Recensione Grand Theft Auto: Vice City

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Recensione Grand Theft Auto: Vice City
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  • PS2
  • Xbox
  • Pc
  • L'anno scorso, GTA 3 ha scioccato letteralmente l’intero pianeta videludico e se volete davvero rendervene conto è sufficiente che facciate un salto sul nostro forum per partecipare al sondaggio del buon SniperRex ( videogiocatore deviato o integrato…ecco l’aggettivo deviato vi assicuro che dipende in tutto o quasi da Gta). I primi due capitoli di quella che è di fatto una serie, anche se poco conosciuta, erano sostanzialmente dei 2D molto semplici nella loro progettazione ludica e tecnica, il primo in particolare ( visuale dall’alto..di certo non eccezionale ) e ne hanno entrambi risentito benchè ancora oggi alcuni nostalgici gli rimangano molto affezionati. GTA 3 era ben altra cosa: gameplay stupefacente, grafica 3D, una storyline non proprio complessa ma comunque accattivante, elementi che l’hanno reso il videogame per eccellenza dello scorso anno solare. Il difficile però arriva ora: come migliorarsi? E’ possibile? Come disse qualcuno “se po’…se po’!”

    The Story so far...

    Vice City aggiorna e amplia in maniera quasi spropositata il gameplay, migliora sotto l’aspetto grafico e viene infarcito da una miriade di chicche o segreti che dir si voglia.. Siamo a Liberty City, si, si avete capito bene. L'anno è il 1986 e presso il Marco’s Bistro alcune losche figure, tra cui tale Sonny, confabulano circa il benvenuto da riservare al caro vecchio amico di famiglia Tommy Vercetti, una sorta di Al Pacino versione Scarface prima maniera, appena uscito di prigione. La nota gang mafiosa dei Forelli ha particolarmente apprezzato che il nostro abbia evitato di tradire durante gli anni di galera, indi decidono di spedire il malcapitato a Vice City per tenerlo impegnato per un po’ fuori città vista anche la sua particolare esperienza nel narcotraffico. Purtroppo il primo incarico si rivela un disastro più o meno annunciato: durante lo scambio il carico di cocaina và perduto assieme al denaro del buon Sonny Forelli così Tommy si ritrova al verde, nei guai fino al collo e dovrà compensare questa perdita prima che l’arrivo di una miriade di gangsters direttamente da Liberty City aggravi ancor più la sua situazione.
    Che sia stato proprio Sonny a mandare all’aria l’affare per incastrare Vercetti?! L’uomo dei Forelli a Vice City, l’avvocato Rosemberg, è un’amico o un nemico!? Vi imbarcherete così in un’affannosa ricerca della polverina e dei soldi perduti e sarete ovviamente coinvolti in guerriglie più o meno sanguinolente tra bande rivali per il controllo del traffico di stupefacenti in città: cubani, Haitians, Befriend, Love Fist.

