Recensione GTA: San Andreas

Dopo il grande successo delle ultime produzioni, Rockstar Games torna su PS2 con Grand Theft Auto San Andreas. Il miglior GTA di sempre?

Recensione GTA: San Andreas
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  • PS2
  • Xbox
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  • Tanto Tempo Fa...

    1999, presentazione ufficiale di Play Station 2.
    "Vi avventurerete all'interno di mondi virtuali perfettamente riprodotti; interagirete con personaggi dotati di un'avanzatissima intelligenza artificiale; la fisica degli oggetti sarà identica alla realtà; non ci saranno giochi di un solo genere, niente platform o gdr, ma mix di azione e strategia, o sport e puzzle-game. Niente sarà come prima"

    Ken Kutaragi


    Oggi



    Sono passati cinque anni dalle emozionanti dichiarazioni del presidente di Sony Computer Entertainment, durante i quali tutti noi abbiamo maturato la consapevolezza di quanta poca verità ci fosse in quelle parole. Eppure, forse non erano bugie: con "GTA: San Andreas" qualcosa è cambiato. Con San Andreas abbiamo scoperto che quelle parole avevano un fondo di verità. Kutaragi ha ammesso che Ps2 è difficile da programmare ed è importante sapere che l'ambiente di sviluppo di Ps3 sarà molto più confortevole (leggi: maggior facilità di programmazione), ma giocando a San Andreas ci si chiede che giochi avrebbe potuto vedere il mercato se la console Sony non fosse afflitta dalle lacune ormai note a tutti. Pensiero ancor più suggestivo è cosa l'ultima fatica Rockstar avrebbe significato per il giocatore se Ps2 non avesse limiti di memoria. Stiamo fantasticando, ma è l'effetto San Andreas.
    Chi vuol capire capisca: mesi di attesa che sembravano interminabili, annunci quasi giornalieri delle caratteristiche e degli elementi del gioco: quando leggevamo quelle feature eravamo già a San Andreas. Il nostro viaggio era già cominciato. Non potevamo interagire con l'immenso ambiente di gioco, ma la nostra fantasia già galoppava tra le autostrade trafficate di Los Santos, il quartiere del Grove, le luci dei casinò di Las Venturas le colline di San Fierro. Purtroppo non tutto quello che ha alimentato la nostra speranza si trova in effetti nella versione finale. Non c'è l'intelligenza artificiale realistica dei poliziotti e dei membri delle gang, né la vita elaborata dei pedoni. Non si possono guidare i tram, non si può bere nè fumare.
    E tutto ciò che non è stato implementato, ogni promessa non mantenuta, scalfisce il sistema e rafforza la consapevolezza che San Andreas avrebbe potuto essere il più grande gioco della storia senza timor di smentita. Ad oggi è, di contro, "soltanto" uno dei titoli che, assieme ad Half-Life 2, è destinato a rivoluzionare il modo di giocare ed intendere i videogiochi. Potrà non piacervi per mille motivi, ma la carica innovativa, dovuta alla complessità della struttura più che a feature inedite, è innegabile. Ciò che prima era un sogno, adesso è realtà.

