Healer's Quest Recensione: per guarire non servono skill

Healer's Quest è un GDR Indie dalla vena comica particolarmente sviluppata e dall'estetica vintage destinata a non passare inosservata.

Healer's Quest Recensione: per guarire non servono skill
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • Assassini, guerrieri, eroi, killer spietati e audaci comandanti: la storia del videogioco è stracolma di gloriose battaglie, silenziose eliminazioni e scontri spietati, generalmente guidati proprio da noi giocatori. Spesso però ci si dimentica di chi ha permesso che queste battaglie volgessero a nostro favore: ci disinteressiamo di chi, sacrificando la visibilità concessa ai grandi condottieri, si rimbocca le maniche per tenere sempre in salute l'eroe o il gruppo di turno. Dal desiderio di dare finalmente lustro e visibilità anche a questi eroi, nasce Healer's Quest, un racconto comico dai toni epici, che non si prende sul serio neanche per un secondo, e così facendo riesce a ironizzare non solo sul tema principale, ma anche su tutto il mondo videoludico, dalle sue tradizioni più arcaiche e incomprensibili fino alle moderne pratiche della grande industria.

    C'era un guerriero, un mago e un arciere...

    L'avventura scaturisce dalla più banale delle motivazioni: un non meglio precisato sovrano di uno sconosciuto e fantasioso regno ha richiesto l'intervento di un cavaliere per eliminare un pericoloso drago, che si annida nelle oscure e umide grotte di una caverna vicino alla cittadella. Per completare l'obiettivo e ottenere la gloria, il cavaliere raccoglierà intorno a sé un piccolo gruppo di coraggiosi guerrieri, secondo il modello più classico del "party" di un gioco di ruolo: il cavaliere tutto spada e onore; il berserker iracondo e violento; il mago riflessivo e l'arciere elegante e delicato.

    Infine, entriamo in scena noi: il guaritore. Da quel momento si avvicenderanno una serie di eventi tragicomici, facendoci scontrare con numerosi nemici e permettendoci di incontrare personaggi decisamente sopra le righe e piacevolmente autoironici, viaggiando tra oscuri dungeon, cittadelle diroccate, cimiteri abbandonati e castelli infestati. Nell'arco di una decina d'ore arriveremo ai titoli di coda, che rappresentano però solo una prima parte del finale complessivo del gioco, ma il perché lo lasciamo scoprire a voi.

    Il giuramento del guaritore!

    Per tutta l'esperienza osserveremo, dalle retrovie, i coraggiosi compagni darsele di santa ragione con draghi, ragni, fantasmi e goblin, e saremo impegnati a curare, cucire e suturare i nostri alleati. Durante l'intera esperienza infatti non combatteremo mai direttamente, non sferreremo fendenti e non ci lanceremo in violenti affondi: tutto ciò che faremo sarà curare, sempre e comunque, pena la sicura sconfitta del nostro sì coraggioso, ma spesso impacciato e borioso team.

    Tra un berserker eccessivamente flatulento e un mago eroticamente suscettibile, ci troveremo a dover tenere in piedi un gruppo di soldati che a volte ci metterà più in crisi di quanto non possano fare i già tosti avversari. Per fortuna, il set di abilità messo a disposizione dagli sviluppatori è davvero corposo: potremo decidere di curare un singolo eroe con un'ingente quantità di salute, o potremo invece optare per dei recuperi più leggeri ma distribuiti tra tutto il team; si potrà scegliere se ricorrere a delle abilità passive o attive, e potremo addirittura decidere su quale eroe puntare di più, dedicando a lui la maggior parte del mana a disposizione, in modo tale da far ruotare intorno a lui la "build" della squadra. Effettivamente, sebbene si tratti di un team generalmente composto da cinque membri, in realtà la sua gestione e costruzione viene interamente regolata sulla base di quali abilità di cura e potenziamento sceglieremo di usare. Ad esempio, se opteremo per l'invincibilità, potremo fare in modo di rendere decisamente coriacei i nostri due membri della prima linea (cavaliere e berserker), e costruire i loro personaggi in funzione difensiva e non offensiva. Il numero di combinazioni è davvero enorme: ogni eroe può equipaggiare un'arma, un amuleto e degli anelli speciali, e ogni oggetto può cambiare radicalmente l'approccio della partita. Basti pensare che alcuni anelli rimuovono salute al possessore per i primi secondi dello scontro, mettendo a dura prova le nostre scorte di mana, ma poi iniziano a curare costantemente il portatore, alleggerendo lo sforzo sulla lunga distanza. Al contempo, altri anelli fanno esattamente l'opposto, stimolandoci a una costruzione della squadra basata sulla forza bruta e sulla rapidità d'esecuzione. Per gli appassionati di build e statistiche, e per coloro che vorranno sfidare il gioco ai livelli più alti, Healer's Quest offre di certo una gran bella varietà di opzioni. Sebbene dunque l'impostazione visiva e narrativa sia quella dell'rpg orientale (ci sono anche gli incontri casuali come da tradizione JRPG), ciò che faremo una volta avviata la schermata di combattimento sarà sempre in tempo reale: mentre, in maniera autonoma, i nostri compagni combatteranno contro i nemici, noi dovremo tenere sotto controllo tutte le loro statistiche, e fare in modo che possano rimanere in vita abbastanza a lungo da poter prevalere.

