Chi di voi non ha mai sognato di essere un Ghost Buster? Quanti di noi, da bambini, sono rimasti affascinati dai cartoni animati e dai film che ritraevano le innumerevoli avventure di questi cacciatori di ectoplasmi? Studio Cambridge, dopo averci deliziato con Primal, ha pensato anche a questo! Pur non essendo un videogioco basato su questa serie, Ghost Hunter si propone sul mercato come un ottima avventura ricca di suspance che ci metterà nei panni del classico poliziotto americano pieno di senso dell'umorismo, costretto a lottare contro nemici già defunti, ovvero: fantasmi! A causa di una sua "piccola" distrazione durante un sopraluogo, Lazarus schiaccia inavvertitamente un pulsante che libera milioni di spiriti imprigionati in un laboratorio nello scantinato della scuola. L'apertura della scatola di contenimento fa intervenire una sorta di intelligenza artificiale posta come guardiano del laboratorio, che spiega a Lazarus come fare per sistemare il danno causato dalla sua disattenzione. Come se non bastasse anche la nostra compagna viene rapita e per ritrovarla dovremo fare molta strada ed affrontare pericoli sempre maggiori. Come avrete capito la trama è ben sviluppata e piena di colpi di scena, non brilla di certo per originalità ma propone un buon mix di ironia e tensione. Ora andiamo a vedere il resto.
Grafica
Sotto l'aspetto visivo siamo su ottimi livelli: le ambientazioni sono molto vaste e dettagliate, molti gli oggetti in movimento. Foglie che volano, finestre che sbattono, mensole che cadono al vostro passaggio, luci che si abbassano all' avvicinarsi di un ghost: tutto ciò che serve per creare l'altmosfera giusta! Molte volte vi sembrerà di giocare a Silent Hill (una scuola abbandonata, il buio ed una torcia vi dicono niente?) e l'ansia non si farà attendere. I personaggi sono incredibilmente dettagliati e realistici: Lazarus è definito in modo impeccabile (guardate la sua barba!) e il cattivone di turno (tra l'altro somigliante a Renato Zero) ha un ottimo morphing facciale: persino le rughe si increspano quando si arrabbia. Anche i diversi tipi di ectoplasmi sono molto vari e ben definiti, soprattutto i boss di fine livello, immensi per realizzazione e dimensione: rimarrete a bocca aperte quando l'alligatore gigante della palude ... bhe non voglio rovinarvi la sorpresa. Le animazioni sono ottime, molto fluide e legate tra loro, molto realistici i movimenti del protagonista e alcune creature si muovono veramente come indemoniate o fluttuano che è un piacere vederle! Effetti di luce a go-go: il sole al tramonto nel villaggio fantasma è un vero spettacolo. E poi laser, riflessi, colori e ombra sono quanto mi meglio si possa chiedere. Come successe in Primal, anche in Ghost Hunter la realizzazione tecnica è davvero impeccabile.
Sonoro
Buonissimo il comparto audio che non delude grazie ad una colonna sonora orecchiabile e che non disturba mai: rumori e grugniti ben campionati, tonfi e urla da far racappricciare. Una nota molto positiva è il doppiaggio completamente in italiano realizzato da attori professionisti del settore! Pochi giochi dispongono di un parlato italiano così ben fatto e ricco di enfasi: davvero un ottimo lavoro. Dialoghi ben calibrati soprattutto nella struttura, che non stancano ma divertono e tengono accesa la fiamma del coinvolgimento.
Il fantasma che c'è in te
Lazarus, durante l'evolversi della storia, scopre di aver avuto un incontro ravvicinato con un ectoplasma all'inizio dell'avventura, che puo' uscire dal suo corpo grazie a portali di luce che si trovano per i livelli. Astrale, questo il nome dello spettro, puo' esserci utile in alcune sessioni di gioco per attivare ascensori inaccessibili e passare attraverso muri, pareti, aprire porte o dare energia a dei macchinari. Astrale ha la capacità di assorbire le abilità di alcuni dei fantasmi catturati da Lazarus divenendo così sempre più indispensabile! Anche lei sarà molto utile per lo sviluppo della trama che, con il passare del tempo, risulterà sempre più cinematografica.
