Recensione Golden Sun: L'Era Perduta

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Recensione  Golden Sun: L'Era Perduta
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  • Gba
  • Il viaggio continua

    Riprende, dopo una pausa durata quasi due anni, la narrazione delle vicende ambientate nella magica terra di Weyard: questa volta, però, i protagonisti non saranno più gli eroi del primo capitolo ma altri personaggi già noti ma che, fino ad ora, avevano rivestito un ruolo marginale.
    Per chi non avesse giocato al primo “Golden Sun” ecco un breve riassunto di quanto accaduto finora: Isaac e Garet sono due giovani abitanti del villaggio di Vale. Quando la loro cittadina viene assalita ed un antico artefatto rubato, i due vengono incaricati di inseguire i ladri e recuperare il maltolto; i due ragazzi sono maestri dell'arte conosciuta come Psinergia, grazie alla quale, in caso di necessità, possono far ricorso ad incredibili poteri o evocare mitologiche creature.
    Durante il loro viaggio altri due personaggi si uniscono a loro, il mago Ivan e la sacerdotessa Mia, anch'essi dotati di speciali poteri: il viaggio dei quattro amici sarà lungo e periglioso ma si concluderà con un mezzo fallimento. Raggiunti ed eliminati due dei ladri (Saturos e Adexia), il gruppo di amici non riesce però ad impedire che questi raggiungano il proprio scopo, quello cioè di abbattere due dei quattro fari che sono a guardia di un antico potere proibito: qui si interrompe il primo capitolo.

    Nuovi eroi

    Gli eventi narrati in questo Golden Sun 2 prendono il via con nuovi protagonisti, già visti nel primo capitolo ma che, fino ad ora, avevano rivestito un ruolo piuttosto marginale: Jenna e Kraden sono due abitanti di Vale rapiti da Adexia e Saturos, Felix, fratello di Jenna e creduto morto anni prima, era misteriosamente ricomparso tra le fila dei nemici mentre Sara è una sacerdotessa anch'essa rapita dai misteriosi ladri. Dopo il crollo dei due fari e la scomparsa di Saturos e Adexia l'azione passa di mano al quartetto che, per motivi che scopriremo nel corso del gioco, decidono di continuare l'impresa cominciata dai loro rapitori...
    L'espediente del cambio di protagonisti può essere dovuto sia alla volontà di permettere di godersi questo secondo capitolo anche a chi non abbia giocato al primo, sia alla volontà di sostituire gli anonimi protagonisti del prequel con personalità più interessanti: in quest'ultimo caso, però, i ragazzi di Camelot hanno senz'altro, nuovamente fallito! Come nel precedente episodio, la storia prende ben presto il sopravvento su tutto il resto ed i vari protagonisti vengono un pò abbandonati a se stessi, senza una personalità ben delineata al punto che i cattivi appaiono assai più carismatici degli eroi: un vero peccato!

    Un classico gdr

    Come il precedente capitolo “Golden Sun 2” è un gdr giapponese classico che più classico non si può: visuale isometrica dall'alto, combattimenti casuali e a turni, quest ed enigmi a go-go, personaggi super-deformed...
    Inoltre sia il comparto grafico che il gameplay sono stati ripresi pari pari dal prequel: se questo può far piacere per la sensazione di continuità tra i due capitoli che trasmette, qualche dubbio sulla liceità di un'operazione simile è inevitabile.
    Ci si chiede come mai sia stato necessario attendere tanto tempo per questo seguito se poi non offre nulla di nuovo, trama a parte: ancora una volta dovremo muovere il nostro personaggio SD attraverso villaggi e dungeons, interagire con le persone, accettare quest, affrontare mostri, accumulare esperienza e crescere di livello...
    Niente di male, tutte cose già viste ed apprezzate nel primo Golden Sun (ed in mille altri gdr simili), solo che questa volta la grafica non ci fa più gridare al miracolo (quello che era straordinario due anni fa ora ci appare “solo” bello), la localizzazione in italiano non rappresenta più la carta vincente (ora sono usciti altri prodotti localizzati, i Pokèmon, FFTA...) ed alla fine, di fronte all'ennesimo bel titolo dal gameplay vecchio di dieci e più anni ci si domanda se mai potremo godere di qualche titolo originale ed innovativo sul nostro GBA!

    Il comparto tecnico

    Come nel primo episodio, quindi, ci troviamo di fronte ad un ottimo titolo, dalla grafica ricca e colorata e dalla buona giocabilità: per procedere nell'avventura è necessario combattere molto per accrescere il proprio livello e risolvere enigmi spesso impegnativi (talvolta al limite del frustrante).
    I personaggi si distinguono in base alla loro classe ed ai poteri posseduti: questi sono determinati dai cosiddetti Djinn, piccoli mostriciattoli da catturare e che conferiscono poteri differenti a seconda dell'eroe con cui vengono abbinati. I Djinn, inoltre, possono essere utilizzati in combattimento lanciandoli direttamente all'attacco oppure per evocare creature più potenti.
    I combattimenti, a turni, sono per lo più casuali: durante gli stessi i personaggi possono avvalersi di attacchi fisici, magie (offensive, di supporto e curative) o evocazioni.
    La trama, più approfondita che nel precedente capitolo, soffre tuttavia del medesimo problema: è estremamente lineare e dopo una partenza intrigante tende a rallentare e diluirsi in tante, troppe piccole sotto-storie che ottengono solo l'effetto di far perdere spesso di vista l'obiettivo principale, finendo col lasciare il giocatore vagare dimentico della meta.
    La giocabilità rimane comunque altissima, mentre il comparto tecnico rimane di primo piano: pur non presentando significative migliorie rispetto al predecessore, la grafica rimane comunque una delle migliori ammirabili sul portatile Nintendo, colorata e ricca di particolari ed effetti speciali. Più anonima la colonna sonora, funzionale l'audio.
    La longevità è garantita dalla quarantina di ore necessarie per completare il gioco, oltre che dalla possibilità di sfidare, con il proprio party, quello di un amico via link.

    Conclusioni

    Mi rendo conto che nella mia recensione posso essere sembrato fin troppo severo nei confronti del titolo: in realtà alla Camelot sanno fare il loro mestiere e Golden Sun 2 - L'era perduta rimane senz'altro uno dei migliori giochi di ruolo al momento disponibili per GBA, graficamente ineccepibile, longevo e parecchio godibile.
    Dispiace tuttavia constatare come, dopo tutto questo tempo, nessuna significativa miglioria sia stata apportata né al gameplay né al comparto grafico, dove margini di miglioramento erano senz'altro presenti: vi sembrerà, davvero, di giocare ancora con la cartuccia del prequel! Se questo sia un bene o un male spetta a voi deciderlo...
    Desta perplessità anche l'ostinazione da parte della Nintendo a non apportare significative innovazioni nei suoi titoli per GBA: “Golden Sun 2”, per quanto ben realizzato, rimane, nei suoi elementi di fondo, un gioco vecchio di una decina di anni!

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