EA Sports UFC 4 Recensione: tornano i lottatori sull'ottagono!

I combattenti professionisti tornano nella gabbia per stabilire chi è il migliore, è tempo di pugni e prese di sottomissione in UFC 4.

EA Sports UFC 4 in 4K
Recensione: Xbox Series X
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Disponibile per
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • In ambito videoludico - e non solo - due anni possono rappresentare letteralmente un'eternità. Possono permettere a uno studio di sviluppo di rivalutare le proprie strategie e soprattutto di comprendere gli errori commessi in passato, garantendo così il giusto slancio per ripartire. E questo Electronic Arts lo sapeva benissimo quando decise di prendersi una pausa dal brand di UFC dopo il controverso terzo capitolo uscito nel 2018 (recuperate la recensione di UFC 3). La necessità di riconsiderare alcune scelte di design si era fatta evidente, così come l'obbligo di rimettere a fuoco le giuste priorità e soprattutto il target specifico di un brand dal potenziale enorme ma mai realmente sfruttato in pieno. Il tutto con un solo, semplice obiettivo: tornare più forti che mai, come nel più classico dei film di arti marziali. E così, oltre due anni dopo, ecco arrivare UFC 4, un titolo forse non rivoluzionario ma che rappresenta senza dubbio un passo avanti rispetto al passato.

    Un doveroso cambio di rotta

    La prima cosa che salta agli occhi di UFC 4 è senza dubbio l'assenza della modalità Ultimate Team, e parlarne adesso, proprio all'inizio della nostra analisi, è particolarmente importante per comprendere al meglio la rinnovata filosofia produttiva alla base dell'esperienza. Privati della pesante responsabilità di dover trovare a tutti costi un modo di replicare il vincente ecosistema multiplayer del brand di FIFA, gli sviluppatori hanno finalmente potuto dedicarsi anima e corpo a ciò che in un titolo come UFC 4 conta davvero, gameplay in primis, dando vita a un'esperienza che per quanto ancora lontana dalla perfezione, ci ha regalato più di qualche soddisfazione, oltre che parecchi stimoli per continuare a giocare ancora e ancora. Tutto però ha inizio con la creazione di un atleta, e qui avrete davvero l'imbarazzo della scelta.

    Attraverso un editor piuttosto ricco di possibilità, avrete infatti il totale controllo su ogni più piccola caratteristica del vostro aspirante campione, dal look alla classe di peso, il tutto senza dimenticare ovviamente lo stile di combattimento, selezionabile fra 12 archetipi differenti, ognuno con i propri punti di forza e debolezze.

    Le possibilità offerte, sia in termini estetici che di stile di combattimento sono notevoli, e garantiscono di riflesso la massima libertà nella creazione del proprio atleta ideale, e se a questo aggiungiamo anche un un'importante novità, ovvero una progressione condivisa attraverso tutte le modalità di gioco con un'infinità di elementi sbloccabili, ciò che ne consegue è un senso di avanzamento tangibile e appagante a prescindere dall'attività scelta.

    Aumentando il livello del vostro personaggio non accrescerete infatti solo le sue abilità, ma avrete anche l'occasione di mettere le mani su oltre 1600 pezzi di equipaggiamento differenti, che testimoniano il chiaro impegno da parte del team nell'offrire il maggior numero possibile di varianti. Le microtransazioni non mancano, che sia chiaro, ma sono fortunatamente limitate a oggetti cosmetici e non hanno alcun impatto sulla qualità effettiva dell'esperienza o sul ritmo della progressione. Una scelta che senza dubbio farà riappacificare molti giocatori con il brand e che, complice un gameplay rifinito e ottimizzato rispetto a UFC 3, potrebbe anche attirarne di nuovi.

    Amici e nemici

    Tra le novità più gradite di UFC 4, quella che più ci ha soddisfatto è stata senza dubbio la rinnovata modalità carriera, forte di una struttura che pur essendo priva di chissà quale originalità, riesce a garantire parecchie ore di divertimento grazie a una struttura tutt'altro che lineare. Una volta creato il vostro combattente, sarete infatti chiamati a vivere una canonica scalata verso il successo, ma a differenza di quanto accaduto in passato, questa volta potrete condizionare l'evoluzione degli eventi in maniera tutt'altro che marginale.

    Un inedito sistema di interazione vi permetterà di fare scelte che potrebbero alterare irrimediabilmente il tessuto narrativo della modalità e, cosa ancor più importante, vi sarà data la possibilità di instaurare amicizie o rivalità che si rifletteranno in maniera tangibile e costante sulla vostra cavalcata sportiva. Questo non implica che la modalità brilli per originalità da un punto di vista puramente narrativo - aspettatevi più di qualche cliché in questo senso - ma la possibilità di ricoprire un ruolo attivo nella vita del proprio atleta riuscirà senz'altro a tenere vivo il vostro interesse lungo tutto il corso della modalità, spingendovi magari a volerla addirittura replicare per tentare approcci differenti alle varie situazioni proposte.
    La carriera non è tuttavia l'unica modalità degna di nota della produzione vista la ricca selezione di modalità che compongono l'offerta ludica proposta. Oltre a eventi e tornei offline, personalizzabili nel dettaglio, UFC 4 offre infatti un vasto comparto online che saprà sicuramente stuzzicare tanto gli appassionati quanto eventuali neofiti.

