Recensione GrimGrimoire

Una nuova intrigante avventura dagli autori di Odin Sphere

Recensione GrimGrimoire
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • The Third Place

    Le logiche di distribuzione che regolano l'importazione di prodotti provenienti dal Giappone, in special modo quando si tratta di giochi di ruolo, risultano spesso basate su criteri opinabili all'apparenza incomprensibili e contraddittori, un problema irrisolto con il quale hanno imparato a convivere intere schiere di utenti ormai avvezzi a confrontarsi con le scelte più assurde del marketing europeo. Può così capitare che prima ancora di vedere convertito in formato PAL l'intrigante action rpg Odin Sphere, giunga a noi il suo seguito ideale GrimGrimoire, un atipico strategico in tempo reale dotato di visuale laterale ed un sontuoso impianto grafico bidimensionale. Ed è proprio la seconda opera di Vanillaware Inc. (già autrice del sopracitato Odin Sphere), distribuita da Koei, che andremo ad analizzare.

    The Silver Star Tower

    Nei panni della giovane strega Lillet Blan, saremo chiamati a risolvere i misteri che coinvolgono la Silver Star Tower, una costruzione arcana al cui interno è ospitata la più famosa accademia di magia del mondo. Tra una lezione e l'altra, oltre ad imparare i segreti dei Grimoire - libri dagli immensi poteri magici - faremo conoscenza di pittoreschi personaggi (equamente divisi fra insegnati e compagni di studi) e ci addentreremo nei pericolosi segreti custoditi all'interno dell'accademia. Incontreremo il preside della scuola Gammel Dore, potente stregone e responsabile della caduta dell'arcimago Calvaros e nostro mentore; apprenderemo i rudimenti della magia da bizzarri insegnanti quali Chartreuse Grande, l'istruttore di Alchimia vittima di un potente sortilegio che lo ha mutato in un essere dalle fattezze leonine, oppure Advocat, l'oscuro istruttore di stregoneria che pare nasconda un terribile segreto, e così molti altri ancora. Non mancheranno ovviamente le amicizie strette con gli altri studenti, come quella con Margarita Surprise compagna inseparabile nelle nostre avventure. Tutto questo per cinque giorni, ai termini dei quali un drammatico avvenimento porrà fine alla vita di studenti e professori, slavo poi essere riportati indietro in maniera apparentemente inspiegabile per cambiare il corso della storia; una storia ben più complessa ed articolata di quanto possa sembrare, le cui origini vanno ricercate negli accadimenti che portarono alla sconfitta dell'arcimago Calvaros e alla creazione della pietra filosofale, tesoro di inestimabile valore custodito nei meandri più nascosti della Silver Star Tower.
    Similmente a quanto accaduto con Odin Sphere, con il quale condivide la medesima ipostazione dell'impianto narrativo, la storia viene raccontata mediante numerose cutscene. Queste sono costituite da brillanti dialoghi i cui protagonisti vengono mostrati attraverso ricercatissime illustrazioni in grafica bidimensionale. Nulla da eccepire sul valore artistico che permea il tutto, gli scambi di battute risultano vivaci e frizzanti, il charter design denota una cura estrema e si segnala per l'originalità con cui vengono tratteggiati personaggi e sfondi. La risultante è una storia assai piacevole, solo all'apparenza leggera e sbarazzina, in cui la possibilità di tornare indietro a risolvere quegli eventi appena accennati riesce a calamitare l'attenzione del giocatore per tutta la durata dell'avventura. Purtroppo alcuni difetti che risultano endemici all'impostazione adotta, vanno a penalizzare in maniera decisa l'insieme in quanto la rigidità con cui il plot narrativo si alterna a alle battaglie seguendo uno schema sempre uguale a se stesso ingenera in una certa ripetitività di fondo difficile da ignorare.

