Gravity Rush The Animation: Overture Recensione

Un anime per celebrare il ritorno della Regina della Gravità: un ponte tra il passato ed il futuro di Gravity Rush.

Gravity Rush 2
Recensione: PlayStation 4
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Disponibile per
  • PS4
  • L'uscita di Gravity Rush 2 è oramai imminente; poco meno di un mese ci separa dall'attesissimo ritorno di Kat, Syd e Raven, impegnati in una nuova ed incredibile avventura a gravità zero. La macchina promozionale di Sony non si è rivelata poi così convincente nel promuovere Gravity Rush 2, impegnata a raggiungere una vasta fetta di pubblico a fronte di sforzi economici piuttosto contenuti. Dimentichiamo quindi i numerosi trailer al cardiopalma e i vari eventi stampa dedicati alle alte esclusive più altisonanti della line up Playstation 4; questo però non vuol dire che i tanti fan della serie non possano cullare le proprie aspettative, alimentando l'hype con una demo recentemente pubblicata sul PSN, ma sopratutto con un anime prodotto dal celebre Studio Khara, fondato da Hideaki Anno e impegnato, tra le tante opere, nel progetto "Rebuild of Evangelion".
    Gravity Rush: The Animation - Overture costituisce un ponte tra gli eventi che separano i due capitoli della saga di Kat, contribuendo a darci un primo assaggio di quelle che saranno le atmosfere che respireremo tra meno di trenta giorni, e gettando ulteriori ombre di mistero su di un plot che si annuncia tutt'altro che avaro di colpi di scena.

    Parte A

    Overture presenta una durata complessiva di circa venti minuti, suddivisi in due distinte parti. L'incipit del racconto, racchiuso nella prima metà dell'anime si concentra sul recuperare tutti gli elementi stilistici che hanno contribuito a trasformare Gravity Rush in un titolo amato da molti. Ancora una volta la dolce e bella Kat rivestirà il ruolo di protagonista assoluta, ritrovatasi suo malgrado nella cittadina portuale di Jirga Pala Laho, accompagnata da tutta la sua ingenuità e semplicità, ma anche da tanto coraggio e determinazione nei momenti di crisi.

    Al fianco della Regina della Gravità troviamo ancora una volta i suoi amici più fidati, ovvero il poliziotto Syd e la un tempo nemesi Raven, affascinante Shifter anch'essa in grado di utilizzare poteri inimmaginabili. Mentre la squattrinata protagonista tenta di gustare un succulento spiedino nel mercato del centro urbano, i temibili Nevi irrompono sulla scena, seminando il panico tra la popolazione. Il loro numero è soverchiante, ma Kat non demorde e scatena tutti i suoi poteri e le sue mosse più iconiche per colpire i bulbi rossi che pulsano sul corpo dei nemici, punti deboli su cui concentrare i propri attacchi.
    La qualità delle scene animate e della regia risultano decisamente buone: ovviamente Overture non può vantare il budget stanziato per altri lavori dello Studio Khara, e sarebbe quindi fuori luogo aspettarsi i livelli (a tratti) incredibili raggiunti dai tre capitoli sino ad oggi pubblicati di "Rebuild of Evangelion". Ad ogni modo, la cura riversata nel progetto è tangibile, e come si diceva è possibile riconoscerla nello studio della regia, sempre attenta ad esaltare la plasticità dei movimenti tanto dei "buoni" quanto dei "cattivi", così come nella cura per i dettagli che compongono le location, anche se in tal caso i risultati vivono di convincenti alti ma anche di qualche basso di troppo, quantomeno nella prima metà del cortometraggio. Ma è sopratutto la grande capacità con cui lo studio è riuscito a catturare il mood e il tono del mondo ideato da Keiichiro Toyama ad esaltare il fan di lunga data, che può in un attimo riscoprire il carattere un po' naif di Kat, tutta presa dallo spiedino andato perduto, l'ironia della "spalla comica" Syd, la spettacolarità di una gravità che si piega al nostro volere mentre le raffinate melodie di Kohei Tanaka ritornano a tratteggiare una colonna sonora ancora una volta indimenticabile.
    Dopo aver sbaragliato il nemico senza alcuna pietà i tre amici si riuniscono per discutere delle sempre più numerose apparizioni dei Nevi, così come delle tante tempeste gravitazionali che martoriano i cieli del mondo. Tempeste inarrestabili, proprio come quella che li ha strappati alla loro Heskerville, luogo degli eventi narrati nel primo capitolo, e li ha catapultati a Jirga Pala Laho.

