Recensione Guitar Rock Tour

Dopo il boom di successi riscontrato dai titoli musicali come Guitar Hero e Rock Band, arrivati ormai a rilasciare aggiornamenti, espansioni e nuove versioni con cadenza semestrale, questa espansione abnorme sul mercato non poteva non coinvolgere la novella piattaforma del digital delivery. Arriva quindi su DSi Guitar Rock Tour, sviluppato da Gameloft, che vedrà i giocatori impersonare un componente di una band, inpegnato a suonare chitarra o batteria in un tour musicale mondiale.

Lo stilo come un plettro

Guitar Rock Tour è composto in una modalità Single player - ulteriormente suddivisa in una carriera ed in partite veloci - e una modalità Multigiocatore Wireless.
Soffermandoci sulla carriera, chi gioca, una volta scelto chi impersonare tra una ridotta scelta di personaggi (4 in tutto, tra cui un metallaro, una ragazza punk, e un chitarrista indie), e selezionato quale strumento suonare tra chitarra e batteria, verrà introdotto con una storia abbastanza scialba e banale, al tour musicale lungo diverse tappe.
La schermata di gioco è ripresa esattamente dai classici di questo genere, con le corde della chitarra sullo schermo inferiore del DS, in cui scorrerranno in successione ritmica le note da dover "suonare" toccandole con il giusto tempismo. Alle semplici note si aggiungeranno poi diverse varianti, come note da tenere più a lungo o note veloci da eseguire con un rapido strusciamento del pennino. Non mancheranno poi gli accordi di due o tre note da suonare contemporaneamente, strusciando il pennino velocemente sui 3 pulsanti interessati.
Più note suoneremo in successione, più aumenterà la barra dell'indicatore folla: se l'energia calerà fino al suo esaurimento, dato da diversi errori nel suonare, la nostra esibizione si concluderà precocemente. Se invece saremo abbastanza abili da suonare più note consecutive, il nostro punteggio salirà velocemente grazie all'aumento dei moltiplicatori presenti in una barra a forma di stella nello schermo superiore.
C'è spazio anche per due power-up, ottenibili suonando delle speciali note dorate, sparse lungo tutto lo spartito del brano. Una volta riempita la barra d'energia potremo sfruttarla in due diversi modi: attivando il potere "Superstar" aumenteremo il valore del moltiplicatore fino a 8X, ottenendo più punti. Il potere "Pyro" invece, attivabile solo quando l'energia è al 100%, ci aiuterà a risolvere situazioni complesse, eliminando tutte le note presenti sullo schermo.
Così come la chitarra, anche la batteria si potrà suonare utilizzando il touch, ma eventualmente potremo integrare anche l'utilizzo dei tasti (sia la freccia direzionale e i pulsanti, sia i tasti dorsali L e R), dando una discreta scelta al giocatore su come suonare lo strumento.
La componente Multigiocatore permetterà chi possiede lo stesso software sul proprio DSi di sfidarsi l'uno contro l'altro a chi ottiene il punteggio migliore. Il titolo presenta anche dei risicati extra, come degli obiettivi sbloccabili lungo lo svolgimento della campagna, oppure l'utilizzo della fotocamera Nintendo DSi per scattarci foto che andranno a personalizzare il nostro profilo.

Nulla di nuovo sul palco

Guitar Rock Tour non si sforza minimamente di essere un titolo originale. I richiami a Guitar Hero sono palesi, a partire dal titolo del gioco. Il gameplay risulta essere una traslazione di quello che abbiamo potuto imparare dai titoli Activision, con la differenza sostanziale che l'utilizzo del Touch Screen non àa la stessa sensazione al giocatore di suonare e di impersonare un vero chitarrista (cosa invece riuscita bene con la versione portatite venduta con la speciale pulsantiera). La struttura dei brani risulta essere abbastanza lineare anche ai livelli più alti, e suonare gli accordi - la componente più complessa del gameplay - risulta essere limitata dall'utilizzo del pennino, che implica il poter suonare solo 2 o 3 note vicine tra di loro.
La track list del titolo si attesta su 17 brani, tra cui spiccano sia classici come "Beat it" di Michael Jackson e "Message in a bottle" dei Police, che artisti abbastanza recenti come i Blink 182 o Avrile Lavigne. I brani, pur non essendo originali, risultano essere solidi e ben realizzati, con una buona campionatura degli strumenti ed una struttura che ricalca molto i pezzi originali. Peccato per il numero un po' ridotto, che costringe il giocatore a suonare più volte uno stesso brano, ma per un titolo in Digital Delivery è forse chiedere troppo.
Lo stile utilizzato è abbastanza anonimo, con una struttura che raccoglie tutti i cliché dei più famosi generi musicali, come il Metal o il Punk. Schitarrate e urli faranno da sfondo ai menù di selezione, mentre i personaggi, composti da pochi poligoni e dettagli, rimangono nell'anonimato più assoluto. Anche la grafica ingame non brilla per la sua bellezza, con elementi poco armoniosi ed effetti grafici abbastanza deludenti.