Recensione Gradius Collection

La flotta dei Vic Vipers atterra su Playstation Portable

Recensione Gradius Collection
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Psp
  • Option!

    Dopo aver viaggiato per centinaia di anni luce e visitato quasi tutte le console, i computer ed i cellulari, la Vic Viper approda anche sulla piccola piattaforma di casa Sony, con una raccolta dei titoli di maggior successo di questa serie.
    Konami infatti ci propone in questa "Gradius Collection", il primo episodio che fece storia ovvero "Gradius I", seguito da "Gradius II - Gofer", "Gradius III", "Gradius IV" e infine "Gradius Gaiden".

    Shoot the core!

    Per scovare le origini del caratteristico gameplay di Gradius, dobbiamo tornare indietro nel 1981, quando Konami pubblicò Scramble. Il titolo metteva il giocatore a comando di una navicella spaziale il cui compito principale era quello di eliminare ogni cosa apparisse sullo schermo, tenendo d'occhio una barra che indicava il carburante. I livelli presenti erano cinque e alla fine vi era una base che fungeva da boss finale.
    La saga vera e propria di Gradius ha inizio invece durante il 1985, nelle sale giochi Giapponesi, mentre in Europa ed in America lo splendido shooter giunge successivamente con il nome di Nemesis. Da allora si sono susseguiti numerosi episodi su svariate piattaforme, sia casalinghe che portatili, ad iniziare dal Nintendo Famicon, passando per il Gameboy, fino al più recente per Playstation 2.
    Fra questi Konami ha raccolto per la PSP gli episodi principali tralasciando pero' le avventure progettate per le console portatili e i vari spin-off della serie, come Parodius, una parodia come indica il nome stesso, o Salamander che aggiungeva agli stage a scrolling orizzontale quelli a scorrimento verticale. Lo scopo di Gradius è molto semplice ed è molto simile a quello di Scramble. Il giocatore deve farsi strada nel territorio avversario abbattendo le difese che proteggono il boss di fine livello, concentrandosi poi su quest'ultimo per eliminarlo definitivamente.
    Nel gameplay di gradius fu inserita una delle novità rivoluzionaria per l'epoca, la "Power Meter". In questa barra venivano indicati, in ordine di importanza, tutti i vari potenziamenti di cui si può entrare in possesso raccogliendo dei globi energetici rilasciati dagli avversari abbattuti.
    Il primo "pod" raccolto consentiva di acquisire l' armamento posizionato sul lato sinistro della barra; collezionando un ulteriore globo energetico si poteva selezionare il potenziamento successivo e così via fino allìultima casella. Questo particolare metodo di gestione dell'armamento ha procurato non pochi grattacapi a più di una generazione di giocatori, intenti a raccogliere più pod energetici possibili, stando nel contemo attenti ad utilizzarli nel momento ideale; un solo globo in più poteva significare lo speco di tutti quelli raccolti fino a quel momento, ed in più di un caso la morte certa...
    I power up in Gradius si dividevano in:
    Speedup: un aumento della velocità generale della navicella
    Missile: aggiunta di un missile secondario utile per sparare i nemici a terra
    Double: raddoppiamento della potenza di fuoco
    Laser: trasformazione dell'arma principale in una laser
    Option: piccole sfere sulla coda della navicella che aiutavano facendo fuoco continuamente
    Shield: una barriera protettiva nella parte frontale della Vic Viper
    Nei primi episodi della saga i boss di fine livello erano rappresentati da navicelle spaziali, il cui punto debole era il cosiddetto "core", ovvero una sfera posta al centro dell'avversario. Il giocatore doveva dapprima distruggere tutte le barriere che proteggevano quel punto vitale e solo successivamente concentrarsi su
    di esso per vedere il mostro eliminato definitivamente. Negli episodi successivi della saga le astronavi vennero poi sostituite da mostri di forma più organica e il "core" fu rimpiazzato da altri punti deboli, come ad esempio la testa o gli occhi dell'avversario. Queste caratteristiche principali del gameplay non sono mai cambiate nel corso degli anni, e si può dire che Gradius oltre a miglioramenti grafici e a piccoli ritocchi, non ha mai subito grosse rivoluzioni lungo i vari episodi. In Gradius II ad esempio, l'unica vera novità era quella di poter scegliere fra quattro combinazioni di potenziamenti, che andavano a cambiare i componenti delle categorie "Missile" "Double" e "Laser". Inoltre il giocatore poteva selezionare uno fra due tipi di scudo con la differenza che una era solo frontale, mentre l'altra avvolgeva con meno potenza tutta la navicella.
    Gradius III inserì invece per la prima volta l'editor degli armamenti che, sulla falsa riga del metodo di selezione arsenale che caratterizzava l'episodio precedente, permetteva di creare un mix fra i diversi tipi di armi. Purtroppo pero' questo titolo non ebbe molta fortuna vista la sua grande difficoltà e Konami fu costretta ad eliminarlo rapidamente dalle sale giochi arcade. Questo difetto continua a farsi sentire chiaramente anche oggi e infatti Gradius III risulta essere il gioco meno efficace e a tratti il più frustrante di tutta la raccolta. Successivamente, reduce dagli errori commessi, Konami allontanò la saga dagli arcade e pubblicò solo per console l'episodio "Gaiden" che divenne così il quarto della serie.Il titolo era caratterizzato dall'eliminazione dell'editor sostituito dalla possibilità di scegliere fra diverse navicelle, ognuna delle quali aveva diversi schemi di potenziamenti. Furono inoltre inseriti alcuni elementi del gameplay dello spin-off Salamander, come ad esempio una doppia potenza per il laser e per il missile, e in più un nuovo tipo di barriera che regalava temporaneamente l'invulnerabilità alla navicella.