Note Dolenti
Purtroppo non esiste il gioco perfetto e anche Ghost Hunter ne è la prova! Se fin qui tutto potrebbe presagire ad un nuovo capolavoro della storia dei videogiochi la valutazione sul sistema di controllo desta invece qualche lacuna, e anche piuttosto pesante. Fin dalle prime battute ci si rende conto di come sia difficoltoso affrontare le battaglie, non solo per il sistema di puntamento scomodo ma anche per il posizionamento delle telecamere, che molte volte risultano fuori luogo e non premettono di vedere ciò che realmente serve in quel particolare momento. Un peccato davvero: pur godendo di mobilità manuale durante i combattimenti, le telecamere non riescono a soddisfare nessuna necessità: puntare e sparare non è semplice e intuitivo: serve molta pratica ma è comunque appagante riuscire a catturare qualche spettro. Altra nota piuttosto negativa è il fatto che alcuni indovinelli sono davvero impossibili! Senza la soluzione credo sia solo una questione di fortuna riuscire a fare quello che serve! Passare 4 ore girovagando per una casa in cerca di un modo per liberare lo spirito di una bimba da una gabbia di sangue non sarà raro, ma poco piacevole.
Conclusioni
Studio Cambridge ha fatto un buon lavoro con Ghost Hunter ma ha dimenticato di ottimizzare il sistema di controllo e la gestione delle telecamente durante i combattimenti, cosa che alcuni non hanno gradito nemmeno in Primal. Un po' di allenamento migliora sicuramente le cose e rende più giocabile un titolo meraviglioso come Ghost Hunter, pregevole sorpattutto sotto l'aspetto tecnico. Da provare e giocare fino alla fine!
Recensione Ghost Hunter
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Ghost Hunter - 1106
Ghost Busters?
Chi di voi non ha mai sognato di
essere un Ghost Buster? Quanti di noi, da bambini, sono rimasti affascinati dai
cartoni animati e dai film che ritraevano le innumerevoli avventure di questi
cacciatori di ectoplasmi? Studio Cambridge, dopo averci deliziato con Primal, ha
pensato anche a questo! Pur non essendo un videogioco basato su questa serie,
Ghost Hunter si propone sul mercato come un ottima avventura ricca di suspance
che ci metterà nei panni del classico poliziotto americano pieno di senso
dell'umorismo, costretto a lottare contro nemici già defunti, ovvero: fantasmi!
A causa di una sua "piccola" distrazione durante un sopraluogo, Lazarus
schiaccia inavvertitamente un pulsante che libera milioni di spiriti
imprigionati in un laboratorio nello scantinato della scuola. L'apertura della
scatola di contenimento fa intervenire una sorta di intelligenza artificiale
posta come guardiano del laboratorio, che spiega a Lazarus come fare per
sistemare il danno causato dalla sua disattenzione. Come se non bastasse anche
la nostra compagna viene rapita e per ritrovarla dovremo fare molta strada ed
affrontare pericoli sempre maggiori. Come avrete capito la trama è ben
sviluppata e piena di colpi di scena, non brilla di certo per originalità ma
propone un buon mix di ironia e tensione. Ora andiamo a vedere il resto.
Grafica
Sotto
l'aspetto visivo siamo su ottimi livelli: le ambientazioni sono molto vaste e
dettagliate, molti gli oggetti in movimento. Foglie che volano, finestre che
sbattono, mensole che cadono al vostro passaggio, luci che si abbassano all'
avvicinarsi di un ghost: tutto ciò che serve per creare l'altmosfera giusta!
