Final Fantasy XV: Recensione della nuova espansione Episode Ignis

Il ricco 2017 di Final Fantasy XV si chiude con Episode Ignis, ultimo DLC (in ordine cronologico) dedicato ai principali protagonisti dell'avventura.

Final Fantasy XV: Episode Ignis
Recensione: PlayStation 4 Pro
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Proviamo sensazioni contrastanti al termine di Episode Ignis, DLC che chiude la prima stagione di contenuti aggiuntivi per Final Fantasy XV e che, dopo l'espansione multiplayer Comrades, torna a focalizzarsi sul trio di compagni di Noctis.
    Mentre Square-Enix annuncia l'intenzione di proporre un secondo season pass, con almeno tre nuovi episodi dedicati ad altri personaggi di spicco del racconto, l'avventura di Ignis ha un compito importante: quello di colmare un altro dei (tremendi) buchi narrativi del titolo originale, e di trovare al contempo un modo per chiudere alla grande la prima stagione della quindicesima fantasia finale.
    Se da una parte l'episodio assolve al suo compito in maniera più che dignitosa, alcune stravaganti aggiunte che si sbloccano dopo aver concluso l'avventura lasciano abbastanza interdetti; facendo intuire che, nonostante sia passato un anno, c'è ancora un bel po' di confusione su quale sia la strada da seguire per dare ai fan un prodotto completo e, soprattutto, narrativamente coerente.

    Il sacrificio di Ignis

    La breve avventura del DLC si ambienta nel corso della tremenda battaglia con il Leviatano, un evento decisamente drammatico che segna, nel gioco originale, un cambio di passo e di tono nella narrazione. Sappiamo che nel corso di questo scontro la sacerdotessa Luna perde la vita per salvare Noctis, e che pure Ignis ne esce distrutto, privato per sempre del dono della vista.
    Questo add-on racconta proprio gli eventi che hanno causato la cecità del saccente cuoco del gruppo, e si ambienta quindi ad Altissia, in quel lasso di tempo in cui Noctis è svenuto ed alla mercé dei nemici. Avvertendo la situazione di pericolo, Ignis si muove in direzione dell'altare, per cercare di salvare il Re di Lucis da una sorte infausta.
    Come da tradizione, il DLC introduce fin da subito il nuovo sistema di combattimento: Ignis affronta gli avversari utilizzando le sue daghe elementali, la cui affinità può essere cambiata con un rapido tocco del d-pad. Impregnare le lame con l'energia del fuoco significa massimizzare i danni ed avere accesso ad un move-set molto diretto, perfetto per concentrare i colpi su un singolo bersaglio. L'energia del ghiaccio sblocca invece una serie di colpi vorticosi adatti ad assaltare folti gruppi di nemici; infine, intrise le lame del potere del tuono, gli attacchi di Ignis diventano più rapidi e imprevedibili, perfetti per saltare improvvisamente da un nemico all'altro.
    I problemi del Combat System di Episode Ignis sono gli stessi del titolo originale: una certa propensione al button mashing più sfrenato, e tanti intoppi con la telecamera. Eppure, fra attacchi speciali, colpi caricati ed un moltiplicatore danni da far aumentare progressivamente, il tutto si tiene in piedi. Sarà la spettacolarità dell'azione, o il fatto che qualche scontro si riveli impegnativo e stimolante (sebbene ci siano davvero troppi oggetti curativi perché l'eventualità di un Game Over diventi concreta), ma in fondo Episode Ignis riesce a toccare le giuste corde, in termini di gameplay.
    Sarebbe potenzialmente interessante anche la possibilità di liberare i vari distretti di Altissia dall'esercito Magitek, spostandosi per altro sui tetti della città dopo aver rubato un rampino ad uno degli avversari.

    Purtroppo questo spunto viene sfruttato solo in parte, e la possibilità di inquadrare la città grazie ad una sorta di "mappa tattica" non riesce poi a canalizzare gli sforzi del giocatore, soprattutto perché mancano delle ricompense concrete, legate ad esempio alla liberazione di settori non strettamente necessari per proseguire nella storia.
    L'operazione di "ripulitura" delle strade di Altissia (ancora una delle ambientazioni più affascinanti del gioco) è inoltre limitata alla prima parte dell'avventura: nella seconda sezione, inaspettatamente aiutati da Ravus, si procede più spediti, fra attacchi stealth, sequenze a bordo di un rapido motoscafo e intense boss fight. Proprio la conclusione dell'episodio, che può essere raggiunta in poco più di un'ora, rappresenta la parte più interessante a livello narrativo. Ignis dovrà infatti fronteggiare il subdolo Ardyn, sacrificando la vista per salvare il suo Re. Si tratta di un momento molto sentito, per certi versi forse persino toccante, che ancora una volta fa riflettere: siamo davvero convinti che se i tre episodi finiti nel season pass fossero stati inclusi direttamente nel gioco base, ci saremmo trovati di fronte ad una narrativa dal profilo ben diverso.
    Episode Ignis, in ogni caso, riesce a saziare alcune curiosità dei giocatori, raccontando in maniera efficace un tassello importante della storia di Final Fantasy XV, e svelando anche qualche dettaglio sul personaggio di Ravus. Complessivamente, insomma, è un'esperienza che suggeriamo di provare, se non altro per avere una visione più completa su un racconto che si fa finalmente più convincente e particolareggiato.