    Rune, Mana, e Cristalli

    Detto della parte narrativa non rimane che analizzare il sistema di combattimento. GrimGrimoire si presenta come uno strategico in tempo reale per certi versi anomalo, soprattutto in relazione alla singolare impostazione dell'unico campo di battaglia disponibile: ovvero la Silver Star Tower. A differenza della maggior parte dei titoli appartenenti alla categoria, l'ultima fatica dei Vanillawre Inc. adotta una poco sfruttata visuale laterale per mostrare uno spaccato della Torre, che appare come un'ideale scacchiera suddivisa in vari piani collegati a loro volta da diverse rampe di scale.
    I tre elementi attorno al quale ruota l'intero gameplay sono il Mana, le Rune, ed i Cristalli. Il mana rappresenta l'energia magica necessaria ad evocare le mistiche creature con le quali affronteremo gli avversari. Le Rune (o Grimoire) sono i portali attraverso i quali vengono richiamati alla vita i vari esseri soprannaturali, mentre i cristalli costituiscono la fonte primaria del mana. Una volta scesi in campo condizione necessaria per ottenere la vittoria sarà mettere in relazione questi fattori. Dopo aver scelto una runa sarà buona norma evocare creature di basso livello magico da spedire in ricognizione nei pressi di un cristallo. Una volta trovato quest'ultimo verrà edificato un tempio attorno allo stesso dal quale sarà possibile ricavare costantemente mana. Appare lampante come una buona strategia difensiva tendente a proteggere sia i templi che le rune sia altrettanto importante che una tattica offensiva volta a scovare e distruggere i Grimoire avversari. Allo scopo entrano in gioco le dodici tipologie Grimoire a disposizione, facenti capo a quattro diverse forme di magia: Glamour, Necromancy, Sorcery, ed Alchemy. Ognuna delle dodici rune ha una funzione diversa che va dall'invocazione di creature magiche alla creazione di artefatti di supporto passando per tutta una serie di incantesimi atti a provocare o modificare gli status. Da segnalare che prima di poter utilizzare creature dalla potenza inusitata quali draghi e chimere è necessario aumentare il livello base del Grimoire di riferimento e che prima di gettarli nella mischia bisogna mettere in conto il tempo necessario affinchè l'evocazione si compia. In sostanza è proprio il fattore temporale a rappresentare una delle variabili più importanti nel titolo: fate, elfi, demoni, fantasmi ed tutte le altre creatura magiche necessitano di un periodo di incubazione da far passare prima di potersi mettere al nostro servizio.
    Il risultato è uno gameplay strategico, frenetico, ricco di scontri e di decisioni da ponderare con attenzione prima di essere intraprese, in cui le tattiche più aggressive spesso si rivelano le meno efficaci. Questo anche in considerazione del comportamento tenuto dalla cpu, la quale si presenta agli scontri con rune che non necessitano di approvvigionamento magico e sempre presenti in numero maggiore rispetto a quello iniziale a disposizione del giocatore. Un aspetto alla apparenza negativo, che ha come unico risultato di quello di rendere le battaglie ancora più impegnative e gestibili unicamente attraverso la conseguente elaborazione di strategie sempre più complesse ed articolate. E' proprio in questi frangenti che si palesa l'utilità delle creature apparentemente più deboli ed insignificanti, ma dotate dell'abilità necessaria a superare la difficoltà contingente. Ad esempio un Grimalkin, un piccolo gatto privo di altre capacità belliche, è l'unica creatura in grado di addormentare un feroce drago, un solo fantasma - sfruttando l'assenza di un corpo materiale - è in condizione di annientare intere orde di demoni senza subire danni, e così via. Un gameplay decisamente solido e bilanciato, in cui lo spazio concesso all'errore e all'improvvisazione risulta alquanto limitato, per un titolo appassionante in grado di coinvolgere come pochi.
    Anche in questo caso però alcuni difetti tendono ad inficiare il valore globale del prodotto, in particolare l'impossibilità di aver subito il quadro generale della dislocazione delle rune avversarie, le quali situate in penombra compaiono sulla mappa solo dopo essere state riportate alla luce dalle nostre avanguardie; non è tanto lo spreco di risorse da impiegarsi per la loro scoperta, quanto la possibilità di mancarne qualcuna che si palesa con puntualità irritante nel momento in cui si crede di aver risolto lo stage. A questo si aggiunge una certa mancanza di leggibilità riguardo a quanto accade su schermo nel momento in cui le evocazioni più grandi fanno la loro comparsa, in quanto hanno la fastidiosa tendenza a nascondere sotto la loro immensa mole l'azione di gioco, generando un caos poco gradevole. Chiudiamo rilevando una certa monotonia di fondo, riguardante più la tipologia di gioco che il titolo in sé, accentuata dall'impossibilità di salvare durante una missione, considerando che alcuni scontri possono protrarsi per oltre un'ora, il problema appare quanto mai deleterio.

    Bitmap che passione

    Tecnicamente l'ultima produzione dei Vanillaware Inc. utilizza nuovamente un motore grafico bidimensionale. I risultati da un punto di vista meramente artistico sono innegabilmente degni di nota: il character design riesce a distinguersi sia nella resa dei personaggi umani - tutti tratteggiati con discreta originalità e grande dovizia di particolari - che in quella delle creature evocabili tutte stilizzate in maniera estremamente particolareggiata.
    Discorso diametralmente opposto per le animazioni, che a differenza di quanto visto nell'ottimo Odin Sphere, risultano poco curate e in molti casi del tutto assenti; ciò che balza all'occhio è che proprio le creature più grandi risultano le meno curate in quest'ambito, mostrando colossali creature che a tratti sembrano scivolare lungo l'area di gioco.
    Anche il sonoro si presenta di qualità altalenante con un doppiaggio molto curato al quale si accompagnano però melodie alquanto anonime molto lontane da quegli che sono gli standard raggiunti in altre produzioni dagli sviluppatori. In definitiva un titolo apprezzabile più sotto il profilo artistico, che quello tecnico.

    GrimGrimoire GrimGrimoireVersione Analizzata PlayStation 2GrimGrimoire è un prodotto particolare, di nicchia, capace di conquistarsi l’attenzione di tutti gli amanti degli strategici in tempo reale, ma che difficilmente riuscirà a coinvolgere altre tipologie di giocatori. Alcune scelte discutibili inoltre tendono ad abbassare il valore di un titolo comunque molto articolato e complesso in grado di regalare ben oltre trenta ore (tra missioni principali e secondarie) di divertimento. Consigliato senza remore ai fan del genere, gli altri è il caso che attendano Odin Sphere.

    7

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