Hearthstone l'Ascesa delle Ombre: uno spiraglio di luce tra le tenebre

Il nuovo set di Hearthstone che inaugura l'Anno del Drago porta diverse novità e rende il meta un po' più vario e divertente. Ecco la nostra prova.

Hearthstone l'Ascesa delle Ombre: uno spiraglio di luce tra le tenebre
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  • Hearthstone, diciamoci la verità, ha un disperato bisogno di risollevarsi e proporre qualcosa che possa far ritornare la vecchia guardia oltre ad attirare nuovi giocatori, dopo il periodo di transizione vissuto con l'Anno del Corvo. Quest'ultimo non solo è stato caratterizzato da un paio di espansioni che hanno mostrato il fianco a qualche critica, ma ha anche rappresentato un periodo di aridità creativa del team. L'abbandono di Ben Brode e di altre figure chiave del team di sviluppo, di certo, non ha aiutato ma la squadra si è presto rialzata iniziando a pianificare il futuro del card game che in tutti questi anni ha dominato il settore, ora chiaramente affollato di molti altri competitor.
    La perdita di fiducia della community si è esplicitata nei numeri degli streaming immediatamente successivi all'uscita de L'Ascesa delle Ombre. L'espansione che ha inaugurato l'Anno del Drago ha ricevuto un'accoglienza meno calorosa di Boscotetro, espansione uscita nello stesso periodo nel 2018: ben cinque milioni di ore di visualizzazioni in meno, dato riferito all'intera prima settimana di permanenza del set nei palinsesti Twitch. È comunque probabile che il World Championship contribuirà a rialzare un po' la media ma è innegabile la flessione patita dal titolo a seguito dell'Anno del Corvo.
    L'Ascesa delle Ombre, ad ogni modo, può essere considerata una buona espansione che prepara il terreno - si spera - all'anno del riscatto.

    Quante novità, tra queste Ombre?

    Quali sono le principali novità di questo primo maxi contenuto dell'anno? Prima di tutto, via il vecchio. Le tre espansioni dell'Anno del Mammut (Viaggio a Un'Goro, Cavalieri del Trono di Ghiaccio e Coboldi & Catacombe), se ne sono finite dritte dritte a rimpolpare il già gargantuesco formato Wild grazie alla ormai tradizionale rotazione dei set. Peccato per l'addio a carte importanti come Visioni d'Ombra e Kathrena Brinafatua (quest'ultima ottima leggendaria da sfruttare con altre carte con Rantolo di Morte, per il Beast Hunter) e non solo. Salutano il formato standard i Death Knight, le Quest e le armi leggendarie. Non male come colpo di spugna per ripartire.
    In secondo luogo, per venire incontro ai nuovi giocatori e a quelli che hanno abbandonato il titolo, il team ha rivisto la meccanica di costruzione automatica del mazzo. Il cosiddetto "Smart Deck Builder" è stato introdotto con la patch che ha preparato il terreno all'Ascesa delle Ombre e presenta un nuovo algoritmo in grado di comparare in modo più preciso la collezione del giocatore con il meta vigente, in modo da permettere la creazione di deck sempre aggiornati.

    Come vi abbiamo già riportato in articoli precedenti, in base a quanto dichiarato l'algoritmo dovrebbe essere in grado di aggiornare ed estrapolare con una cadenza regolare i dati sul meta di gioco. Su questo punto, effettivamente, abbiamo notato una maggiore puntualità nella proposta delle carte e nella costruzione dei mazzi, ma è ancora difficile comprendere se il sistema ha solo bisogno di un po' di rodaggio per perfezionare i consigli. Il consueto caos scatenatosi nei giorni successivi la release probabilmente non aiuta l'ancoraggio delle formule su un meta ancora malleabile. Ad ogni modo, gli automatismi per passare da un deck standard a uno selvaggio sono stati snelliti e resi più intuitivi.
    La prima espansione dell'Anno del Drago, come avete avuto modo di vedere, si incentra sul debutto della Legione del M.A.L.E., gruppo di cattivi storici di Azeroth che hanno deciso di unire le loro forze per portare a termine un piano super malvagio. Quale? Beh, questa è un'altra storia. Vi basti sapere che i cinque mega villain portano nella locanda un discreto carico di novità che sono già entrate di diritto nel meta, riportando in auge alcune classi in precedenza colpite dai nerf.