    Un elemento in tal senso contraddittorio risiede nell'impossibilità di fuggire facilmente da un gruppo di nemici casuali, che dovremo affrontare per forza prima di poter proseguire: se da un lato ciò appare logico data la natura progressiva e basata sulle statistiche del gioco, dall'altro risulta un po' avvilente, dopo qualche ora, non riuscire a spostarsi con una certa facilità per via di questi assillanti incontri. In ogni caso, questo è l'unico elemento che in qualche modo rallenta un'esplorazione comunque fluida della mappa e del mondo di gioco, che come detto prima può essere esplorato con una certa facilità anche in una decina d'ore.

    Autoironia e Metanarrativa

    L'intera esperienza è costellata di numerosi riferimenti al mondo videoludico, a volte forse in maniera addirittura eccessiva e forzata. Altre volte l'autoreferenzialità è invece ben gestita e divertente, soprattutto nella sua puntuale apparizione durante i momenti più concitati. Ci ritroveremo a esplorare un dungeon in cui uno scheletro "aziendale" ci consiglierà in maniera asfissiante e costante di acquistare le "gemme" del negozio digitale, per poter personalizzare la nostra esperienza.

    A ogni scontro vinto, solo in quel luogo verremo ricompensati proprio con queste gemme, e comparirà una piccola icona in alto a destra che ci rimanda a un vero e proprio negozio, stile free to play dei social moderni, in cui poter comprare candelabri e scheletri con cui decorare il dungeon. In un'altra occasione ci troveremo a dover spiegare ad alcuni dei nostri compagni il perché non avrebbe molto senso rimanere a "farmare" all'infinito nella zona d'addestramento (cosa che comunque è possibile fare!), e verremo abbandonati per qualche scontro perché il nostro compagno non vorrà sentire alcuna ragione. Infine, giusto per citare un altro esempio, i nostri protagonisti si troveranno a discutere delle "morti" precedenti, perfettamente coscienti di essere all'interno di un videogioco. Lasciandovi la possibilità di scoprire le più divertenti trovate metanarrative dello studio, non possiamo non sottolineare come la leggerezza tematica, narrativa e dei toni di Healer's Quest lo renda sicuramente più digeribile rispetto agli altri esponenti del genere, anche tenendo conto dell'esigua durata.

    Healer's Quest Healer's QuestVersione Analizzata PCSenza riuscire a raccontare nulla di rilevante o di particolarmente interessante, e con una direzione artistica priva di qualsiasi rilievo, Healer's Quest sfrutta comunque un concept divertente per mettere in scena delle brevi sequenze comiche e appaganti dal punto di vista ludico. Con qualche piccolo inciampo sul versante del gameplay (piccole sessioni di trial and error ed un'eccessiva presenza di nemici casuali), l'esperienza è comunque solida e si lascia giocare, soprattutto in vista della durata decisamente contenuta.

    6.5

    Che voto dai a: Healer's Quest

    Media Voto Utenti
    Voti: 3
    5.7
    nd