Football Manager 2019: Recensione del nuovo manageriale calcistico per PC

Si rinnova anche quest'anno l'appuntamento con il re dei manageriali calcistici, ora più ricco e completo che mai...

Football Manager 2019: Recensione del nuovo manageriale calcistico per PC
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  • Gli italiani sono un popolo di "santi, poeti e navigatori" o, meglio: "gli italiani sono un popolo di santi, poeti, navigatori...e allenatori". Una definizione ironica ma non lontana dalla realtà dato che, secondo le stime, lo Stivale è abitato da sessanta milioni di allenatori. La frase effettivamente tratteggia in maniera precisa quanto la tematica relativa alla prestazione sportiva sia sentita nel territorio nostrano. I Bar Sport di ogni paesino per anni hanno ospitato insospettabili Ancelotti, Sacchi, Mourinho. Tutti i fine settimana si rinnova il solito rito ancestrale: anziani e giovanissimi si ritrovavano davanti al bancone, con birrino o quartino di vino, in attesa dell'inizio delle partite per discutere di moduli, cambi, prestazioni del singolo campione e previsioni per il futuro. Complice anche l'amico alcool, poi, non sempre i toni si mantengono su un registro civile. Terreno fertile per ogni sociologo, insomma. Da bravi videogiocatori, per sfogare la nostra vena da tecnici della domenica pomeriggio, abbiamo sempre preferito altre vie.

    È bastato scoprire "Scudetto" (Championship Manager nel resto del mondo), verso la fine degli anni '90, per perdere le nottate davanti a statistiche e a un campo di calcio stilizzato, arricchito solo da una sintetica descrizione di ciò che accadeva nelle partite. Ricordiamo una preponderanza di bianco e rosso, colori sociali del Vicenza. Era passato poco dall'epoca del Vicenza dei miracoli di Guidolin e, per affinità territoriale, ogni anno tentavamo di portare la città del Palladio ad alzare almeno la Coppa dei Campioni, magari con l'acquisto illustre: un certo Ronaldo. L'altro. Ad ogni modo, nel corso degli anni questa tradizione è rimasta, nonostante il cambio di nome del prodotto. E come credete sia iniziata la nuova avventura in panchina con Football Manager 2019?

    Quando Dio vuole, palla entra in rete [Vujadin Boskov]

    Football Manager, come desumerete dall'incipit della recensione, il manageriale firmato Sports Interactive e pubblicato dal 2004 da SEGA è ormai un'istituzione, soprattutto da noi. La serie, come abbiamo già detto precedentemente nota con il titolo "Scudetto", da anni rinnova l'appuntamento con gli appassionati senza soluzione di continuità. Molto spesso riproponendo in serie la medesima offerta ludica, arricchita solamente da qualche piccola feature. Nonostante questo, la serie gode di un generale favore che ha permesso al team di sviluppo di continuare il loro lavoro. E non è cosa da poco, se consideriamo l'avanzare di insospettabili competitor.

    Pensateci un attimo e fate correre la mente oltre il PC. Se avete immaginato subito l'ambiente mobile ci avete azzeccato. Il genere di riferimento nel tempo è stato infatti colonizzato da una miriade di app "ammazza tempo" dedicate al calcio mercato e al mondo del pallone in generale, per lo più free to play. Cosa può spingere gli eventuali acquirenti a preferire un titolo "vincolante" come Football Manager? Anzitutto la profondità e completezza dell'impianto simulativo che, quest'anno, si arricchisce ulteriormente grazie ai feedback ricevuti dal team nel corso del tempo. In questo senso, nonostante l'esperienza di gioco rimanga sostanzialmente la medesima a cui siamo abituati, Sports Interactive si è prodigata in alcune aggiunte che la rendono più abbordabile e comprensibile ai neofiti, nonché più "ordinata" per i giocatori di vecchia data.

