Dustforce Recensione: nei panni di una squadra di spazzini acrobatici

Un platform indie che ci mette nei panni di una squadra di spazzini acrobatici

Dustforce Recensione: nei panni di una squadra di spazzini acrobatici
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • PSVita
  • Pc
  • Nel panorama dell'industria indipendente, capita che un'idea apparentemente assurda si trasformi in una trovata geniale: c'è chi ha pensato di sgominare una minaccia di maiali verdi con dei volatili, oppure di passare ore e ore a scavare il terreno in cerca di minerali e pietre preziose. Tutte idee che hanno modificato il modo di giocare e di vedere il videogioco.
    Oggi ci troviamo davanti ad un titolo ugualmente bizzarro, interamente realizzato da quattro persone e pronto a risvegliare l'inserviente che c'è in noi. Dustforce può essere l'incubo di un uomo delle pulizie, ma il sogno di un modesto super eroe dalle piccole ambizioni. Con questo nuovo gioco per piattaforma PC, titolo d’esordio per lo sviluppatore indipendente Hitbox Team, la polvere non sarà più solo il nemico delle casalinghe, ma anche il vostro.

    WHO YOU GONNA CALL? DUSTBUSTERS!!

    Dustforce è un platform bidimensionale a scorrimento che vede protagonista una vera e propria task force di spazzini, in questo caso dediti alla professione come solo un vero lavoratore potrebbe fare. Naturalmente non stiamo parlando di operatori ecologici, ma di individui in grado di arrampicarsi sui muri e di correre sul soffito, vantando dei superpoteri degni persino dell'amichevole Spiderman di quartiere. Ci sono quattro personaggi selezionabili che ricalcano dei classici stereotipi, tra cui l'immancabile omino baffuto in salopette, che nonostante la verve e l'equipaggiamento in dotazione "Folletto a 5 velocità" sembra volerci comunicare "mi mancano due giorni al pensionamento". Bastano pochi minuti e il livello di tutorial per comprendere che la folle idea del team Hitbox funziona egregiamente.
    Ad ogni avvio del gioco ci troviamo in un grande ambiente esplorabile, dal quale è possibile accedere ai vari livelli attraverso delle porte. Qui troviamo anche dei personaggi in grado di aiutarci grazie a piccoli consigli e trucchetti per poter affrontare le situazioni di maggior difficoltà. Il gioco è strutturato su più di 50 livelli, alcuni giocabili liberamente e altri da sbloccare recuperando delle chiavi sparse per l'intero mondo o per i singoli schemi; naturalmente il gioco vero e proprio inizia non appena si varca la soglia di una porta.

