Recensione Formula 1 2009

Stagione deludente per i ferraristi? Raddrizzate le cose su Wii

Recensione Formula 1 2009
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  • Altri tempi, altra Formula 1

    Era il lontano 1998. Per essere precisi si trattava del settembre 1998. Gli italiani avevano da poco pianto insieme a Di Biagio che, con il suo rigore spentosi sulla traversa, aveva posto la parola fine ai mondiali della Nazionale in Francia. Allora Valentino Rossi era ancora un giovincello e mezza Italia tifava per il romanissimo Max Biagi. Intanto i ferraristi di tutto il mondo soffrivano e non poco. Dopo aver maledetto per un paio d’anni l’insuperabile Williams, nel lontano 1998 l’avversario da battere era Hakkinen che impediva all’eroico Michael Schumacher di regalare il sogno che tanti tifosi aspettavano ormai da troppo anni.
    Sportivamente parlando era sicuramente un settembre interessante. Ma anche per tanti videogiocatori non fu un brutto periodo. Fu proprio in quelle coordinate temporali che uscì uno dei migliori giochi dedicati alla Formula 1. F-1 World Grand Prix uscì in esclusiva per Nintendo 64 e rappresentò una vera e propria evoluzione per i giochi di corse su console.

    Caccia al titolo iridato

    Di acqua sotto ai ponti ne è passata da allora e di giochi dedicati alla Formula 1 se ne sono susseguiti molti. Mai nessuno però generò lo stesso clamore di F-1 World Gran Prix.
    Dopo tre anni di stop, dovuto al passaggio della licenza da Sony a Codemasters, siamo però nuovamente pronti ad accogliere con rinnovato interesse un gioco dedicato alle potenti monoposto. Visto che a produrlo ci sono gli stessi del magnifico GRID, è lecito aspettarsi uno splendido gioco di Formula 1? Entrando più nello specifico: dobbiamo aspettarci un buon prodotto su Wii o quello che ci aggingiamo a recensire altro non è se non un insipido antipasto in attesa delle edizioni per 360 e PS3 in uscita nei primi mesi del 2010?
    Se si sorvola sull’aspetto estetico dei menù, funzionale e poco altro, F1 2009 parte sicuramente forte.
    Vi sarà subito richiesto di creare un profilo inserendo nome, cognome, nazionalità e scegliendo un casco che sarà poi quello che userete una volta sul circuito. Svolta questa pratica vi si parerà di fronte il menù principale. Oltre alle classiche opzioni e a una bacheca dedicata a tutti i risultati e obbiettivi raggiunti, le modalità di gioco vere e proprie non sono sicuramente poche. Potrete infatti selezionare la Gara Rapida che non ha certo bisogno di spiegazioni, Multigiocatore, unicamente ristretto a due utenti in locale, e Giocatore Singolo.
    Quest’ultima voce si biforca ulteriormente. Avrete la possibilità di godervi unicamente il Week-End di un Gran Premio a vostra scelta, di impegnarvi in un Campionato, di sfidarvi nell’immancabile Test A Tempo, oppure di mettervi alla prova nelle Sfide. Queste prevedono il raggiungimento di un particolare obiettivo: superare un certo numero di checkpoint, vincere una gara, superare tutti gli avversari e così via. L’ultima modalità disponibile rappresenta sicuramente la portata principale del gioco: la Carriera. Diversamente da tutte le voci fin qui descritte, potrete unicamente utilizzare il pilota-profilo da voi stessi creato. Infatti la carriera si interesserà di seguire per tre stagioni le gesta di questo pilota esordiente. Come da copione dovrete quindi trovarvi una squadra con la quale correre, poi pensare a conquistare qualche punto e solo dopo aver trovato un contratto con un team più forte potrete aspirare al titolo iridato.
    A conti fatti di tempo da perdere in compagnia di F1 2009 ce n’è eccome. Certo, qualche critica la si può fare già da qui. Naturalmente la lamentela è sempre quella: perché il multiplayer è, ancora una volta, limitato al locale? Fatto questo piccolo appunto e dovendo valutare il prodotto dal punto di vista delle sue modalità di gioco, il responso è comunque positivo. In termini di longevità F1 2009 promette di impegnarvi fino alla prossima stagione.

