Recensione Enclave

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Enclave - 9

Recensione Enclave
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Pc
  • Ritorno al medioevo

    Gli adventure medioevali
    sono un genere che da sempre riscuote grande successo tra il popolo dei
    videogiocatori di tutto il mondo.
    Evidente quindi, l'interesse di ogni software house è piuttosto alto nel
    produrre giochi che sfruttino tali ambientazioni e scenari. Sulla scia di questo
    filone si colloca l'Action-rpg ENCLAVE, sviluppato dai quasi sconosciuti
    Starbreeze Studios, che approda sui lidi dorati della console di Microsoft, con
    il chiaro intento di riscuotere un buon successo di gradimento e di
    vendite.

    L'ombra del
    male

    Il mondo di ENCLAVE si caratterizza, come nella maggior parte delle
    ambientazioni fantasy, per la costante presenza di un perenne dualismo tra bene
    e male.
    Ci troviamo in un mondo remoto, caratterizzato dalla spaccatura tra due opposte
    fazioni: quella della luce (light) e quella delle tenebre (dark); entrambe
    inclini alla violenza, si differenziano per il fatto che i primi tendono
    comunque all'osservanza di un certo ordine delle cose, di regole per il buon
    vivere di tutte le creature. La fazione oscura invece agisce unicamente mossa
    dal proprio istinto, praticando ogni crimine e violenza possibile, in una totale
    anarchia.

    Gameplay

    Questa particolare contrapposizione tra bene e male si riflette
    notevolmente sul gameplay, dato che due saranno le campagne che potremo
    affrontare (appunto Light e Dark), per giungere all'esito finale
    dell’avventura.
    I programmatori, a tal proposito, hanno deciso di non rendere libera la scelta
    ma di costringere il giocatore ad affrontare prima la campagna della luce per
    poter accedere a quella delle tenebre.
    Enclave si sviluppa quindi in due avventure parallele, ognuna delle quali
    presenta più missioni o sotto-missioni. Ciascuna di esse è caratterizzata da uno
    o più obbiettivi, che devono essere portati a termine per completarla.
    All'inizio potremo disporre di poche armi e armamenti, ma col progredire della
    campagna questi diventeranno sempre più numerosi. Inoltre si aggiungeranno
    sempre via via nuovi personaggi, ognuno con delle sue proprietà particolari nel
    combattimento tra cui scegliere per poter portare a termine la missione stessa.
    I menù degli inventari sono molto user-frendly, basterà infatti la semplice
    pressione di un pulsante specifico del joypad per poter accedere ad una data
    arma o pozione.
    La difficoltà del gioco appare tuttavia mal calibrata, infatti sin dalle prime
    battute si incontrerà una certa inerzia del proxseguire, accentuata anche dal
    pessimo sistema di salvataggio previsto dai programmatori.
    Infatti si potrà salvare solo al termine della missione o in alcuni punti
    specifici in quelle più lunghe; questo porterà molto spesso a dover rifare un
    intero quadro, solo per non essere stati attenti ad una data trappola proprio,
    sul finire della missione stessa. In definitiva un sistema di salvataggio
    pessimo, fastidioso e frustrante; una delle peggiori pecche di Enclave senza
    dubbio!!

    Graficamente parlando: chi è l'architetto?

    Graficamente parlando ci troviamo davanti ad un buon lavoro svolto
    dai programmatori, un motore 3d molto versatile, che permette di passare dalla
    prima alla terza persona indifferentemente.
    Le strutture architettoniche sono maestose, grandi archi e colonnati, edifici,
    giardini, ambientazioni sia esterne che interne di notevole impatto.
    Il personaggio principale e i boss più importanti sono tutti ben modellati,
    ricchi di dettagli e preziosismi cosmetici, come splendide armature metalliche
    riflettenti e armamenti imponenti. Tutto perfetto quindi? Tutt’altro. Infatti
    nel reparto grafico emergono alcune pecche abbastanza fastidiose, prima fra
    tutte l'imbarazzante frame-rate, caratterizzato in modo costante da
    rallentamenti e cadute di fluidità, anche se nella maggior parte dei casi di
    lieve entità.
    Le texture poi sono senza dubbio poco definite ed è possibile notarlo con più
    facilità nelle inquadrature ravvicinate, soprattutto in considerazione di quanto
    l'Xbox ha già mostrato in questo campo con titoli come Halo.
    Una particolare menzione va riservata alla riproduzione digitale dell'acqua,
    infatti siamo di fronte ad una delle più belle acque digitali mai create, con
    effetti di riflessione della luce veramente eccellenti, seconda solo
    all'effetto usato in Baldur’s Gate Dark Alliance, previsto a breve per Xbox,
    che presenta una simulazione del moto dei liquidi totalmente fuori parametro. In
    Enclave non esiste una simile cura a livello dinamico, infatti se ci ritroveremo
    a camminare nell'acqua quest’azione non provocherà alcuna distorsione nel moto
    ondoso. L’ultima nota dolente è rappresentata dall'animazione del personaggio
    principale, il quale mentre cammina, restituisce piuttosto l’impressione di
    pattinare, per via di un’animazione certamente non troppo realistica. Senza
    dubbio si tratta di un aspetto che i programmatori avrebbero dovuto migliorare
    in fase di beta testing. Peccato davvero.

    Suono
    d'orchestra

    Dal punto di vista sonoro, Enclave
    non mostra particolari virtuosismi; sono presenti motivetti carini e ottimi
    effetti ambientali. Credibili anche il rumore metallico delle spade e degli
    armamenti in battaglia.
    Ottimo anche l'effetto sonoro dell'acqua in movimento e degli ingranaggi che
    ogni tanto attivandosi generano cambiamenti nello scenario, delle
    esplosioni.

    Conclusioni

    Ci troviamo di fronte ad un ottimo action-rpg, caratterizzato da
    una ottima veste grafica, un buon sonoro e da ambientazioni architettoniche
    molto in stile simil-gotico, alla Quake per intenderci. Peccato per quei
    difettucci (vedi salvataggi e alcuni aspetti grafici, come il framerate
    incostante) che i programmatori avrebbero potuto facilmente eliminare, con una
    maggiore attenzione al particolare e con qualche settimana in più di lavoro e
    programmazione. In definitiva lo consiglio a chiunque sia appassionato di questo
    genere e non voglia attendere l'uscita di Morrowind (prevista a breve) senza
    smanettare col proprio joypad tra spade, scudi e arti
    magiche.

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