Recensione Fallout: New Vegas - Honest Hearts

Il secondo DLC di New Vegas recensito da Everyeye

Recensione Fallout: New Vegas - Honest Hearts
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Fra gli innumerevoli meriti di Fallout 3, è impossibile non considerare anche l'ottimo supporto offerto dal team di sviluppo per mantenere vivo e vitale il prodotto anche molto tempo dopo la sua uscita. Grazie al rilascio di ben cinque DLC (alcuni molto riusciti, altri meno), Bethesda ha espanso in maniera spesso originale le avventure nelle Wastelands, saziando le voglie segrete degli irriducibili. Anche New Vegas sembra voler percorrere la stessa strada. Così, dopo Dead Money, arriva sui marketplace virtuali questo Honest Hearts, add-on che tende ad “allungare il brodo”, risultando un po' più spuntato rispetto al precedente, ma rivela qualche inedita soddisfazione.
    Il pacchetto è disponibile al prezzo di 800 Microsoft Points.

    Ombre Rosse

    Questa nuova avventura comincia quando il protagonista risponde alla richiesta di aiuto di una carovana, che sta cercando di comporre una scorta per un viaggio piuttosto pericoloso. Lasciati indietro eventuali compagni, si parte dunque in direzione dello Utah, affiancando il drappello di esploratori. Neppure a farlo apposta, giunti in prossimità del deserto del Mojave il convoglio viene assaltato da una delle bande locali. Abbandonato in territorio ostile, il protagonista scopre che pure nelle desolate regioni a Nord della California si combatte una subdola guerra di potere, combattuta sostanzialmente da due fazioni che si contendono il controllo del territorio. La trama procede semplicemente mettendovi in mezzo ai due litiganti, mentre si scopre anche una tribù pacifica che vuole soltanto fuggire dagli altipiani dello Utah, per liberarsi da giogo degli spietati clan che imperversano in queste terre.
    La qualità del plot, disteso nelle cinque ore che servono per il completamento delle quest principali, si rivela a conti fatti molto al di sotto degli standard dell'avventura principale. Ad onor del vero, Honest Hearts sembra perdere il confronto diretto anche con il suo “predecessore”, quel Dead Money che aveva saputo raccontare una storia piacevole e concisa. Certo, proprio per caratterizzare al meglio eventi e personaggi, il primo DLC aveva in qualche modo ridotto all'osso l'elemento esplorativo, proponendo una mini-avventura piuttosto lineare. Honest Hearts cerca di fare il contrario, lasciandoci abbastanza liberi di esplorare un'area comunque vasta e ricca di spunti. E proprio dall'esplorazione arrivano le soddisfazioni più grandi che questo Add-On sa regalare. Gli scorci del deserto del Mojave sono in certi momenti davvero evocativi: le altipiani aridi e terrosi si perdono a vista d'occhio, mentre la terra rossa e le cortecce degli alberi ci fanno fare un tuffo nell'immaginario ben conosciuto da tutti gli amanti dei Western d'epoca. Battendo con attenzione i territori dello Utah, inoltre, si possono scoprire molte curiosità: addentrandosi ad esempio nelle caverne che sono servite da rifugio per gli esploratori, fino a scoprire una sorta di sub-quest che corre silenziosa e parallela rispetto alla missioni principale, rappresentando un notevole valore aggiunto per arricchire il “foklore” del gioco. Insomma è il rapporto, visivo e non sono, con queste regioni poco contaminate, lontane dalle zone popolose in cui il “fallout” si è depositato senza pietà, che rappresenta il lato migliore di Honest Hearts. Dall'altra parte si trova infatti un plot abbastanza canonico, che fa poco per caratterizzare al meglio le personalità che dovrebbero spiccare, e ci costringe a procedere - di missione in missione - affidandoci una serie di compiti ampiamente già sperimentati e poco intriganti. Anche la componente “morale”, legata alle scelte del giocatore, si rivela abbastanza spuntata e prevedibile, limitandosi a riproporre per l'ennesima volta un'opposizione fra “buoni e cattivi” caricaturale e abbozzata. Insomma, se cercate un DLC che sappia irretirvi dal punto di vista della focalizzazione del plot e della sceneggiatura, di
    certo questo pacchetto non fa per voi. Se invece siete fra quei giocatori il cui trasporto emotivo dipende dagli spunti “ambientali”, magari non troppo in vista, allora sappiate che il deserto del Mojave avrà qualcosa da raccontarvi.

    She's Embrace

    Nonostante le incertezze della Main Quest, a livello contenutistico Honest Hearts propone una discreta quantità di locazioni e missioni, tanto che vi impegnerà ben oltre le quattro ore di gioco (a meno che non vogliate affrontare l'avventura in fretta e furia). A rendere appetitoso questo Add-On sarà anche il classico innalzamento del level cap, che vi permetterà di aumentare di cinque livelli e guadagnare altri perks, così da poter riaffrontare, magari, alcune delle side quest più ostiche di New Vegas. Anhce il vostro equipaggiamento tornerà arricchito dal “pellegrinaggio indiano”, con qualche mitraglietta piuttosto performante ed un'arma speciale che, per restare in tema, assomiglia moltissimo agli oggetti rituali delle tribù indiane del vecchio west.
    Attenti però: decidere di affrontare i brulli territori dello Utah con un personaggio di basso livello potrebbe rivelarsi fatale. La difficoltà di questo DLC non è elevatissima, ed in generale i nemici si fanno fuori piuttosto facilmente con l'uso oculato dello SPAV, ma i terribili orsi mutanti che infestano le foreste e le caverne (gli Yao Guaits) vi assalteranno alla cieca dandovi davvero poche occasioni di imbastire una tattica efficace. Meglio dunque partire abbastanza preparati.

    Fallout: New Vegas Fallout: New VegasVersione Analizzata Xbox 360Honest Hearts non è certo uno dei DLC più riusciti nella storia di Fallout. Anche limitandoci a considerare soltanto New Vegas, di certo Dead Money ci aveva incuriosito di più, per merito di un plot abbastanza intrigante, di una sceneggiatura gradevole e di personaggi ben caratterizzati. Questo viaggio fra gli altipiani del selvaggio Ovest è invece più spuntato, meno gradevole: si limita a proporre una girandola di missioni abbastanza trite e usuali, senza caratterizzare al meglio le personalità di spicco. Consigliato solamente ai fan sfegatati: chi non vede l'ora di tornare a “lavorare” sul proprio personaggio avrà una buona scusa e cinque livelli aggiuntivi, nonché una regione comunque piacevole da esplorare, almeno per chi saprà cogliere tutti gli spunti nascosti.

    6

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