Recensione Ghost Recon 2

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Recensione Ghost Recon 2
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  • PS2
  • Xbox
  • NGC
  • Pc
  • Nonostante i conflitti che affliggono il mondo comincino veramente a stancare le case videoludiche continuano a sfornare decine di giochi di guerra, alcuni con retroscena reali (come, ad esempio, Medal of Honor), altri inventati. Di quest'ultima categoria fa parte Ghost Recon 2: chi, se non Tom Clancy, il più grande scrittore di fantapolitica contemporanea, poteva occuparsi della trama?

    E' l'anno 2007, e dopo il misterioso affondamento di una nave statunitense nel mar del Giappone sale la tensione fra Corea del Nord e Usa. A quanto pare, l'intenzione Coreana è quella di attaccare con bombe nucleari la Cina. Gli States vogliono vederci chiaro, e inviano in territorio nemico i "fantasmi": questi sono un'unità d'élite appartenente alle forze speciali americane, che utilizza le tecnologie belliche più all'avanguardia del mondo. Impersonerete Scott Mitchell, capitano di questa "invisibile" forza armata.

    Il gioco

    I fan della serie noteranno immediatamente una grossa novità: la visuale di gioco è passata dalla prima alla terza persona.
    Questo cambiamento, pur non stravolgendo lo stile di gioco, sottolinea l'impostazione maggiormente action che Ubisoft ha voluto dare al proprio prodotto. Ghost Recon 2 è a tutti gli effetti uno sparatutto d'azione, ma gli elementi tattici dello scorso episodio sono, in parte, stati mantenuti. Ma se il primo Ghost Recon sarà ricordato per l'eccessivo realismo (e, per la frustrante difficoltà), posso fin da subito tranquillizzarvi sulla maggiore facilità di utilizzo di questo acclamato seguito. Ciò è riscontrabile fin dalla prima missione: se nello scorso capitolo controllavate tutta la squadra, passando a piacimento da un membro all'altro, ora vi limiterete a comandare il capitano, impartendo ordini al resto del team. Tutto questo avviene con grande naturalezza grazie all'ottimo sistema di controllo implementato: con il tasto "triangolo" richiamerete la schermata delle direttive, e con le frecce direzionali selezionerete l'azione desiderata. Ovviamente ogni soldato ha la propria specializzazione, e l'eventuale "richiesta" al cecchino di buttarsi a
    capofitto nello scontro a fuoco sarà rispedita al mittente con un gentile "Non posso signore". Nel caso siate in possesso dell'Headset, sarà possibile impartire gli ordini vocalmente, il che non è solo molto "cool", ma anche realistico. In alcune missioni, però, saranno testate le vostre abilità di "Rambo", visto che sarete mandati a sgominare intere orde di nemici da soli, o meglio, con le vostre armi all'ultimo grido.
    In questo episodio, è presente anche un'inedita modalità, denominata "Lupo Solitario", in cui il solo Scott Mitchell, armato fino ai denti, affronterà decine di sparatorie fino ad arrivare alla meta. La modalità, sebbene poco profonda, diverte grazie al funzionale sistema di puntamento, che permette di sparare anche in condizioni di quasi totale copertura al fuoco nemico. Il livello di sfida è garantito da un I.A. dei nemici piuttosto agguerrita che difficilmente subirà passivamente i vostri attacchi; questo, però, sottolinea un problema: l'assenza di punti di salvataggio o check point all'interno delle missioni. E' vero che i livelli non sono particolarmente lunghi, ma dover ricominciare tutto da capo perché l'ultimo nemico vi ha freddato con un colpo alla testa è molto più che frustante.

    Un altro difetto è la poca importanza data alla trama: nonostante lo zampino di Clancy possa far presagire il contrario la storia è poco profonda e ancor meno approfondita, e si limita a stringati briefing che elencano gli obiettivi successivi. Non si pretendono filmati "Metalgearsolidiani", ma una maggiore descrizione degli eventi sarebbe stata molto gradita.

    Gameplay e Online

    Le differenze rispetto al primo Ghost Recon non hanno "risparmiato" neanche il gameplay: se prima l'elemento stealth era di vitale importanza si può adesso procedere con minor cautela e tatticismo. Proprio la diminuzione del senso tattico potrebbe far storcere il naso ai fan del genere. In effetti il gioco non è più focalizzato sulla squadra, bensì sulla sopravvivenza del giocatore.

    Grande innovazione è invece portata dal gioco in rete, che permette a 16 giocatori di combattere secondo stili e regole settate prima della partita online. Si va dal classico deathmatch a squadre, per passare alla modalità "Assalto" (una squadra attacca mentre la seconda si difende), fino ad arrivare alla "Supremazia" (due squadre si affrontano per ottenere la supremazia sul campo di battaglia). La modalità a mio avviso più interessante è però quella che permette di affrontare l'intera avventura in cooperativa con 3 compagni reali. Il tutto, oltre ad aumentare esponenzialmente la longevità, è realizzato con doviziosa cura, anche se a volte il lag eccessivo rende frammentaria l'azione di gioco, e alcuni caricamenti sono da latte alle ginocchia.

    Grafica e sonoro

    Tecnicamente parlando il gioco è soddisfacente: soprattutto il modelli dei personaggi, sono molto realisticici. Anche il più insignificante dei particolari, come una tasca o delle munizioni, sono costituire di poligoni e non più disegnate sulle texture dei pantaloni. Anche le animazioni del protagonista sono fluide e realistiche e la pesantezza delle armi è perfettamente ricreata nelle movenze sofferte del vostro soldato. Tuttavia il prezzo da pagare per modelli così dettagliati, visto il limitante hardware Ps2, è stato il sacrificio di alcuni elementi: innanzitutto lo scenario, scarno e poco variegato. Le ruote dei mezzi ottagonali, i proiettili che sembrano usciti direttamente da una sparatoria a suon di laser di Star Wars, e un diffuso bad clipping fanno il resto.

    Molto buono, invece, il comparto sonoro, sia per quanto riguarda l'ottimo doppiaggio in italiano che l'accompagnamento musicale. Ben realizzati anche gli effetti sonori: le esplosioni sono "roboanti" al punto giusto, mentre il rumore del metallo colpito da un proiettile rievoca in tutto e per tutto la realtà.

    Conclusioni

    Il grosso errore che si può fare nella valutazione diGhost Recon 2 è quello di paragonarlo al passato episodio: in quel caso potrebbe uscirne con le ossa rotte. Se invece si guarda a questo seguito come uno sparatutto d'azione con alcuni elementi tattici allora il giudizio non può che essere positivo. E' ben realizzato, divertente e con una longevità resa praticamente infinita da un ottimo supportpo per il multyplayer online: in sostanza, un gioco da comprare senza riserve, e sicuramente massimo esponente del genere per quanto riguarda il mercato Ps2.

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