Football Manager 2022 Recensione: l'ennesimo scudetto di Sports Interactive

Nuova stagione significa nuovo episodio della simulazione manageriale calcistica più entusiasmante e rifinita del pianeta.

Football Manager 2022 Recensione: l'ennesimo scudetto di Sports Interactive
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  • Pc
  • Xbox One
  • Switch
  • Xbox Series X
  • Qualche settimana fa, prima della pubblicazione della Beta, abbiamo avuto l'opportunità di provare in un'anteprima esclusiva Football Manager 2022 e di scambiare quattro chiacchiere con gli sviluppatori di Sports Interactive. Dopo aver disputato diverse stagioni di gioco, aver conquistato un paio di campionati ed essere stati brutalmente esonerati, siamo finalmente pronti a giudicare la simulazione manageriale calcistica più famosa del pianeta videoludico che sarà disponibile - a partire dal prossimo 9 novembre - non solo su PC (Steam e GamePass) ma anche su Xbox Series S/X.

    Trovare difetti alla serie Football Manager è un po' come cercare il classico pelo nell'uovo e, per quanto abbia raggiunto in diverse edizioni dei livelli che potremmo definire "leornadeschi", la simulazione di Sports Interactive non è priva di imperfezioni. Aggiungere qualcosa di interessante ogni anno senza incorrere nelle critiche/ire dei veterani della serie è un'impresa al limite dell'impossibile. Le sorprese, comunque, in Football Manager 2022 non sono mancate.

    Football Manager ha raggiunto la piena maturità?

    Dopo aver installato il gioco abbiamo trovato subito una sorpresa: oltre alla classica "Carriera" (offline e online) e alle ormai abituali "Fantasy Draft" e "Crea una Squadra", è stata aggiunta anche una misteriosa modalità "Versus" che verrà svelata nel corso del 2022. Il cuore pulsante della serie è - e resterà sempre - la modalità Carriera che nella doppia versione fa sognare e imprecare ogni anno centinaia di migliaia di allenatori virtuali. Sin dai primi istanti di gioco, Football Manager 2022 risulterà piuttosto famigliare ai veterani della serie: dalla creazione del proprio alter ego fino all'interfaccia di gioco, i cambiamenti apportati da Sports Interactive sono davvero minimi e nell'ottica di una migliore fruizione dei contenuti.

    Sulla barra laterale a sinistra della UI, tra le voci disponibili troviamo la prima sorpresa della stagione: il "Centro Dati". Per rendere ancor più esaustiva la preparazione delle partite, Sports Interactive ha pensato bene di aggiungere una nuova sezione in cui avremo la possibilità di sviscerare e analizzare le tattiche di gioco e valutare il comportamento dei nostri calciatori durante il corso delle partite.

    Il Centro Dati dovrebbe aiutare il giocatore a tenere sotto controllo le prestazioni del proprio undici in tutte le zone del campo, a valutare l'impatto delle sostituzioni e dei cambi di modulo, ad avere proiezioni sui gol attesi (i famosi "Expected Goals") e altro ancora. Ed è soprattutto uno strumento con cui studiare le squadre avversarie, dal loro modo di giocare fino alle prestazioni dei singoli e via dicendo. Insomma, l'introduzione dei big data è un'aggiunta che promoviamo a pieni voti, anche se consigliamo vivamente di delegare questo compito a un membro del proprio fidato staff. A tal proposito, l'idea di avere delle riunioni settimanali con la propria crew di fedelissimi è davvero splendida, soprattutto per cercare di avere tutto (o quasi) sotto controllo.

    Calciomercato "quasi" originale

    Quello che è sempre mancato al calciomercato di Football Manager è un po' di quella elettricità che si respira nelle ultime frenetiche giornate, quando adetti al lavoro, procuratori, manager e tifosi sono tutti in fibrillazione prima che scada la

    fantomatica "ora X". Perché il calciomercato è una partita a poker in cui i presidenti offrono cifre folli o bluffano in modo più o meno spudorato pur di accapparrarsi il fenomeno del momento. La situazione è decisamente migliorata in FM 2022 e l'introduzione di una sezione ad hoc va in questa direzione, con la simulazione delle ultime ore del calciomercato (15 per la precisione). Vengono proposti aggiornamenti, scoop, sondaggi a getto continuo: mancano solo Bonan, Di Marzio e tutta la crew di Calciomercato per rendere ancora più realistico il tutto. È un peccato che gli algoritmi di Sports Interactive non riescano ancora a simulare le stravaganze e le eccentricità compiute da alcuni presidenti o procuratori durante le trattative (la perizia grafologica non è stata ancora implementata!), né i loro riti scaramantici. Un po' di "colore" non guasterebbe, anche per quanto riguarda la parte social che riveste un ruolo di primissimo piano durante le trattative.

