Recensione FIA World Rally Championship

Il ritorno del vero Rally: recensito il nuovo corsistico Black Bean

FIA World Rally Championship
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Dopo una lunga attesa nell’agonia della guida arcade, anche gli appassionati di Rally possessori di una console di nuova generazione (o di un PC) potranno godere di una simulazione fatta come si deve.
    L’italianissima Milestone assieme a Black Bean (regine delle due ruote) si sono infatti date da fare, negli ultimi anni, per produrre -forti della licenza ufficiale esclusiva del campionato WRC- l’omonimo simulatore, in uscita in questi giorni nei negozi.
    FIA World Rally Championship sarà disponibile alla vendita a partire dall’8 Ottobre per Xbox 360, Playstation 3 e PC, con quest’ultima versione graziata dalla presenza delle tanto ambite auto di “Classe B”; vetture che s’inseriranno su PSN e Marketplace nel corso della prossima settimana al prezzo di 4.99 €.

    Longevo e ben strutturato

    Dal punto di vista della modalità di gioco il titolo presenta una delle offerte più complete del mercato delle simulazioni automobilistiche, proponendo, sin dalle prime battute, la possibilità di intraprendere una carriera da pilota, iscriversi ad una scuola di guida oppure gettarsi immediatamente sui tracciati di tutto il mondo.
    Partendo da quest'ultima opzione, avremo la possibilità di testare le nostre abilità in una delle numerose prove di ciascun Rally, cimentarci nell’insieme degli stage associati ad una località, oppure affrontare un piccolo campionato completamente personalizzabile.
    Riguardo alle location Milestone non si è assolutamente risparmiata, inserendo in WRC tutto il pacchetto corrispondente alla stagione reale. Ci imbatteremo dunque in tappe ambientate in Germania, Spagna, Italia, Svezia, Sudafrica, Turchia, Giappone e molte altre ancora, ognuna con particolarissime peculiarità.
    Per chi fosse in astinenza d’adrenalina non dimentichiamo inoltre la corsa contro il tempo, dove stabilire un record da battere registrando il proprio “fantasma” e tentando, di volta in volta, di migliorarsi o provare a sfidare i campioni online di cui sarà possibile scaricare comodamente il ghost.
    Infine, se al vostro fianco avete un fratello o un amico con molta voglia di gareggiare, Milestone ha inserito “Hot Seat”, modalità parallela che permetterà di partecipare agli eventi sopra descritti in multiplayer locale, passando il pad (o il volante) da un giocatore all’altro.
    In questa prima sfilata di game modes potremo scegliere liberamente l’autovettura tra le classi disponibili, ossia WRC (le auto ufficiali), S-WRC (i prototipi del campionato futuro), P-WRC (le auto production, ovvero con specifiche quasi di serie) e J-WRC (il campionato Junior, dove i piloti non superano i 27 anni e le auto risultano depotenziate).
    Ognuna delle categorie sarà rappresentata -naturalmente- da scuderie e piloti realmente esistenti.
    Dominare bolidi scalpitanti come quelli presenti nel gioco sui terreni sterrati tipici della disciplina in oggetto non sarà impresa facile; proprio per questo il team ha pensato di inserire quella che possiamo definire una scuola guida.
    Tale sezione sarà suddivisa in prove di varia difficoltà nelle varie location presenti nel gioco: l’obiettivo delle tante prove consisterà nel battere un certo tempo limite, sfruttando un fantasma pre-caricato come riferimento.
    La peculiarità starà però nelle indicazioni fornite dalla CPU nel corso delle sfide: oltre al copilota ci saranno, infatti, delle vere e proprie tracce sulla strada (molto simili a quelle di Forza Motorsport) che, solo e soltanto in questa modalità, indicheranno le traiettorie corrette, i punti di frenata, i consigli per tagliare e molto altro ancora.
    Data la sua vastità l’”Accademia di Rally” permetterà di testare “in anteprima” molti dei percorsi in cui ci imbatteremo durante la carriera, consentendoci quindi di ottenere uno sneak peak almeno sulle condizioni dei vari terreni, aspetto -come vedremo- importantissimo in quest’ultima fatica Milestone.
    Giunti alla proverbiale carriera, tuttavia, ci accorgeremo immediatamente di come l’eventuale pratica in Accademia sia stata, più che altro, un investimento per il futuro: iscritto il nostro alter ego ed un copilota (a cui potrete dare nome, cognome, nazionalità e sesso) ed effettuato un “battesimo del fuoco” a bordo di un’auto ufficiale, verremo infatti insigniti di un certo numero di crediti tramite i quali, inizialmente, potremo permetterci soltanto una delle auto meno performanti del gioco.
    Partiremo dunque dalla gavetta, affrontando altri giovani piloti in una lunga serie di prove singole che, ottenendo buoni risultati, ci permetteranno di attirare l’attenzione dei primi sponsor. Per primeggiare sarà da subito necessario compensare alle mancanze dell’autovettura (in potenza bruta, ad esempio) con qualche ritocco di fino ai settaggi, possibile tramite un apposito menù presente prima d’ogni gara. Decorata l’auto ed ottenuti i primi obiettivi (ciascuno stage ne avrà di diversi con diverse ricompense) saremo in grado di affrontare gare sempre più complesse, composte prima da due, poi da tre e per finire da sei prove speciali, tra le quali avremo solo 60 minuti virtuali per riparare eventuali danni alle componenti della nostra auto (ogni danno, a seconda dell’entità, prevederà un diverso tempo di riparazione).
    Inizierà dunque una lunghissima scalata che attraverserà ognuna delle classi descritte in precedenza per giungere, solo molto più tardi, all’agognata WRC, all’interno della quale potremo entrare solo dopo essere stati “notati” da uno dei team maggiori.
    Gara dopo gara, per infarcire un contorno sempre troppo sottovalutato nei giochi di guida, otterremo nuove proposte pubblicitarie, ci verrà chiesto dalle stesse di modificare la livrea (tra una serie di 15 predefinite) per renderla più accattivante, ed avremo la facoltà di dipingere il nostro bolide con le tonalità sbloccate -e comprate- livello dopo livello. Ad ogni prestazione decente, oltre ai crediti, riceveremo esperienza che ci permetterà di sbloccare anche nuove autovetture. Se customizzare la propria vettura sarà operazione dettata totalmente dal gusto estetico, ampliare il garage consentirà di partecipare ai molti eventi riservati a particolari costruttori o auto con determinate caratteristiche tecniche; partecipazione necessaria per completare al 100% la carriera.
    Nonostante l’offerta single player sembri inattaccabile, due o tre prove basteranno per far affiorare una fastidiosa magagna: delle sei prove speciali sopra descritte le ultime tre verranno affrontate sui tracciati delle prime, semplicemente al contrario.
    Un vero smacco per gli amanti della simulazione nonché un’inattesa macchia nel curriculum di uno tra i team più meticolosi in circolazione.

