Tuffati nel magico mondo degli abissi e avventurati alla scoperta delle meraviglie sottomarine. Per la prima volta su Playstation 2 hai l'opportunità di scendere nelle profondità degli abissi e risolvere il mistero del mar Daedalus, recuperando il tesoro che la tua famiglia ha inseguito per intere generazioni!
Il gioco
Amate il sub? Vi diverte esplorare i fondali marini in cerca di oggetti e tesori? Allora Everblue è il gioco che fa per voi! Ma se vi annoia rimanere in acqua più di dieci minuti girando a vuoto tra scogli e alghe sui fondali allora è meglio pensarci due volte prima di cimentarsi nell'immersione. Quest'ultima fatica di Arika è un vero e proprio simulatore di sub arricchito da una trama piuttosto interessante (anche se sviluppata completamente in inglese) che inizia con uno strano sogno del protagonista (un certo Leo) dove rivede un amico disperso nuotare tra le rovine della mitica città sommersa Geneapolis e rimanerci sepolto. Leo sconvolto si convince che la soluzione del suo misterioso incubo sia nascosta in fondo al mare che circonda la sua isola, chiamata Daedalus, e con l'aiuto del suo amicone Marco decide di mettersi alla ricerca di qualche indizio dimostrandosi un ottimo immersionista. Sta a voi ora dimostrare le proprie capacità di immersione e di esplorazione, ma non solo, dovrete anche saper parlare con la gente del villaggio per captare informazioni utili o comprare al miglior prezzo tutto ciò di cui un sub ha bisogno.
Grafica
Graficamente il titolo si presenta piuttosto bene, pulito e nitido a parte la nebbiolina che si intravede a qualche metro dai vostri occhi, grande varietà di pesci, crostacei, mammiferi, alghe e oggetti da scovare (dagli ombrelli distrutti alle viti dorate per fare un piccolo esempio), i fondali purtroppo sono molto ripetitivi (ma la cosa è anche logica, siamo sott'acqua!) e pur rimanendo immersi per molti minuti viaggiando alla massima andatura sembra sempre di essere rimasti in quel luogo.In città le cose cambiano, voi prenderete il controllo di una freccia e con quella attiverete il contatto con le altre persone e prenderete varie decisioni, il tutto con uno stile che ricorda molto i soliti giochi punta e clicca in voga non molto tempo fa. Apprezzabile comunque anche qui la realizzazione tecnica, simile ad un cartone animato, che di animato ha ben poco, ma è divertente e simpatica.
Sonoro
Monotono, ma uguale al sonoro che sentiresti a startene sott'acqua! Un pregio o un difetto? Dipende da cosa uno si aspetta nel giocare ad un gioco del genere! Di musichette ce ne sono ben poche e di fattura discutibile, come i rumori che circondano la città...un po' deludente.
Conclusione
Everblue è certamente un gioco originale ed ha un buon progetto di base (infatti Arika ci riproverà con il seguito che è già in lavorazione) ma di certo non è un gioco adatto a tutti gli utenti. Sicuramente da provare prima di fare un grosso errore, non perché sia un brutto gioco, ma rischierebbe di rimanere inpilato tra i giochi che ormai non guardate nemmeno più dopo solo poche ore di gioco
Recensione Everblue
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Everblue - 839
Introduzione
Tuffati nel magico mondo degli abissi e avventurati alla scoperta delle meraviglie sottomarine. Per la prima volta su Playstation 2 hai l'opportunità di scendere nelle profondità degli abissi e risolvere il mistero del mar Daedalus, recuperando il tesoro che la tua famiglia ha inseguito per intere generazioni!
Il gioco
Amate il sub? Vi diverte esplorare i fondali marini in cerca di oggetti e tesori? Allora Everblue è il gioco che fa per voi! Ma se vi annoia rimanere in acqua più di dieci minuti girando a vuoto tra scogli e alghe sui fondali allora è meglio pensarci due volte prima di cimentarsi nell'immersione. Quest'ultima fatica di Arika è un vero e proprio simulatore di sub arricchito da una trama piuttosto interessante (anche se sviluppata completamente in inglese) che inizia con uno strano sogno del protagonista (un certo Leo) dove rivede un amico disperso nuotare tra le rovine della mitica città sommersa Geneapolis e rimanerci sepolto. Leo sconvolto si convince che la soluzione del suo misterioso incubo sia nascosta in fondo al mare che circonda la sua isola, chiamata Daedalus, e con l'aiuto del suo amicone Marco decide di mettersi alla ricerca di qualche indizio dimostrandosi un ottimo immersionista. Sta a voi ora dimostrare le proprie capacità di immersione e di esplorazione, ma non solo, dovrete anche saper parlare con la gente del villaggio per captare informazioni utili o comprare al miglior prezzo tutto ciò di cui un sub ha bisogno.
Grafica
Graficamente il titolo si presenta piuttosto bene, pulito e nitido a parte la nebbiolina che si intravede a qualche metro dai vostri occhi, grande varietà di pesci, crostacei, mammiferi, alghe e oggetti da scovare (dagli ombrelli distrutti alle viti dorate per fare un piccolo esempio), i fondali purtroppo sono molto ripetitivi (ma la cosa è anche logica, siamo sott'acqua!) e pur rimanendo immersi per molti minuti viaggiando alla massima andatura sembra sempre di essere rimasti in quel luogo.In città le cose cambiano, voi prenderete il controllo di una freccia e con quella attiverete il contatto con le altre persone e prenderete varie decisioni, il tutto con uno stile che ricorda molto i soliti giochi punta e clicca in voga non molto tempo fa. Apprezzabile comunque anche qui la realizzazione tecnica, simile ad un cartone animato, che di animato ha ben poco, ma è divertente e simpatica.
Sonoro
Monotono, ma uguale al sonoro che sentiresti a startene sott'acqua! Un pregio o un difetto? Dipende da cosa uno si aspetta nel giocare ad un gioco del genere! Di musichette ce ne sono ben poche e di fattura discutibile, come i rumori che circondano la città...un po' deludente.
Conclusione
Everblue è certamente un gioco originale ed ha un buon progetto di base (infatti Arika ci riproverà con il seguito che è già in lavorazione) ma di certo non è un gioco adatto a tutti gli utenti. Sicuramente da provare prima di fare un grosso errore, non perché sia un brutto gioco, ma rischierebbe di rimanere inpilato tra i giochi che ormai non guardate nemmeno più dopo solo poche ore di gioco
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