Recensione Half-Life 2: Orange Box-HL: Episode 2

Gordon Freeman, più cattivo e sfortunato che mai, continua la sua avventura

Recensione Half-Life 2: Orange Box-HL:  Episode 2
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Si torna in prima linea, mister Freeman...

    La saga di Half Life è uno dei rari casi in cui si può asserire senza possibilità di errori che un prodotto pensato per il divertimento sia diventato un vero fenomeno di massa e abbia addirittura raggiunto per molti aspetti il livello di opera d’arte. Cos’era Half Life? Non certo un semplice sparatutto...un film interattivo? Già è una definizione più corretta. Ma che tipo di film? Un banale film d’azione? O qualcosa di più? E il suo seguito (per tacere di espansioni e mod amatoriali)? Superiore al predecessore? Un seguito migliore del film originale? Un altro film d’azione? Un mondo dalle tinte kafkiane, in cui tutto sembra nelle mani di un dannatissimo tipo in completo blu, che appare sempre e comunque...un mondo dominato da alieni? Da esseri paradimensionali? Un sogno? Una realtà? Un’opera da oscar? Il riciclaggio di un’idea di controllo totale presente anche in Matrix ed altre opere cinematografiche? Oppure, tornando al principio, un semplice videogioco in cui sparare ai nemici che si presentano dinnanzi al protagonista, al secolo Gordon Freeman?

    Qualunque cosa sia Half Life, tenendo conto che anche a livello ludico si è sempre stati di fronte a una serie che, nelle sue varie incarnazioni, ha rappresentato un distacco totale dalla massa a livelli puramente tecnici (ricostruzione grafica, accompagnamento sonoro, IA del mondo gestito dal PC, stabilità e freschezza del gioco in rete) in ogni periodo in cui si è presentata con un nuovo sequel. Facendo quindi un po’ di riassunto: il silenzioso Gordon Freeman, dopo essere uscito indenne dal sito di ricerche Black Mesa, nel quale, fallito un esperimento, è iniziata un’invasione di esseri alieni, è tornato in una Terra diversa, dominata da una casta militare detentrice di tecnologie all’avanguardia denominata Combine e ancora abitata da zombie ed altre mostruosità derivanti dal disastro di Black Mesa. Guidato, forse in maniera telepatica, da un enigmatico G-Man in giacca e cravatta, di cui nulla si sa se non che con le sue apparizioni non fa altro che gettare nuove ombre sulla situazione, Freeman è divenuto un membro importantissimo della resistenza contro i Combine e, aiutato dalla giovane e avvenente Alyx, figlia di uno dei capi della ribellione, continua la sua opera che -si spera- riporterà libertà al pianeta. Eccoci quindi giunti alla seconda espansione di Half Life 2, denominata, molto semplicemente, Episode 2: i portali dimensionali sono di nuovo aperti, nuovi orrori stanno arrivando e i combine sembrano decisi a farla finita con i dissidenti. L’unica speranza è un datapad nelle mani di Alyx che, unito a un missile in grado di bloccare l’arrivo di nuovi esseri, potrebbe ribaltare le sorti della guerra. L’incaricato di proteggere la ragazza nel suo difficile viaggio è ancora lui, Gordon “Die Hard” Freeman.

    “Vai a fare un pic-nic con Alyx, ti divertirai un mondo...”

    Episode 2, sin dai primi momenti, si discosterà poco o nulla da tutti i capitoli precedenti: il giocatore controlla Gordon in prima persona, osservando dai suoi occhi lo sviluppo della trama. Non vi sono filmati. Non vi sono momenti in cui la telecamera si sposti dal protagonista, se l’azione si interrompe per qualche dialogo, il giocatore potrà, volendo, portare Gordon a spasso mentre gli npc discutono; spesso, sarà anche costretto ad interagire durante l’intermezzo (attivando qualche pulsante, ad esempio). L’unico in grado di bloccare l’azione sarà il fantomatico G-Man, che saltuariamente apparirà davanti gli occhi di Freeman, oscurando il resto dell’ambiente (oltre ad apparire, come sempre, con camei sparsi lungo i livelli, quasi a dimostrare che vi tiene costantemente d’occhio). Nonostante questa geniale trovata, Episode 2 rimane pur sempre uno sparatutto classico con fiotte di nemici da abbattere ed NPC al nostro fianco che, come al solito, non faranno che lo stretto necessario, lasciando al buon Gordon la parte dell'eroe.

