Recensione Eurocops

Combattere i terroristi non è mai stato così deludente...

Recensione Eurocops
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  • Pc
  • Ancora terroristi

    Il genere degli sparatutto tattici ad ambientazione contemporanea è attualmente dominato dagli ultimi nati delle serie Raimbow Six e Swat, e non c’è da stupirsi che -in attesa dei sequel dei succitati prodotti- diverse software house rilascino titoli dello stesso genere per accaparrarsi una piccola fetta di appassionati. Questa sarebbe l’intenzione degli sviluppatori di Eurocops, sparatutto “tattico” che pone i giocatori al comando dei diversi corpi speciali delle polizie europee, per debellare la minaccia terroristica nel continente.

    Tecnica innanzitutto

    Graficamente l’ambiente di gioco, si tratti di una cittadina italiana, di uno stabilimento inglese o di un porto russo, si mostra sempre scarno, circondato da case, capannoni e container modellati male e texturizzati ancor peggio, tanto da dare al gioco un aspetto simile a quello di una foto fatta in un giorno di nebbia. I modelli dei nemici e degli agenti, dal canto loro, hanno una fattura addirittura peggiore: poche skin si ripetono per tutta la durata dei 6 livelli che compongono l’avventura, peraltro assolutamente prive di dettagli o elementi decorativi. Non mancano vistosi difetti di clipping e le animazioni si mostrano scattose, legnose, irrealistiche e datate. Dal punto di vista sonoro si ha una azzeccata recitazione del doppiaggio dei vari briefing e delle 3 frasi predefinite che vengono pronunciate dai personaggi non giocanti (carino che la lingua del briefing e dei nemici vari a seconda del paese in cui si svolge la missione). I suoni delle armi sono nella media e le musiche di accompagnamento vanno da pezzi abbastanza evocativi ad altri assolutamente ininfluenti alla già scarsa atmosfera. I suoni ambientali sono impossibili da giudicare in quanto completamente assenti.

    Polizia brutale

    Appurato che l’aspetto tecnico è l’esempio perfetto di tutto ciò che non dovrebbe essere, in termini di giocabilità le intenzioni teoriche dei programmatori erano quelle di mescolare la tattica di Rainbow Six alle azioni di polizia della serie swat. Nella pratica non vi sono i lati positivi ne dell’uno ne dell’altro: innanzitutto i già pochi livelli si rivelano estremamente lineari e gli scarni briefing introduttivi non danno alcuna informazione sui nemici e l’ambiente, ne permettono di decidere l’equipaggiamento dei tre membri del team, che saranno sempre dotati delle stesse armi (un mitragliatore, uno shotgun ed un mitragliatore pesante). I succitati elementi, uniti ai pochi ordini che potete dare ai vostri uomini (seguitemi/mantenete posizione), inoltre, eliminano quasi completamente l’approccio tattico a favore del massacro indiscriminato, reso obbligatorio dalla totale mancanza della possibilità di disarmare o arrestare i nemici con intimazioni o armi non nocive (cosa del tutto irrealistica) e dall’assenza di ostaggi o civili che potrebbero essere colpiti per errore. I terroristi, dal canto loro, si presentano come una massa di manichini privi di personalità e di qualsivoglia tattica singola o di gruppo, limitandosi a tenere posizione sparando all’impazzata, peraltro con una pessima mira, trasformandosi in sagome da tiro a segno piuttosto che in pericolosi avversari. Stesso discorso per i compagni di squadra, la cui presenza è assolutamente deleteria e solo se utilizzati direttamente dal giocatore (è possibile passare tra i vari componenti del team, sullo stile di Hidden & Dangerous di Take 2) possono riuscire a colpire un bersaglio o anche solo raggiungere una posizione senza entrare in collisione con muri o altri elementi scenici. Tutto questo trasforma un prodotto “tattico” in un pessimo esempio di sparatutto vecchio stile, dove il buono deve sterminare ondate successive di cattivi incredibilmente numerose e dotate del comodo potere di resuscitare in pochi secondi (non si capisce se sia un bug o una cosa voluta,ma ogni minuto appariranno nuovi nemici dal nulla sulla mappa), e non risulta che tutto ciò abbia a che vedere anche solo lontanamente con le forze di polizia italiane o inglesi (si nota invece una certa affinità con i metodi della polizia russa).

    Eurocops EurocopsVersione Analizzata PCPrendete Swat 4, levategli i briefing perfetti, i livelli aperti a più modalità di approccio, le armi e gli strumenti ottimamente riprodotti, i compagni di squadra attivi ed essenziali, i nemici dotati di multiple personalità e capacità, la grafica e gli ambienti realistici e ricchi di dettagli. Quel che resta è ancora lontano da ciò che realmente è Eurocops. Sconsigliato, senza eccezioni.

    3.2

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