Recensione Freaky Flyers

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Recensione Freaky Flyers
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • NGC
  • Muttleeeeeeeeeeeeeeeeeey!!!!!!

    Ok,
    sputate il rospo: alzi la mano chi di voi non si è mai innamorato di quel
    cartone animato in voga negli anni '80 (e chi possiede la parabolica può
    godersi pure adesso) che vedeva un certo Dick Dastardly con il suo bastardissimo
    cane Muttley tra i protagonisti? Bene, tempo fa fece la comparsa sul perfetto
    Dreamcast un titolo (Wacky Race) che riprendeva esattamente le gesta dei
    protagonisti di quel glorioso cartoon, poi convertito su Ps2 e Pc. Un bel
    titolo, divertente e spensierato che andava a collocarsi in quella fascia creata
    dal Re Mario Kart. Bene, il titolo che andiamo ad analizzare strizza l'occhio
    più a Wacky Race che al capostipite Mario Kart, per via di alcune analogie come
    lo stile del character design e un'atmosfera decisamente comica. Basta
    osservare i filmati relativi ai vari personaggi del gioco, per accorgersi della
    somiglianza stilistica con il sopracitato cartoon. Filmati ben caratterizzati,
    spassosi e abbastanza originali che alzano l'umore al livello giusto per
    intraprendere le numerose sfide che andremo ad affrontare.

    Allacciate le cinture!

    Innanzitutto,
    prima di iniziare la propria carriera, dovremo scegliere il nostro personaggio
    (in tutto sono quattordici ma la maggior parte dovranno essere sbloccati in
    seguito) che seguiremo attraverso filmati esilaranti che riusciranno sicuramente
    a strappare qualche risata. Una volta fatta la nostra scelta saremo catapultati
    all'interno del primo circuito (peraltro inizialmente l'unico disponibile, nel
    caso in cui dovessimo scegliere una gara singola anziché il campionato). Qui ci
    accorgiamo delle analogie con i racing game della stessa categoria: power up,
    turbo, armi per fare fuori i vostri avversari, invulnerabilità e ironia ovunque.
    Tanti i tracciati e molto diversificati oltre ad essere strutturati in modo
    convincente. Sembra di essere sempre su una gigantesca giostra, immersi in una
    miriade di colori e saliscendi all'interno di canyon, città orientali, montagne
    innevate, metropoli, foreste, castelli, cimiteri, ambientazioni western,
    piratesche, e chi più ne ha più ne metta. A intervallare il tutto ci penseranno
    delle piccole sfide utili a variegare un po' le corse, quindi potremo trovarci
    a difendere un fortino dall'attacco dei banditi (stando attenti a non far fuori
    la banda messicana che suona su una collinetta, esilarante!) o addirittura
    potremo trovarci all'interno di un corpo umano ad evitare i globuli bianchi!
    Insomma, nessun problema sul design dei tracciati, veramente vasti e
    godibilissimi, ricchi di elementi coreografici tali da non far rimpiangere
    titoli ben più famosi. Le ambientazioni sono ben caratterizzate, con parecchi
    elementi in movimento che rendono più vivi e credibili gli scenari. Quindi
    potremo assistere a frane, tempeste di sabbia, treni in corsa, trappole e
    persino al mago della lampada (nel tracciato mediorientale) che tenterà di farci
    secchi. Ovviamente sono presenti delle scorciatoie che vi semplificheranno non
    poco la vita, ma riuscirete a scovarle solo dopo aver acquisito molta
    familiarità con i tracciati. Il tutto dona molta libertà e colore ai nostri
    voli, creando un carosello di situazioni buffe e imprevedibili ad ogni partita.
    Naturalmente esiste anche un'opzione per due giocatori, nella quale saremo
    impegnati in un duello aereo dal gioco sporco.