    L’ambiente di gioco, nel corso dell'avventura, rimarrà invariato: livelli piuttosto lineari in ambientazioni che spazieranno da vaste porzioni di territorio ad anguste gallerie infestate di insetti alieni, con qualche sequenza di guida qua e la per spezzare la monotonia ed, infine, l’immancabile boss di fine livello. Non mancheranno, inoltre, una serie di enigmi, la cui chiave sarà spesso un’attenta osservazione dell’ambiente circostante e l’uso intelligente del distorsore di gravità dal quale il protagonista non si separa mai e grazie al quale avrete modo di interagire con l’ambiente circostante. Grafica pulita, luminosa, dettagliata, motore scalabile e mai deludente, effetti di acqua e fuoco splendidi, animazioni lisce e mai legnose, modelli tridimensionali vivaci e differenziati, dettagli incredibili e panorami strabilianti: dopo 2 anni, il motore grafico si dimostra ancora un gioiello di prestazioni e scalabilità, anche su PC non all’ultimo grido. I nemici, ben conosciuti agli amanti della serie, spazieranno tra formicheleone, succhiateste, zombie, soldati combine, guardiani, mech da combattimento, tutti guidati da una IA eccezionale ed adatta ai personaggi: dagli animali aspettatevi furiosi attacchi in branco e poca strategia, dai soldati un sapiente sfruttamento dell'ambiente ed un forte lavoro di squadra; I robot sono invece macchine feroci che hanno un solo scopo: uccidervi: nessuna anima che si possa spezzare, nessun sentimento che li riesca a fermare, virtualmente immuni alle armi leggere, in una parola, dei veri ossi duri. Gli zombi, fortunatamente non costituiranno un problema: lenti, privi di qualsiasi tattica diversa dall’avanzare mugolando a braccia tese; ucciderli sarà uno spasso, dato che la loro lentezza permetterà di inventare metodi crudeli e/o sadici per porre fine alla loro misera esistenza (perché sprecare pallottole quando è possibile scagliargli addosso liquido infiammabile, mobili, seghe circolari o panchine?).

    L'IA sopraffina si ripropone anche nei vostri compagni: nonostante, come già detto, la loro utilità sia pari a quella degli agenti FBI in un qualsiasi titolo della saga Die Hard (o in generale in qualsiasi film d’azione in cui il protagonista non è uno di essi), l'algoritmo che ne governa le azioni fa si che mostrino un vero senso di cameratismo ed amicizia, tanto tra loro quanto nei confronti del nostro Gordon e, nell’ascoltare i loro dialoghi, le barzellette mentre ricaricano le armi, le grida di gioia all’abbattimento di un nemico, le tipiche imprecazioni all’americana mentre scaricano disperati i caricatori, ecco che l’immedesimazione cresce e ci si dimentica che questo è solo un videogioco, non un film ,non la realtà. E che dire di Alyx, nostra fida compagna: mai banale nei suoi commenti all’azione, mai incastrata in un muro o paralizzata da qualche parte grazie a bug o altri problemi.

    Arrivederci a presto, dottor Freeman.

    Finora, Episode 2 ci appare come un prodotto decisamente di ottimo livello, dalla grafica, ambienti e modelli eccezionali uniti ad effetti speciali ottimi, al sonoro, con musiche azzeccate e recitazione nei dialoghi abbastanza soddisfacente (in inglese), alla giocabilità, nemici diversi, intelligenti, alleati quasi reali; quel che non va è che non c’è nulla di veramente nuovo: le armi, per quanto varie, sono sempre quel piede di porco, quella pistola, quel mitra, quello shotgun; i nemici, combine e mostri vari, li conosciamo. Gli enigmi vengono risolti, come al solito, dal caro distorsore gravitazionale. Per quel che riguarda i personaggi, Alyx non ce ne voglia, se ne potrebbero introdurre di nuovi. Siamo quindi di fronte a nuovi tasselli che porteranno a capire perché la Terra sia cambiata a tal punto, chi siano i combine e come scacciarli, ma, finché questi misteri non verranno svelati, la meccanica rimarrà la stessa, liscia, tale e quale tre anni fa (o nove se si pensa al primo Half Life).

    Half-Life 2: Orange Box Half-Life 2: Orange BoxVersione Analizzata PCEpisode 2 è un capitolo della saga di Half Life e, come tale, ne eredita tutto il bene possibile ed immaginabile. Nulla delude in questa espansione, se non forse che, in fondo, non vi è nulla di nuovo. Certo, qualcuno diceva “se vogliamo che niente cambi, bisogna cambiare tutto” (Il Gattopardo cit.), ma qualche innovazione, oltre a nuove mappe e qualche livello inedito, sarebbe stata sicuramente gradita. Aspettiamo quindi le prossime uscite, per porre finalmente termine a quest’avventura, a questo bellissimo film, per capire chi siano i combine, cosa sia stata veramente la disgrazia di Black Mesa e chi sia l'enigmatico G-Man.

    8.5

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