Recensione Guinness World Records: The Videogame

Pronti a battere i Guinness più stravaganti?

Recensione Guinness World Records: The Videogame
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Disponibile per
  • DS
  • Wii
  • Guinness World Record, ultima fatica di Traveller's Tales, è un fiero rappresentante di quella categoria videoludica che tanto viene biasimata dallo zoccolo duro d'appassionati Nintendo. Party game scarno ed essenziale, il titolo Warner è una semplice raccolta di minigiochi, espressamente dedicata a quel settore di pubblico che sempre più decisamente rimpingua le casse della grande N. Stiamo parlando ovviamente dei casual gamer più spinti, attratti soprattutto dalla semplicità d'utilizzo, dalla superficialità, e dalle semplici dinamiche multiplayer che permettono di giocare con tutta la famiglia. Diversamente da altre raccolte che scimmiottano malamente i buoni risultati di Wii Play & Company, Guinness World Record dimostra un certa sostanza, grazie ad una buona varietà delle prove a disposizione. Sebbene dunque l'impegno produttivo sia davvero basso, il risultato finale non è del tutto insoddisfacente.

    Il pretesto per mettere l'utente di fronte ad una quarantina di sfide diverse è semplice, raccolto in nuce nella titolazione del prodotto. L'idea è quella di superare il Guinness dei Primati detenuto dalle più improbabili personalità del pianeta. Così, come avviene nel celebre programma televisivo (fra i più apprezzati delle emittenti satellitari), lo spettatore/giocatore viene messo di fronte alle prove più insolite e strane. Tosatori di pecore dalla velocità eccezionale, donne dalle unghie lunghissime, omaccioni in grado di tenere un veicolo in bilico sulla propria testa. Non mancano “discipline” più classiche, solitamente legate all'ambito sportivo, come il lancio del disco o il salto con una BMX. Prima di addentrarsi nel cuore pulsante del titolo e cercare di battere i record dei migliori giocatori, è tuttavia indispensabile modellare il proprio alter-ego. L'editor integrato all'interno del prodotto costituisce il primo evidente “rifiuto” del Mii Channel, che avrebbe potuto essere facilmente sfruttato con risultati forse più efficaci. Di fatto la qualità artistica degli “avatar” non è fra le migliori, anche se rispecchia la volontà di proporre, per i personaggi principali, un look più “cool”, facilmente digeribile dalle masse cui il titolo è dedicato. Sorvolando (ma non senza uno sguardo di biasimo) sulla scelta del team di sviluppo, è più opportuno concentrarsi sull'efficacia e sul divertimento destato dalle piccole prove che costituiscono l'ossatura principale di Guinnes World Record. Ad onor di cronaca dobbiamo citare un utilizzo in certi casi originale e dinamico dell'accoppiata Wiimote + Nunchuck, che viene sfruttata abbondantemente ed in maniera non sempre classica. Alcuni minigiochi si basano sulle routine motorie (quello dedicato alla BMX, in cui si deve “pedalare” con le mani), altri sulla precisione nell'uso del puntatore laser (è necessario ad esempio “disegnare” le unghie più lunghe del globo). Non mancano però prove d'impostazione più classica, o minigame scarsamente ispirati: questi si limitano a stimolare una pressione dei tasti ora forsennata (il button mashing più spinto), ora ritmata. In generale è doveroso riconoscere al team di sviluppo una buona dose di creatività, ma non uniformemente distribuita. Chi dovesse dunque essere attratto in qualche maniera dal gran numero di prove a disposizione, deve anche sapere che molte di esse appaiono “vecchie” e trite, e che i minigiochi memorabili sono appena una quindicina. A Guinness World Record sembra poi mancare quella verve goliardica e gigionesca che invece ha fatto la fortuna di altri congeneri, come l'indimenticabile Smooth Moves o il più recente TV Party (in cui, per altro, sono disponibili moltissime prove più lunghe ed impegnative).
    L'offerta ludica di World Record è dunque riuscita per metà, adatta ad ammaliare gli occhi sognanti dei più piccoli ma con poco appeal per gli utenti più maturi (che invece possono trovare assai divertenti le altre produzioni citate). Resta il fatto che il titolo Warner dimostra una spiccata propensione per il multiplayer (esclusivamente locale), che può forse salvarlo in appello. Alcune prove possono essere giocate in contemporanea affrontando un amico (molto ridotto è invece il numero di minigame pensati per 4 giocatori), e in tutte ci si può sfidare alternandosi ai controlli. Guinnes World Record si concentra comunque, forse più di Rayman TV Party, sul multiplayer in contemporanea, anche se i suoi risultati sono legati a doppia mandata alla qualità dei minigiochi che, torniamo a ripeterlo, è pericolosamente altalenante.
    Meno pregnante, ma comunque gradevole, la possibilità di sfidare indirettamente gli altri giocatori del globo, attraverso un completo sistema di LeaderBoard, che è possibile filtrare anche per controllare i migliori della propria regione o nazione. Anche in questo caso, allenarsi per raggiungere l'eccellenza sarà un'operazione non sempre gradevole.
    Prima di passare all'analisi tecnica, è comunque doverosa una menzione alle interessanti metodologie di sfruttamento della licenza. Nei menù di gioco, infatti, trovano felice collocazione un discreto numero di curiosità e informazioni riguardanti i Guinness dei Primati, che non mancheranno di divertire gli appassionati e rendere più leggera la navigazione.
    Il comparto tecnico è senza dubbio l'aspetto meno pregevole del titolo. Come sopra accennavamo, l'impegno produttivo è fortemente ridotto, a fronte di un prezzo al pubblico che, sfortunatamente, in Italia non è competitivo come quello di altri paesi. La volontà di seguire il trend analitico dei siti americani ed inglesi sembra aver tributato al titolo numerosi successi di critica anche nello stivale, ma le recensioni non paiono tener conto di una politica di commercializzazione che ha fatto arrivare GWR sugli scaffali ad un prezzo davvero alto (45€ sono il doppio rispetto al prezzo fissato in UK).
    Dal punto di vista tecnico, comunque, il titolo si rivela spesso carente, composto quasi interamente di quadri bidimensionali dagli sprite piuttosto semplici. Poco stile ed una palette cromatica discutibile rendono davvero misero l'appeal visivo. Più adeguato il comparto sonoro, almeno per quanto riguarda la varietà degli effetti e delle musiche di sottofondo. Niente di particolarmente esaltante dal punto di vista qualitativo, ma un buon numero di campionature, rumori e musichette Midi vivacizza almeno la progressione.

    Guinness World Records: The Videogame Guinness World Records: The VideogameVersione Analizzata Nintendo WiiGuinness World Record è un titolo che ci sentiamo di consigliare solo ai nuclei familiari che vogliono un divertimento leggero per passare tempo insieme, coinvolgendo nell'attività ludica anche i più piccoli. Il titolo avrebbe trovato un maggior consenso se fosse stato commercializzato ad un prezzo competitivo, ma ad oggi il rapporto fra l'offerta ludico/tecnica ed il costo del prodotto è largamente sfavorevole. Si possono trovare sul mercato raccolte più varie, o più ispirate dal punto di vista stilistico. In GWR, purtroppo, l'applicazione di una discreta creatività è fortemente limitata a pochi minigame.

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