    Cosa cè di nuovo sotto il sole della Florida

    GTA Vice City, come il predecessore, è caratterizzato da una buona dose di comicità e violenza a braccetto: da questo punto di vista non delude e anzi i ragazzi della Rockstar ci presentano una città esageratamente infarcita di stereotipi anni 80’. Con l’evolversi dello storyboard, assai più complesso rispetto a quella del primo GTA, vi accorgerete che le missioni di “apprendistato” sono quasi scomparse, a parte quelle iniziali: dovrete più che altro raggiungere un certo punto della città per ricevere le istruzioni necessarie, recuperare un oggetto o altro, e tornare nuovamente al punto di partenza. Insomma dovrete metterci molto più impegno per portare a termine gli incarichi, la durata stessa oltre la difficoltà delle missioni è maggiore, senza contare che forze dell’ordine quanto mai agguerrite vi daranno la caccia senza tregua ( provate a seminarli con due stelle e vedrete ) quindi meglio tentare di passare inosservati o magari rifornirsi di munizioni, corpetto antiproiettile e fucile intimidatore (tutte cose che almeno all’inizio e salvo fattispecie particolari dovrete acquistare) prima di passare all’azione vera e propria. Parlando di azione, in GTAIII, una volta schiattati si ricominciava a giocare presso uno degli ospedali o stazioni di polizia in caso di arresto: in Vice City invece, un tassì comparirà vicino al vostro respawn e in cambio di una piccola somma di denaro vi riporterà presso la zona della città in cui eravate impegnati in missione. Siamo al connubio perfetto tra Miami Vice e per l’appunto Scarface: il caldo sole della Florida ci presenta un città grande più del doppio rispetto a Liberty. Per le strade personaggi vestiti “a festa” con abiti più che colorati, ragazze in bikini, rollers, skaters, belle figliole che sculettano allegramente sui marciapiedi, malavitosi di ogni genere.
    Invariate le missioni extra nelle forze dell’ordine, nei pompieri, di pronto soccorso in ambulanza…in qualità di garzone della pizzeria all’angolo. Giusto al fine di rendere il tutto ancora più realistico, la vera novità è rappresentata 1) dagli ambienti interni: potrete entrare in alberghi di lusso come l’Ocean Hotel, in un nightclub alla moda, in un caratteristico localaccio di quartiere, in vari centri commerciali e in una manciata di altre costruzioni ; 2) dalla possibilità di acquistare non solo casa, ma un’attico e/o una villa con piscina fino alla più comoda e meno vistosa dependance, così come locali a luci rosse o più in generale notturni, negozi di abbigliamento, bar e altro, tramite i quali imbastire delle proprie attività criminali e non.
    Mai come in questo titolo sono le piccole cose a far impazzire il videogiocatore medio (ma sempre deviato): potrete pilotare un acquaplano per fare un giretto da un lato all’altro della città (all’inizio alcune zone vi saranno precluse causa pericolo di uragano) e atterrare mediante elicottero sul tetto di alcuni dei grattacieli più alti. Vogliamo parlare poi dell’inseguimento sul campo da golf?! O della demolizione di un edificio tramite l’ausilio di un piccolo elicottero radiocomandabile??! O delle varie missioni da cecchino??!
    E’ addirittura possibile sparare all’interno e all’esterno della vostra automobile per freddare un ignaro passante o le gomme di alcuni veicoli, cosa che può fare anche la pula rendendo poi assolutamente incontrollabile la vostra due o quattro ruote, perciò occhi aperti! Ancora: gettarsi dal veicolo in corsa potrà rivelarsi utile nelle situazioni a rischio, durante un inseguimento, e la possibilità di cambiarvi d’abito permetterà di adeguarci alle diverse situazioni di gioco, abbigliamento che otterremo a seconda dell’incarico ricevuto (non è bello presentarsi ad un party in yatch in maniche di camicia).

    Eeehiii quella è la magghena miiiiiaa!

    E il “grande furto d’auto” ??!
    “Che te lo dico a fare!” , esclamava Lefty, alias Al Pacino, in Donnie Brasco.
    E infatti ce n’è abbastanza per spassarsela giorno e notte: Porsche, Lamborghini, le classiche Ford, Ferrari, Corvette, Cadillac, Mustang sono solo alcune delle vetture disponibili.
    Per non parlare delle Harley Davidson, moto sportive da strada ed enduro, biciclette, pizza-bike fino al leggendario “vespino”.
    I motocicli rappresentano probabilmente l’addizione più entusiasmante, poichè offrono una serie di nuove opzioni al giocatore: spostando il peso di Tommy in avanti o indietro sarà concesso di esibirci nelle più spettacolari evoluzioni sulle due ruote.

    Come ti ammazzo??!!

