Recensione Energy Airforce

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La conquista del cielo

Simulatori di volo e console, binomio da sempre ritenuto forzato e dai risultati spesso deludenti. Tale situazione, dovuta alla necessità di trasportare l’elevato numero dei comandi per pilotare un aereo su di un joypad, ha sempre indotto i vari sviluppatori a produzioni tipicamente arcade (vedi Ace Combat 4 e precedenti). Tuttavia, una ventata di aria fresca era stata apportata due anni or sono da Tidus, che, con il suo discreto “Top Gun: Combat Zone”, aveva introdotto una struttura di gioco con connotati discretamente simulativi, seppur mancassero tutta una serie di peculiarità come manovre di decollo o atterraggio che limitavano l’orientamento del prodotto (pur confermandone la bontà). A distanza di due anni, ci riprova Taito Corporation con “Energy Airforce”, titolo che si rivela fin dalle prime battute il primo vero tentativo azzeccato di riproporre una simulazione aerea su console. Il risultato? Un gioco che ci ha lasciati davvero soddisfatti.

Scuola di Volo

Condizione necessaria e sufficiente per poter essere impegnati dalla Energy Airforce in missioni via via più complicate è l’acquisizione del brevetto di volo. Tre gli aerei che il gioco mette a disposizione (più altrettante varianti degli stessi ottenibili successivamente), ma inizialmente potremmo selezionare esclusivamente l’F16 Falcon. Il nostro addestramento avrà luogo dentro un simulatore virtuale in cui impareremo dapprima le manovre basilari di volo e poi affronteremo tutorial progressivamente impegnativi che ci condurranno per mano dai fondamentali a situazioni dai presupposti decisamente belligeranti (evitare missili, portare a segno attacchi utilizzando i vari armamenti e così via). I vari tutorial sono presentati da un filmato in grafica di gioco con tanto di commento che analizzerà l’addestramento passo passo, dandoci utili e necessari suggerimenti che dovremmo applicare quando la cloche di comando verrà passata al nostro alter ego virtuale.
La sezione di addestramento di Energy Airforce non deve essere assolutamente sottovalutata in quanto da essa acquisiremo le competenze necessarie per condurre il nostro mezzo in missioni via via più impegnative in cui faremo i conti con dei veri e propri assi del volo.

Gargoyle 2, Fox 3

Le missioni di Energy Airforce si presentano sufficientemente diversificate tra loro per garantire una buona curva di interesse. Esse andranno dall’abbattimento di aerei nemici all’eliminazione completa della contraerea prima che altri reparti alleati giungano nella zona di guerra o, ancora, distruggere specifici obiettivi a terra. Se le prime missioni possono essere considerate in un certo qual modo non troppo complicate, man mano che procederemo nel gioco, saremo chiamati ad affrontare situazioni difficili in cui dovremmo fare i conti con le potenzialità del nostro velivolo unite alla necessità di tornare alla base per fare nuovamente il carico dell’armamento, considerando la quantità degli obiettivi da portare a termine. Sovente accadrà che nella missione in corso ci sia un aggiornamento e quindi ciò che sembrava inizialmente una passeggiata si rivelerà tutt’altra storia.
Interessante novità presente in Energy Airforce è la presenza di un gregario, compagno d’armi che eseguirà i nostri ordini dal suo velivolo. Tale presenza non è da sottovalutare in quanto una opportuna gestione del gregario ci permetterà di risparmiare armi orinandogli di portare a segno dei colpi su determinati bersagli e quindi evitare rifornimenti inutili, soprattutto quando ci verranno imposti dei limiti temporali per portare a termine li nostro compito. Naturalmente il nostro gregario avrà a sua volta dei limiti impostigli da tipo di aereo che gli assegneremo. Se per esempio selezioneremo per lui un velivolo multiruolo (come l’F2), egli sarà in grado di colpire bersagli a terra ed altresì aerei nemici. Se invece gli assegneremo un caccia, egli potrà intercettare esclusivamente bersagli aerei. Ciò aggiunge un tocco strategico al titolo non indifferente che potrà permetterci di far la differenza durante una missione.

Realizzazione tecnica, gameplay e longevità

Sul fronte meramente grafico, Energy Airforce palesa un motore non eccessivamente efficiente, in cui modelli di buona fattura si contrappongono ad elementi decisamente scarni e non troppo curati. Le texture vanno dal mediocre al più che discreto e l’orizzonte visivo è spesso limitato dalla presenza di un fogging che si sarebbe potuto evitare. Tuttavia, questi difetti non inficiano minimamente il gameplay, elemento di fattura pregevole e coinvolgente. I comandi sono decisamente razionali e ben distribuiti, impegnando tutti i controlli del Joypad e dando sempre la sensazione di pieno controllo del proprio mezzo. Il gioco è inoltre stato forgiato con un carattere decisamente simulativo a cui sono stati innestati elementi vagamente arcade per non stressare il giocatore di turno. Al di la della sezione a missioni, è stata inserita una modalità dogfight (che ci vedrà impegnati in scontri aria aria particolarmente realistici) ed una sezione arcade esule dall’acquisizione dei singoli brevetti di volo. Tutti questi aspetti ci permettono di promuovere il titolo a pieni voti anche sotto l’aspetto della longevità. Ultima nota positiva nella realizzazione tecnica va alle musiche, davvero ben fatte ed agli efffeti sonori, di fattura davvero eccellente.

Success

Energy Airforce è un gioco capace di miscelare forti componenti simulativi con una azione decisamente coinvolgente e spesso frenetica. La buona diversificazione di missioni e modalità, unita ad un sistema di controllo efficiente e razionale (oltre ad una buona risposta dei mezzi pilotati) fanno di Energy Airforce un titolo da non sottovalutare. Se siete amanti del genere, il suo acquisto è caldamente consigliato, se invece non lo siete, dategli un’occhiata, potrebbe catturarvi inesorabilmente. Peccato per la realizzazione grafica, discreta ma comunque al di sotto del valore complessivo del titolo. Speriamo in un Energy Airforce 2 (di cui peraltro si comincia già a vociferare) capace di risolvere i problemi grafici rilevati.
In conclusione, davvero un gran bel gioco. Complimenti a Taito e al suo team di svilippo.