    Un volante di plastica, ma comunque molto affidabile

    Scesi in pista F1 2009 da sicuramente il meglio di sé, ma si deve essere pronti a scendere a qualche compromesso.
    Lo stile di guida può essere tanto arcade quanto il più possibile simulativo. Attivando tutti gli aiuti guidare è piacevole e mai difficile. Con il sole o con la pioggia, accelerando e decelerando in qualsiasi punto la macchina non andrà mai in testa coda. La scia colorata inoltre vi consentirà di seguire la miglior traiettoria possibile e vi informerà sempre quando è necessario frenare e quando invece aprire il gas. A mano a mano che disattiverete gli aiuti le cose si faranno sempre più complesse. La pioggia comincerà a incutervi paura e capirete che accelerare in piena curva è un’idea quanto meno temeraria. Impererete a rispettare i cordoli e capirete l’importanza di conoscere a memoria ogni tracciato. Volendolo poi potrete apportare diverse modifiche al mezzo: sospensioni, alettoni, gomme e chi più ne ha più ne metta. La possibilità di personalizzazione del mezzo è insomma molto alta, ma solo pochi esperti sapranno sfruttarla fino in fondo.
    E’ possibile anche disattivare e attivare i danni. Se questi tuttavia hanno un buon riscontro a livello meccanico, visto che spesso basterà un urto per mettervi fuori gioco, dal punto di vista estetico lasciano a desiderare. Oltre al vedere piegate le ruote e al perdere gli alettoni, la vostra macchina non subirà ulteriori modifiche, nemmeno dopo un frontale contro un muro a duecento chilometri l’ora.
    Wiimote alla mano inizialmente la sensazione è alienante. Abituati come si è al modello di guida di Mario Kart, in molti penseranno che sia impossibile controllare perfettamente una monoposto lanciata a oltre trecento chilometri all’ora. Questo è quasi vero. Già perché Classic Controller e Nunchuk sanno sicuramente fare di meglio con i loro analogici, ma con la pratica anche il Wiimote usato a mo’ di volante può dare le sue soddisfazioni. Tutti i sistemi di controllo adottati insomma, funzionano bene. Dipende da voi se preferite cercare il tempo perfetto o se preferite la fisicità di un finto volante tra le mani.

    Motore nuovo, vecchio telaio

    Parlavamo tuttavia di compromessi. Il compromesso da raggiungere per godere appieno di F1 2009 è quello di sorvolare completamente sull’aspetto grafico-sonoro del titolo. Guardano le immagini noterete l’assoluta povertà di texture e dettagli a bordo pista. Le macchine godono sì di modelli poligonali sufficienti, ma le stesse scritte degli sponsor denunciano la bassa risoluzione delle texture. Utilizzando poi la visuale all’interno dell’abitacolo si vivrà un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Le braccia, il volante e le gomme sono realizzate in modo così superficiale che vi sembrerà di stare giocando per sbaglio a un titolo della Virtual Console. Non tutto è da buttare, sia chiaro: il frame-rate così come l’effetto di velocità sono sempre ottimi. Magra consolazione certo: vista la povertà grafica del tutto, una perfetta fluidità è il minimo sindacabile.
    Anche dal punto di vista sonoro non siamo messi bene. Le musiche, per quanto ben realizzate si contano sulle dita di una mano. Gli effetti sonori invece deludono completamente. I suoni della navigazione del menù sono fastidiosi e i rombi dei motori sono fin troppo simili tra loro. Menzione d’onore alla pioggia la cui fastidiosità vi spingerà a disattivare l’audio dopo pochi secondi.

    Formula 1 2009 Formula 1 2009Versione Analizzata Nintendo WiiF1 2009 non è assolutamente un brutto gioco. Gli amanti delle monoposto e possessori di un Wii non hanno un motivo valido per lasciarsi scappare l’offerta. Ciò è vero non solo perché effettivamente è l’unico gioco del genere disponibile sulla console Nintendo. Sorvolando sull’aspetto estetico del titolo infatti, non si può non sottolineare le sue evidenti qualità. Le modalità di gioco sono molte e la giocabilità è veramente ottima. Tanto con il Classic Controller, quanto con il solo Wiimote, neofiti ed esperti avranno modo di divertirsi. Peccato allora per l’assenza di modalità on-line e peccato per un aspetto grafico e sonoro così sottotono. Con un minimo di impegno in più avremmo potuto rituffarci nel 1998, quando F-1 World Gran Prix sconvolse il mondo dei videogiochi. Così com’è F1 2009 può unicamente rivolgersi agli amanti del genere capaci di godersi un gioco al di là del suo aspetto grafico.

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