    Restando in tema di stravaganze, nelle nostre simulazioni con Football Manager 2022 le anomalie non sono mancate: vedere il buon Davide Calabria essere acquistato dal Bayern Monaco per la cifra di 42 milioni di euro (che diventano 57 con una serie di bonus) ci lasciato completamente a bocca aperta. Considerando che il "Meisterschale" i bavaresi l'avevano già conquistato, spendere una cifra simile è qualcosa di assurdo se confrontata a quella di altri top player che sono andati via a parametro zero.

    Anche l'acquisto di Nicolás Tagliafico da parte dell'Inter per la cifra monstre di 40 milioni di euro ci ha lasciato basiti: probabilmente per gli algoritmi di Sports Interactive i buoni difensori (non stiamo parlando di fenomeni) sono merce rara. Molto più realistici i trasferimenti di Lautaro Martinez al Chelsea per 88 milioni di euro (per ricomporre la coppia scudetto dell'Inter) o l'acquisto di Belotti a parametro zero sempre da parte della compagine londinese di Abramovic, capace di strappare al City di Guardiola una promessa come Mason Mount per la bellezza di 105 milioni di euro. Rispetto alle ultime edizioni il calciomercato ci è sembrato più pinpante e imprevedibile del solito: in generale gli algoritmi di Sports Interactive tendono a seguire in modo pedissequo il trend attuale, ossia tanti parametri zero, prestiti con o senza diritto di riscatto e qualche acquisto spettacolare. Le quotazioni dei calciatori appaiono piuttosto verosimili, anche se in determinati casi non sembrano tener conto delle difficoltà generate dalla pandemia. Come nella realtà, arrivare a comprare un crack mondiale come Erling Haaland resta un sogno pressoché impossibile per il 95% delle squadre presenti nel gioco, indipendentemente da quello che pensa la versione virtuale di Mino Raiola.

    Il chiacchiericcio sui presunti colpi o possibili obiettivi dei top team è aumentato in modo significativo, ma siamo ancora lontani da quello che leggiamo o ascoltiamo quotidianamente sui media. Quello che sembra mancare agli algoritmi che gestiscono il calciomercato di FM 2022 è un po' di "coerenza" nella costruzione di una squadra: è un problema che affligge anche le squadre vere e non solo quelle virtuali. In più di un'occasione abbiamo avuto la sensazione che certe big del calcio europeo acquistassero dei top player senza avere in mente un progetto preciso. Per quanto riguarda la parte di scounting, è migliorata la gestione degli osservatori ed è un po' più facile scovare qualche giovane talento. Dopo aver rivitalizzato l'ultima giornata di calciomercato, Sports Interactive dovrebbe lavorare anche sulla presentazione dei nuovi acquisti: senza scomodare i fuochi d'artificio per Ronaldinho a San Siro o lo show creato dal PSG per Messi, avere un qualcosa di spettacolare sarebbe una cosa graditissima.

    Gli algoritmi fanno le bizze?

    Se nel calcio moderno è impossibile distinguere dove finisca la fase offensiva e inizi quella difensiva, la flessibilità di ruolo e il controllo degli spazi nel campo sono requisiti fondamentali per i calciatori del nuovo millennio. Con Football Manager 2022 gli aspiranti Sarri, Spalletti e Mancini avranno come sempre la possibilità di sbizzarrirsi nella creazione del proprio modulo tattico.

    Abbiamo simulato gran parte delle stagioni alla guida dell'AC Milan nella nostra amata Serie A e del Nottingham Forest nella Championship inglese: al posto di Pioli siamo riusciti a centrare lo scudetto con un filotto impressionante di vittorie e una sola sconfitta in tutto il campionato, oltre a centrare una semifinale di Champions League (sconfitti dal Manchester City); sostituendo Steve Cooper alla guida dei Reds, invece, abbiamo conquistato l'accesso alla Premier League al primo anno e ottenuto un decimo posto in quello successivo. Certo non siamo riusciti a emulare le imprese del leggendario manager Brian Clough ma i risultati ottenuti sono stati più che apprezzati dalla società.

