Recensione Fantasy Wars

Un generale e il suo esercito

Recensione Fantasy Wars
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  • Pc
  • Dalla Demo alla Gold

    Ė sempre un piacere vedere dei titoli con buone speranze mantenere le promesse e diventare giochi di spessore... se poi si trattava di titoli privi di hype e promesse da parte degli sviluppatori al piacere si aggiunge anche la sorpresa. Fantasy Wars, esponente di un genere (strategici a turni su mappa esagonale) semi-scomparso su pc, non aveva faticato ad attirare l'attenzione degli appassionati del genere; la sua demo, rilasciata qualche mese prima dell'uscita europea, aveva colpito per la qualità grafica e l'ottimo modo in cui i vecchi meccanismi erano stati riproposti in un nuovo titolo. Rimaneva solo da vedere come il gameplay si sarebbe comportato sulla lunga distanza, se il solido sistema di gioco potesse o meno contare su una trama e una varietà di situazioni all'altezza delle aspettative.

    Guerre Fantasy

    Di per sé, la storia di Fantasy Wars non brilla per originalità; essa si svolge nel mondo di Illis, un mondo immerso in un'epoca medievale (cavalieri, castelli e così via) coabitato da varie razze ma essenzialmente dominato da tre grandi fazioni: gli umani, gli orchi e l'allenza tra nani ed elfi. Gli umani e l'alleanza, in particolare, sono unite tra loro da un antico patto con cui venne sigillato il potere di un malvagio demone sconfitto da un eroe del passato; un patto destinato ad infrangersi con l'avanzare degli orchi e la loro campagna per il dominio del mondo. Nonostante i numerosi sottosviluppi della trama, comunque, al centro di essa vi sono indubbiamente i capi delle fazioni umane e orchesche e le campagne da loro affrontate: due comandanti ben caratterizzati e carismatici, degni di rappresentare le loro fazioni.
    Nel raccontare la propria storia Fantasy Wars si ispira al sistema usato a suo tempo da Starcraft: essa è suddivisa in tre campagna diverse, ognuna basata sulle lotte delle tre fazioni del gioco, da affrontare in sequenza: con questo metodo diventa possibile osservare lo svolgersi degli eventi da più punti di vista e il dipanarsi della storia con le rivelazioni dei retroscena presenti nelle singole fazioni. Non si tratta di una storia complessa, tuttavia: la sensazione di deja-vù sarà spesso presente e l'originalità non farà quasi mai capolino; anche così però l'indiscutibile fascino degli eroi e l'assenza di scene banali o di cattivo gusto (come da stereotipi per i classici buoni o cattivi nei film di serie B) la rendono comunque un'esperienza piacevole. Inoltre l'immersione nel mondo di gioco è notevole: guidare le armate fin dentro le città da conquistare (assistendo, magari, a qualche cut-scene nei momenti più importanti) offre sempre una certa soddisfazione; avanzamenti nella storia e spostamenti nelle mappe saranno sempre collegati. Fantasy Wars è, infatti, uno strategico a turni esagonale: semplificando, un titolo in cui si guidano numerose unità di guerrieri su una mappa a caselle da sei lati e dove la posizione delle unità e dei loro "vicini" è fondamentale. Saranno presenti numerosi tipi di unità, ognuna dotata di abilità e caratteristiche proprie, e tutta una serie di terreni su cui andranno mosse nel modo più “tattico” possibile. Scopo del gioco, comprensibilmente, è di sconfiggere le armate nemiche e conquistare luoghi importanti: due obbiettivi impossibili da realizzare senza una pianificazione intelligente delle proprie azioni. Buttare le proprie forze in avanti, infatti, porterà spesso al disastro: una singola unità, fosse anche la più forte (magari l'eroe principale) può comunque essere eliminata con 2-3 attacchi decisi del nemico; l'unico modo per evitarlo è un uso intelligente