El Hijo Recensione: il bambino del West tra stealth e narrativa

Dopo aver esordito su computer, El Hijo arriva anche su home console, fra meccaniche da stealth game puro e rimandi all'estetica del Western.

El Hijo Recensione: il bambino del West tra stealth e narrativa
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • El Hijo: A Wild West Tale è una piccola produzione che gli esploratori del "mondo computer" potrebbero già aver intercettato nei mesi appena trascorsi. Presentato durante il PC Gaming Show del 2019, poi pubblicato su Steam lo scorso dicembre, l'indie game co-realizzato da Honig Studios e Quantumfrog giunge oggi anche su tutte le console casalinghe di scorsa generazione, sempre vibrante di quel meraviglioso immaginario western da cui svariati artisti - scrittori, registi, fotografi - hanno attinto ad ampie mani in passato. Parliamo oltretutto di un titolo dal gameplay autenticamente stealth, genere che, nella sua forma dura e pura, non è di sicuro tra i più frequentati dall'industria videoludica odierna. Dei presupposti interessanti, insomma, per un videogioco che, lo anticipiamo, avrebbe senz'altro dovuto sfruttare il proprio potenziale in maniera più attenta.

    Un figlio in fuga

    Sul fronte narrativo, El Hijo ricorre a un racconto molto semplice tanto nei contorni quanto nello sviluppo: da qualche parte nel Far West, dei banditi appiccano un incendio alla fattoria di una giovane contadina, costretta quindi ad abbandonare la sua terra insieme al figlio seienne. Per proteggerlo, la donna affida il bambino alle cure di un gruppo di monaci, dunque riparte in sella al suo cavallo, in cerca di rivalsa.

    Ma il piccolo "hijo" non ne vuole proprio sapere e subito s'ingegna per fuggire dal monastero, nella fiducia di potersi ricongiungere al più presto con la madre. Nella totale assenza di dialoghi delle poche cut scene - esteticamente piacevoli, fra il disegno su foglio e il cartoon bidimensionale - e delle ben più numerose fasi in-game, l'opera accompagna pian piano il giocatore oltre le mura del convento, tra fredde cave, campi di grano e polverose stazioni ferroviarie, mettendo a nudo alcuni dettagli del misterioso complotto che fa da sfondo al viaggio del protagonista. "Misterioso" perché, in effetti, non viene mai spiegato per filo e per segno: la trama di El Hijo resta anzi relativamente opaca, senza dubbio accessoria al gameplay che è invece il vero fulcro dell'intera esperienza. Si accennava al fatto che il gioco punti tutto sull'elemento stealth, cuore pulsante dei trentuno stage isometrici che compongono la campagna single player. La sfida, tradizionalissima, consiste sostanzialmente nello spostarsi da una posizione A ad un'uscita B senza mai entrare nei coni visivi degli NPC che pattugliano il sentiero. Per giunta A Wild West Tale impone un avanzamento "pacifista", in cui cioè non è possibile tramortire -men che meno uccidere- gli innumerevoli guardiani presenti lungo il cammino.

    Tutto sta quindi alla capacità dell'utente di essere quanto più silenzioso e invisibile, risultato che si può ottenere soprattutto sfruttando al meglio le peculiarità delle singole location. Le regole sono basilari: ove c'è l'ombra il nemico non vede - nemmeno nel caso in cui gli camminassimo davanti, a pochi centimetri dal suo naso - così come non noterà la nostra presenza allorché sgattaiolassimo alle sue spalle.

    Discorso diverso, invece, qualora facessimo rumore correndogli vicino, oppure spostando o distruggendo qualche oggetto di scena; nel qual caso, egli s'insospettirà fino a muoversi verso la fonte del suono. A tal proposito non può mancare la classica meccanica che permette all'impavido fanciullo di sviare per qualche istante l'attenzione dei rivali adoperando con astuzia i gadget in proprio possesso, dalla fionda a un set di chiassosi giocattoli a carica, passando per delle particolari bombette accecanti.

    Basta questo per comprendere che la formula ludica di El Hijo, a conti fatti, non proponga nulla d'innovativo. In compenso il sistema di gioco trova terreno sufficientemente fertile in un level design che fa la sua parte, attento a cercare di valorizzare tutte le dinamiche che scenario dopo scenario conducono fino ai titoli di coda.

