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Sviluppatori uniti contro Unity: una triste storia di avidità e fiducia tradita

Sebbene Luminous Productions sia stato smantellato ufficialmente lo scorso 1° maggio, con conseguente ricollocamento di tutti i suoi dipendenti presso gli studi interni di Square Enix, il colosso nipponico non ha voluto cancellare il già annunciato DLC di Forspoken. Intitolato "In Tanta We Trust", il contenuto aggiuntivo a pagamento è infatti approdato su PC e PlayStation 5 come da programma, al fine di coinvolgere la protagonista Frey in una breve avventura inedita (qui trovate invece la recensione di Forspoken). Benché il DLC possa essere avviato in qualsiasi momento selezionando una voce nella schermata del titolo di Forspoken, questo dà per scontato che il giocatore abbia già completato la campagna principale, ragion per cui consigliamo la lettura dell'articolo soltanto a chi ha già esplorato da cima a fondo il mondo di Athia.
Ambientato due mesi dopo lo spettacolare scontro che ha visto Frey prevalere sul potente Susurrus, In Tanta We Trust ha inizio del devastato territorio di Visoria, dove una misteriosa voce incorporea ha consigliato alla protagonista di cercare la verità. Affidandosi al proprio istinto di Tantha e ignorando invece i consigli di Cuff (il vambrace senziente dotato di grandi poteri magici), la newyorkese sboccata interagisce con una colonna che emette una luce insolita e si ritrova suo malgrado catapultata in un lontano passato.
Intrappolata inspiegabilmente nel corpo di Thalia Solarius, eccellente soldatessa che faceva parte della guardia personale di Tantha Olas, Frey è costretta a rivivere le vicende avvenute nel castello di Visoria, che al tempo era stato disgraziatamente occupato dagli invasori provenienti da Rheddig. Allo scopo di creare l'arma definitiva che dovrebbe consentire loro di sopraffare le odiate Tantha, che circa venticinque anni prima avevano sconfitto e respinto le forze di Rheddah, il diabolico generale Aldacor e i suoi sottoposti hanno piantato nella terra di Athia il cosiddetto "Albero dell'Offerta", un minaccioso arbusto le cui radici sono in grado di assorbire la forza vitale degli esseri umani e convertirla nell'energia necessaria per alimentarne la crescita smisurata e innaturale. La giovane Thalia Solarius, che nelle battute iniziali del DLC ha ricevuto uno strano marchio capace di conferirle straordinari poteri magici e che la sta progressivamente tramutando in un'arma di distruzione di massa, è il sacrificio finale che permetterà ai Rheddig di completare il loro folle piano.
Pur non potendo in alcun modo cambiare il corso della storia, la nostra Frey si allea dunque con Tantha Cinta per liberare la popolazione di Visoria dalla gabbia che le radici dell'albero hanno formato attorno al palazzo di Olas, apprendere quante più informazioni possibili sui Rheddig e magari trovare un modo per sbarazzarsi definitivamente della Rovina che ha quasi distrutto il mondo di Athia.
Laddove Forspoken era fortemente incentrato sull'esplorazione di un mondo immenso e pertanto offriva al giocatore una certa libertà, In Tanta We Trust si focalizza quasi esclusivamente sulla narrazione e appare sin troppo lineare. L'inizio è più che mai compassato, tant'è che nei primi 50 minuti circa non abbiamo fatto altro che seguire Cinta in mezzo ai nemici, restandocene però accovacciati per non farci individuare e limitandoci a seguire le sue direttive. Nelle due e ore e mezza richieste per giungere ai titoli di coda - che dedicandosi alle attività secondarie e alle sfide da superare per potenziare gli incantesimi di Thalia diventano a malapena tre e mezza - i combattimenti sono piuttosto rari, e si concentrano perlopiù nella scalata conclusiva che conduce all'impegnativo scontro con l'antagonista principale.
Un bilanciamento tra narrazione e gameplay davvero poco soddisfacente, che a nostro avviso cozza col grande senso di libertà trasmessoci lo scorso gennaio dal main game. Per il rovescio della medaglia, se la protagonista Frey è esattamente come la ricordavamo (irruenta, sarcastica e talvolta volgare), In Tanta We Trust ci ha offerto la possibilità di ammirare un lato inedito e più combattivo della Tantha dell'Amore, che nel gioco principale veniva esplorata in maniera meno incisiva rispetto alle altre tre. Autentico prequel di Forspoken, il DLC espande inoltre la lore di Athia, approfondendo le origini della nemesi di Frey e gettando le basi su cui edificare un sequel diretto, che nonostante le scarse vendite dell'originale sembrerebbe ancora nei piani di Square Enix.
Come evidenziato nel paragrafo precedente, la componente ludica del contenuto scaricabile è molto ridotta rispetto al quella del titolo principale, anche perché gli sviluppati hanno scelto di ambientare la vicenda entro i confini del castello di Visoria, ossia l'unico dei quattro palazzi delle Tantha non visitati da Frey dopo il suo arrivo su Athia.