    Oltre agli incontri veloci, rivolti a tutti coloro che volessero scalare le classifiche, sono infatti presenti le nuovissime Battaglie Blitz, incontri molto brevi caratterizzati però da regole sempre diverse, ma soprattutto i Campionati Mondiali Online che grazie alla loro canonica struttura a stagioni, sapranno senz'altro spingere la community a dare sempre il massimo nell'ottagono. Allo stato attuale, le uniche incognite del comparto multiplayer restano la stabilità dei server e l'assenza di glitch che possano in qualche modo falsare la progressione dell'esperienza online, ma questo è qualcosa che si potrà valutare solo in un secondo momento.

    Un ottagono aperto a tutti

    Come accennato in precedenza, con UFC 4 il team di sviluppo non ha messo in atto una vera e propria rivoluzione, ma ciò non toglie che anche in termini di gameplay il titolo abbia beneficiato di parecchie rifiniture rispetto al vecchio capitolo della serie, finalizzate non solo a ottimizzare gran parte delle meccaniche di gioco ma soprattutto a rendere l'esperienza leggermente più accessibile.

    Sebbene il sistema di combattimento, fortemente legato al continuo utilizzo di bumper e trigger in abbinamento con i tasti frontali, si confermi anche in questa edizione estremamente tecnico e dunque difficile da padroneggiare al meglio, non si può infatti negare come clinch e sottomissioni risultino ora molto più gestibili.

    Il rinnovato sistema che regola le fasi di combattimento a terra, legato al costante utilizzo degli stick analogici, garantisce infatti frangenti di gioco molto meno tediosi rispetto al passato, e la fluidità che contraddistingue le varie transizioni che compongono queste fasi dei confronti contribuisce ad accrescere in maniera evidente anche la spettacolarità dell'azione. La possibilità di muovere la testa per tentare di sfuggire ai colpi del proprio avversario, unita alle continue opportunità di ribaltare la situazione attraverso una transizione, ha reso tutto più esaltante e intuitivo, specialmente durante i tentativi di sottomissione, garantendo un'esperienza complessivamente più accessibile già dai primissimi confronti.

    I giocatori di vecchia data, affezionati al vecchio sistema legacy avranno comunque l'opportunità di utilizzarlo anche in UFC 4, ma eventuali neofiti farebbero meglio a godersi tutte le migliorie di questa nuova edizione senza soffermarsi troppo su qualcosa che potrebbe non trovare spazio neanche in un prossimo capitolo del brand.

    Al di là di questo, i combattimenti di UFC 4 spiccano anche per un sostanziale aumento della loro spettacolarità di fondo, garantito da una fisica dei colpi sensibilmente migliorata rispetto al passato, che si traduce in momenti di grandissimo impatto visivo, soprattutto a ridosso di un knockout. Per dirla in parole povere, è molto probabile che dopo un calcio ben piazzato sul naso del vostro atleta, abbiate una chiara percezione della potenza dell'impatto subito e, di riflesso, che percepiate parecchio dolore pur trovandovi al sicuro dall'altra parte dello schermo.

    E questo ci porta inevitabilmente anche a un'analisi di natura prettamente tecnica, in cui UFC 4 non denota purtroppo i passi avanti che avremmo sperato. Complessivamente, infatti, il titolo non evidenzia alcuna reale evoluzione, attestandosi su standard pressoché identici a quelli del suo predecessore, soprattutto in termini di texturing. Le uniche novità degne di nota riguardano il sistema di illuminazione, capace di dare maggior risalto al sudore degli atleti e di accrescere il colpo d'occhio di molte arene attraverso una rifrazione più credibile della luce, ma nulla che possa realmente lasciare a bocca aperta. In questo senso ci saremmo sinceramente aspettati qualcosa di più.

    Pregevole invece la realizzazione delle arene, soprattutto per ciò che concerne le new entry e con un occhio di riguardo particolare a quella posta nel retro di una normalissima casa: combattere all'interno di un ottagono "fatto in casa", con i vicini a fare da pubblico, restituisce davvero sensazioni uniche. Da segnalare infine l'ottima colonna sonora, composta da brani estremamente famosi nonché adattissimi al particolare contesto proposto, e la bontà di commento ed effetti sonori, entrambi fondamentali per esaltare l'intensità di ogni singolo incontro.

    EA Sports UFC 4 EA Sports UFC 4Versione Analizzata Xbox One XIn definitiva, pur non proponendo alcuna vera rivoluzione concettuale o strutturale, UFC 4 si dimostra un prodotto sorprendentemente solido in grado di offrire un’esperienza appagante e soprattutto ricca di soddisfazioni a prescindere dal proprio grado di familiarità con il mondo delle arti marziali miste. Il lavoro di ottimizzazione che ha coinvolto tanto il gameplay quanto la selezione stessa delle modalità di gioco merita infatti un plauso, e l’unica cosa a lasciare un pizzico di amarezza è il comparto tecnico, totalmente privo di migliorie sostanziali rispetto al suo predecessore, lanciato oltre due anni fa. I margini per migliorare sono di certo ancora tanti, ma il lavoro svolto dal team di sviluppo lascia senz’altro ben sperare per un futuro che, allo stato attuale delle cose, sembra più roseo di quanto molti potessero presupporre fino a qualche settimana fa.

    8.2

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