Recensione Element4l

Un platform classico che punta tutto sul level design

Recensione Element4l
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • E' un triste dato di fatto che gli Elementi, nel corso della loro carriera videoludica, non sempre siano stati trattati con un occhio di riguardo. Bistratti, sfruttati, spesso ispirazione per livelli dal design discutibile o utilizzati come materiale da collezione per l'ennesimo J-RPG di turno, quelli che una volta erano considerati come componenti fondamentali della natura e della filosofia umana vengono oggi riportati alla ribalta in modo trionfale da Element4l, platform game sperimentale di I-Illusions, studio indipendente belga alla prima vera 'prova del fuoco' su PC.

    In balia degli elementi

    La magia di Element4l buca lo schermo subito dopo i pochi click necessari per espletare le formalità iniziali, attraversando un menù semplice quanto elegante nel design, quando vi verrà chiesto di guidare l'entità 'protagonista' del nostro viaggio alla ricerca dei frammenti di anima posizionati alla fine di ognuno dei livelli di gioco. Il nostro percorso inizierà con la possibilità di controllare solamente l'elemento dell'aria, sotto forma di una bolla con la capacità di fluttuare per lo schermo, ma ben presto, dopo che i livelli introduttivi ci avranno mostrato le basi del gameplay, saremo in grado di sfruttare le proprietà anche degli altri tre elementi fondamentali della natura: roccia, fuoco e ghiaccio (unico stato nel quale l'acqua potrà essere controllata dal giocatore, tranne che in qualche specifico caso). Proprio le caratteristiche e le proprietà fisiche di ognuno dei suddetti elementi andranno a formare l'insieme di 'abilità' in nostro possesso, grazie alle quali superare gli ostacoli e le barriere disseminate lungo il percorso. Un punto è troppo elevato per poterlo raggiungere con la nostra bolla d'aria? Immergervi come roccia sul fondo della pozza d'acqua sottostante e ritornare allo stato gassoso vi fornirà un'ulteriore spinta verso l'alto, necessaria per proseguire nel cammino.
    Il nostro cubo di ghiaccio non riesce ad oltrepassare un varco troppo stretto? Provate ad avvicinarvi al materiale incandescente proprio lì vicino, e nel vostro stato liquido nessuno potrà fermarvi.

    Decine e decine potrebbero essere gli esempi di questo tipo ma, senza volervi rovinare alcuna sorpresa, vi basti sapere come ognuna di queste interazioni renda appieno giustizia ad un motore fisico implementato in modo egregio e ad un level design di assoluto livello, il quale, già dalla seconda parte dell'avventura in poi, ci proporrà situazioni davanti alle quali fermarsi, analizzare l'ambiente e sfoderare le nostre nozioni chimico/fisiche di base, studiando quale sia il modo migliore per aggirare l'ostacolo. Questo si rivela uno degli aspetti più grandiosi di Element4l, capace di riportare il giocatore alle basi più pure del genere: per quanto poche e semplici siano le risorse in proprio possesso, è il mondo costruito intorno ad esse a doversi reinventare livello dopo livello, per sfruttarle sempre in modo diverso.
    Non meno importanti saranno l'abilità manuale ed il tempismo, con ognuno degli stati elementali assegnato ad una delle quattro frecce direzionali e la necessità di cambiare tra una forma e l'altra on the fly (nel vero senso del termine). Se a ciò aggiungiamo come il cambiamento tra i vari stati della materia sia soggetto al consumo di una barra energetica ricaricabile, potrete facilmente capire come tale impostazione crei frequenti sessioni di trial and error, che hanno però il grande pregio di non sfociare mai nella frustrazione ma, piuttosto, di regalare alte dosi di compiacimento una volta completate. Insomma un aspetto che solamente un livello di difficoltà molto elevato, ma sempre onesto con il giocatore, e un level design ben curato possono garantire.