sia delle truppe (in particolare di quelle di supporto, come gli arcieri che “difenderanno” le unità a loro vicine) sia del terreno sfruttando gli eventuali bonus o malus a attacco e difesa forniti dalla posizione e dalle caratteristiche peculiari delle proprie unità; la loro posizione infatti influenza direttamente il combattimeno (il cui risultato, basato su così tanti fattori, viene calcolato in automatico dalla CPU). In quest'ottica una pianificazione attenta dell'intero esercito è quindi una necessità: scegliere solo uno o due tipi di soldati non servirà a nulla in quanto la vittoria verrà solo a chi avrà acquistato, o potenziato, nel corso delle missioni, un'armata bilanciata e capace di cavarsela in più situazioni, selezionandola tra i vari tipi offerti (cavalleria e fanteria sia leggere che pesanti, artiglierie, unità volanti, dalla distanza, speciali o magiche ecc). Gli sviluppatori, infatti, sono stati capaci di creare più tipi di sfide, che richiedono differenti approcci: se in alcune mappe l'obbiettivo sarà percorrere grandi distanze, magari accidentate come boschi o colline, in poco tempo (prevalendo quindi le unità “leggere”) in altre si affronteranno grandi scontri fra eserciti su pianure con l'assoluta necessità di disporre quindi di unità corazzate, lente ma possenti. Ancora, non mancheranno gli assedi di grandi castelli in cui a farla da padrone saranno le unità capaci di colpire a distanza e quelle volanti; la varietà nelle mappe è elevata e anche solo scegliere la strada da seguire per raggiungere gli obbiettivi principali influenzerà lo svolgersi delle missioni. Né le tre fazioni sono identiche come stile di gioco offerto: pur con le dovute somiglianze (tutte hanno unità animali volanti, o fanteria e cavalleria pesanti e simili) richiedono comunque approcci diversi; se la fazione umana, ad esempio, si propone come la più equilibrata e, forse, la più difensiva quella orchesca è più votata all'attacco e al sacrificio delle proprie truppe; quella dell'alleanza invece riflette la “posizione speciale” dei propri membri con eserciti poco numerosi ma composti da soldati d'elite. Fortunatamente, le tre campagna partono lentamente dando il tempo di abituarsi alle differenze fra le armate: quanto alle conoscenze di base esse sono assimilabili, per i novizi, attraverso un ottimo e breve tutorial.
    Altro elemento di pregio del titolo è il modo di implementazione dei limiti di tempo nelle missioni: in questo genere un limite ai turni da impiegare in una missione è indispensabile per impedire facilissime vittorie, ma fin troppo spesso rappresentava per il giocatore solo una tortura e un pungolo per infischiarsene della strategia e buttarsi in avanti. In Fantasy Wars, invece, sono presenti 3 limiti corrispondenti alle vittorie d'oro, d'argento e di bronzo: le vittorie più prestigiose forniscono dei bonus in oggetti e oro che spingono a “tenere il ritmo”, ma non tali da far disperare se si ottiene una modesta vittoria di bronzo, magari perchè la mappa è stata dura o perchè si è voluto esplorarla, alla ricerca di quegli oggetti speciali o di quelle missioni secondarie spesso nascoste in qualche angolo lontano dagli obbiettivi principali. Gli oggetti, trovati sulla mappa o forniti dalle vittorie, forniscono piccoli aiuti alle unità che li portano: nulla di determinante in genere ma che permettono di rinforzare o caratterizzare un'unità quel tanto che basta per assegnarle magari un ruolo specifico aumentando ulteriormente la sensazione di essere un generale a capo di un esercito vero e proprio, e non di mille unità tutte uguali; elemento ulteriormente rafforzato dalle "caratteristiche speciali" (selezionabili dal giocatore a ogni aumento di livello) che le unità acquistano con l'esperienza.

