Se dovessimo descrivere Gregory Horror Show con poche parole potremmo riferirci al titolo Capcom come una piccola follia. In realtà se si va ad esaminare la meccanica di base del gioco si intuisce un concept molto semplice. Immerso però nello stranissimo mondo di Gregory Horror Show, il tutto si ammanta di un fascino particolare che fa brillare il titolo rispetto a tanti concorrenti. Il gioco è tratto da una serie di cartoni Giapponesi che vedono un hotel posseduto dal misterioso Gregory, un topo con gli occhi strabici che è occupante della mansione da così tanto tempo che nessuno ne ha memoria. Questo albergo non è però un hotel qualsiasi, a causa dei suoi ospiti. I clienti di questo hotel sono difatti 12 personaggi dannati, ogniono con la sua storia, ognuno con le sue abitudini ed ognuno in possesso di un'anima in cerca di riposo. Ed è proprio qui che vi inserite voi. Il vostro compito sarà quello di rubare le anime agli altri ospiti, consegnarle alla "morte", la quale vi ha promesso in cambio la possibiltià di tornare nel mondo normale. Rubare le anime non è così semplice. Dovrete difatti studiare di nascosto gli altri inquilini, spiarli dai buchi delle serrature, scoprirne i punti deboli e con essi cercare di metterli in situazione di darvi (o di rubargli) l'anima che posseggono. Il vostro personaggio non potrà però semplicemente aggirarsi per la mansione poichè, man mano che ruberà le anime, gli ospiti derubati tenteranno di vendicarsi, inseguendovi. Se uno di loro vi raggiunge viene visualizzata una scena "d'orrore" che vi porterà sempre più verso la pazzia (la vostra energia diminuirà). Superata la soglia della pazia sarà GameOver. Ovviamente, proprio come in un classico survival horror, potrete anche recuperare l'energia (quindi la sanità mentale) mediante la lettura di alcuni libri o l'utilizzo di erbe medicinali. Quello che distingue GHS da un Resident Evil è però molto. Innanzitutto l'atmosfera non è certo realistica ma molto vicina ad un cartoon noir/horror. Ogni personaggio è estremamente ben caratterizzato sia nell'aspetto che nella sua "psicologia", tanto che le buffe scene "d'orrore" talvolta vi sorprenderanno nel mettervi un pò a disagio. Assente poi è lo scontro diretto. In Gregory Horror Show si tratta sempre di scappare oppure sopraffare un ospite con l'astuzia. Ed in quest'ultima operazione fondamentale è scoprire i punti deboli e le abitudini dell'ospite stesso. Col tempo, difatti, un vostro "journal" si riempirà delle informazioni sulle attività dei coinquilini che avete scoperto e, basandovi su un orologio presente su schermo, saprete sempre cosa sta facendo un ospite in un dato momento. Se muovere i primi passi è molto semplice, grazie alla prima parte che in realtà è quasi un tutorial, andando avanti avremo alle calcagna sempre più ospiti arrabbiati, si sbloccheranno sempre più zone dell'albergo e diverrà sempre più complesso approfittare de punti deboli degli invitati per prenderene l'anima. Tecnicamente non c'è molto da dire: il gioco non spinge nessun limite di PS2. Compensa però la mancanza dello stupore tecnico con un'alta qualità artistica ed uno stile invero molto originale. L'audio resta molto funzionale, e se c'è da notare con piacere la presenza dei dialoghi parlati per quasi tutto il gioco. Insomma, pur rimanendo alla base un gioco abbastanza semplice e limitato, si tratta di un titolo confezionato benissimo, ricco di atmosfera, di qualche spunto originale nel suo approccio al survival horror e dotato anche di una buona longevità. Non un capolavoro, certo, ma qualcosa di assolutamente consigliabile, in particolare se cercate un titolo che si discosti dai giochi di stampo triviale e che sappia offrire una buona miscela di generi, con il coraggio di proporsi senza una richiesta di mercato esorbitante.
