Recensione di Ford Racing 2 per PS2

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Recensione di Ford Racing 2 per PS2
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Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Pc
  • Che cosa ci aspetta

    Con Ford Racing 2 (da ora in poi FR2) abbiamo
    in mano le chiavi di 34 autoveicoli prodotti dalla storica casa del Michigan
    (fondata da Henry Ford nel 1903 e che proprio la scorsa estate ha festeggiato i
    suoi cento anni di vita) e qui riprodotti con accuratezza e fedeltà. Pur senza
    un collegamento diretto con le vicende dell’azienda, FR2 in un certo senso
    rappresenta una carrellata storica dei più celebri e amati modelli Ford. FR2 non
    è soltanto un gioco di “street-racing”, perché qui il concetto di guida
    raggiunge la sua massima estensione. Le nostre corse non saranno infatti
    ambientate soltanto sul duro asfalto di piste abbondanti di dettagli, nel
    deserto torrido in cui affondare i pneumatici, o nella giungla equatoriale. Con
    le nostre Ford viaggeremo anche attraverso il tempo, scorrazzando dagli anni
    Cinquanta fino ai giorni nostri, partendo dal 1949 e arrivando ai più
    sofisticati prototipi. Ora basta con le anticipazioni: il caricamento è
    terminato e il gioco sta per iniziare!

    Entriamo nel
    gioco

    Già dalle prime battute si intuisce
    facilmente l’attenzione con cui è stato pensato FR2: il gioco ci consente di
    scegliere la nostra lingua tra cinque a disposizione (la localizzazione è
    completa e ben eseguita), oltre alla modalità 60Hz. L’inizio è decisamente
    promettente. Arriva quindi il consueto filmato introduttivo, che inquadra le
    sequenze tratte dalle corse - dal ritmo davvero forsennato - all’interno di
    giochi cromatici e luminosi che rendono meno monotono il filmato, più
    coinvolgente il gioco e più affascinato il giocatore. Completiamo con il nostro
    nome la creazione di un nuovo profilo di guida, per poterlo caricare e salvare
    ogni volta che giocheremo di nuovo a FR2. Ecco finalmente il menu di gioco,
    composto di quattro opzioni: Gara Veloce, Giocatore Singolo, Multigiocatore e
    Opzioni.

    Mettiamo in moto una Ford

    E' inevitabile rimanere stupit una volta selezionata la prima
    modalità di gioco: Gara Veloce: tenendo fede al nome, FR2 proietta il giocatore
    immediatamente al conto alla rovescia per la partenza in pista. Non è prevista
    infatti nessuna scelta del veicolo da guidare, né possiamo scegliere il
    tracciato. E’ semplice e immediato, anche troppo. Se invece scegliamo la seconda
    modalità, Giocatore Singolo, allora si apre un sottomenu, in cui troviamo
    diverse opzioni: Ford Challenge, Collezione Ford, Dettagli Pilota, Salva
    Partita. Esclusi gli ultimi due, riservati alla gestione del profilo del pilota
    e ai salvataggi dei nostri trionfi automobilistici, è sui primi due che si
    concentra il nucleo duro del gioco. Scegliendo Ford Challenge, il pilota deve
    affrontare differenti sfide e, vincendole, arricchirà il suo parco auto.
    All’opposto di ciò che accade nella Gara Veloce, qui avete a disposizione 32
    veicoli dal parco auto Ford, suddiviso in 6 gruppi: Leggende Viventi, Stelle del
    Cinema, SVT, Concept, Fuoristrada, Personalizzato, Stock Car. Basta leggere i
    titoli dei vari gruppi per capire subito che FR2 non è un gioco organizzato in
    modo tradizionale, perché sfrutta a fondo la popolarità del marchio Ford e la
    sua presenza in vari ambiti, dal cinema all’offroad, dai prototipi ai modelli di
    massa. Attenzione però! La maggioranza delle auto di ogni classe recano la
    simpatica figura di un lucchetto chiuso, indicando che tali veicoli possono
    essere sbloccati solo vincendo le sfide con le poche auto inizialmente
    disponibili. Questo è sicuramente un piacevole elemento di diversità rispetto ai
    tradizionali giochi di guida, perché riesce a catturare l’attenzione del
    giocatore poco esperto di auto ma che sa riconoscere un particolare modello
    avendolo visto al cinema. Al piacere di guidare la nostra Ford preferita (nel
    mio caso Focus) si aggiunge il divertimento derivante dal giocare con qualcosa
    che non è solo un mezzo meccanico, ma un’immagine a cui siamo affezionati e che
    ci ricorda tante avventure. Bando alle smancerie! Se scegliete invece l’opzione
    Ford Collection, allora si aprirà davanti a voi un nutrito menu di opzioni
    relative al tipo di sfida a cui volete sottoporvi, ognuna delel quali collegata
    ad un particolare gruppo di vetture Ford. Le sfide sono: Gara Standard,
    Eliminazione, Duello, Inseguimento, Tecniche di Guida, Fuori i Secondi,
    Traiettoria, Sfida a Tempo. I gruppi di auto con cui affrontare le sfide sono:
    Classica, Moderna, Fuoristrada, Prestazione, Stock. I tracciati sono in totale
    16, distribuiti in 6 ambientazioni. Le sfide dunque sono varie, alcune più
    impegnative, altre più divertenti: tra le prime spicca il completare un giro di
    un circuito entro un tempo dato e mantenendo l’auto il più possibile sulla linea
    di percorso, che assume colore verde solo se manterrete la giusta traiettoria.
    Altre prove sono meno impegnative e, sicuramente, meno frustranti: ad esempio
    passare in mezzo a tutta una serie di birilli stradali senza sfiorarli, ma
    facendo attenzione a non mancarne nemmeno uno. Infine, la modalità Collezione
    Ford prevede, oltre alla scelta della modalità di gara e del veicolo, anche la
    possibilità di selezionare il tracciato, opzione esclusiva di questa
    modalità.

