FIFA 09: recensione della versione Wii

Let's FIFA anche su Wii!

FIFA 09
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Il calcio su Wii

    Quando furono presentati i particolari telecomandi del Wii nessuno (o quasi) era in grado di immaginarsi un utilizzo intuitivo ma coinvolgente di tali periferiche basate sull'interazione motoria delle braccia applicato a un gioco di calcio.
    Poi, con il tempo, abbiamo imparato che niente è scontato, e che le idee dell'intrattenimento videoludico posso stupirci ancora: alcuni prodotti, seppure in maniera differente, hanno saputo fare affidamento sull'originalità per presentare una giocabilità fresca, divertente e a tratti davvero degna di nota, anche per gli sportivi basati sul pallone.
    FIFA 08 è stato il primo a provarci, con un sistema di tiro davvero apprezzabile. Poi il suo competitor diretto ha introdotto tutta una serie di novità strutturali destinate a lasciare il segno.
    Ora la palla passa nuovamente a EA, con il capitolo 09 della sua serie calcistica. Vediamo cosa i designer hanno preparato per noi.

    I migliori in campo

    Il fulcro di questo prodotto risiede nel sistema di controllo. O meglio ancora, nei sistemi di controllo. Ma procediamo con ordine. La giocabilità sulla quale vanno ad inserirsi i diversi schemi di gioco che stiamo per descrivere presenta una struttura abbastanza rodata del calcio made in EA. Un misto tra arcade e simulazione un po' ibrido, rapido e divertente, senza eccessive raffinatezze viste nelle versione HD, ma pur sempre solido e apprezzabile nella sua capacità di trasmettere un discreto feeling per quanto concerne la presenza sul campo.
    Passando ai pad, esaminiamo innanzitutto il sistema di controllo All Play. Una rivisitazione della novità dello scorso anno, che prevede di giocare solo con il telecomando Wii, facilita la gestione della squadra grazie a una AI in grado di prendere il controllo della squadra ma anche in larga parte del nostro giocatore diretto. A noi saranno lasciate solo le funzioni di tiro, passaggio, scatto, scivolata e cambio di giocatore. Un sistema di gioco molto basilare, evidentemente studiato ad hoc attorno ad un pubblico non avvezzo all'intrattenimento videoludico, che potrebbe interessare solo e soltanto tale ipotetica fascia di acquirenti.
    In secondo luogo passiamo invece ad analizzare un'opzione molto importante, in quanto è la prima volta che si presenta per un titolo calcistico su Wii. Stiamo parlando della possibilità di giocare il prodotto con il classic controller e il pad GameCube. Questa mossa allarga il potenziale bacino di utenza del prodotto, inglobando anche coloro che, pur da possessori di Wii, apprezzano quantomeno l'idea di poter scegliere se approcciarsi al genere in un modo più tradizionale.
    Infine il piatto più interessante, rappresentato dai comandi specifici per gli appassionati di videogiochi e studiato attorno alle periferiche del Wii. Un sistema di gioco avanzato, che prevede il controllo totale del personaggio tramite l'analogico del nunchak e dello scatto tramite il tasto Z, nonchè l'esecuzione di trick di varia natura delegati al dribbling con la realizzazione di combinazioni diverse sulle frecce direzionali del remote (tutte cose assenti in altre produzioni concorrenti). Rispetto allo scorso anno è però stato introdotto un sistema di passaggio nuovo, che sfrutta il puntatore del telecomando. Mirando una determinata area del campo sarà infatti possibile dirigere con estrema precisione il pallone verso quel punto, arricchendo non di poco il piacere di giostrare e inventare nel rettangolo di gioco. Concludendo, in tale modalità di controllo la scivolata ed il tiro saranno affidati ancora una volta, come lo scorso anno, ai sensori di movimento del telecomando: muovendolo effettueremo un calcio al pallone, che potrà essere indirizzato con più o meno forza a seconda della velocità del nostro spostamento. In fase di calcio da fermo, inoltre, potremo puntare una certa area della porta o del campo con il mirino del remote, premere B per fissare il punto di arrivo, ed effettuare il movimento decidendo anche l'effetto da imprimere al pallone grazie alla rotazione del polso. Questo metodo offre un controllo piacevole, funzionale e notevolmente più profondo e convincente rispetto alle soluzioni proposte in altri titoli.

    I peggiori in campo

    Purtroppo non è tutto rose e fiori, e Fifa 09 cede proprio in quegli aspetti che dovrebbero essere alcuni dei punti di forza di questa produzione. Ad esempio, partiamo dalle potenzialità del sistema di passaggio; un'aggiunta senz'altro interessante, ma che pecca in un punto cruciale per la sua totale riuscita: contrariamente alla produzione da cui prende palesemente spunto per questa idea, in FIFA 09 non è infatti possibile controllare il movimento dei nostri compagni di gioco, che vengono ancora gestiti dall'intelligenza artificiale. Concretamente, questo significa che, in alcuni momenti della partita, ci troveremo ad indicare una certa zolla del terreno per lanciare la sfera in quella direzione, auspicando un taglio da parte di un nostro giocatore, che non sempre avviene con il giusto tempismo, castrando l'estro alla base della gioia di disegnare schemi efficaci.
    Il secondo aspetto, forse ancor più grave poichè va a peggiorare uno degli elementi più riusciti della scorsa versione su Wii, è il sistema di tiro durante le fasi di gioco attivo. Lo scorso anno infatti era possibile scegliere se effettuare un tiro di piatto o di collo piede, optando per un movimento verso il basso piuttosto che verso l'alto. Si poteva decidere anche se tirare di interno o di esterno, influendo sull'effetto impresso al pallone, ruotando il polso da una parte piuttosto che dall'altra. Il risultato era davvero stupefacente, poichè garantiva un controllo totale sul colpo effettuato, unito a un coinvolgimento motorio senza eguali. Purtroppo in questo nuovo capitolo si è optato per una implementazione più basilare, che non tiene conto degli elementi sopra descritti, limitandosi a rilevare i movimenti senza distinguerli e senza dare loro diverse conseguenza a schermo.