    Dalle stalle alle Stelle

    Possono essere molte le cause per cui una persona si trovi costretta da se stessa a lasciare il luogo in cui ha vissuto per anni. Per Carl Johnson -CJ- la causa è stata la morte del fratello minore, Brian.
    Ormai adagiata da cinque in quella grande metropoli che è Liberty City, la vita di Carl viene ulteriormente sconvolta dalla tragedia: il protagonista viene informato dell'uccisione di sua madre. Il ritorno a Los Santos, nel Grove, il quartiere in cui è cresciuto, e l'incontro con sua sorella Kendl e suo fratello maggiore Sean -Sweet- è inevitabile. Ma c'è dell'altro: la gang degli OGF è a pezzi, Sweet è furioso con CJ per aver abbandonato la sua famiglia.
    Le cose, tuttavia, sono destinamte a cambiare. E' l'ora della rivincita. E' l'ora di riunire la Famiglia: si deve organizzare la vendetta sui Ballas e scoprire la verità sulle morti di Brian e Beverly. Ma questa è solo la premessa per una trama dall'incredibile varietà, dai continui colpi di scena e pregna di tematiche. L'inizio del gioco, per chi non ha mai letto le anteprime e le news rilasciate nei mesi che hanno preceduto l'uscita, è una strada piacevole e ricca di sorprese, ma spaesante e faticosa per chi sa già cosa gli aspetta. Rockstar North ha pensato di introdurre lentamente le innumerevoli novità di San Andreas, accompagnandole con tutorial sufficientemente esaustivi. Tanto per comprendere le dimensioni del titolo con cui avete a che fare, sappiate che vi imbatterete in nuove scoperte, mini-game e finezze varie anche dopo decine di ore di gioco. Questa forse è la più grande peculiarità di San Andreas: lo stupore e il senso di meraviglia che riesce continuamente a donare al giocatore. Le prime fasi lo introducono quelle che sono le novità fondamentali di questo nuovo episodio: l'obbligo di nutrirsi e di curare il proprio aspetto. Come qualsiasi essere umano CJ deve mangiare o bere per vivere. Ristoranti, pizzerie, fast-food e distributori automatici sono tappe fisse per il protagonista. Fortunatamente San Andreas è un gioco e per questo non pretende i soliti tre pasti giornalieri, tuttavia ignorare il bisogno di nutrienti può portare a gravi conseguenze, quali dimagrimento, sgonfiamento dei muscoli e perdita progressiva della salute. Ma non è tutto: cala anche anche la resistenza, la forza dei pugni e la capacità di sollevare oggetti pesanti. Effetti collaterali avvengono anche in caso di eccessivo appetito: ogni cibo ha una determinata carica calorica e imbottendosi di doppi hamburger e pizze ultra farcite CJ diventerà col tempo un grassone incapace di correre e di incutere rispetto.
    Parlando di rispetto: la reputazione è un altro elemento abbastanza importante di San Andreas. Al contrario dei precedenti episodi la maggior parte delle missioni, oltre a sbloccare nuove feature, non ingrossano il nostro conto in banca ma consentono di accrescere la propria fama. Più rispetto si riesce a ottenere meglio saremo trattati dagli altri membri degli Orange Grove Families, e più persone potremo reclutare per le battaglie contro le gang rivali.  La guerra tra le bande che controllano i quartieri delle città di San Andreas è una delle più interessanti novità. Ci sono gang potenti e gang deboli, e conquistando quartieri si incassa qualche dollaro di Pizzo. A volte sarà la Orange Grove a subire attacchi dalle bande rivali, ed il compito di Cj sarà quello di difendere i propri territori. Reclutando membri della OGF, riconoscibili tramite l'abbigliamento verde che li contraddistingue, si da vita a intense e caotiche sparatorie sia a piedi che a bordo di automobili. Purtroppo, di quella elaboratissima intelligenza artificiale che doveva caratterizzare i nemici e i membri della gang non è rimasto molto. Senza fare esempi, è sufficiente riportare che il comportamento dei nostri compagni è alquanto bizzarro in certe situazioni, e solo in alcuni casi riescono ad essere utili. Il compito primario degli alleati è comunque quello di distogliere l'attenzione del nemico: sono in pratica tranquillamente sacrificabili e, soprattutto, non si sostituiscono mai al giocatore. Tornando al rispetto di CJ: un buon modo per farlo crescere è quello di indossare i colori dell'Orange Grove, tatuarsi i simboli ufficiali e cambiare taglio di capelli. Ci sono diversi barbieri, negozi d'abbigliamento e tatoo-shop in tutta San Andreas e potrete davvero sbizzarrirvi nel modificare l'aspetto esteriore di CJ. Per ciò che concerne il vestiario è bello notare che finalmente c'è a disposizione un guardaroba dove poter collezionare tutto l'abbigliamento che compriamo. Inoltre, gli indumenti sono suddivisi per tipi e non sono blocchi unici come in Vice City. Un altro luogo importante che CJ visiterà frequentemente (ma tutto dipende da noi ovviamente), è la palestra. Ce ne sono tre in totale, una per ogni città, e all'interno di esse possiamo imparere nuovi stili di combattimento (tra le altre cose, CJ può eseguire combo e parare i colpi), migliorare la muscolatura, la resistenza, la velocità e perdere i chili di troppo.