    Il cambio di piattaforma regalò inoltre al titolo anche un vero e proprio cambio di stile, dando la possibilità al giocatore di scegliere livelli di difficoltà come "Estremamente facile" ed "Estremamente difficile" che resero il gioco sicuramente più appetibile sia agli hardcore gamers che ai giocatori esordienti nel mondo degli shooter.
    Inoltre, grazie alla potenza di Playstation, furono inserite scene in 3D e due nuove navicelle, ognuna con le proprie
    caratteristiche speciali ed armamento peculiare.
    Il ritorno nelle sale giochi avvenne nel 1999 con Gradius IV, che diventò, a dispetto del titolo, il quinto episodio della serie e soprattutto uno dei migliori, anche di questa raccolta. Il gioco guadagnò un forte miglioramento grafico e Konami tornò sui suoi passi arcade prendendo maggior spunto dal gameplay di Gaiden III piuttosto che da quello del precedente episodio di stampo casalingo. Anche qui l'editor venne completamente eliminato e furono aggiunte altre due configurazioni di potenziamenti, e introdotto un sistema online che raccoglieva sul sito Konami i punteggi più alti dei giocatori giapponesi.
    La difficoltà ben bilanciata, il rinnovato comparto video e la possibilità di personalizzare la propria navicella in modo completo ed appagante premiarono il titolo con il meritato successo.

    Force Field!

    Nonostante non si noti tanta cura nei dettagli, Gradius Collection fa il suo dovere in maniera più che sufficiente.
    I caricamenti in generale sono abbastanza rapidi e ogni gioco presenta un suo sistema di salvataggio che lo rende quasi del tutto autonomo. E' possibile infatti memorizzare la propria partita in qualsiasi momento, e caricare i dati anche direttamente dal menu principale. Fra le opzioni disponibili c'è da segnalare quella relativa alle proporzioni del display. Nonostante lo schermo PSP si adatti perfettamente allo stile dei giochi a scorrimento orizzontale, è possibile scegliere fra tre modalità di visualizzazione: "Normale" (che propone il gioco nella sua forma originale), "Larga" (che espande la schermata mantenendo pero' le proporzioni) e "Piena" (che "schiaccia" il gioco su tutto lo schermo, non tenendo conto delle proporzioni). Gli extra di questa raccolta sono rappresentati dalla "Galleria" che al suo interno contiene due sottomenu, "Musica" e "Filmati". Il primo è un vero e proprio jukebox contenente tutte le tracce di ogni titolo disponibile della raccolta, in "Filmati", invece, si trovano le introduzioni delle raccolte "Gradius Deluxe Pack" (contenente i primi due episodi), "Gradius III and IV" e l'episodio "Gradius Gaiden".

    Gradius Collection Gradius CollectionVersione Analizzata PSPGradius Collection si inserisce in un panorama oramai già consolidato e molto ricco come quello delle raccolte o remake di vecchi successi per PSP, e lo fa in maniera soddisfacente. Chi è appassionato della saga troverà una collezione sicuramente completa e da non perdere, mentre i novizi a cui non piace il genere dovranno stare molto attenti e ponderarne l'acquisto vista la sua difficoltà e la poca differenza fra i vari titoli disponibili.

    7

    Quanto attendi: Gradius Collection

    Hype
    Hype totali: 0
    ND.
    nd

    Altri contenuti per Gradius Collection