Recensione Gregory Horror Show
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Gregory Horror Show - 1176
Gregory Horror Show
Se
dovessimo descrivere Gregory Horror Show con poche parole potremmo riferirci al
titolo Capcom come una piccola follia. In realtà se si va ad esaminare la
meccanica di base del gioco si intuisce un concept molto semplice. Immerso però
nello stranissimo mondo di Gregory Horror Show, il tutto si ammanta di un
fascino particolare che fa brillare il titolo rispetto a tanti concorrenti. Il
gioco è tratto da una serie di cartoni Giapponesi che vedono un hotel posseduto
dal misterioso Gregory, un topo con gli occhi strabici che è occupante della
mansione da così tanto tempo che nessuno ne ha memoria. Questo albergo non è
però un hotel qualsiasi, a causa dei suoi ospiti. I clienti di questo hotel sono
difatti 12 personaggi dannati, ogniono con la sua storia, ognuno con le sue
abitudini ed ognuno in possesso di un'anima in cerca di riposo. Ed è proprio
qui che vi inserite voi. Il vostro compito sarà quello di rubare le anime agli
altri ospiti, consegnarle alla "morte", la quale vi ha promesso in cambio la
possibiltià di tornare nel mondo normale. Rubare le anime non è così semplice.
Dovrete difatti studiare di nascosto gli altri inquilini, spiarli dai buchi
delle serrature, scoprirne i punti deboli e con essi cercare di metterli in
situazione di darvi (o di rubargli) l'anima che posseggono. Il vostro
personaggio non potrà però semplicemente aggirarsi per la mansione poichè, man
mano che ruberà le anime, gli ospiti derubati tenteranno di vendicarsi,
inseguendovi. Se uno di loro vi raggiunge viene visualizzata una scena
"d'orrore" che vi porterà sempre più verso la pazzia (la vostra energia
diminuirà). Superata la soglia della pazia sarà GameOver. Ovviamente, proprio
come in un classico survival horror, potrete anche recuperare l'energia (quindi
la sanità mentale) mediante la lettura di alcuni libri o l'utilizzo di erbe
medicinali. Quello che distingue GHS da un Resident Evil è però molto.
Innanzitutto l'atmosfera non è certo realistica ma molto vicina ad un cartoon
noir/horror. Ogni personaggio è estremamente ben caratterizzato sia
nell'aspetto che nella sua "psicologia", tanto che le buffe scene "d'orrore"
talvolta vi sorprenderanno nel mettervi un pò a disagio. Assente poi è lo
scontro diretto. In Gregory Horror Show si tratta sempre di scappare oppure
sopraffare un ospite con l'astuzia. Ed in quest'ultima operazione fondamentale
è scoprire i punti deboli e le abitudini dell'ospite stesso. Col tempo,
difatti, un vostro "journal" si riempirà delle informazioni sulle attività dei
coinquilini che avete scoperto e, basandovi su un orologio presente su schermo,
saprete sempre cosa sta facendo un ospite in un dato momento. Se muovere i primi
passi è molto semplice, grazie alla prima parte che in realtà è quasi un
tutorial, andando avanti avremo alle calcagna sempre più ospiti arrabbiati, si
sbloccheranno sempre più zone dell'albergo e diverrà sempre più complesso
approfittare de punti deboli degli invitati per prenderene l'anima.
Tecnicamente non c'è molto da dire: il gioco non spinge nessun limite di PS2.
Compensa però la mancanza dello stupore tecnico con un'alta qualità artistica
ed uno stile invero molto originale. L'audio resta molto funzionale, e se c'è
da notare con piacere la presenza dei dialoghi parlati per quasi tutto il gioco.
Insomma, pur rimanendo alla base un gioco abbastanza semplice e limitato, si
tratta di un titolo confezionato benissimo, ricco di atmosfera, di qualche
spunto originale nel suo approccio al survival horror e dotato anche di una
buona longevità. Non un capolavoro, certo, ma qualcosa di assolutamente
consigliabile, in particolare se cercate un titolo che si discosti dai giochi di
stampo triviale e che sappia offrire una buona miscela di generi, con il
coraggio di proporsi senza una richiesta di mercato
esorbitante.
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