    What If

    Una volta conclusa la mini-avventura di Ignis si sblocca, così come succedeva per gli episodi dedicati a Gladio e Prompto, uno scontro particolarmente ostico e complesso che, in questo caso, ci vedrà impegnati a fronteggiare sua maestà Noctis.

    Fra i contenuti Extra di questo DLC, tuttavia, si trova anche un'aggiunta alquanto stravagante. Tornando al momento dello scontro con Ardyn è possibile avviare una sorta di timeline alternativa rispetto a quella canonica, e "cambiare il corso della storia". Seguendo questo sentiero parallelo, Ignis deciderà di sottomettersi ad Ardyn, che lo trasporterà all'interno della fortezza Zegnautus, per svelargli la sua vera natura e raccontagli il suo piano di vendetta nei confronti del cristallo e di Noctis.
    Ne seguirà un duro scontro che, se portato a termine con successo, lascerà intravedere una sorta di finale alternativo dell'avventura principale, con una sfumatura meno drammatica.
    Non sappiamo esattamente quale sia il motivo che ha spinto Square-Enix a proporre un contenuto di questo tipo, abbastanza inconcludente e molto fumoso.

    Sembra quasi che si tratti di una scena scritta inizialmente come uno dei possibili finali, scartata in fase di produzione e adesso ripescata per aumentare un po' il replay value di questo DLC.
    La timeline alternativa, per altro, è abbastanza incoerente (come mai Ardyn risparmia Noctis, se Ignis decide di non affrontarlo?) e affronta questioni fondamentali in maniera eccessivamente sbrigativa; rappresentando, più che un valore aggiunto o una concessione a chi chiedeva il classico happy ending, soltanto un motivo di confusione (c'è già, nei forum, chi si chiede quale sia il finale "canonico").
    Se non altro, questa aggiunta ha un merito indiscutibile: quello di mostrare quanto sarebbe stata triviale ed emotivamente insipida una conclusione più tradizionale, in linea con la speranza che, nelle favole, tutti possano vivere felici e contenti.

    Final Fantasy XV Final Fantasy XVVersione Analizzata PlayStation 4 ProMettendo da parte la stravaganza di un finale alternativo per l'avventura principale (discutibile non tanto nelle intenzioni, quanto nella realizzazione), Episode Ignis resta un buon DLC. Pur ereditando qualche problema dal gioco originale, il combat system rivisitato per adattarsi alle abilità di Ignis è dinamico e piacevole, e le idee per vivacizzare la progressione non mancano. Scampagnate fra i tetti, settori della città da liberare, boss fight estenuanti e sezioni stealth: c'è davvero di tutto. Forse il problema principale di Episode Ignis è quello di trovarsi, per necessità, condensato in uno spazio di tempo molto breve, visto che è interamente ambientato durante lo scontro con il Leviatano. Sarebbe stato bello provare più a lungo le inedite abilità elementali del nuovo protagonista e la mobilità verticale garantita dal rampino. Il contenuto riesce a distinguersi anche sul fronte narrativo, raccontando una bella storia di sacrificio, e tornando a focalizzarsi anche sulle personalità di due antagonisti molto importanti nell'economia della trama, come Ravus e Ardyn. Speriamo quindi che Square-Enix voglia mettere da parte le stramberie legate al nuovo “alternate ending”, e magari proporci episodi più duraturi. Se davvero si trattasse di vicende ambientate durante i “dieci anni di buio”, il team di sviluppo potrebbe prendersi la libertà di sviluppare degli “RPG in miniatura”, e non delle storie così brevi e condensate. Quel che è certo, al termine della prima stagione di DLC, è che Final Fantasy XV è oggi un prodotto più completo e meno problematico dal punto di vista del racconto. Tutti i fan possono essere ben contenti, anche se è un peccato che per raggiungere questo risultato sia stato necessario attendere un anno e acquistare il season pass.

    8

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