Fight Night 2004: recensione della versione PS2

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Fight Night 2004: recensione della versione PS2
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  • PS2
  • L'onnivoro colosso statunitense rinveste nuovamente sulla propria barcollante epopea pugilistica optando non solo per una titolazione acusticamente più incisiva, ma anche approntando un sistema di controllo valorizzato da fattori quali immediatezza e precisione, confermandosi come un'inequivocabile attestazione delle funzionalità analogiche del pad Sony.Siete pronti per il primo round?

    ROUND 1: Struttura

     "La boxe fa soffrire e picchiare; è meglio pensare, che picchiare" O era puzzare? Non è poi così importante, giovani boxeur dagl'occhi tigrati; ciò che conta è che la linfa dell'assioma ApolloCreediano sia stata oculatamente iniettata in una produzione in grado di dileguarsi dai contorti legacci di una simulazione e profondere una pacificante sensazione di completezza, soppesando in egual modo complessità e ricreazione.L'organismo pugilistico non si avvale puramente dell'esplosività muscolare e della velocità d'esecuzione insite nell'atleta; acume tattico, costanza, ecletticità strategica e, non ultima, voglia di primeggiare sono cellule altrettanto basilari ai fini di una buona funzionalità. Ergo, se si anela  stringere alla propria cintola la cintura di campione del mondo grugnendo dalla 50°esima posizione del ranking, è necessario atrofizzare il preconcetto di "picchiaduro con i guantoni", facendosi trasportare da un'interfaccia sì intuitiva, ma richiedente l'equa dose di manualità. Il Total Punch Control si concentra sulla manipolazione di 3 colpi fondamentali - jab, gancio e montante - effettuabili tramite la levetta destra (indirizzati al capo; per le sfiancanti bordate al corpo è necessario premere L1);  la sinistra è invece deputata al movimento del pugile digitale.L'unione di R1 e del corretto movimento della levetta dx attiva la parte difensiva; di converso, la coniugazione del dorsale L1 con la sx fissa l'alter ego sulle gambe, aggiogando in tal modo il busto al volere dell'utente. I cardini di una tale metodologia di controllo sono dunque asciuttezza, elasticità e, soprattutto,  una primitiva gestualità: un jab destro si effettua inclinando la levetta apposita in diagonale alto a destra; un gancio mancino si ottiene compiendo con la medesima un quarto di rotazione verso l'alto, partendo da sinistra; un montante destro, invece, necessita mezza rotazione verso destra, partendo dal basso. Un sinuoso dinamismo titilla così il gusto ritmico del fruitore che, tra repentini scambi di colpi e schivate fulminee, partecipa inusualmente all'incontro, con le mani che scivolano sul pad mimando le mosse opportune.Incastonata in un tal granitico costrutto giace l'equilibrata AI dei contendenti (fra cui svariate leggende e numerosi campioni odierni, in ossequio alle tradizioni EA Sports), rispecchiante in toto i singoli parametri di valutazione e in grado di garantire una sfida stilistica sicuramente variegata, anche se non propriamente insormontabile; la "creatura" del giocatore, infatti,  -customizzabile attraverso il flessibile editor; ovviamente sono impersonabili anche i combattenti già esistenti- tende a divenire pressoché priva di punti deboli in un periodo piuttosto limitato (una trentina di incontri), a cagione dell'eccessivo numero di punti esperienza raggranellati durante gli specifici allenamenti (sacco, sparring, combinazioni e guantoni).Ciononostante, un erroneo approccio allo scontro, la sottovalutazione pregiudiziale dell'avversario o un inutile dispendio di forze (stamina) rappresentano degli integerrimi viatici per il pavimento. NF2004 punisce che mulina i colpi al vento. NF2004 stordisce spietatamente chi non pianifica con cognizione le proprie mosse. Di fatto, sono sufficienti poche ma precise combinazioni, magari corroborate dallo sbilanciamento dell'avversario o da una difesa fallace e superficiale, per soverchiare il prosieguo di un incontro. E quando la barra dell'energia vitale si decurta e i sensi si appannano avvolgendosi in una spirale di semi-incoscienza, il giocatore è tenuto a scovare interiormente la capacità di riflettere, oltre al sangue freddo necessario per trascinarsi lontano dal contendente, pena l'ineluttabile knockout.

    ROUND 2: Tecnica

    Fight Night 2004 pianta le proprie radici estetiche nella modellazione poligonale, nella ricostruzione fisionomica e nelle oliate animazioni dei pugili. Particolarmente saporite risultano le espressioni facciali, latrici di potenza e di sofferenza, puntualmente rinvigorite da rivoli di sangue e sudore. Texture non eccessivamente ricercate e un discreto pubblico poligonale non possono celare, comunque, gli esiti degli atterramenti che, per via del maldestro "svuotamento" operato dalla fisica ragdoll, rasentano semplicemente il ridicolo (in particolare in prossimità delle corde); impossibile definire in altro modo i tremolii convulsi ed i contorcimenti inumani che occorrono alle articolazioni degli atleti qualora crollino al tappeto, capaci  di suscitare prima ilarità e poi desolazione nel sensibile cuore del giocatore.Meritevoli di menzione gli effetti sonori, corposi e rotondi, al pari dei suggerimenti del manager e dei vivaci interventi del commentatore. Incornicia un quadro inoppugnabilmente gradevole una track list hip-hop d'assoluto livello.

    WHAT A KO!!!

    Fight Night 2004 appassiona divertendo. E diverte innovando. Un passo in avanti significativo per la serie pugilistica griffata EA Sports. Ora attendiamo che la riconferma di questa linea evolutiva trovi sbocco in un seguito costellato da un numero maggiore di modalità di gioco, da un affinamento delle velleità simulatorie e da un felice congiungimento con la rete delle reti.

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