Recensione Everybody's Golf

Everybody's Golf is back

Everybody’s Golf torna finalmente in Europa! Era dall’ormai lontano 2000 che non giungeva nel vecchio continente un gioco della serie, ma finalmente la Sony ha deciso di farci questo graditissimo regalo, proponendoci un titolo (privato del numero, sarebbe comunque il 4° capitolo della serie) che farà certamente felici gli appassionati dello sport, ma soprattutto chi non conosce affatto il golf videoludico e vuole avvicinarvisi nella maniera più indolore possibile.

Novità e gradite riconferme

Fin dalle prime battute di gioco si nota che lo spirito originale e lo stile grafico dei predecessori non sono stati traditi: i personaggi super deformed sono colorati e simpatici, incarnano un po’ gli stereotipi tipici della serie, come l’enfant prodige, il vecchietto in pensione, il simpatico panzone buontempone e via dicendo. I percorsi, 13 in tutto, sono ben realizzati, differenti tra loro, e decisamente ispirati, mantenendo, comunque, un alto grado di plausibilità nella struttura delle buche (niente a che vedere, ad esempio, con Mario Golf Toadstool Tour). Gli scenari che fanno da contorno alle partite spaziano tra i più classici luoghi da cartolina, con scogliere mozzafiato, montagne innevate in lontananza, alberi di ciliegio in fiore e simili. Le modalità di gioco sono altrettanto convincenti,
permettono affrontare diversi tipi di tornei, sfide e minigiochi (tra cui un immancabile minigolf) in singolo o in un divertentissimo multiplayer. E’ disponibile addirittura una modalità online che permette di partecipare a tornei con fino a 50 giocatori. Partecipando alle varie competizioni si guadagneranno dei punti da spendere nel negozio per sbloccare nuovi personaggi (24 in tutto), nuovi caddy, set di mazze, palline, circuiti, immagini di sfondo dei menù e molti altri “goodies”. Vincendo guadagnerete anche punti esperienza che permetteranno al proprio personaggio di migliorare nel tempo, passare di grado e prender parte a tornei più difficili. Everybody’s golf non disdegna dei tocchi adorabili, come l'affezione per voi da parte dei caddy e il contatore che misura quanto il giocatore si sia affezionato ad un personaggio: maggiore sarà il legame tra giocatore e golfista, migliore sarà la prestazione del nostro alter ego.
Altrettanto deliziosi sono gli incitamenti a mantenere la calma, a rilassarsi e al non arrendersi provenienti dal pubblico e dal proprio caddy. Questi accorgimenti donano al gioco un feeling unico, di gioiosa spensieratezza, che magnetizza il giocatore dalla prima buca.
Tutto ciò concorre a far rimanere il DVD di Everybod’s golf all’interno di PS2 per un lungo periodo: è facile ammalarsi della sindrome da “un ultima buca poi smetto”.

Il Golf è davvero per tutti?

Ebbene sì, i Clapz Hand, sviluppatori del gioco, riescono dove pochi erano riusciti prima di loro, ottenendo un sistema di controllo al contempo raffinato e molto semplice da comprendere, con un gameplay che favorisce una curva d’apprendimento ideale, ma non conduce fino alla “maestria”, stato a cui dovrà giungere il giocatore con l’esperienza. Tutto il sistema per colpire la pallina si basa su 3 pressioni, la prima fa partire un indicatore lungo la barra che determina la potenza del colpo, la seconda serve per fermare l’indicatore sulla potenza desiderata e la terza pressione serve a determinare la precisione del colpo in base alla distanza raggiunta da una stanghetta lungo la barra di potenza. Il tutto è semplicissimo, ma c’è la possibilità di renderlo ancora più semplice affrontando i circuiti in modalità easy, nella quale bastano 2 colpi per effettuare il tiro. In aggiunta a ciò c’è la possibilità di utilizzare un numero predeterminato di colpi più potenti (che, se realizzati nel migliore dei modi, danno anche luogo a scie fiammeggianti particolarmente appaganti), altri in cui viene inferta una particolare rotazione alla pallina, altri infine con traiettorie arcuate, paraboliche e ribassate, che aggiungono una notevole profondità al sistema di controllo. Ciò che più stupisce, in realtà, è il comportamento della pallina dopo esser stata colpita: la sua traiettoria è realmente deviata dal vento, dalla pioggia, dal tipo di terreno dal quale essa ha preso il volo, tanto da donare al titolo serie velleità simulative, a dispetto di quanto possa sembrare a prima vista. A rincarare la dose è il comportamento della pallina sul green, sul quale la pallina devia in base alle asperità del terreno e reagisce in modo realistico rispetto all’inclinazione del manto erboso indicate dal passaggio di puntini luminosi su una griglia. L’unico appunto che si può fare è che troppo spesso, nel putting, si è convinti di aver fatto il miglior tiro possibile, ma ci si trova altrettanto spesso ad innervosirsi, vedendo la pallina fermarsi a 20cm dalla buca, o peggio, dopo averla vista girare lungo il bordo della buca stessa. Ad ogni modo il sistema di controllo è capace di essere profondo ed estremamente divertente allo stesso tempo, facendo fede al titolo del gioco: il golf è finalmente per tutti quanti!

Grafica e Sonoro

Da un punto di vista prettamente grafico il titolo è molto convincente. Oltre a essere bellissime ed evocative, le locazioni sono realizzate con texture di ottimo livello e vantano un dettaglio poligonale di molto buono nonchè alcuni accorgimenti tecnici assolutamente fuori parametro, come l’acqua dei laghi, le onde delle scogliere o il movimento degli alberi che asseconda il vento. La pallina è bellissima, con un dettaglio poligonale davvero sorprendente, tanto che le inquadrature insistono spesso su di essa con riprese spettacolari, zoom velocissimi e visuali dall’interno della buca. I personaggi invece, per quanto belli, ben caratterizzati e colorati, non convincono come il resto degli elementi del comparto video, per via del basso numero di poligoni ed a causa delle texture poco definite, che negli zoom appaiono un po' sgranate. Risultano complessivamente accettabili, tanto da non inficiare l’alta valutazione complessiva dell’aspetto visivo del titolo. Il sonoro presenta musiche di sottofondo rilassanti ed adatte alla situazione, effetti sonori adeguati, ma in ogni caso nulla di memorabile.