    LA COMPAGNIA DEGLI ELEMENTI

    A portare su schermo le peripezie degli elementali sotto il nostro controllo troviamo un motore grafico che riesce nell'impresa forse più importante per un indie game da questo punto di vista, ovvero ritagliarsi uno spazio all'interno della memoria del giocatore, nonostante uno stile che, a prima vista, ricorda da vicino una pietra miliare della scena indipendente come Limbo. A dispetto di questa iniziale sensazione di deja vu lo stile grafico del titolo I-Illusions rimane peculiare e raffinato, con il contrasto creato tra le tinte pastello usate in background ed il nero degli elementi in primo piano a creare un'impronta in perfetta sintonia con l'intera essenza del gioco. Fa inoltre piacere segnalare come parte del merito di questo riuscito design venga anche dal nostro Bel Paese, grazie alla collaborazione con il designer italo-belga Michele De Feudis.
    L'assoluta protagonista del comparto artistico che accompagna l'esperienza di gioco è però da ricercare nella colonna sonora, composta dal talentuoso e giovanissimo producer australiano Mind Tree, di altissima qualità e ricca di brani con influenze che spaziano dall'elettronica minimale alla drum'n'bass (sporcate di musica classica) e con piacevoli tocchi di classe come l'attutirsi di tutta la componente sonora in caso di immersione in acqua. Gli effetti sonori, come lo slittamento del ghiaccio, sono di ottima fattura.

    Nonostante la natura fortemente single-player del gioco e la quasi totale assenza di interazione con altre forme di vita, Element4l riesce nella grandiosa impresa di far sentire la propria presenza, in un mondo che viaggia insieme a voi, cresce e continua a stimolarvi mentre lo sfidate, con i suoi cambi di ritmo, le sue curve ed i suoi colori. Lo stesso avatar elementale, per quanto anomalo come protagonista, non vi abbandonerà a voi stessi, ma reagirà alle vostre imprese su schermo commentandole in modo ironico: dopo un passaggio molto simile ad una serie di half-pipe vi ricorderà ad esempio che Tony Hawk sarebbe fiero di voi, chiedendovi poi lumi sul da farsi di fronte a situazioni intricate o semplicemente congratulandosi.
    Perfettamente in linea con lo spirito del titolo I-Illusions la scelta delle modalità di gioco, che al classico Story Mode, nel quale ricostruire tutte le componenti di un'anima infranta, vede affiancarsi un Race Mode grazie al quale sarà possibile rivisitare uno qualsiasi dei livelli già affrontati durante la 'main quest', questa volta per completarlo nel minor tempo possibile, sfidando il cronometro sottoforma di ghost della propria miglior prestazione o di quella di altri giocatori sparsi per il mondo, con la possibilità di confrontarsi sulle leaderboard online.

    Element4l Element4lVersione Analizzata PCElement4l è un ritorno alle origini del platform game. Quello la cui essenza è viaggiare, da un punto A ad un punto B, utilizzando il minor numero di risorse o facendolo nel minor tempo possibile. Tutti gli strumenti per farlo saranno a vostra disposizione già pochi minuti dopo l'inizio dell'avventura, ma la grandiosità del titolo I-Illusions sta proprio nel costruire un mondo intorno ad essi che, ambiente dopo ambiente, livello dopo livello, richiede modi sempre nuovi per essere padroneggiato e nel quale le soluzioni sono tutte a portata di logica, abilità e pratica. Un livello di sfida decisamente sopra la media, specialmente nei capitoli finali, potrebbe allontanare una parte di utenza poco incline all'impegno, soprattutto visto che il premio che ci aspetta al di là dell'ostacolo non è il solito lanciagranate nucleare ma un 'banale' sospiro di sollievo carico di soddisfazione. Per citare Al Pacino in una delle sue interpretazioni più famose: è il Platform ragazzi, è tutto qui. Ed è tutto prodotto egregiamente.

    8.5

    Che voto dai a: Element4l

    Media Voto Utenti
    Voti: 10
    7.9
    nd