    Grafica

    Per formulare un giudizio completo su FR2 è necessario distinguere
    la realizzazione grafica delle piste e dei loro sfondi da quella dei veicoli.
    Partiamo dalla schermata di gioco: niente di innovativo, tutto all’insegna della
    tradizione e molto funzionale. Ogni angolo dello schermo è occupato
    rispettivamente dalla vostra posizione rispetto agli avversari, dal tempo di
    ogni giro dal tempo totale. Ovviamente non poteva mancare un sobrio
    contachilometri. L’impressione di una generale pulizia e accuratezza tecnica,
    limitatamente alla definizione dei tracciati, è accompagnata dalla varietà dei
    panorami. Non si rilevano problemi di “bad clipping” (le macchine non
    “trapassano” gli oggetti); così come nessun “pop-up” all'orizzonte, fra
    l'altro sempre profondo, solido e riccho di dettagli. L’asfalto è realizzato al
    meglio, rendendo con efficacia la sensazione della sua consistenza e del suo
    rilievo. Ma è l’atmosfera delle piste che favorisce un buon livello di realismo
    e quindi il coinvolgimento nel gioco. Incontrerete treni che corrono, camion
    carichi di containers che viaggiano sull’autostrada, elicotteri che si alzano in
    volo, fino ad arrivare allo stormo di uccelli che svolazzano impauriti dal rombo
    della vostra Ford. Sulla lunga distanza, è pregevole la realizzazione del senso
    della profondità ed è bello scorgere un panorama ricco di dettagli: montagne
    innevate, colline, foreste, abitazioni, grattacieli, scogliere e oltre. Questi
    elementi contribuiscono a rendere meno impersonali le ambientazioni, ad attutire
    il senso di artificiale delle piste, che peraltro serpeggia comunque,
    soprattutto quando, accumulando giri su giri, vi renderete conto che il treno,
    il camion e gli uccellini compiono gli stessi movimenti negli stessi punti.
    Qualche peccato di ingenuità o di superbia è stato commesso quando si tratta di
    riempire gli ambienti con oggetti che richiedono dettaglio grafico e cura
    tecnica, come le navi attraccate nel porto e i riflessi degli specchi d’acqua:
    se avrete qualche secondo per staccare lo sguardo dalla strada, vi accorgerete
    quanto grossolane siano le textures delle navi o dei palazzi, e quanto ridicolo
    sia il riflesso della luce sull’acqua. Rincarando la dose, è quasi del tutto
    assente l’interattività con l’ambiente esterno: eccetto le scintille prodotte
    dalle carrozzerie che strisciano sui guard-rails; lo stesso vale per i segni dei
    pneumatici sull’asfalto che mancano. Le auto non implementano i danni: potete
    schiantarvi quanto volete che la carrozzeria non avrà un solo graffio. Se invece
    correte nel deserto o nella giungla, allora potrete godervi le tracce lasciate
    dai pneumatici sulla sabbia e fare attenzione a non finire dentro a qualche
    pozzo pieno di ribollente lava! Sono piacevoli dettagli che aiutano a rendere la
    guida meno monotona e a creare momenti di diversione, favoriti anche da effetti
    luminosi di nebbia e abbaglio di buona qualità. La solida, pulita e tutto
    sommato appagante grafica degli scenari perde il suo smalto quando ha a che fare
    con le auto. Qui la precisione nella riproduzione grafica dei modelli Ford
    lascia qualche volta a desiderare. Niente di insopportabile, ma si nota comunque
    un leggero scarto tra l’abbondanza dei fondali e la sufficienza con cui sono
    rese le auto. Le carrozzerie riflettono molto bene i giochi di luce e l’ambiente
    esterno, senza con ciò avere di fronte il trionfo del “bump-mapping”. Non
    avrebbe certo fatto male un maggior uso dell’”anti-aliasing” per ridurre le
    evidenti scalette dei veicoli, difetto che in FR2 si individua a colpo
    d’occhio.

