Eden Tomorrow Recensione: esplorando un mondo alieno con PlayStation VR

Eden Tomorrow offre agli utenti PlayStation VR un'avventura Sci-Fi dal buon potenziale evocativo, ma poco convincente sul piano ludico...

Eden Tomorrow Recensione: esplorando un mondo alieno con PlayStation VR
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  • PS4
  • PS4 Pro
  • Pianeti alieni, panorami mozzafiato, creature mastodontiche e misteri insondabili: A partire dal lancio dei primi visori, Fantascienza e Realtà Virtuale hanno trovato un punto di unione molto forte. Del resto la VR sembra la tecnologia ideale per volare in alto con la fantasia, e compiere finalmente quei suggestivi viaggi tra le stelle che abbiamo sempre sognato. Seguendo le orme di Robinson: The Journey, Eden Tomorrow si presenta come una nuova avventura sci-fi pensata esclusivamente per PlayStation VR, con la premessa di trasportare i giocatori in un mondo lontano, negli angoli più remoti del cosmo. Un gioco incentrato su narrazione e atmosfera, con tutte le potenzialità per raccontare una storia interessante e immergerci in un'ambientazione di grande impatto. Peccato che il tutto venga ridimensionato dai limiti della formula ludica, e da alcune scelte di game design che spezzano l'immersione e il senso del ritmo, arrivando a far patire la noia in più di qualche frangente.

    Pianeta ostile

    L'incipit di Eden Tomorrow non è dei più originali. Dopo aver selezionato la lingua (purtroppo audio e sottotitoli sono disponibili solo in inglese e tedesco, nessuna traccia dell'italiano), il giocatore viene catapultato all'interno di una capsula spaziale in rapida discesa. L'atterraggio è uno di quelli bruschi, talmente violento da farci perdere completamente la memoria. Il protagonista non ricorderà nulla del proprio passato, ignorando i motivi che lo hanno spinto a intraprendere la missione su un pianeta alieno e ostile. Un cliché narrativo piuttosto abusato, ma che nell'insieme riesce a immedesimare quanto basta l'utente nel personaggio che interpreta. Una volta ripresa conoscenza scopriremo di essere in compagnia: al nostro fianco, infatti, ci sarà un droide di nome Newton disposto a fornirci aiuto e supporto nel corso dell'avventura. Ed è qui che iniziano i problemi. Newton è un compagno a dir poco logorroico, pronto a parlare incessantemente in ogni occasione, che ci costringe a fermarci di colpo per ascoltare i suoi lunghi monologhi, persino nei momenti meno opportuni, come nelle situazioni di pericolo o nel bel mezzo di una fase esplorativa, cosa che finirà per compromettere l'immersione e il coinvolgimento. Parlando della formula di gioco vera e propria, il gameplay di Eden Tomorrow ricorda quello di un walking simulator con la presenza di alcuni enigmi elementari.

    Il sistema di locomozione si basa interamente sul movimento libero, e per fortuna non abbiamo riscontrato nessun problema di motion sickness. Considerando che c'è la possibilità di impostare la rotazione della visuale "a scatti", inoltre, l'esperienza dovrebbe scorrere abbastanza liscia anche per gli stomaci più sensibili. In questo senso gli sviluppatori hanno svolto un ottimo lavoro, complice una realizzazione tecnica che - almeno su PlayStation 4 Pro - offre un comparto grafico molto pulito e un frame rate perfettamente fluido. Per vedere tutto ciò che Eden Tomorrow ha da offrire in termini di meccaniche e storytelling, tuttavia, sarà più che sufficiente completare la prima missione.

    Nell'area iniziale è presente una piattaforma in grado di generare uno scudo: entrando al suo interno e attivandola si potrà passare al controllo di Newton in qualsiasi momento, così da esplorare l'ambiente circostante e raggiungere altezze altrimenti inaccessibili, in modo da risolvere i vari enigmi che ostacoleranno il cammino del giocatore. Purtroppo la varietà dei puzzle lascia un po' a desiderare, e il più delle volte ci limiteremo a frantumare delle barriere e a recuperare una serie di celle energetiche.

    Una routine che verrà ripetuta in loop, e che nell'arco delle cinque ore richieste per completare l'avventura potrebbe venire facilmente a noia. Quando si tornano a vestire i panni del protagonista, Eden Tomorrow diventa a tutti gli effetti un walking simulator, con tanto di narrazione ambientale e oggetti da raccogliere per approfondire la storia e la lore.

    Per sfortuna, anche questa componente soffre di alcune scelte che ne minano la godibilità. Oltre alle continue intromissioni di Newton, di per sé abbastanza nocive per il ritmo di gioco, le fasi esplorative devono fare i conti con una struttura disorganica.

    Se c'è un ponte da attraversare, per esempio, anziche limitarvi a percorrerlo dovrete aspettare che si attivi la relativa sequenza di attraversamento. Transizioni del genere si presenteranno in diverse occasioni, anche per superare un percorso tortuoso o una sporgenza stretta, con il risultato di frammentare inutilmente gli scenari. Passando sopra ai difetti della produzione, a Eden Tomorrow va riconosciuto il merito di saper offrire diversi scorci evocativi, e di far vivere ai giocatori alcuni momenti memorabili.

    Senza scendere troppo nei dettagli, possiamo affermare che - almeno a livello tecnico - la Realtà Virtuale è stata sfruttata a dovere, soprattutto per quanto riguarda il senso di scala. Capiterà di sollevare lo sguardo per ammirare una creatura imponente, o di rimanere a bocca aperta di fronte a una struttura vertiginosa.

    Se tenete molto a questo genere di sensazioni nei giochi VR, e in più amate la fantascienza, potreste chiudere un occhio sui difetti ludici del titolo e godervi un'esperienza a tratti molto apprezzabile. Per capire se il viaggio di Eden Tomorrow possa fare al caso vostro, in ogni caso, non vi resta che scaricare la demo gratuita del gioco disponibile sul PlayStation Store.

    Eden Tomorrow Eden TomorrowVersione Analizzata PlayStation 4Anche se il mondo di Eden Tomorrow è intrigante, i limiti ludici che ne compromettono la godibilità sono difficili da mettere in secondo piano. Nell’arco delle cinque ore richieste per completare l’avventura si potranno vivere alcuni momenti memorabili, ma il gameplay ripetitivo e la scarsa varietà dei puzzle finiranno presto per condurre alla noia. Se gli sviluppatori si fossero limitati a condensare l’intera vicenda in due ore di pura esplorazione e immersione, sicuramente ci saremmo ritrovati tra le mani un’esperienza di gioco più godibile. Un vero peccato, considerando il potenziale evocativo delle ambientazioni e la buona realizzazione tecnica della produzione.

    5.5

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