    Le nuove meccaniche di gioco

    Come di consueto, anche l'Ascesa delle Ombre ha introdotto alcune novità sotto il profilo delle meccaniche di gioco. Prima di tutto, c'è stato il debutto dei Lacché, speciali servitori della squadra del M.A.L.E. che, al netto di statistiche irrisorie (1/1) sono dotati di gridi di battaglia peculiari. Ce ne sono attualmente cinque, neutrali, nel set anche se con le prossime espansioni tale keyword potrà espandersi con nuove entrate, vista la nuova roadmap annuale che Blizzard vuole portare avanti.
    La Legione del M.A.L.E., inoltre, può contare sui "Piani" (altrimenti, senza qualche piano malefico, che banda di super cattivi sarebbe?). I Piani sono, anzitutto, delle carte magia il cui potere cresce a ogni turno in cui rimangono nella mano dei giocatori. Il Piano di Hagatha, ad esempio, se usato subito infligge un danno a tutti i servitori. Il computo dei danni che potranno essere inflitti aumenta a ogni turno in cui la carta rimane nella mano. Il Piano di Lazul, invece, riduce l'attacco di un minion avversario sino al turno successivo.
    Quindi i giocatori possono gestire la loro strategia attendendo il momento più opportuno, adattandosi alla situazione e aumentando in questo modo le opzioni strategiche nel corso dei match.

    Ovviamente non possono esistere i cattivi senza i "buoni" di turno. Ecco che un misterioso gruppo conosciuto come i Difensori di Dalaran hanno portato nella Locanda una nuova, particolare keyword: le Magie Gemelle. Queste non sono altro che magie le quali, una volta lanciate, generano automaticamente una copia di loro stesse nella mano del giocatore. L'effetto, se ci pensate, è molto simile alla meccanica di gioco Eco, introdotta l'anno scorso nella prima espansione dell'Anno del Corvo. Le Magie Gemelle possiedono però una caratteristica che le differenzia rispetto la vecchia keyword: possono essere usate in un qualsiasi turno successivo e non scompaiono alla fine del turno del giocatore.

    Una Hall of Fame inaspettata ma gradita

    Come vi anticipammo, la Hall of Fame si è arricchita di nuove carte. Le vecchie glorie sono esattamente nove, tra cui due...non così vecchie. Anzitutto cominciamo con le carte con più anzianità di servizio: Naturalizzazione, Demone Guardiano, Favore Divino, Cervo Tenebroso, Gatto Nero, Falena Splendente, Murena Scossabuia. E poi? Poi ci sono due pezzi da novanta che hanno letteralmente creato scompiglio sin dal loro arrivo: Baku la Mangialune e Genn Mantogrigio.

    Baku e Genn, per chi non li conoscesse, sono gli artefici degli archetipi "even" e "odd". Sin troppo efficaci, tanto da gambizzare il meta in più di un'occasione. Il team di sviluppo, assumendosi implicitamente la responsabilità per quanto accaduto, ha con coraggio deciso di mandarli in pensione prima del previsto perché le due leggendarie sarebbero andate ad offuscare le novità previste nell'Anno del Drago. L'infelice parentesi, dunque, pare essersi chiusa senza grandi rimpianti.

    Altro giro, altra storia

    L'altra grossa, grossissima novità dell'espansione (anzi, per essere precisi, uscirà solo la fine di Aprile), è la modalità single player. Con L'ascesa delle Ombre, infatti, il contenuto per giocatore singolo inaugurerà una stagione narrativa inedita per Hearthstone. Per la prima volta nella storia, infatti, il single player non avrà un background dedicato per ogni espansione, bensì presenterà una narrazione inedita e unica nel suo genere, che si svilupperà attraverso tutte e tre i set del 2019. Insomma, una storia "lunga un anno". L'avventura darà in pasto ai giocatori anzitutto un capitolo gratuito e, poi, una buona quantità di novità come carte inedite, nuove keyword, particolari "friendly encounter" e un sistema di reward finalmente rivisto e arricchito, cosa che dovrebbe spronare molti a provare e ripetere le sfide del single player. Il team, quando abbiamo assistito alla presentazione, ha fatto riferimento a buste gratuite, oro e anche l'agognata polvere arcana per il crafting. Sbloccare tutta l'avventura costerà 19,99 € oppure 700 Oro per ogni capitolo aggiuntivo, in modo non dissimile da quanto avveniva con le prime avventure di Hearthstone.

