La recensione di Grandia 2

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La recensione di Grandia 2
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  • PS2
  • DC
  • Pc
  • Un uomo e una Sacerdotessa

    Ryudo è un giovane Geohound che si guadagna da vivere con lavori occasionali, e che nessun altro accetta di compiere. Da gran lavoratore quale è, un giorno accetta l'incarico datogli dalla chiesa di Carbo di proteggere la sacerdotessa Elena, intenta ad esercitarsi in vista di una misteriosa cerimonia religiosa. Così Ryudo, e la sua inseparabile controparte pennuta Skye, si sobbarcano quello che a prima vista sembra un compito semplice...

    Luci e ombre

    Quello che ci si chiede la prima volta che si inserisce il DVD di Grandia II nella PlayStation 2 è come mai, sebbene la PS2 sia una macchina che assicura quasi sempre prestazioni medio-alte, in questo gioco non siano sfruttate al meglio le potenzialità della console Sony. Anzi, perchè non siano sfruttate affatto. Infatti questa riedizione di Grandia II è, sotto il profilo tecnico, di una spanna inferiore alla versione uscita per Dreamcast ben 2 anni fa. Quello che fa rimanere alquanto perplessi, è il fatto che se osserviamo bene gli effetti di luce presenti negli incantesimi, è possibile dare una sbirciata a quello a cui si avrebbe potuto giungere realizzando una conversione per PS2 degna di questo nome.
    Inoltre la presenza delle bande nere (a cui i giocatori europei sono ormai abbonati) dovuta all'unica frequenza disponibile (50 Hz), causa spesso e volentieri dei rallentamenti, il che, sommato a tutto quanto sopracitato, potrebbe far gridare allo scandalo.
    Lasciando da parte questi difetti, Grandia II si può definire un buon J-RpG dalla trama gradevolissima seppur lineare villaggio - indizio/avvenimento - dungeon - boss - trasferimento al villaggio successivo tramite un ostacolo naturale o non - villaggio - ...). La storia è incentrata sì, sul viaggio di Ryudo & co. alla volta della Cattedrale di Granas, ma forse ancor più sul rapporto che lega il protagonista ed Elena. Un rapporto che sembra impossibile dato che i 2 sono caratterialmente opposti, ma che si instaurerà grazie alla possente forza d'animo che li accomuna, e che spesso li aiuterà nel corso dell'avventura. Vale la pena menzionare anche gli altri 2 individui che caratterizzano la storia: il tredicienne Roan e l'uomo-bestia Mareg. Il primo è l'incarnazione dell'ottimismo (in contrasto al cinismo, a volte gelido, di Ryudo) ed è dotato di una buona tecnica oratoria, nonchè di uno stupefacente autocontrollo. Il secondo possiede una stazza che potrebbe incutere timore a chi non lo conosce, è dotato di un cuore grande quanto un'autocisterna ed ha un modo di agire molto istintivo. Incontreremo altri personaggi nel corso dell'avventura raccontata in Grandia II, come Tio Operative, il Papa Zera, Selene e soprattutto l'incarnazione di Valmar (il dio del male) e alter-ego di Elena: Millenia. Un personaggio che vale la pena ricordare, in quanto le sue continue contraddizioni metteranno in difficoltà (e spesso in imbarazzo) Ryudo e gli altri protagonisti.

    Un sistema di combattimento singolare e interessante

    Da sottolineare in questo RpG è sicuramente l'ottimo sistema di combattimento. In primo luogo sono stati del tutto eliminati gli scontri casuali (detestati da molti videogiocatori) che sono stati sostituiti da mostri sempre visibili sul terreno in cui ci muoviamo. L'unica cosa che non sapremo dell'incontro è il numero dei nemici che ci attaccheranno: se nello spazio in cui siamo vediamo un solo mostro, nello schema di combattimento potrebbero anche essercene 2 (o più) dello stesso tipo. Sempre mentre camminiamo nel dungeon, possiamo fare in modo di prendere alla sprovvista (raggiungendoli alle loro spalle) i nemici ottenendo all'inizio dello scontro un attacco preventivo. E nello stesso modo potremo favorire i nemici dando loro la possibilità di attaccare per primi nel caso in cui fossero loro a prenderci alle spalle (in questo caso i mostri visualizzati nel dungeon diventeranno rossi e si muoveranno con una velocità superiore). Una volta iniziato lo scontro vero e proprio, ci troveremo di fronte ad una schermata che ci mostrerà un terreno con visualizzati i nostri personaggi e i nemici che dovremo battere. In basso a destra visualizzeremo una barra divisa in 2 parti dalla parola "Com" in cui sono riportate delle piccole icone rappresentanti sia i personaggi del nostro party, sia i nemici. Questa barra determinerà i turni nel combattimento: infatti ogni qual volta un'icona giungerà alla parola "Com", il personaggio o il nemico corrispondente potrà scegliere quale attacco eseguire. Il tempo di esecuzione (ovvero il raggiungimento della parola "Act", dopo la parte rossa della barra) varierà a seconda del tipo di attacco e del tipo di oggetti equipaggiati. Alcuni attacchi hanno l'effetto "cancel", che farà perdere il turno al nemico/pg del party che ne verrà colpito. Inoltre va tenuto presente che, se un nemico è troppo lontano, il personaggio a cui avevamo dato l'ordine di attaccare si stancherà prima di raggiungere il bersaglio, e l'attacco non verrà portato a termine. Ci sono fondamentalmente tre tipi di attacco in Grandia II: l'attacco fisico (che può essere suddiviso in Critical, un solo colpo ma più potente del solito e che "ritarda" le azione dell'avversario oppure Combo, ovvero 2 o più attacchi nomali); l'attacco magico (che può avere effetto OneFoe, che agirà su un solo elemento e AllFoes, che agirà su tutti) e l'attacco speciale che varia a seconda del personaggio usato. Gli attacchi magici possono essere appresi grazie ai vari Eggs (uova) e ai Magic Points, che verranno accumulati durante le battaglie; mentre gli attacchi speciali saranno soggettivi e verranno appresi grazie agli Special Points, anch'essi raccolti sconfiggendo i nemici. Altre abilità e caratteristiche potranno essere implementate grazie ad alcuni Books (libri) che verranno raccolti durante l'avventura.

    Grandia II Grandia IIVersione Analizzata PlayStation 2In conclusione Grandia II è sicuramente un buon titolo che consiglio a chi ha voglia di giocare in tranquillità e senza particolari tensioni. E' un RpG che riesce ad essere assimilato a fondo grazie a una storiella leggera e ben strutturata (anche se dannatamente lineare, come già detto) e all'inglese non complicatissimo. Divertentissimi i combattimenti, che vantano uno dei migliori sistemi di combattimento mai creato per un gioco di ruolo (se non addirittura il migliore). Attenzione però: non aspettatevi troppo da questo RpG (soprattutto a livello tecnico/grafico), o rischiate di rimanere scottati.

    6.5

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