God of War The Card Game: recensione del gioco da tavolo di Kratos e Atreus

Analizziamo il nuovo board game tratto dal capolavoro PS4: l'avventura di Sony Santa Monica diventa ora un gioco di carte.

God of War The Card Game: recensione del gioco da tavolo di Kratos e Atreus
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La saga di Santa Monica non ha certo bisogno di presentazioni: come dimostra la nostra recensione di God of War, l'ultima avventura di Kratos segna l'inizio di un nuovo corso per la serie, ambientata nelle fredde terre del nord. Il successo dell'opera videoludica ha dato origine a un board game che, purtroppo, non riesce a sfruttare adeguatamente la licenza del titolo di partenza.

Prima che qualcuno si preoccupi è bene subito specificarlo: questo gioco non richiede l'acquisto di bustine aggiuntive, o ricerche folli di carte rare, e nella scatola c'è già tutto quello che serve. A meno che non escano nuove espansioni, insomma, non dovrete sborsare nessun euro aggiuntivo. Seguiteci nella nostra recensione per comprendere se vale o meno la pena tentare di impedire il Ragnarok.

Lo svolgimento della partita

In questo gioco di carte cooperativo dovrete evitare il Crepuscolo degli Dei, e per farlo sarà necessario completare due scenari e sconfiggere un boss, scegliendo casualmente tra le dieci avventure (6 missioni, 4 boss) disponibili nella confezione.

Il viaggio nei Nove Regni inizia con la selezione del personaggio: i candidati sono Kratos, Atreus, Freya, Mimir e Brok/Sindri (che contano come una singola unità). Ognuno di essi è dotato di una plancia che indica le ferite e il punteggio di Rabbia, nonché di un mazzetto di carte personalizzato e diverso da quello degli altri.

A questo punto occorre preparare la plancia, che viene realizzata allineando le carte dello scenario scelto. Quest'ultime vanno posizionate creando una sorta di "schermata di gioco", un vero e proprio screen su cui sono visibili nemici ed oggetti con cui interagire. Dopo aver allestito il tutto, si può iniziare a giocare.

La partita è divisa in diverse fasi: in quella di preparazione si pescano le carte fino a raggiungere il proprio limite (solitamente sette, ma è un numero che può variare in base ad alcuni fattori); e nella fase successiva i giocatori attivano a turno i loro eroi. Sarà possibile muoversi posizionando la propria miniatura sulla base delle "colonne" della plancia di gioco. Non potremo poi disporre più di due partecipanti sulla stessa area, e in simili frangenti l'utente più avanzato fungerà da bersaglio di tutti gli attacchi dei nemici.

Un'altra opzione consiste nell'usare le carte della mano, che possono servire per colpire o per attivare "effetti scenici". In questo ultimo caso basta scartare le carte indicate dall'attivazione dell'oggetto scenario. L'attacco è invece un po' più complesso: bisognerà infatti giocare le card in base al al danno che si vuole infliggere (mischia o distanza) e dopo si lancerà un dado che rappresenta la possibilità di difesa dell'avversario.

Il numero che ne scaturisce indicherà i danni parati. Facciamo un esempio per capirci meglio: nel caso in cui giocassimo alcune card "mischia +4", e dopo il tiro del dado del mostro il risultato sarà 1, avremo inflitto 3 danni. Se si superano le ferite massime, il bersaglio viene decretato sconfitto, e si ruota la carta.

Chiaramente possono essere usate le card anche per garantire potenziamenti a se stessi e ai compagni. Resta inoltre un'ultima azione attivabile durante il proprio turno, ossia la Rabbia, tuttavia ciò vale unicamente se il suo valore è al massimo. Alla fine di ogni attivazione di un eroe avviene quella dello Scenario. Ci toccherà girare una carta del mazzo migliorie e - in base alla runa presente su di essa - verranno azionate tutte le card della plancia indicate dallo stesso simbolo. Gli effetti sono tra i più disparati: si parte dall'attacco di mostri, fino all'uso di trappole o benefici per i giocatori presenti sul tabellone, passando per l'arrivo di nuove unità. Quando tutti i partecipanti avranno agito e risolto gli effetti, bisognerà avviare obbligatoriamente un'attivazione extra dello scenario, secondo le modalità già indicate in precedenza.
L'avventura prosegue finché tutti gli obiettivi non saranno evasi o tutti i giocatori saranno morti. Questo, per sommi capi, è lo svolgimento di una singola partita, che continua di scenario in scenario giungendo fino all'immancabile boss, sconfitto il quale sarà dichiarata la vittoria di tutti i partecipanti.