    Dulcis in fundo l’arsenale.
    Ne esistono di due tipologie diverse da acquistare presso gli ammu nation e i ferramenta sparsi per la metropoli, ma se ne potrà portare solo una per ogni tipo: corpi contundenti quali cacciaviti, macete, coltelli, mazze da baseball, mazze da golf, mannaie e katane e perfino una sega elettrica da un lato.
    Armi da fuoco classiche dall’altro: colt 45, magnum, Uzi 9 mm, fucile a pompa, Ruger, lanciarazzi, laciafiamme…..
    A questo proposito conviene ricordare che ora con il tasto L3 ci si potrà accovacciare dietro ad un oggetto, usarlo come riparo dal fuoco nemico e ottenere un effetto telecamera molto interessante, la possibilità di ruotarla liberamente e di spostarla alle spalle del giocatore, utile a fornirvi una visuale più ampia e una modalità cecchino più precisa, anche perché le prospettive in termini di distanza sono molto più vaste rispetto a quelle di GTA3.

    DJ Doctor G

    “Here we are on Flash Fm from Vice City...”
    Suoni e ritmi di Miami, tutto rigorosamente in DTS, stavolta sono di altissimo livello: prima c’erano Fernando Martinez (Emotions Fm) e la colonna sonora di Scarface a farla da padrone.
    Fernando è rimasto assieme al grande Dj Tony, e sono in ottima compagnia: Michael Jackson, Blondie, Megadeth, Judas Priest, David Lee Roth, Ozzy Osbourne, Toto, INXS e Duran Duran, Frankie goes to Hollywood, fino ai Run DMC e Tito Puente .
    Sette stazioni radio più due di general chatters, per ascoltare e riascoltare brani come Self Control, Billie Jean, Run to You, Owner of a Lonely Hearth, Call Me, Bark at the Moon, Africa…
    Anche le voci meritano una menzione particolare: Tommy Vercetti è doppiato da Ray Liotta, ma ci sono anche Gary Busey, Danny Trejo, Luis Guzman, Philip Michael Thomas, Burt Reynolds e la bella pornostar Jenna Jameson.
    Tutta la colonna sonora di Vice City sarà presto nei negozi in ben 7 cd, uno per ogni stazione radio, venduti separatamente o all'interno di uno splendido Boxset; sembra che inserendoli nella vostra ps2, ognuno di questi cd sbloccherà zone segrete della città, vestiti e altre cosucce sfiziose.

    See you...on the beach

    Che dire di più?
    L’unico difettuccio forse è rappresentato dal cosiddetto slowdown, da alcuni rallentamenti, specie nell’istante in cui sarete attorniati da numerosi veicoli, e da qualche fastidioso accenno di pop up, ma nel complesso la qualità delle animazioni, del framerate e del 3d è notevole e sicuramente migliore che in precedenza.
    Senz'altro la Middleware Criterion ha avuto modo di perfezionare il renderware, la definizione delle texture, dei riflessi abbaglianti più che realistici, il tutto condito da una rappresentazione dell’illuminazione notturna degna di una sfavillante Las Vegas. Tommy, rispetto a Joe ( gta3 ) è un tipo tosto che più tosto non si può, improvvisa siparietti con amici e nemici attraverso dialoghi e battute spesso di straordinario effetto, a metà tra sgherro di periferia e il gorilla tipo di una rispettabile Famiglia mafiosa; tutti i personaggi, benché alcuni modelli poligonali difettino nel comparto grafico, sono caratterizzati a meraviglia e ben si adattano alla sceneggiatura e al contorno paesaggistico di questa splendida criminal story.
    Il design delle vetture, degli edifici, perfino dei passanti, è stato pensato minuziosamente e resta quanto di meglio si possa oggi trovare nel panorama ps2.
    Gta3 è stato come detto una rivelazione, Vice City è una piacevolissima conferma: il successo di questo videogame non è stato casuale e la Rockstar è riuscita a migliorare ogni punto di forza del precedente titolo.
    VC è indispensabile, dategli dieci minuti…dieci…vi conquisterà.
    Da qui a Natale prevedo un’aumento esponenziale della criminalità videoludica organizzata…baciamo le mani!

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