    Gli attaccanti vincono le partite. Le difese i campionati

    Una volta avviato il gioco, ci viene chiesto di compiere il primo passo verso quella che sarà la nostra nuova vita da allenatori: dare un volto e un background all'avatar che siederà in panchina. Come di consueto è possibile personalizzarlo attraverso l'editor, che si occuperà di tratteggiare anche la "storia" e le preferenze in fatto di gioco e tattiche. La scelta non è fine a sé stessa, perché va a influire direttamente sulle competenze tecniche dell'allenatore. In questo senso, è possibile prediligere l'abilità nell'allenamento dei vari reparti, nella gestione dello spogliatoio o, ancora, nelle "abilità" che ineriscono i rapporti con società, tifosi e giocatori. Una volta concluso il ritratto del nostro alter ego in giacca e cravatta (o in tuta, se preferite lo stile à la Sarri), è possibile esser "ingaggiati" o, meglio, scegliere una società con cui partire.

    Come di consueto, Football Manager 2019 presenta una quantità di campionati e categorie da far impallidire ogni amante del pallone. Potete, letteralmente, scegliere di allenare una qualsiasi squadra del globo, volando in Sud America, negli Emirati oppure in Cina. Permane l'assenza delle licenze relative ad alcuni campionati importanti, ma ecco la prima novità del nuovo anno. I ragazzi di Sports Interactive sono riusciti a firmare con la Bundesliga tedesca e finalmente le formazioni teutoniche non soffrono più di nomi fittizi e stemmi inventati. Noi non potevamo perdere l'occasione di portare avanti una tradizione consolidata: iniziare dal basso col Vicenza. La partenza è sempre la stessa: si incontra la dirigenza, ci si presenta alla squadra, si presenzia alle conferenze stampa per rispondere a domande da giornalisti curiosi e indiscreti e ci si butta nello studio. Tanto studio.

    Quando avrò vinto tutto, sarò meno egocentrico. [Josè Mourinho]

    Football Manager non è mai stata una serie definibile "user friendly", almeno per quanto concerne la presentazione generale. Il profondo realismo a cui tende questa simulazione calcistica ha dovuto per forza di cose sacrificare la bellezza e gli orpelli estetici in favore di tabelle, nomi, tattiche, percentuali e chi più ne ha più ne metta.

    La nuova iterazione del brand non è assolutamente da meno; però si può notare sin da subito un restyling mirato, dedicato prevalentemente a una maggiore razionalizzazione dell'esperienza di gioco. Voci, menu e sotto-categorie appaiono chiare e leggibili (nonostante permanga qua e là qualche inciampo in fase di traduzione e alcuni termini rimangano in inglese), mentre l'interfaccia sembra essere più immediata. I neofiti, inoltre, potranno contare su un sistema di tutorial rivisto e più completo che mai, in grado di spiegare passo passo le più importanti incombenze di un tecnico. Allenamento, tattiche, gestione dell'infermeria e dello scouting sono solo alcuni degli impegni che ci terranno impegnati tra una partita e l'altra.
    Ecco, scendere in campo rappresenterà l'ultimo dei vostri problemi. Il carico di lavoro, al pari di un allenatore reale, deve esser seguito in maniera certosina, magari seguendo passo passo ogni singolo atleta. Il nuovo sistema (testuale) dedicato ai tutorial spiega passo passo tutti i passaggi in modo chiaro e senza fronzoli, aiutando il giocatore - anche il meno scafato - a comprendere le azioni chiave e a scendere in profondità senza il timore di perdere qualcosa per strada.
    Come potete immaginare, con l'allenamento sceglierete il carico individuale per ogni giocatore, capire chi è in forma e chi invece ha bisogno di una preparazione dedicata per scongiurare qualche trauma che potrebbe aggravare le sue condizioni e accorciare la rosa a vostra disposizione. Ogni sessione di allenamento si dirama addirittura in dieci differenti aree, da selezionare in base alle esigenze del momento.

    Lo scouting e il calciomercato, invece, rimangono sempre feature più divertenti, quelle che vi faranno perdere letteralmente delle ore a sguinzagliare attenti osservatori per scovare talenti nascosti nell'infinito database del titolo oppure trattare l'acquisto di qualche interessante giocatore. La tattica, al contrario, rimane roba da professionisti. Il titolo ci trascina velocemente in profondità, verso gli oscuri meandri del puro calcolo e, se non si è avvezzi, ci si perde facilmente. È possibile delegare al secondo in comando ma si possono anche scegliere direttamente le tattiche "predefinite" più famose del calcio mondiale, dall'intramontabile "catenaccio" al "tiki taka" di scuola blaugrana. Ogni singolo aspetto può essere personalizzato, dal possesso palla alla fase di transizione, sino alla strategia meramente offensiva.

