mostra più piccolo e compatto del previsto, con un design estremamente gradevole.

I due tasti aggiuntivi si allungano ai lati di un piccolo schermo OLED che servirà per gestire la configurazione dei pulsanti: le forme sono efficaci, morbide, e la superficie lucida dello schermo risulta estremamente elegante. Inserire l'estensione nel pad è una questione leggermente più complessa del previsto: l'aggancio a molla prevede che prima si infili un mini-jack nel connettore apposito, e poi si spinga l'add-on fino a farlo aderire alla parte inferiore del controller. L'operazione non è esattamente "morbida" e bisogna forzare un po' la mano, ma dopo aver interiorizzato il processo sarà possibile togliere e riagganciare i nuovi dorsali con meno insicurezza.
Una volta installata, l'estensione si rivela ottima a livello di ergonomia. Il Back Button Attachment aggiunge appena 25 grammi al peso complessivo del pad, e pure l'ingombro è molto contenuto. Il posizionamento dei tasti è ben congegnato: sono comodi da raggiungere sia con gli anulari che con i medi, ne caso in cui si decida di spostare la presa del pad "in avanti", appoggiando quindi gli indici sui tasti R2 e L2. La qualità costruttiva è buona; l'add-on restituisce una discreta sensazione di solidità, e i pulsanti quasi non hanno corsa affinché possano essere premuti il più rapidamente possibile.

Del resto l'obiettivo di questa estensione dovrebbe quello di migliorare le prestazioni dei giocatori che vogliono darsi al gaming competitivo, dove la prontezza conta più di ogni altra cosa. In questi termini la "mini-periferica" funziona bene, è estremamente responsiva e affidabile, e in determinati contesti (first person shooter in primo luogo, ma anche qualche racing game in cui si gioca con il cambio manuale) può davvero fare la differenza.

Le limitazioni

D'altro canto si manifestano diverse limitazioni che riducono l'efficacia di questa espansione hardware, riguardanti il sistema di gestione dei programmi e le funzione che possiamo assegnare ai tasti. Il Back Button Attachment può gestire tre diverse configurazioni, da impostare, modificare e cambiare attraverso il piccolo schermo OLED (che a sua volta può essere premuto, e rappresenta di fatto un grande pulsante centrale).

Batteria e CompatibilitàNonostante aumenti leggermente il consumo della batteria del DualShock, l'add-on non influisce in maniera drastica sulla durata della carica (già estremamente ridotta); a meno che ovviamente non giochiate continuamente con le configurazioni. Lo schermo OLED si spegne dopo qualche secondo dall'attivazione, e questo basta a ridurre l'impatto sui consumi. A seguito dei nostri test, inoltre, possiamo confermarvi che l'estensione funziona anche nel caso in cui vogliate collegare il controller al PC oppure ad un device portatile (Android/iOS).

Con un doppio click è possibile passare da una configurazione all'altra, mentre tenendo premuto questo bottone circolare possiamo modificare il programma selezionato in quel momento. Ciascuno dei due pulsanti può "fare le veci" di uno degli altri tasti del pad, comprese le frecce direzionali (o il click delle leve analogiche). Non è invece possibile assegnare combinazioni di due o più tasti, una restrizione che troviamo francamente inspiegabile: per il prezzo a cui è venduta la clip e per le sue finalità non speravamo certo di poter configurare delle macro molto elaborate, ma almeno impostare la pressione combinata di due pulsanti ci sembrava auspicabile. Anche il sistema di configurazione dei tasti è meno rapido rispetto alle soluzioni adottate da altri pad compatibili con PS4. Infine, bisogna ammettere che neppure lo switch tra i profili è del tutto immediato.

Idealmente basta un doppio click per passare alla configurazione successiva, ma visto che lo schermo OLED è collocato nella parte posteriore del Pad, è impossibile avere un rapido feedback visivo per sapere se il cambio è andato a buon fine e quale sia il programma in uso: la necessità di girare il controller per avere queste informazioni rende sostanzialmente impossibile cambiare configurazione al volo durante una partita.

Dal momento che l'Attachment ha anche una sezione visibile sulla parte frontale del Pad, sarebbe bastato un piccolo indicatore led aggiuntivo per rendere il tutto più funzionale.

PlayStation 4 PlayStation 4Versione Analizzata PlayStation 4La piccola “appendice” hardware di Sony che permette di aggiungere due tasti al DualShock 4 è un accessorio particolare, difficile da consigliare o sconsigliare a priori, ma che indubbiamente fatica a ritagliarsi un posto specifico sul mercato. Si tratta di un'estensione ben costruita, con un buon design ed un'ergonomia convincente, ma molto basilare per quanto riguarda funzionalità ed efficacia. Non c'è un software per programmare i tasti (perché non integrare una piccola App nel menù di PS4?), e non è possibile assegnare combinazioni ai due pulsanti. Lo schermo OLED è molto elegante e rappresenta un'eccezionale finitura hi-tech, ma non aiuta né in fase di configurazione (l'interfaccia è davvero minimale), né riesce a dare un feedback immediato quando si deve passare da un profilo all'altro (a causa del posizionamento). È vero che il prezzo è molto contenuto, ma vista la scontistica aggressiva che è ormai possibile trovare su altri prodotti, se vi stuzzica l'idea di un pad più dinamico e versatile potreste tagliare la testa al toro e acquistare un pro controller fra i molti disponibili. Il costo d'ingresso cresce notevolmente, ma fra croci direzionali personalizzabili, levette intercambiabili, dorsali con la corsa regolabile, l'impatto sulle vostre prestazioni non potrà che essere molto più avvertibile. Allo stato attuale il Back Button Attachment “galleggia” in uno strano limbo: rimane una buona soluzione a basso costo, ma con benefici moderati. Con qualche aggiornamento software le cose potrebbero migliorare; in ogni caso questo piccolo gingillo si distingue per design, comodità, qualità costruttiva, oltre a possedere ovviamente il fascino dei prodotti ufficiali.

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