    Un conto alla rovescia ci prepara al via. I pulsanti direzionali servono per muovere il personaggio sulle piattaforme e sulle pareti in wall running, ripulendo le tracce di sudiciume sparse sulle superfici impervie delle intricate costruzioni che compongono i labirinti di Dustforce. Per superare gli ostacoli più lunghi, come una voragine o una fossa piena di spuntoni, può esser necessario eseguire un doppio salto oppure uno scatto. Alcune azioni si possono invece risolvere solo con una serie attenta e calcolata di balzi da un muro all'altro, con capriole e piroette tipo parkour. Talvolta la polvere forma delle e vere e proprie barriere solide, che possono essere superate solo con una massiccia dose di batoste. Naturalmente a suon di spazzolone.
    Il menù delle opzioni rende possibile personalizzare i controlli e la mappatura della tastiera, tuttavia abbiamo appurato quanto un pad dotato di stick analogici si adatti molto meglio allo scopo e alla rapidità d'esecuzione delle complicate mosse. Riteniamo che per godere di un'ottima giocabilità, la configurazione pensata dal team di sviluppo non sia proprio la migliore, sempre considerando che non c'è cosa più soggettiva dei controlli. Il sistema di controllo impostato di default prevede le frecce direzionali come pulsanti di movimento, ctrl per lo scatto, C,V, B e N per i salti e le mosse del nostro operatore ecologico.
    Il mondo surreale di Dustforce si suddivide in diverse aree, ognuna delle quali ruota attorno ad uno specifico tema: c'è il parco colmo di foglie secche da raccogliere, il vecchio maniero con le sue polverose librerie, oppure il laboratorio pieno di rifiuti altamente tossici, tutti ambienti che necessitano del drastico intervento della nostra squadra di super inservienti.
    Il completamento dei vari livelli lo si ottiene salvando gli animali e le persone situati sul percorso, sventando la minaccia dello sporco, che come uno spirito o un demone si è letteramente impossessato degli abitanti di questa lercia cittadina. Per fare ciò dobbiamo abbiamo a disposizione due colpi, uno veloce e uno potente, e una mossa speciale che si può eseguire solo dopo aver accumulato un po' di punti. Fattori secondari ma ugualmente importanti sono la percentuale di pulizia del livello, lo stile e le combo utilizzati per il completamento, e infine, non meno importante, il tempo impiegato per portare a compimento la missione. Al termine del livello otteniamo una valutazione ed un'eventuale ricompensa in chiavi per l’accesso a nuove aree. Con queste premesse, è chiaro che siamo di fronte ad un titolo frenetico e veloce, dove un singolo errore può pregiudicare l'intera partita. Interrompere le combo infatti, finisce irrimediabilmente con l'influenzare negativamente la valutazione finale di "Stile", mentre la lancetta dell'orologio avanza inesorabilmente, anche solo di pochi, preziosissimi secondi. Per certi versi, questa componente di Dustforce ricorda molto i vecchi Sonic in due dimensioni, con i suoi percorsi velocissimi e i pulsanti del joypad da premere con tempismo perfetto. Il più delle volte essere colpiti da un nemico non risulta fatale, ma si traduce nell'irrimediabile perdita del contatore combo, pregiudicando quindi la valutazione finale della partita. Infine Hitbox Team ha pensato di inserire anche delle classifiche online per stimolare i giocatori con un po' di sana competizione.

    UN PULITO SENZA ALONI

    Sotto il profilo tecnico Dustforce è un gioco privo di evidenti sbavature. Di chiaro stampo minimale, questa piccola perla dell'industria indipentende vanta un comparto visivo decisamente affascinante, con un audio e delle musiche semplici ma del tutto funzionali. La grafica "essenziale" è l'anima stessa di questo titolo, non riduttiva esigenza di un piccolo team di sviluppo quanto manifesto del design nell'era del web 2.0, aspetto visivo che si concretizza in uno stile obiettivamente gradevole e certamente azzeccato, con numerosi ammiccamenti all'animazione Flash e alla street art.
    La soundtrack è composta da pezzi synth che accompagnano con temi diversi le varie aree di gioco, ricalcando le atmosfere evocate dal contesto scenico. La semplicità di composizione non pare solo una scelta stilistica, ma un'esigenza dettata dalla concentrazione richiesta al giocatore per portare a termine i livelli più difficili. Gli effetti sonori partecipano in maniera eccellente a questa soluzione costruttiva, risultando poco invasivi nei confronti del gameplay.
    Riguardo alla giocabilità, Dustforce non è un gioco propriamente semplice, che richiede altresì una certa padronanza dei controlli e una dedizione necessaria a completare i livelli nel minor tempo possibile per scalare le classifiche online, ma anche sotto questo profilo tecnico, riconosciamo il distinto raggiungimento del traguardo, con comandi che rispondono sempre in maniera rapida e reattiva.

    Dustforce DustforceVersione Analizzata PCDustforce è il risultato di un'idea che funziona e soprattutto è l'ennesima conferma che anche i generi videoludici più vetusti possono avere ancora molto da raccontare, quando sviluppati con un pizzico d'originalità. Dustforce è già disponibile su Steam a prezzo budget, per gli amanti delle sfide e per i giocatori in cerca di qualcosa per spezzare la monotonia del mercato mainstream. Mettete da parte ramazza e scopettone: pulire i rifiuti non è mai stato così divertente.

    8

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