    Oltre alle comuni sezioni da superare in copertura, la progressione non manca di offrire qualche spunto puzzle discretamente elaborato, che richiede di sperimentare con le specificità dell'ambiente per farla franca sulle sentinelle di turno. Solitamente di media grandezza, i livelli hanno inoltre il pregio di prevedere delle possibili deviazioni dalla strada maestra seguendo le quali si ha anche l'opportunità d'incontrare dei bambini schiavizzati dai cattivi, con cui il nostro avatar potrà interagire al fine d'infondergli speranza. Questi incarnano il lato "collezionabile" di A Wild West Tale, prezioso sostegno a un replay value nient'affatto male, in grado di tenere impegnato il giocatore ben oltre le quattro-cinque ore necessarie a completare la storia principale.

    Problemi... nascosti

    Non ci dovrebbero essere dubbi riguardo al fatto che un prodotto stealth, per funzionare a dovere, debba fare affidamento su un altro paio di attributi imprescindibili, oltre alla suddetta - soddisfacente, nel caso in questione - progettazione dei livelli. Ci riferiamo alla bontà del sistema di controllo e alla qualità dell'IA avversaria, entrambi fattori che in El Hijo A Wild West Tale, purtroppo, risultano difettosi sin dai primi momenti pad alla mano. Sul versante dei comandi, il titolo pecca d'imprecisioni soprattutto per quanto concerne il cover system.

    Non è raro che, quando si ha urgenza -per esempio- di accovacciarsi dietro una fila di casse oppure infilarsi dentro un vaso, la pressione del tasto associato all'azione faccia cilecca, non riflettendosi in una risposta tempestiva da parte del software. La conseguenza, sempre spiacevole, è il rischio di dover ricominciare dall'ultimo check point per demeriti spesso e volentieri non imputabili agli errori di chi sta giocando.

    Quanto poi all'intelligenza artificiale sorvegliante, bisogna constatare che di "intelligente" abbia ben poco. I nemici reagiscono solo e soltanto agli stimoli che si manifestano all'interno della loro area percettiva, il che non sarebbe un problema, se questa non fosse estremamente ridotta.

    Quando colti in flagrante, non è poi difficile, il più delle volte, correre fino ad angoli della stanza che il nostro oppositore non è capace di varcare, effetto dei limiti imposti dalla programmazione; in tal caso egli tenderà subito a disinteressarsi della nostra presenza, tornando infine ai suoi pattern. Sotto questo aspetto, El Hijo è pieno di piccole e grandi stramberie che, oltre ad ammorbidire oltremisura il fattore stealth, tendono a ostacolare non poco il generale senso d'immersione. Basti pensare ad alcuni PNG che rimangono impassibili persino frantumando con la fionda una lampada posizionata proprio sopra le loro teste, o ad altri che non s'insospettiscono neppure vedendo un carrello da miniera -spinto da noi, dal lato opposto- passargli davanti, a pochi centimetri dalla faccia. Sono imperfezioni, quelle appena descritte, che abbassano notevolmente il valore ludico complessivo di A Wild West Tale, impedendogli, in ultima analisi, di emergere dal mucchio.

    El Hijo A Wild West Tale El Hijo A Wild West TaleVersione Analizzata PlayStation 4Difficile pensare che El Hijo: A Wild West Tale sia il prodotto di cui lo stealth puro aveva bisogno per riacquisire un po’ della visibilità perduta. Se l’”indie spaghetti western” di Honig Studios e Quantumfrog incuriosisce per l’impronta artistica e una costruzione dei livelli di discreta fattura, le storture legate al control system e agli sciocchi comportamenti degli antagonisti riescono infine a svalutare buona parte di ciò che gli sviluppatori sono stati in grado d’imbastire. El Hijo rimane comunque un titolo che, vista la sostanziale assenza -in tempi recenti- di esperienze simili, potrebbe soddisfare qualche voglia residua degli amanti accaniti di questo genere "silenzioso", a patto di sapere cosa aspettarsi.

    6

    Che voto dai a: El Hijo A Wild West Tale

    Media Voto Utenti
    Voti: 3
    6
    nd