Decisamente più contenuta di quanto avessimo preventivato, la mappa open world del DLC sfrutta perlopiù la verticalità per giustificare la lunga scalata compiuta dalle due eroine, proponendo purtroppo soltanto una manciata di attività collaterali, come ad esempio il recupero di documenti, che tra le altre cose svelano parecchi dettagli sul popolo di Rheddah e sulla prima invasione respinta dalle Tantha, o la conquista dei campi base del nemico, al fine di sbloccare nuove destinazioni per il viaggio rapido. Persino i pezzi di equipaggiamento, che in questo caso possono essere sfruttati unicamente da Cinta, sono appena una manciata e, complice la totale rimozione del crafting, negano la possibilità di personalizzare le due combattenti. La sensazione è che il team di Luminous Productions abbia volutamente eliminato qualsiasi distrazione per far sì che i giocatori si focalizzassero solo sull'intreccio e sul delicato rapporto tra le sue protagoniste.
In compenso, almeno il sistema di combattimento pone sul piatto delle novità alquanto valide e interessanti. Non essendo nel proprio corpo, Frey non dispone stavolta delle abilità acquisite nel corso delle sue disavventure, ma questo non significa affatto che sia innocua o incapace di difendersi.
Il marchio che l'antagonista principale ha posto sul braccio di Thalia le garantisce invero l'accesso alla magia gialla, uno skill tree assente in Forspoken che, seppur non troppo ampio, permette di sbloccare micidiali incantesimi di offesa - sia a corto che a lungo raggio - e miglioramenti in termini di statistiche. La novità più importante riguarda però il gioco di squadra, poiché sebbene l'elaborata intelligenza artificiale che manovra Cinta le consente di lottare indipendentemente dalle azioni intraprese da Frey, il giocatore ha a disposizione degli attacchi speciali che forzano la collaborazione fra le due eroine e la creazione di veri e propri attacchi a catena. A seconda delle circostanze o dell'avversario fronteggiato, la newyorkese può ad esempio scagliare una freccia magica contro un oppositore per bloccare l'attivazione di una tecnica speciale e cristallizzarlo per arrestarne i movimenti, offrendo alla compagna di viaggio l'occasione propizia per mandare a segno una devastante raffica di colpi che coinvolge anche i bersagli circostanti. Considerando che gli attacchi consecutivi di Cinta diventano più letali ogni volta che vengono eseguiti con successo, la sinergia fra le due donne è la chiave per superare le sfide più ostiche, specie al livello di difficoltà massima.
Tra l'altro, occorre sottolineare che la Tantha dell'Amore dispone di quattro incantesimi di supporto che durante le dispute coi Rheddig può utilizzare a propria discrezione: se "Salvezza" evoca un campo protettivo che ripristina la salute di Thalia, bloccando per giunta gli assalti del nemico, "Ampiezza" è grado di scagliare lontano un intero gruppo di nemici con una potente spazzata, mentre "Velocità della luce" e "Entalpia" evocano rispettivamente una spada incantata che sferra fendenti ai bersagli o un letale campo di forza concentrano su un solo obiettivo.
Giacché le capacità di Frey sono molto limitate rispetto a quanto visto in Forspoken, le risorse di Cinta e l'importanza attribuita alle sinergie rendono particolarmente stimolante questa variazione apportata al gameplay. Peccato soltanto che i nemici lascino molto a desiderare in termini di varietà e che il numero di azzuffate previste dalla campagna preveda sia stato ridotto all'osso.
ForspokenVersione Analizzata PlayStation 5Forspoken: In Tanta We Trust è un esperimento strano e riuscito a metà. Spogliato del crafting e di tutte le attività secondarie che caratterizzavano il vastissimo mondo di Athia, il DLC punta tutto sulla narrazione, svelando un antefatto apparentemente essenziale per poter continuare a esplorare l’avventura di Frey. Senza nulla togliere alla qualità dell’intreccio, che nelle sue fasi conclusive riesce a riservare dei colpi di scena anche spiazzanti, il contenuto scaricabile funge fondamentalmente da collante tra Forspoken e il suo eventuale sequel, che a questo punto potrebbe rientrare davvero nei piani per il futuro di Square Enix. Se abbiamo apprezzato non poco le modifiche apportate al sistema di combattimento e il grande focus posto sulla cooperazione tra le due protagoniste, ci dichiariamo insoddisfatti della longevità complessiva del DLC, a nostro avviso non propriamente consona al biglietto di ingresso (12.50€). A ragion veduta, l’acquisto di In Tanta We Trust è consigliato unicamente a quei pochi che hanno amato il gioco principale e vorrebbero continuare a scavare nella sempre ricca mitologia di Athia.
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