    Fin qui nulla di male: il problema in FM 2022 sembra essere il numero dei gol segnati e quelli subiti. Con i rossoneri, per esempio, abbiamo avuto per diverse stagioni un attacco da 120/140 reti e una difesa da 20/25 gol subiti e gli stessi Giroud (una sentenza nel gioco aereo!) e Leão hanno ottenuto dei numeri degni delle migliori stagioni di Messi o CR7. Probabilmente, gran parte del merito è da attribuire al modulo di gioco che abbiamo utilizzato: un 4-2-3-1 alternato a un 4-3-3 di stampo classico. Anni fa la simulazione di Sports Interactive sembrava avere una netta predilezione per il celebrato "Tiki-Taka" di Guardiola: il nuovo capitolo sembra avere una forte simpatia per il "gegenpressing" di Kloop.

    La novità tattica della stagione è rappresentata dalla possibilità di schierare un difensore centrale molto largo: per chi ama giocare a tre dietro questa soluzione è piuttosto interessante e permette di avere anche un regista basso nella fase offensiva o un prezioso esterno per creare quella superiorità numerica a

    centrocampo che per gli allenatori è il sacro Graal: insomma, per gli aspiranti Conte e Gasperini è una bella notizia. Per quanto concerne il realismo dei risultati proposti da Football Manager 2022 il lavoro svolto da Sports Interactive resta sempre più che apprezzabile: la Champions ha celebrato il primo atteso trionfo del City sulle Zebre in una finale piuttosto sorprendente, mentre la Premier League ha salutato l'ennesimo titolo dei Reds di Liverpool. A tal proposito, per sistemare la questione licenze in Rete si trovano numerosi siti dedicati a Football Manager (consigliamo quello del capo ricercatore italiano Panoz) con tutto il necessario per avere la Juventus, la Champions League e altro ancora, oltre a preziose liste sui wonderkid o sugli svincolati da comprare e gli editor per scoprire i calciatori "newgen". Uno degli aspetti su cui Sports Interactive deve lavorare riguarda gli infortuni: sono ancora decisamente troppi. In certe stagioni non abbiamo mai avuto a disposizione l'intera rosa a disposizione, mentre in determinati mesi abbiamo avuto la media di un infortunio a partita (nonostante avessimo potenziato lo staff con dei preparatori atletici di primissimo livello).

    L'ultima grande new entry della stagione 2021/22 della simulazione di Sports Interactive è il rinnovato motore 3D: l'obiettivo del team è quello di ricreare a video quello che gli algoritmi elaborano. Rispetto alle edizioni precedenti, i comportamenti delle squadre sono migliorati e più coerenti con i big data che possiamo consultare in ogni momento.

    Certo, l'Animation Engine è ancora lontano dalla perfezione: i calciatori sul campo pattinano, il posizionamento degli esterni e dei centrali in alcune situazioni difensive è alquanto discutibile, mentre le marcature praticamente non esistono, così come il pressing. I portieri ogni tanto fanno cose strane (i bug non mancano) mentre è da migliorare la qualità degli stadi e tutto il contorno (il pubblico in primis). Apprezzabile invece la contestatissima VAR, che è stata velocizzata e resa un po' più imprevedibile rispetto alla versione 2021, le cui chiamate erano quasi sempre a senso unico. Sul fronte tecnico non c'è molto da segnalare: con tutti gli accorgimenti del caso (dalla grandezza del database fino al numero dei campionati giocabili) resta godibile anche su PC non particolarmente performanti e aggiornati.

    Football Manager 2022 Football Manager 2022Versione Analizzata PCA un'occhiata superficiale Football Manager 2022 potrebbe sembrare poco più che un semplice aggiornamento: il nuovo capitolo della simulazione manageriale calcistica di Sports Interactive è molto di più. Quello viene consegnato agli annali non è probabilmente il miglior Football Manager nella storia trentennale della serie, ma un buon episodio sì. Gli spunti interessanti non sono mancati (il “Centro Dati” o l'“Ultimo Giorno di Mercato”) così come i miglioramenti tangibili (l'Animation Engine che muove i 22 calciatori sullo schermo, per esempio). La sensazione è che Sports Interactive abbia voluto perfezionare tutto quello che già funzionava, cercando di apporrre una bella toppa a quello che non andava e rimandando le innovazioni/rivoluzioni al post pandemia. Resta, comunque, la miglior simulazione manageriale calcistica del pianeta.

    8.2

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