    Le novità appena descritte sono solo una piccola parte delle tante meraviglie che questo titolo riserva. Ben presto si scoprono locali dove poter giocare e scommettere a biliardo (divertentissimo), puntare alle corse dei cavalli (le corse vengono trasmesse in tempo reale!), intrattenersi con coin-op stile anni '80 e vendere gelati alle persone. E a costo di essere ripetitivi, è doverso dire che questo non è ancora niente. Ci sono gare tra macchine truccate, tornei di moto-cross e moto da corsa, gare clandestine e competizioni di vario genere all'interno degli stadi. E non è tutto. CJ può andare a ballare in discoteca (il ballo avviene in sitle rhythm game), fare il camionista e il macchinista dei treni (i quali possono pure deragliare), partecipare a gare aeree o al triathlon (una competizione estenuante comprensiva di una specie di giro di San Andreas), fare il corriere, il magnaccio, il parcheggiatore, iscriversi alla scuola guida, nautica, di moto e di volo. Si potrebbe andare avanti, ma è bene soffermarsi sul motivo della presenza delle scuole in modo da fornire qualche delucidazione sul sistema d'evoluzione di CJ, in pieno stile gdr. La tabella informativa dello status di Carl visualizza i dati e il livello delle sue caratteristiche: c'è il livello d'apnea (è finalmente possibile anche nuotare), la barra della resistenza, di grasso, di muscolatura, di abilità con le armi. Ma a differenza della maggior parte dei gdr, dove per perfezionare le proprie capacità bisogna distribuire punti esperienza, in GTA: San Andreas il protagonista si evolve in tempo reale e ad ogni azione corrisponde una reazione: nuotando aumenta anche la barra della resistenza: aumentando la resistenza è possibile scattare più a lungo; di conseguenza è più facile perdere grasso, ed il fisico scolpito che andrete via via guadagnando migliora l'agilità e la capacità di aggrapparsi a sporgenze e scavalcare cinte (caratteristica che elimina uno dei pesanti limiti dei precedenti episodi).
    Per quanto riguarda le armi: non basta imparare a maneggiarne una per sapersi destreggiare anche con le altre. Se CJ impara ad usare correttamente un mitra al momento di impugnare un fucile a pompa dovrà partire da zero, anche se l'esperienza accumulata con la prima arma gli sarà comunque utile. Ci sono differenti parametri regolati dalla confidenza con le armi: la velocità di ricarica, la velocità di fuoco, la capacità di sparare in movimento o spostandosi laterlamente: con l'esperienza CJ potrà addiritturare impugnare due armi conteporaneamente.Come si può constatare, ogni parte del gioco è mossa da un complesso ed elaborato sistema d'esperienza, nel quale non mancano, fra tante, la bravura nella guida di moto e di auto, nella manovra di una barca e nel pilotaggio di un velivolo (ecco spiegata la presenza delle scuole). Detto questo, è impossibile esimersi dal descrivere brevemente qualche altra innovazione. Molto gradita è la possibilità di rapinare le case: usando un camioncino apposito (vicino a ciascuna delle tre palestre del gioco), bisogna infiltrarsi nelle abitazioni raccogliendo e depositando nel veicolo qualsiasi oggetto di valore in cui ci si imbatte, tenendo sempre d'occhio il livello di rumore per non svegliare gli inquilini (che, volendo, potete anche uccidere nel sonno con un coltello). Una volta ladrocinata una sufficiente quantità di preziosa paccottiglia, la tappa seguente è uno dei magazzini dove vendere la refurtiva ad un ricettatore. Da segnalare che anche questa parte del gioco è stata tagliata rispetto alle promesse iniziali (per saperne di più, chiedete sul forum o leggete gli speciali). Cosa ben peggiore: le case da rapinare non sono segnate sulla mappa, ma indicate da freccie gialle che si attivano in tempo reale al passaggio di CJ nei pressi dell'abitazione.
    Succosissima peculiarità di San Andreas: relazioni sentimentali che CJ può avere con sei ragazze differenti. Alcune si incontrano nell'avanzare lineare della storia, altre vanno scovate nei meandri delle città. Come nella realtà, le donne sono molto difficili da accontentare. CJ ha un apposito indicatore che segnala il suo livello di sex appeal, che muta in base al suo aspetto fisico, ai vestiti che indossa e perfino al mezzo con cui va a prendere la sua ragazza! Tra l'altro, ognuna ha gusti differenti, il che si traduce nell'impossibilità effettiva di averle tutte contemporaneamente.
    La voglia di elencare altro ancora, nel tentativo di esaurire le novità di San Andreas è tanta, ma deve cedere. E' meglio, in fondo, non rovinare la sorpresa a chi è ancora all'oscuro di certi elementi. E' caldamente consigliato l'acquisto della guida ufficiale, dato che la vastità di San Andreas impedisce al giocatore di scovare autonomamente tutti i dettagli del titolo.