    Parte B

    La seconda parte di Overture si impegna decisamente di più nel disseminare indizi ed elementi che comporranno la trama di Gravity Rush 2, un plot che, come accennavamo, potrebbe rivelarsi denso di colpi di scena e di personaggi inediti, ma anche di misteri da risolvere alle volte ereditati dal passato, e sui quali speriamo possa essere fatta luce. La sequenza si apre con un flashback, grazie al quale scopriremo come il simpatico trio si sia ritrovato suo malgrado nel nuovo mondo: Kat e Raven trascorrono una piacevole serata nella piccola casa della protagonista, trangugiando salatini e litri di bevande di vario genere.

    L'atmosfera non è delle più distese comunque; le mura della città sono tappezzate di volantini che segnalano la scomparsa di un numero incredibile di orfani. Un bel gelato per dessert non guasterebbe affatto, sopratutto per scuotere via la tristezza del pensiero di quei poveri bimbi rapiti, ma non c'è tempo poiché l'allarme cittadino segnala un malfunzionamento nei reattori gravitazionali che sostengono Heskerville, permettendole di fluttuare nell'aria. La fonte del malfunzionamento è localizzata in una fortezza diroccata della città, dove la nostra attenzione viene prontamente dirottata: qui un misterioso robot ha rinchiuso in alcune capsule i bambini scomparsi, due dei quali sembrano rivestire un ruolo di primaria importanza nell'economia degli eventi. I loro nomi sono Kali e Durga, appellativi recuperati di peso dalla religione hindu, per la quale rappresentano vere e proprie divinità, volubili e alle volte tutt'altro che pacifiche. Accorrendo sul luogo, Kat, Raven e Syd sono pronti a liberare i ragazzini, ma devono vedersela con una coppia di combattenti robotici davvero letali: la qualità delle sequenze di combattimento, la varietà delle "coreografie" degli scontri sono tutti elementi che testimoniano ancora una volta il buon risultato ottenuto da Overture, che non stabilirà nuovi standard nel campo dell'animazione, ma che risulta eccezionalmente curato per essere definito come "semplice" materiale promozionale.
    La battaglia viene interrotta dall'arrivo di una tempesta gravitazionale che risucchia tutto e tutti, comprese le capsule dei piccoli prigionieri: volando via, il misterioso robot pronuncia una frase piuttosto criptica, invitando i bambini a cercare il "Genoma" per essere finalmente completi, e per tornare poi da lui. Il caos travolge Kat e compagni, che al loro risveglio si ritroveranno in un luogo sconosciuto, con tante domande senza risposta e con una nuova minaccia da sventare.

    Come precedentemente accennato, questa seconda parte dell'anime consegna al giocatore qualche elemento in più riguardo agli accadimenti di Gravity Rush 2: è chiaro che Kali e Durga riusciranno a compiere la loro trasformazione, dal momento che le loro forme "definitive" compaiono chiaramente nel trailer di gioco pubblicato in occasione dello scorso Tokyo Game Show, nei ruoli rispettivamente di "Angelo Guardiano" e "Angelo della Distruzione"; ma quale sarà il loro vero scopo? In qualità di capitolo conclusivo della saga, Gravity Rush 2 dovrà inoltre svelare numerosi misteri irrisolti, uno su tutti il destino dei bambini perduti tornati ad Heskerville grazie all'Arca, proprio al termine del precedente episodio.
    Inoltre, anche gli interrogativi sulle vere origini di Kat dovranno trovare una risposta convincente, che siamo sicuri ci verrà consegnata in un sequel che attendiamo con incontenibile entusiasmo, e che potrebbe arricchire con tanta qualità e personalità la line up di esclusive PlayStation 4.

    Gravity Rush 2 Gravity Rush 2Versione Analizzata PlayStation 4Gravity Rush 2 non potrà forse vantare la "spinta" promozionale riservata da Sony ad altri suoi titoli di punta, e questo è un vero peccato. Nel contempo però, quanto consegnato al pubblico per stuzzicarne la curiosità può dirsi comunque abbastanza: una demo un po' avara di contenuti ma comunque capace di evidenziare le peculiarità del progetto si affianca ad un cortometraggio animato capace di catturare lo spirito della serie e la visione di Keiichiro Toyama. A fronte di un budget comunque contenuto, Studio Khara ci regala venti minuti di buona qualità, colmando le distanze tra il passato e il futuro prossimo di Kat e compagni, presentando spunti interessanti relativi al prosieguo degli eventi, e ricordandoci molte delle ragioni per cui abbiamo tanto amato l'ip Sony nata su Vita e poi trasferitasi su Ps4, ovvero ironia, spettacolarità, originalità. Se non l'avete già fatto vi invitiamo quindi a dare un'occhiata a Gravity Rush: The Animation - Overture: un buon modo per saziare l'hype che vi accompagnerà da qui al 18 gennaio, data di pubblicazione di Gravity Rush 2.

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