    Accanto al single player fa capolino anche una ricca modalità multiplayer, che permetterà di creare stanze personalizzate per gareggiare assieme ad un massimo di sedici amici su singole tappe, rally o interi campionati.
    Le gare, ovviamente, si svolgeranno in solitaria ma, a discrezione del giocatore, Milestone ha dato la possibilità di visualizzare sino a quattro fantasmi avversari contemporaneamente.
    Le statistiche prodotte, oltre ad incrementare il bagaglio di crediti ed esperienza, ci inseriranno in una curata classifica mondiale chiamata, non a caso, “Hall Of Fame”.
    Il comparto si è mostrato molto solido, permettendo l’utilizzo d’intelligenti filtri per la ricerca della partita più adatta e garantendo nella gran parte dei casi un gaming totalmente esente da latenze.

    “Terreno che calchi, guidabilità che incontri”

    WRC, prima di scendere in pista, da la possibilità al giocatore di selezionare il livello di difficoltà più adeguato alle sue esigenze, avendo tuttavia l’accortezza di offrire, in tutti e tre i casi a disposizione, una base simulativa dalla quale prendere spunto.
    Gli aspetti più importanti, in questo senso, sono la fisica del veicolo e l’aderenza dello stesso alle diverse tipologie di terreno, entrambi aspetti -a modo loro- molto curati nell’ultima fatica Milestone.
    E se riguardo alla fisica dei mezzi si può imputare un senso di “pesantezza” non sempre eccellente, dovuto principalmente ad un eccessivo -per quanto non perpetuo- pattinamento, per quel che concerne il feeling con il terreno non si possono che tessere lodi.
    Ognuna delle superfici che WRC darà modo di calcare presenterà una diversa consistenza, alla quale corrisponderà un’altrettanto differente aderenza del veicolo, proposta attraverso il pad (o il volante) tramite un cambio -anche repentino- della guidabilità intesa come “senso di padronanza”.
    L’effetto, anche senza scomodare periferiche quali Logitech G27 o Porche Fanatec 911 Steering Wheel, è davvero ben riprodotto, sia a schermo, sia attraverso il gamepad, capace di trasmettere un feeling che ricorda da vicino il rallystico targato Richard Burns.
    Un nome che, in ogni caso, non deve spaventare: in WRC la curva d’apprendimento, anche grazie ai numerosi settaggi riguardo a danni e difficoltà, può essere modellata in maniera estremamente personalizzata, consentendo a chiunque di provarne l’ebrezza.
    Le sensazioni si moltiplicano, ovviamente, aumentando il livello di difficoltà (ossia togliendo gli aiuti): in questo caso la differenza tra un’auto a trazione posteriore ed una a trazione anteriore si sentirà alla prima curva, al primo tocco di freno a mano e al primo passaggio da sterrato ad asfalto e da asfalto a pavé.
    Con settaggi totalmente votati al realismo ogni tocco sul freno, sullo sterzo e sul freno a mano sarà significativo, così come importantissimo sarà imparare a dosare l’acceleratore, soprattutto in uscita dalle curve.
    Il modello di guida, infatti, punirà qualsiasi disattenzione o esagerazione con clamorosi fuoripista, testacoda e pericolosissimi scontri con le barriere naturali o artificiali.
    Le conseguenze delle scelte sbagliate del pilota si ripercuoteranno quindi -e immediatamente- sul veicolo: in primis danneggiando carrozzeria e cristalli, impedendo una comoda visuale dall’interno; in secondo luogo le componenti meccaniche, compromettendo seriamente la gara.
    Avremo a disposizione, per renderci conto dello stato dell’auto, del classico modellino stilizzato nell’angolo dello schermo; quando una delle parti virerà dal verde al giallo sarà il momento di iniziare a preoccuparsi.
    Con danni “realistici” basterà infatti qualche urto per storcere una ruota, incrinare il semiasse, rompere il cambio, il radiatore e via discorrendo; l’effetto in gara sarà immediato e devastante: una ruota fuori asse “tirerà” l’auto da una parte, le molle delle sospensioni danneggiate comprometteranno l’aderenza e l’efficacia della frenata e la rottura del cambio comporterà l’impossibilità di inserire tutte le marce.
    Un modello di guida, insomma, davvero ben congegnato, con poco spazio per il divertimento disimpegnato anche ai minimi livelli di simulazione ma capace di regalare grossissime soddisfazioni.
    Soddisfazioni amplificate senza ombra di dubbio dai già citati volanti, che offrono, grazie ad un force feedback davvero realistico ed alcune opzioni di personalizzazione dedicate, un’esperienza di guida appagante.
    I più esigenti rimarranno tuttavia scottati dall’impossibilità di settare, su due assi differenti, freno ed acceleratore, permettendo in tal modo la pratica -tipicamente rallystica- che consiste nell’utilizzo simultaneo dei due pedali.
    Si tratta, in ogni caso, di cercare il pelo nell’uovo.