    Il mondo di Illis

    Le buone impressioni offerte dalla demo sono state confermate dalla versione finale: il lato tecnico di Fantasy Wars è eccellente,e il lavoro svolto dagli sviluppatori ammirevole. Il lato grafico, in particolare, riesce a combinare un'elevata qualità grafica con richieste hardware decisamente modeste: provato su un pc di scorta dotato di Pentium4 a 3.4ghz, un giga di ram e una x600radeon il titolo si è comunque presentato fluido a una risoluzione e con dettagli accettabili. Lo stile scelto per il gioco, basato su colori pastello e una grafica assolutamente non orientata verso il fotorealismo, ben si adatta all'ambiente fantasy del titolo e ai vari mostri, orchi e maghi che circolano per il mondo di Illis: nonostante il primo impatto possa fornire una falsa impressione l'uso degli zoom e la possibilità di vagare per la mappa osservando luoghi e soldati da più angolazioni permette facilmente di ricredersi e convincersi dell'impegno profuso dagli sviluppatori. A testimonianza della qualità grafica c'è l'utilizzo, nelle cut-scene, del motore grafico del gioco: osservare in primo piano personaggi e luoghi che nelle missioni si osservano da molto più in alto permette di apprezzare l'alta qualità delle texture e la pulizia grafica in generale. Solo nelle cut-scene è possibile notare eventuali spigoli di troppo nei personaggi... se lo standard fosse quello di un gioco in prima persona; durante le partite quanto presente su schermo sarà sempre piacevole e se, durante le missioni, la visuale sarà sempre quella “a volo d'uccello” negli scontri talvolta la visuale passerà a quella a stretto contatto permettendo di osservare visuali ravvicinate dei soldati che combattono (e permettendo di apprezzare la fluidità e le varie animazioni negli scontri). Gradevoli anche i (pochi) effetti speciali, basati essenzialmente su luci o piccole distorsioni.
    Commento positivo anche per il sonoro: musiche e effetti sonori, pur non brillando per grandiosità, sono vari e ben scelti in base alle missioni o alle situazioni; tuttavia, l'elogio principale lo merita il doppiaggio. Fantasy Wars è infatti totalmente tradotto in Italiano, testi e parlato, ed è evidente come i doppiatori sono stati scelti con una certa cura, tanto da rendere onore ai caratteri dei personaggi che interpretano; non solo i personaggi avranno voci adatte al loro ruolo o carattere, ma l'intonazione della voce rifletterà anche la situazione in cui si trovano o in cui si è evoluta la storia. Certo, il parlato comunque non abbonda essendo presente soprattutto nelle cut-scene; ma il risultato è comunque positivo. Come dato negativo, si può segnalare la presenza di qualche bug qui e là: unità che diventano invisibili (fortunatamente altri elementi le rendono rintracciabili) o musiche ed effetti sonori che si interrompono per qualche tempo; tutta roba che sarà sicuramente risolta con future patch.

    Valutazione totalmente rovesciata invece nella modalità a più giocatori, che in effetti manca clamorosamente della possibilità di affrontare partite online con totali sconosciuti. Le modalità offerte sono infatti Hotseat (cioè, più giocatori sullo stesso computer che giocano a turno), partite in Lan o collegamento via internet ma solo dietro indicazione diretta dell'Ip: non sono presenti quindi server attraverso cui Fantasy Wars può fornirci una lista di giocatori disponibili; una mancanza davvero grave, purtroppo. Per il resto, le partite in multigiocatore sono come quelle in singolo, tranne nella scelta delle unità fornite direttamente dal singolo scenario (almeno, è così nella modalità Hot Seat: proprio per la scelta degli sviluppatori non è stato possibile testare la parte in internet). La scelta di minare la modalità multiplayer può, ovviamente, solo essere criticata: Fantasy Wars vanta un'ottima campagna in singolo, certo, lunga e varia; proprio per questo però non incita alla rigiocabilità e il multiplayer avrebbe sicuramente aiutato. Gli sviluppatori, fortunatamente, hanno previsto la possibilità di riaffrontare ogni missione partendo dalla mappa principale così almeno (se si ha conservato un salvataggio adatto) non si sarà costretti a riaffrontare tutte le missioni precedenti a quelle che si vogliono rigiocare (magari per affrontarle in modo diverso, o per esplorare meglio la mappa).

    Fantasy Wars Fantasy WarsVersione Analizzata PCFantasy Wars è un ottimo titolo, questa è la premessa fondamentale di qualunque commento su di lui. Purtroppo la linearità complessiva della trama, l'orribile taglio alla componente multigiocatore e alcuni difettucci di contorno qua e là pesano sul giudizio finale: chiunque sia appassionato di strategici (ancor di più se gradiva il vecchio genere di quelli “esagonali”) e apprezza il fantasy classico può rivolgersi con entusiasmo a Fantasy Wars ma per gli altri è preferibile magari provare la demo invece di acquistarlo ad occhi chiusi.

    7

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