    Archetipi, c'è chi scende e c'è chi sale

    Bando alle ciance: quali sono gli archetipi che hanno tratto beneficio da questa nuova espansione? Quali mazzi porteranno i pro player al mondiale che partirà il prossimo 25 aprile? Per la prima volta nella storia, infatti, i giocatori professionisti si sono trovati a dover rivoluzionare le loro strategie poco prima di un evento così importante come il World Championship. Questo, immaginiamo, deve aver creato non pochi problemi ai sedici campioni volati a Taipei. L'obiettivo di Blizzard, però, è chiaro: rendere più imprevedibili e interessanti le partite, anche alla luce del nuovo formato competitivo. L'ennesimo.
    Chi troviamo nel cosiddetto Tier 1, ovvero nell'Olimpo dei mazzi più efficaci in questo momento? L'archetipo Lacché del Rogue sembra dominare incontrastato su un "piacevole" ritorno di fiamma: il Token Druid (che ha ricevuto un boost nell'early game con Portaghiande e Guardiane del Metasogno e nel late game con Aiuto della Foresta), tornato in auge dopo un periodo buio, e sul nuovo Warrior bombarolo (Pinzalibur, Goblin a Molla e Domabombe Boom su tutti). Ad alti livelli, comunque, i giocatori sembrano preferire di gran lunga il classico archetipo Control per il Warrior.
    Vedremo come si evolverà il meta nel corso delle prossime settimane.

    A nostro avviso anche il mech deathrattle hunter non se la cava affatto male, se non altro per il fatto che è davvero divertente da giocare grazie alla presenza di Zul'Jin, Orsotron, Obliviotron (un 6 mana con un rantolo di morte che porta un mech dalla mano in campo, attivando contestualmente il suo rantolo di morte) e il buon Zilliax. Ci sentiamo di segnalare anche l'archetipo Murloc Shaman: divertente e aggressivo da giocare ma fastidiosissimo da avere contro. Infine, sembra guadagnare in popolarità un nuovo archetipo per il Mage, per cui vi consigliamo di tenerlo d'occhio. Il cosiddetto "Conjurer Mage" deve il suo nome alla carta Chiamata dell'Evocatore e si basa sostanzialmente sull'evocazione torrenziale di creature sulla board di gioco, grazie al trittico Chiamata dell'Evocatore, Khadgar, Potere della Creazione.
    I pro player sembrano aver capito l'andazzo e infatti, quasi tutti i giocatori porteranno a Taipei il Warrior, il Rogue e il Druido, con alcune divergenze che sono ricadute sull'Hunter, sul Warlock (soprattutto nell'archetipo Zoo, grazie alla nuova leggendaria, l'Arcicattivo Rafaam) e sullo Shaman.
    Bunnyhoppor, tedesco in forza ai Samsung Morning Stars, ad esempio potrà contare su Rogue, Hunter, Mage e Warlock.
    Ora non ci resta che tenere controllato il meta, vedere dove ci porteranno le Ombre e attendere l'arrivo della prima parte dell'avventura single player.

    Hearthstone L'Ascesa delle Ombre Hearthstone L'Ascesa delle OmbreVersione Analizzata PCNonostante i dubbi e le paure della community, L'Ascesa delle Ombre è un buon set, piacevole e divertente sotto il profilo delle novità introdotte. L'espansione sembra essere l'inizio di un progetto che spiegherà tutta la propria efficacia nel corso dell'intero Anno del Drago. Per ciò che concerne i contenuti, le novità non mancano: le meccaniche di gioco introdotte dal set (seppur poche) hanno smosso il meta quasi subito, facendo emergere alcuni archetipi particolari come il Rogue Lacchè, il Conjurer Mage o il Bomb Warrior. Tornano anche il Token Druid e il Mech Hunter, oltre allo Zoo Warlock. Al momento il Paladino e il Priest, invece, sono le classi che se la stanno cavando peggio rispetto alle altre.  Ad ogni buon conto, la volontà del team di sviluppo di rilanciare la propria creatura, riconquistare i fan e correggere gli errori dell’Anno del Corvo è evidente. DK, Quest e armi leggendarie finiscono nel formato Wild. Baku e Genn, detentori della nomea di carte più frustranti del 2018, sono andati prematuramente in pensione tra le vecchie glorie, ci sono novità relative alla fase di costruzione automatica del mazzo, l’Arena diviene un po’ più interessante e il single player per la prima volta avrà una storia lunga un anno e - pare - ricca di ricompense.  A parer nostro manca ancora una feature fondamentale che, purtroppo, non verrà introdotta quest'anno: una modalità torneo.

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