    Tutto questo, però, non può essere considerato un corpus a sé stante. Dovete mettervi nell'ordine di idee che non potrete sempre agire come l'Attila dello spogliatoio. Operare delle scelte, com'è prevedibile, porta sempre a delle conseguenze. Per questo entra in scena la piramide gerarchica della squadra: potete monitorare il morale dei giocatori e la coesione del gruppo, tenere alto il morale, gestire l'aspetto psicologico dei ragazzi e, soprattutto, conquistare gli elementi più carismatici dello spogliatoio. Assicurarsi il favore dei cosiddetti "senatori" del gruppo è un ottimo modo per garantire un morale elevato e far sì che tutti gli altri seguano esattamente le istruzioni.

    Rigore è quando arbitro fischia

    Dopo le ore trascorse a scervellarvi nella preparazione certosina di un match, arriva finalmente il momento di scendere in campo. Nel pre partita si può arringare la squadra o motivare specifici reparti, dare istruzioni chiedendo ai giocatori di essere aggressivi, oppure puntare al possesso palla intransigente o, ancora, dare istruzioni al portiere riguardo la velocità della rimessa. Ogni parola pronunciata (e a seconda del tono con cui vengono dette) i ragazzi reagiranno in maniera poliedrica e questo vi fornirà una prima indicazione sull'atteggiamento che la formazione traslerà sul rettangolo di gioco.

    Da bordo campo, invece, potete sgolarvi lodando determinate giocate, urlando di ricompattare la difesa o mantenere la calma. Insomma, il ventaglio di possibilità è così ampio da permettervi il completo controllo della squadra. Il comparto grafico, in questo caso, rimane il neo della serie. La modellazione poligonale tridimensionale, come al solito non può esser considerato il punto di forza di Football Manager. Di passi avanti, sotto questo profilo, non ne sono stati fatti. In ogni caso, noi rimaniamo fedeli alle stringhe testuali che descrivono le varie azioni di gioco, di sicuro molto più leggibili degli spezzoni in 3D che tendono semplicemente a mettere in scena le giocate salienti.

    L'ultima fatica di Sports Interactive, comunque, non si sostanzia nella modalità carriera. Il team di sviluppo, nel tentativo di svecchiare un po' l'offerta ludica, da qualche tempo ha introdotto alcune modalità di gioco che ritornano anche in questo capitolo. La prima è la creazione di una propria squadra partendo da zero. Si può decidere praticamente qualsiasi parametro iniziale per ciò che concerne giocatori e società e gettarsi alla conquista del campionato scelto. Il Fantasy Draft, invece, non è altro che una specie di fantacalcio che consente di assemblare una propria squadra e partecipare a tornei chiusi, anche contro gli amici. Infine, non poteva mancare la classica "carriera online" in cui è possibile avviare una propria stanza o partecipare a sessioni di altri con la squadra prescelta. Una modalità carina, se vi siete stancati di giocare contro l'IA. Resta comunque, esattamente come le altre, solo un simpatico diversivo dalla modalità principe.

    Football Manager 2019 Football Manager 2019Versione Analizzata PCIl voto in calce rappresenta non solo la qualità della produzione, elevata come ogni anno, ma anche un'attestazione di fiducia nei confronti dei ragazzi di Sports Interactive. Pur riproponendo una formula di gioco ormai più che rodata (squadra che vince non si cambia, giusto?), il team di sviluppo ha lavorato per razionalizzare e rendere leggibile l'interfaccia di gioco, rivedere il sistema di tutorial e aggiungere qualcosa di nuovo alla torrenziale quantità di contenuti che, da sempre, caratterizza il manageriale made in U.K. Probabilmente alla vecchia guardia Football Manager sembrerà la stessa minestra dell'anno scorso. E di quello prima. E di quello prima ancora. Sotto la superficie, però, potranno trovare una rinnovata profondità, nuove feature riguardanti l'allenamento, le tattiche di gioco, i ruoli in campo, l'introduzione della VAR e della goal-line technology e molte altre piccole migliorie che ci fanno capire che Football Manager non ha alcuna intenzione di abdicare da Re dei manageriali. Se siete dei neofiti e desiderate gettarvi a capofitto su questa sfida, fatelo senza paura, non ne rimarrete delusi.

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