Numero di giocatori, durata, pregi e difetti

Il gioco è fruibile con qualsiasi numero di giocatori, anche se l'esperienza migliore risulta quella con tre o quattro persone. È possibile anche giocare in solitaria, con ovvi limiti in fatto di divertimento. Le partite possono durare circa due ore, ma gli utenti più esperti sarebbero in grado di giungere a conclusione anche in meno tempo.

Sul piano ludico, il sistema di gioco è sicuramente interessante, dal momento che riesce a mischiare elementi dei giochi di carte ad altri dei board game più canonici. Non mancano infatti aspetti basilari di deckbuilding posti su una plancia di gioco molto dinamica, poiché le sue parti, formate da varie carte, ruotano in base alle azioni svolte dai giocatori, mostrando nuove attività e nemici. INFO VARIEDurata: 90'
Numero di giocatori: 1-4
Numero ideale di giocatori: 3-4
Tipologia: cooperativo
Complessità: medio-bassa
Publisher: Asmodee
Lingua: italiano
Età: 14+
Prezzo suggerito: 40 euro su Amazon.it

Questo sistema, in sostanza, propone meccaniche funzionali, capaci di creare delle situazioni piuttosto diversificate, soprattutto nelle sfide contro i boss. Inoltre ci sono parse ben riuscite anche alcune dinamiche che ricordano quelle del videogioco: può esserci ad esempio la necessità di "attivare" le rune per aprire gli scrigni sigillati o di colpire il nucleo di un Antico.
Il prodotto non sembra però avere ben chiaro il suo target: i giocatori alle prime armi potrebbero essere scoraggiati dall'impostazione abbastanza punitiva del titolo, che nel caso di morte costringe a lunghe attese passate senza far nulla. Del resto, se arriverete a zero punti ferita, eventualità niente affatto rara (almeno all'inizio), dovrete aspettare lo scenario successivo prima di poter resuscitare il vostro alter-ego e giocare nuovamente. Una meccanica eccessivamente invalidante, specialmente per un gioco del 2019.

Se invece siete utenti più navigati, o con un minimo di esperienza nel settore, ci metterete veramente poco a trovare una serie di difetti che rendono l'esperienza pressoché inconsistente, individuando in pochissimo tempo e con grande facilità il modo di completare la partita senza subire una singola ferita.

Questo accade, probabilmente, a causa di una fase di playtesting troppo frettolosa: abbiamo impiegato pochi turni per trovare combo veramente disastrose per l'economia di gioco, un difetto che si sarebbe potuto evitare con una maggiore attenzione alla parte dedicata al deckbulding.

Come ciliegina sulla torta troviamo anche un prezzo leggermente fuori scala. Nella scatola sono presenti quasi e esclusivamente carte e qualche segnalino di cartone, veramente un contenuto troppo risicato a fronte dei 40 euro di spesa necessari. Questa limitatezza assume una gravità ancora più difficile da digerire, dal momento che si tratta di un prodotto realizzato dalla CMON, che ha sempre confezionato opere di altissima qualità; d'altronde, con la stessa cifra, è possibile portarsi a casa titoli di livello nettamente superiore.

God of War The Card Game God of War The Card GameVersione Analizzata MultiGod of War è un gioco di carte imperfetto, figlio di una realizzazione frettolosa e con pochissimo playtesting alle spalle. Fortunatamente non tutto è da buttare: l’idea della plancia formata da carte che ruotano cambiando la scena in base alle azioni non è certo male, ma purtroppo non è sufficiente per un esborso di 40 euro. Si tratta comunque di un prodotto che può appassionare gli amanti del guerriero Spartano, ma il nostro consiglio è quello di aspettare un calo di prezzo. Nonostante le atmosfere dell'esclusiva PS4 siano riprodotte con sufficiente valore, questa volta Kratos è stato sconfitto da un lancio di dadi.

6.3