    Il motore grafico più stupefacente mai visto?

    L'emozione che si prova a viaggiare per le vie di Los Santos è indescrivibile, e la bellezza del level design è fuori dal comune. Senza dubbio Los Santos, la controparte virtuale di Los Angeles, è un capolavoro di assoluta bellezza. Assieme a Las Venturas, il miglior agglomerato cittadino mai creato in un videogioco. San Fierro incanta invece per l'eleganza che la contraddistigune.
    San Andreas è un'autentica poesia, in cui si rincorrono giochi di luce avanzatissimi (l'alba e il tramonto vi faranno commuovere), effetti atmosferici splendidamente realizzati, paesini in pieno "American TV-Movie Style". Ancora, grattacieli altissimi, montagne imponenti, laghi, interminabili autostrade che collegano le tre città (tra le quali è possibile viaggiare anche con treni ed aerei) e quartieri completamente diversi gli uni dagli altri. Spostandosi fra i tre centri urbani principali, correndo fra i paesi di campagna, si resta ammaliati dalla bellezza del paesaggio. E nel corso dei lunghissimi viaggi (la mappa è davvero enorme),passando da una località all'altra, un particolare verrà presto evidente, da far gelare per lo stupore: non ci sono caricamenti. Ci si può spostare per ore, andare dove si vuole, ma non ci sarà mai un'interruzione, una pausa che possa guastare il nostro viaggio. Inconcepibile davvero considerando la mole di dati che l'engine deve gestire e i limiti dell'hardware. Ma non è tutto perfetto. Se è inappuntabile il fatto che gli interni siano finalmente ben caratterizzati, è altrettanto vero che le vetrine dei negozi lasciano molto a desiderare e che certe texture sono decisamente mediocri. Lo scenario almeno è sufficientemente interattivo: si possono persino appiccare incendi. La mole poligonale e il dettaglio di certi edifici e personaggi è abbastanza elevata.Nel complesso, se Vice City non offriva molte emozioni visive a chi lo giocava, San Andreas provoca l'effetto inverso: è bella da guardare e realizzata alla perfezione. Se non fosse per qualche texture e per alcune costruzioni non molto dettagliate avremmo di fronte un titolo eccellente anche sotto il profilo tecnico.

    Grand Theft Auto: San Andreas Grand Theft Auto: San AndreasVersione Analizzata PlayStation 2Il gioco totale. Questo è GTA: San Andreas. Come sopra, non sono feature inedite a rendere il titolo Rockstar quello che è, ma la quantità e la qualità degli elementi inseriti. Si tratta effettivamente del primo, vero, simulatore di vita. Come abbiano fatto gli sviluppatori a fare tutto questo in due anni è un enigma a cui è impossibile trovare soluzione. Magia? Forse. Del resto GTA: San Andreas è un gioco magico, un condensato di emozioni. GTA: San Andreas è uno dei migliori titoli della storia dei videogiochi, destinato a lasciare il segno e col quale tutti i giochi del futuro dovranno confrontarsi.
    Per molti San Andreas è un sogno divenuto realtà.
    Ironico davvero che il gioco più stupefacente di questa generazione ludica sia comparso sulla piattaforma meno potente sul mercato.
    E pensare che molto ancora ci sarebbe da dire, sui casinò, sugli effetti sonori e sulle musiche (adatte più ai gusti di un americano che di un europeo), sulla modalità multiplayer, sulla bellezza della storia. Del resto le recensioni devono finire. GTA: San Andreas no.

    8.5

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