Molte volte vi sembrerà di giocare a Silent Hill (una scuola abbandonata, il
buio ed una torcia vi dicono niente?) e l'ansia non si farà attendere. I
personaggi sono incredibilmente dettagliati e realistici: Lazarus è definito in
modo impeccabile (guardate la sua barba!) e il cattivone di turno (tra l'altro
somigliante a Renato Zero) ha un ottimo morphing facciale: persino le rughe si
increspano quando si arrabbia. Anche i diversi tipi di ectoplasmi sono molto
vari e ben definiti, soprattutto i boss di fine livello, immensi per
realizzazione e dimensione: rimarrete a bocca aperte quando l'alligatore
gigante della palude ... bhe non voglio rovinarvi la sorpresa. Le animazioni
sono ottime, molto fluide e legate tra loro, molto realistici i movimenti del
protagonista e alcune creature si muovono veramente come indemoniate o fluttuano
che è un piacere vederle! Effetti di luce a go-go: il sole al tramonto nel
villaggio fantasma è un vero spettacolo. E poi laser, riflessi, colori e ombra
sono quanto mi meglio si possa chiedere. Come successe in Primal, anche in Ghost
Hunter la realizzazione tecnica è davvero impeccabile.
Sonoro
Buonissimo il comparto
audio che non delude grazie ad una colonna sonora orecchiabile e che non
disturba mai: rumori e grugniti ben campionati, tonfi e urla da far
racappricciare. Una nota molto positiva è il doppiaggio completamente in
italiano realizzato da attori professionisti del settore! Pochi giochi
dispongono di un parlato italiano così ben fatto e ricco di enfasi: davvero un
ottimo lavoro. Dialoghi ben calibrati soprattutto nella struttura, che non
stancano ma divertono e tengono accesa la fiamma del coinvolgimento.
Il
Lazarus,fantasma che c'è in te
durante l'evolversi della storia, scopre di aver avuto un incontro ravvicinato
con un ectoplasma all'inizio dell'avventura, che puo' uscire dal suo corpo
grazie a portali di luce che si trovano per i livelli. Astrale, questo il nome
dello spettro, puo' esserci utile in alcune sessioni di gioco per attivare
ascensori inaccessibili e passare attraverso muri, pareti, aprire porte o dare
energia a dei macchinari. Astrale ha la capacità di assorbire le abilità di
alcuni dei fantasmi catturati da Lazarus divenendo così sempre più
indispensabile! Anche lei sarà molto utile per lo sviluppo della trama che, con
il passare del tempo, risulterà sempre più cinematografica.
Note
Purtroppo nonDolenti
esiste il gioco perfetto e anche Ghost Hunter ne è la prova! Se fin qui tutto
potrebbe presagire ad un nuovo capolavoro della storia dei videogiochi la
valutazione sul sistema di controllo desta invece qualche lacuna, e anche
piuttosto pesante. Fin dalle prime battute ci si rende conto di come sia
difficoltoso affrontare le battaglie, non solo per il sistema di puntamento
scomodo ma anche per il posizionamento delle telecamere, che molte volte
risultano fuori luogo e non premettono di vedere ciò che realmente serve in quel
particolare momento. Un peccato davvero: pur godendo di mobilità manuale durante
i combattimenti, le telecamere non riescono a soddisfare nessuna necessità:
puntare e sparare non è semplice e intuitivo: serve molta pratica ma è comunque
appagante riuscire a catturare qualche spettro. Altra nota piuttosto negativa è
il fatto che alcuni indovinelli sono davvero impossibili! Senza la soluzione
credo sia solo una questione di fortuna riuscire a fare quello che serve!
Passare 4 ore girovagando per una casa in cerca di un modo per liberare lo
spirito di una bimba da una gabbia di sangue non sarà raro, ma poco
piacevole.
Conclusioni
Studio Cambridge ha fatto un buon lavoro con Ghost Hunter ma ha
dimenticato di ottimizzare il sistema di controllo e la gestione delle
telecamente durante i combattimenti, cosa che alcuni non hanno gradito nemmeno
in Primal. Un po' di allenamento migliora sicuramente le cose e rende più
giocabile un titolo meraviglioso come Ghost Hunter, pregevole sorpattutto sotto
l'aspetto tecnico. Da provare e giocare fino alla
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