    Sonoro

    A parte una pimpante voce femminile che conferma le vostre scelte
    nei menu e nel gioco con frasi ad effetto (“let’s race”, “you win”, “it’s a new
    lap record” e via dicendo), le canzoni che ascolterete mentre guidate sono tutte
    composte in un unico genere: heavy metal. Non è prevista la selezione dei brani,
    che vengono eseguiti in ordine predefinito. In genere il ritmo è accanito, più
    che un sottofondo la musica di FR2 vorrebbe essere la colonna sonora della
    velocità. Potrà risultare gradevole a chi piace il suono heavy metal senza però
    capirne niente. Ciò che invece suona bene è l’abbinamento suono-grafica, grazie
    al quale se passate accanto ad un ponte ferroviario o ad una fabbrica sentirete
    il rumore del treno in corsa e dei macchinari. Anche questo semplice espediente
    aiuta FR2 a non cadere nella trappola della ripetitività, soccorrendo il gioco
    sul versante del realismo, decisamente basso sotto il profilo del modello di
    guida. Parlando o, meglio, ascoltando i ruggiti dei motori Ford, è stato invece
    fatto un buon lavoro per differenziare il suono delle vetture, soprattutto per
    caratterizzare a fondo il rombo dei modelli di punta. La stessa caratteristica è
    applicata molto bene per sottolineare il sonoro delle varie fasi della guida,
    dall’accelerazione iniziale alle frenate, alle sbandate, alle
    sterzate.

    Guidare Ford

    Discutere sulla giocabilità di FR2 vuol dire esaminare due aspetti:
    il modello di guida e le modalità di gioco. La sensazione di guida in FR2 sembra
    imperniata sulla formula: tanta velocità e poco realismo. Accelerare sempre più
    è il gesto più naturale che possiate compiere in FR2, e le vostre Ford vi
    risponderanno prontamente, conservando facilmente la velocità impressa e tenendo
    abbastanza bene la strada. Ma attenzione: eccedere nella velocità o nelle
    manovre azzardate vi penalizzerà con sbandate immediate, con sommo godimento dei
    vostri avversari - a proposito: l’intelligenza artificiale degli altri piloti è
    alquanto mediocre; non vi troverete fianco a fianco con campioni assoluti, e
    spesso sorriderete per le loro mosse errate o ingenue. Allo stesso modo noterete
    subito la differenza nella tenuta di strada, nell’accelerazione e nella
    manovrabilità se passate da un fuoristrada ad una berlina o ad un prototipo.
    Siamo arrivati così al secondo aspetto della giocabilità di FR2 e al suo piatto
    forte: le sua modalità di gioco. A fare presa sul giocatore è la varietà dei
    veicoli, insieme al meccanismo per sbloccare altri veicoli con le vostre
    vittorie, e soprattutto un buon numero di opzioni di gioco. Ecco qui la morale
    di FR2: guidare per vincere, vincere per sbloccare nuove auto, sbloccare nuove
    auto per vincere ancora. Solo questo è l’obiettivo del pilota di FR2, e non
    esistono incentivi che premiano lo stile di guida o le manovre da maestro. Il
    grado di difficoltà è distribuito su tre livelli: facile, intermedio e
    professionista. Ma la vera sfida, oltre alla singola vittoria, è collegata
    all’ampliarsi del proprio parco auto, con modelli ormai storici accanto a quelli
    più recenti, con eleganti berline di fronte a robusti fuori-strada.

    Siamo
    arrivati

    FR2 è un
    prodotto che non vuole far annoiare i suoi utenti, e per riuscirci ha messo a
    loro disposizione un vasto parco auto e un buon numero di modalità di gioco e
    tipi di sfida. Potete giocarci per ore intere cercando di finirlo prima
    possibile, oppure potete tornare di volta in volta nel vostro garage Ford per
    provare una sfida diversa, guidando un modello diverso in una ambientazione
    diversa. Il punto di forza di FR2 sono le sue modalità di gioco, che sbloccano
    sempre nuove auto e altre modalità, capaci di attirare il giocatore per il solo
    gusto di vedere cosa c’è di nuovo. Si tratta di un gioco divertente, non
    facilissimo, molto vario, confezionato in una veste grafica sopra la media e che
    si avvale di un marchio ufficiale del peso di Ford. Un ulteriore invito
    all’acquisto è poi offerto dal prezzo: FR2 costa 30
    euro!

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