GrimGrimoire OnceMore Recensione: un gioco Vanillaware stile Harry Potter!

Il team Vanillaware presenta la riedizione di GrimGrimoire, un gioco fantasy che sembra ispirarsi in parte alla saga letteraria di J.K. Rowling.

GrimGrimoire OnceMore Recensione: un gioco Vanillaware stile Harry Potter!
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Disponibile per
  • PS4
  • Switch
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Dato il fenomenale successo da Hogwarts Legacy, che a distanza di un paio di mesi dal lancio continua a dominare le classifiche di mezzo mondo (per conoscere tutti i dettagli sull'avventura di Warner Bros Interactive Entertainment e Avalanche vi suggeriamo di consultare la recensione di Hogwarts Legacy), NIS America e lo sviluppatore nipponico Vanillaware non avrebbero potuto scegliere un momento migliore per rimasterizzare GrimGrimoire e darlo in pasto alle nuove generazioni.

    Nonostante la versione originale pubblicata nel lontano 2007 su PlayStation 2 non ci avesse colpiti particolarmente, abbiamo nuovamente accordato la nostra fiducia ai ragazzi di Vanillaware e testato a lungo GrimGrimoire OnceMore, riedizione che a partire dal 7 aprile 2023 sarà disponibile su PlayStation, PS5 e Nintendo Switch. La dolce maghetta che a modo suo voleva bissare la fama di Harry Potter sarà finalmente riuscita a colpirci? È tempo di scoprirlo.

    Benvenuti a Hogwarts!

    No, in GrimGrimoire non c'è la professoressa Minerva McGranitt ad accogliere gli aspiranti nuovi studenti della Torre della Stella Argentata, prestigiosa scuola di magia fondata diversi anni prima dal potente mago Gammel Dore, ma le somiglianze con la fortunata saga letteraria di J. K. Rowling sono parecchie. Difatti, il producer George Kamitani ed i membri del suo team non hanno mai nascosto di essere dei gran fan del famoso maghetto britannico e di aver addirittura preso ispirazione dal suo affascinante universo.

    Torniamo però alle vicende di GrimGrimoire, la cui assoluta protagonista è una talentuosa giovincella di nome Lillet Blan: venendo da una famiglia povera, il suo desiderio nel cassetto è quello di diventare una grande maga per poter aiutare i genitori e provvedere ai suoi numerosi fratelli minori. Nonostante la presenza di personaggi davvero eccentrici e non sempre amichevoli, tra i quali rientrano persino alcuni insegnanti, le prime quattro giornate di Lillet nella vertiginosa torre che ospita l'accademia scorrono tranquille, consentendole di partecipare alle lezioni, apprendere nuovi incantesimi di evocazione e interessanti aneddoti sui tre maghi che tempo addietro crearono la leggendaria Pietra Filosofale. Tuttavia, alla quinta sera dal suo arrivo alla Torre della Stella Argentata, la nostra beniamina assiste al terrificante quanto inaspettato attacco portato a segno dall'Arcimago Calvaros, lo spirito di uno stregone estremamente abile che alcuni secoli prima era stato sigillato proprio nella torre. Un istante prima di perire per mago del maligno, che nel frattempo ha seminato morte e distruzione per tutto il collegio, la fanciulla ode i rintocchi dell'orologio, che allo scoccare della mezzanotte la rispedisce indietro nel tempo di cinque giorni esatti.

    Inizialmente spaesata e confusa, la biondina dal cuore grande farà tutto il possibile per capire cosa abbia provocato il loop temporale, nonché far luce sul segreto della scuola e sulle origini della Pietra Filosofale, che in qualche modo sembrerebbe legata ai disastrosi eventi cui ha assistito prima di viaggiare nel tempo. Soltanto in questo modo la giovane maghetta potrà evitare che il massacro verificatosi durante la sua quinta sera presso la Torre della Stella Argentata si ripeta.

    Al netto di un incipit tutto sommato interessante - che dopo innumerevoli similitudini prendeva finalmente le distanze da Harry Potter - la componente narrativa di GrimGrimoire non è mai riuscita a centrare il segno a causa delle ricorrenti sezioni da visual novel, che appunto si affidavano interamente a infiniti wall of text volti a ricostruire gli eventi verificatisi attorno al Lillet Blan. Da questo punto di vista, il titolo di Vanillaware non è cambiato affatto, e oggi come allora l'esagerato quantitativo di dialoghi prolissi che il giocatore è costretto a sorbirsi tra una sequenza di gameplay e l'altra incoraggia, già nelle prime ore del racconto, a saltare a piè pari le incessanti conversazioni tra i vari attori.

    Benché la cura riposta nella scrittura della vicenda e dei personaggi sia ben lontana da quanto visto nelle più recenti produzioni Vanillware, va comunque specificato che la storia della giovane Lillet Blan è tutt'altro che scontata o prima di mordente, anche grazie alla presenza di individui strampalati e dell'estrosità che contraddistingue le opere provenienti dal paese del Sol Levante. Qualora riusciste a superare lo scoglio rappresentato dai lunghissimi scambi di battute che si susseguono a cadenza regolare, ulteriormente aggravato dalla scelta del publisher di non localizzare i testi in italiano neppure questa volta, GrimGrimoire OnceMore potrebbe realmente catturare la vostra attenzione con una trama capace di miscelare sapientemente il fantasy e l'occulto.