    Tecnica di basso livello

    Dal punto di vista tecnico WRC non regala gli stessi scorci visivi che possiamo ammirare in Dirt 2, in Forza Motorsport 3 o nel prossimo Gran Turismo 5.
    Sebbene le auto siano modellate tramite una mole di poligoni più che soddisfacente e ricoperte da texture e shader di buon livello, il contorno (piste, elementi collaterali) non riesce a soddisfare l’occhio nella gran parte dei casi.
    Modellazione e texturizzazione degli scenari sono infatti piuttosto povere, con diversi elementi in bassa definizione denotabili non appena l’occhio si sposta dal tracciato; durante le gare, fortunatamente, un lieve e gradevole effetto blur maschera amabilmente la non perfetta definizione degli elementi a bordo pista, donando allo stesso tempo una buona sensazione di velocità (nonostante i 30 fps), soprattutto con visuale dall’abitacolo e dal cofano.
    Quest’effetto sfocatura, alla lunga ed, in particolare, nelle piste innevate, dona una fastidiosa sensazione di “miopia” al giocatore, impedendogli spesso di capire con precisione l’ubicazione della curva successiva.
    Nonostante il blur, inoltre, in alcune sezioni abbiamo denotato alcuni fastidiosi cali di frame rate, in particolare sui tracciati più ricchi.
    Molto buona è invece la gestione dei danni, implementati in maniera graduale a seconda degli urti subiti e visivamente molto credibili.
    Ottimo anche il modello fisico che permette di “sentire” anche tramite il solo gamepad la differenza di aderenza tra le varie tipologie di terreno (oltre quaranta) e conferire, se ce ne fosse bisogno, un’ulteriore tocco di realismo al già decantato modello di guida.
    A dispetto di un contorno decisamente mediocre è invece più che discreta l’implementazione degli effetti particellari (sabbia sollevata dalle ruote...), capaci di aumentare il peso estetico del prodotto e conferire, specialmente nei replay, un colpo d’occhio piuttosto suggestivo.
    Anche in questo caso, però, le stonatura non mancano: le spettacolari registrazioni, infatti, mettono in evidenza più di qualche grossolano difetto come la compenetrazione tra ruote e parafanghi ed altri piccoli bug grafici.
    Gli ultimi appunti vanno dedicati al comparto sonoro, solido sia nella campionatura ambientale sia -soprattutto- nell’ottima componente vocale (rigorosamente italiana) che raffigura il copilota, ben integrato nel gameplay, utilissimo e capace non solo di dare fredde informazioni sul tracciato ma anche di commentare in tempo reale l’impostazione di alcune curve, l’andamento della gara e della competizione in generale.

    FIA World Rally Championship FIA World Rally ChampionshipVersione Analizzata PlayStation 3Milestone, con FIA World Rally Championship, riesce a colmare una mancanza che da troppo tempo attanagliava gli amanti della simulazione rallystica, regalando un titolo di discreta fattura, sebbene non pienamente soddisfacente (vedi, in alcuni casi, eccessiva leggerezza delle vetture). Al di là delle ottime sensazioni di guida, delle possibilità di personalizzazione e della soddisfacente longevità, non si può non tener conto di un comparto tecnico sostanzialmente mutilato, dove gli scenari appaiono quasi del tutto distaccati dai modelli delle vetture. Fortunatamente la licenza rimarrà in buone mani ancora per diversi anni, tempo per Milestone di affinare anche le sue arti nel campo grafico e proporre un titolo completo a tutti gli effetti.

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