    Dal
    Dreamcast all'Xbox

    Forse pochi sapranno che Freaky
    Flyers doveva apparire già da qualche anno su Dreamcast, salvo poi rimandare il
    progetto (in totale lo sviluppo è durato circa quattro anni) per farlo approdare
    sulle console di nuova generazione. Questo si riflette su una realizzazione
    tecnica sì ottima, ma di chiara derivazione “dreamcastiana”. Vale a dire, senza
    girarci troppo intorno, che un titolo del genere avrebbe potuto girare benissimo
    anche sul mai dimenticato DC. Ciò non significa che non sia all'altezza delle
    produzioni più recenti, anzi, l'impatto è di quelli più positivi e
    soddisfacenti, con una fluidità impeccabile (salvo rarissimi rallentamenti in
    occasione, per esempio, di bufere di sabbia), texture cartoonesche ma pregevoli,
    un uso sapiente dei colori ed una buona quantità di poligoni mossi da un motore
    grafico che fa onestamente il suo dovere. Anche i personaggi sono realizzati
    molto bene, sia per quanto riguarda la loro caratterizzazione che per la bontà
    della modellazione. Sono abbastanza originali e divertenti, sebbene non godano
    del carisma dei personaggi di un Mario Kart o di un Wacky Race; questo è dovuto
    al loro anonimato all'interno di un mondo governato da altre icone ben più
    riconoscibili e famose piuttosto che alla loro originalità. Infatti se ci fosse
    un cartone animato con questi protagonisti, la simpatia nei loro confronti
    guadagnerebbe molti punti in più. Effetti sonori nella norma e divertenti
    musichette vanno a completare un quadro tecnico non miracoloso ma più che buono.
    Girare all'interno dei tracciati cercando disperatamente il turbo e sparando
    addosso agli avversari è divertente, mentre si cerca di scoprire la scorciatoia
    più conveniente attraverso saliscendi, gallerie, trappole, architetture bizzarre
    e amenità varie. Inoltre, se stiamo attenti, potremo fare più punti e guadagnare
    dei bonus, sparando a determinati obiettivi o portando a termine delle
    sottomissioni (per esempio affondando una nave che troveremo sul nostro
    cammino). Va precisato però che tutto questo non si traduce in velocità
    supersoniche e che, a qualcuno, potrebbe perfino risultare un gioco piuttosto
    lento. Col tempo ci si abitua e sembrerà del tutto normale (soprattutto dovendo
    stare attenti alla quantità di cose che dovremo fare) ma l'impatto iniziale
    raffredda un po' gli animi. Anche perché, dovendo volare, quando si raggiungono
    (anche solo per errore) quote superiori a quelle degli avversari, è chiaro che
    l'impressione è di rallentare parecchio la velocità della gara. Il metodo di
    controllo è quanto di più semplice ed intuitivo ci possa essere, con ogni tasto
    deputato ad una funzione o arma (come in Quantum Redshift). L'unico problema è
    che, a differenza dei giochi di kart dove si curva e basta, qui avremo a che
    fare anche con l'asse longitudinale per cui tra il planare, virare, centrare i
    passaggi del turbo, sparare ai nemici, evitare missili e colpire i vari bersagli
    bonus tutto contemporaneamente, potrebbe portarvi ad una seria tendinite!

    Perché non decolla?

    Fin
    qui sembrerebbero tutte rose e fiori, in realtà non è così. Tutto ciò di buono
    che, finora, è stato detto fa parte di un sapiente confezionamento che potrebbe
    ingannare con un'analisi superficiale. Innanzitutto, la difficoltà risulta
    essere un po' troppo elevata sin dai primi percorsi e il giocatore occasionale
    potrebbe stancarsi dopo pochissime partite. Occorre studiare molto attentamente
    i tracciati, perché il segreto sta tutto lì: a volte sembra impossibile arrivare
    alla vittoria, salvo poi scoprire quella scorciatoia nascosta che permette di
    evitare parecchi guai. Quindi vi ritroverete a ripercorrere numerose volte la
    stessa gara per affinare tecniche, raccogliere il giusto bonus e imboccare la
    scorciatoia più conveniente per riuscire a strappare la vittoria. Tutto questo
    fin dall'inizio. Certo, se non fosse divertente non sareste mai invogliati a
    ripetere tutto da capo e, in questo senso, potete stare tranquilli: Freaky
    Flyers è un titolo che riesce a divertire pur non essendo un capolavoro, e si
    presta ad essere rivalutato dopo diverse partite e, soprattutto, dopo le prime
    vittorie. Non è un titolo semplicissimo e, probabilmente, dopo averlo terminato
    non lo toccherete mai più, data la sua scarsa longevità. Ma finchè dura riuscirà
    a tenervi compagnia con la sua spensieratezza e la sua simpatia. E' per questo
    che non ci sentiamo di bocciare un gioco che riesce a divertire e che,
    soprattutto, ha il coraggio di confrontarsi con mostri sacri della sua stessa
    categoria.

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