    Stesse gioie e dolori di sedici anni fa

    Oggigiorno il nome di Vanillaware richiama immediatamente ottimi action RPG quali Odin Sphere, Muramasa: The Demon Blade e Dragon's Crown (a proposito, qui trovate la recensione di Dragon's Crown Pro), eppure negli anni lo sviluppatore ha realizzato pure qualche RTS e persino un gioco di ruolo di stampo tattico, che disgraziatamente non ha mai lasciato i confini del Giappone.

    Pubblicato su PlayStation 2 nello stesso anno del già menzionato Odin Sphere, GrimGrimoire è stato appunto il primo strategico confezionato dal team capitanato da George Kamitani, che anche grazie al profondo affetto provato per StarCraft ebbe la folle idea di dar forma a uno strategico in tempo reale in due dimensioni, cui vennero per giunta innestati alcuni elementi tipici del genere tower defense. Una trovata coraggiosa e originale, che tuttavia si tradusse in un grosso insuccesso commerciale.

    Privo della visuale isometrica che caratterizza la maggior parte degli RTS americani, GrimGrimoire proponeva e continua a offrire tuttora delle arene che si sviluppano in verticale in cui l'apprendista maga è chiamata a usare le sue diverse Rune per evocare famigli di ogni tipo e respingere i mostri che vorrebbero conquistare la torre.

    Elfi, golem, unicorni e persino i possenti draghi sono solo alcune delle creature che Lillet Blan può tirar fuori dal suo grimorio magico, e giacché ciascuna di esse gode di particolari debolezze e resistenze, è fondamentale invocare il mostro adatto al momento giusto, onde evitare che i propri adepti cadano sotto i colpi dei nemici. Anche perché la fazione avversaria gode perennemente della superiorità numerica e una manciata di errori si traduce nel fallimento della missione già al livello di difficoltà normale. A questo occorre poi aggiungere che la struttura degli stage, che come anticipato poc'anzi si sviluppano in verticale, non facilita affatto la completa lettura dello scenario, motivo per cui il giocatore deve di tanto in tanto controllare i vari piani per assicurarsi che i nemici non guadagnino troppo terreno. Focalizzarsi su una singola porzione della torre, del resto, potrebbe favorire l'insorgere di situazioni irreparabili, soprattutto dopo aver selezionato il quarto livello di difficoltà, assente nella release originale e studiato appositamente per mettere alla prova gli esperti del genere.

    Ludicamente parlando, GrimGrimoire OnceMore si discosta davvero poco dalla versione pubblicata su PlayStation 2, in quanto lo sviluppatore nipponico si è limitato a implementare la possibilità di incrementare la velocità d'azione (al fine di snellire le battaglie) e tutta una serie di obiettivi opzionali che a fine scontro premiano le performance del giocatore con monete da spendere per potenziare i famigli. Se da parte nostra abbiamo apprezzato gli accorgimenti apportati alla "quality of life", dobbiamo ammettere che da questa remastered pretendevamo interventi di ben altra entità.

    Dal momento che già la versione originale di GrimGrimoire accusava un'ostica gestione degli spostamenti e una reattività tutt'altro che esemplare, era più che legittimo aspettarsi qualche soluzione volta a migliorare, tra le altre cose, un sistema di controllo troppo confusionario. Sfortunatamente lo studio non è intervenuto su nessuno dei suddetti aspetti, preservando buona parte dei difetti riscontrati nell'era PS2.

    Le imperfezioni della formula ludica di GrimGrimoire sono ancora una volta compensate - seppur solo in parte - da un impianto artistico sublime, che nel pieno rispetto della tradizione Vanillaware trasforma il prodotto in un armonioso dipinto in movimento. Trattandosi di un gioco del 2007, i fondali e i ritratti dei personaggi non reggono il confronto con le più recenti opere dello studio (per farvi un'idea consultare la nostra recensione di 13 Sentinels: Aegis Rim), ciononostante le dettagliatissime illustrazioni realizzate dal team di George Kamitani danno vita a un delizioso e colorato libro di favole, sia durante la lotta che nelle sezioni narrative.

    Oltre a vantare una veste grafica in alta definizione, che a questo giro ha adottato il formato widescreen e presenta pure una maggior pulizia, l'edizione OnceMore si comporta piuttosto bene anche sotto il profilo tecnico, con tempi di caricamento ben più ragionevoli di quanto ricordassimo e un frame rate che almeno su PlayStation 5 (la versione da noi sviscerata) non ha mai tentennamenti particolarmente.

    Sebbene alcune tracce vengano ripetute eccessivamente, la colonna sonora composta da Hitoshi Sakimoto (Final Fantasy Tactics, Final Fantasy XII, Valkyria Chronicles) e Masaharu Iwata (Odin Sphere, Tactics Ogre) espleta a dovere la propria funzione, supportando la narrazione con accattivanti motivetti gotici. Nulla de eccepire, infine, sulle tracce parlate in inglese e giapponese, entrambe caratterizzate da buone performance recitative e accostamenti vocali più che azzeccati.

    GrimGrimoire OnceMore GrimGrimoire OnceMoreVersione Analizzata PlayStation 5Fatta eccezione per l’affascinante componente artistica, che a partire da quel lontano 2007 sarebbe divenuta il marchio di fabbrica di Vanillaware, GrimGrimoire OnceMore è un prodotto imperfetto e non proprio all’altezza della fama di cui lo sviluppatore nipponico gode oggigiorno, anche perché la riedizione ha conservato gran parte dei difetti rilevati nell’originale. Trattandosi però di uno dei suoi primissimi lavori, ne consigliamo il recupero non tanto gli appassionati di RTS, che potrebbero trovarlo troppo breve e poco profondo, bensì ai fan di George Kamitani e del suo incredibile team di artisti.

    7.3

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