    Tempi regolamentari, supplementari e rigori!

    Uno dei piatti forti dei giochi sportivi su licenza di EA sono sempre state le modalità di gioco, capaci di offrire notevoli stimoli alla fruizione reiterata del prodotto, assicurandone la lunga permanenza all'interno delle console.
    Anche in questo caso il pubblico Wii non rimane deluso. L'aggiunta più piacevole rispetto allo scorso episodio è senza dubbio la modalità Allenatore: dalle amichevoli pre-campionato agli allenamenti, fino alle finanze societarie e al mercato, il giocatore è chiamato a prendere le decisioni giuste dentro e fuori dal campo, cercando di soddisfare le richieste della dirigenza. Un notevole incentivo per continuare a giocare anche una volta terminati i diversi campionati e le diverse coppe tradizionali, a disposizione nella modalità Torneo. Le Sfide ci vedranno invece impengati in particolari situazioni di gioco da superare soddisfacendo determinati obiettivi e sottostando a certi requisiti. Inoltre, come da tradizione ormai su Wii, EA ci garantisce una più che discreta giocabilità online, che spicca per completezza di opzioni e comodità d'uso sulla home console Nintendo: non avremo bisogno di codici amico, ma solo di un account generico valido per tutti i titoli della casa di sviluppo; potremo organizzarci in stanze adibite alla ricerca di avversari; ci verrà offerta una chat testuale con la quale comunicare durante le attese tra una partita e l'altra; il tutto con una minima presenza di lag.
    Accanto alle offerte per il pubblico più appassionato, troviamo inoltre simpatiche idee pensate per un target più ampio e per una fruizione più leggera e spensierata. Alcuni sono ritorni dello scorso anno, come i Palleggi, il Calcio Balilla e i Tiri in porta su rigore: simpatici diversivi da praticare però solo ed esclusivamente in compagnia di alcuni amici.
    Al contrario, la nuova modalità arcade introdotta si presta maggiormente ad essere apprezzata anche in single player: si tratta del "Calciotto", una serie di sfide 8 VS 8 tra nazionali rappresentate da una selezione di Mii e capitanate da una stella famosa in versione deformed. Una versione semplificata nella struttura di gioco ma molto divertente, arricchiata da una barra di potenza per i super tiri, capace di riempirsi grazie alla concatenazione di combinazioni fatte di giocate preziose (passaggi smarcanti in prodondità, chiusure precise, lanci di prima, dribbling ubriacanti) che permette -una volta completata- di effettuare mirabolanti colpi verso la porta.

    In diretta da bordo campo

    Ed eccoci al lato tecnico del gioco. Innanzitutto, dobbiamo rendere conto a EA di saper concentrare i propri sforzi in maniera intelligente, anche a fronte di un impegno tecnologico non particolarmente soddisfacente.
    Parliamoci chiaro, il motore grafico non è assolutamente studiato attorno all'hardware di riferimento, e i modelli poligonali e le texture visti da vicino (durante i replay e le fasi di festeggiamento, ad esempio) si mostrano in tutta la loro limitatezza. Eppure, il colpo d'occhio in game, con le varie telecamere a disposizione, non è affatto sgradevole. Una paletta di colori molto sgargiante unita a piccoli accorgimenti visivi (come l'effetto del sole al tramonto durante alcune sfide) trasmettono una gradevole sensazione, pur senza far gridare al miracolo. Un pelo di rammarico in più c'è forse per il motore fisico alla base delle animazioni.
    Sotto il profilo del sonoro troviamo degli ottimi effetti audio: dai cori da stadio riprodotti fedelmente alla telecronaca del famoso duo Caressa-Bergomi, tutto sembra trasportarci all'interno dello stadio (anche se alcune frasi sembrano a volte un po' sconnesse dai fatti che avvengono nel rettangolo di gioco); una sensazione resa ancor più convincente dall'implementazione (sempre un po' sottovalutata) dello speaker del telecomando Wii, che tra fischi dell'arbitro e stoccate all'incrocio, non ci lascia mai soli.

    FIFA 09 FIFA 09Versione Analizzata Nintendo WiiFIFA 09 All Play è un titolo controverso. Tenta di fare tutto e di soddisfare tutti, senza riuscire fino in fondo in nessuno dei suoi obiettivi. I passi indietro rispetto ad alcuni aspetti dei controlli dello scorso episodio si fanno sentire, lasciando un grande rammarico per la gestione semplificata del tiro; l'ispirazione avuta dal suo competitor per quanto riguarda l'uso del puntatore appare monca dell'elemento fondamentale di gestione del gruppo; i comandi per la famiglia presentano appeal solo verso una determinata fascia di pubblico. Questa apparente confusione nella realizzazione di un sistema di controllo completo, si bilancia però con la proposta di controlli comunque interessanti un po' per tutti, garantendo anche una giocabilità classica ai giocatori più tradizionali. Il tutto inserito in un contesto tecnico sufficiente; in un sistema di gioco rodato e in un mare di modalità interessanti e ben strutturate, che permetteranno di godere del titolo per molto tempo. Speriamo che nel prossimo episodio si possano coniugare con più convinzione gli aspetti positivi delle varie soluzioni proposte, magari accompagnate anche da uno sviluppo tecnologico ad hoc per la console di Nintendo.

    7

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