
Recensione Hearts of Iron 3 - Their Finest Hour
Un'altra espansione per lo strategico più completo di sempre
Tra tutti gli strategici che hanno declinato in chiave videoludica il periodo della sanguinosa Seconda Guerra Mondiale quelli appartenenti alla serie "Hearts of Iron" sono sicuramente tra i più conosciuti ed apprezzati dal grande pubblico, nonostante la loro indubbia complessità. Nonostante siano passati molti anni dall'uscita del terzo episodio della serie, puntellato come al solito dalle precise e onnipresenti espansioni di vario impatto e grandezza, Paradox Interactive continua a lavorarci sopra, senza sosta apparente, dando alla luce così un nuovo ed interessante DLC che sulla carta sembrerebbe poter potenziare e raffinare ancora di più un gioco divenuto oramai letteralmente immenso per contenuti proposti. Stiamo parlando di Hearts or Iron III: Their Finest Hour.
La guerra sempre più in grande
Definire Hearts of Iron III un "grande strategico", se il ritmo con cui viene aggiornato continuerà a mantenersi tale, potrebbe diventare veramente riduttivo. Trasformandoci in novelli generali nonché in veri e propri capi di stato, Paradox è riuscita a ricreare quanto più fedelmente possibile un intero mondo e delle dinamiche assolutamente complesse: davvero un'enormità di variabili e possibilità, a caratterizzare uno dei più imponenti progetti videoludici. E con "Their Finest Hour" la rosa di possibilità si allarga e dilata ancora di più.
Innanzitutto cominciamo col parlare delle aggiunte più immediatamente visibili. Nella schermata di creazione della partita troveremo infatti due nuovi dettagliati scenari storici da giocare, focalizzati l'uno sulla guerra civile spagnola, l'altro sulla Guerra d'Inverno. Nel primo caso saremo quindi chiamati a prendere le parti o dei Nazionalisti, che effettivamente vinsero il conflitto grazie agli aiuti dell'Italia fascista e della Germania nazista, dando vita così alla dittatura franchista; oppure della fazione repubblicana, guidata dal Fronte popolare e di ispirazione Marxista. Nel secondo scenario rivivremo invece le azioni che hanno portato allo svolgimento del conflitto russo-finnico, che portò nella realtà all'espulsione dell'Unione Sovietica dalla Società delle Nazioni, oltre che ad una guerra dura e sanguinosa che Stalin non aveva previsto potesse essere così impegnativa, grazie alla tenace resistenza dei soldati e della popolazione finlandese.
A questi due nuovi scenari storici va aggiunta anche la nuova modalità di gioco denominata "The Gathering Storm". Qui cominceremo sempre nel 1936, ma avremo la possibilità di calarci immediatamente nell'azione. Verrà saltata infatti tutta la parte relativa alla ricerca tecnologica ed alla produzione delle unità, in quanto ogni nazione partirà con un monte di punti da spendere, prima dell'inizio della partita, in tecnologie e unità da combattimento. Una volta schierate le truppe sul fronte, l'azione avrà quindi inizio, con una sensibile riduzione del tempo medio necessario per una normale partita ad Hearts of Iron III.
La strategia sul campo
La aggiunte e le correzioni a livello gameplay non mancano di certo. Innanzitutto va notata una nuova gestione degli ufficiali e dei generali che ora hanno dei nuovi e decisivi tratti caratteristici, guadagnati col tempo e l'esperienza e che segneranno decisamente in misura maggiore le battaglie a cui prenderanno parte. L'acquisizione del tratto "Fortress Buster" renderà il nostro ufficiale maggiormente efficace negli attacchi contro regioni che hanno dei forti di terra; il tratto "Old Guard" distinguerà invece gli ufficiali e generali anziani dai giovani, dando un malus acquisizione di punti esperienza del 50%; oppure ancora un "Logistic Wizard" sarà più preparato nella gestione degli approvvigionamenti, risparmiandone il 25% rispetto al normale consumo. E questi sono alcuni degli esempi possibili. Il tutto va a vantaggio della profondità strategica, quando ci sarà richiesto di mettere un determinato uomo a capo di un corpo d'armata impegnato in un determinato tipo di conflitto.
L'aggiunta però più interessante e da un certo punto di vista più divertente viene dall'introduzione dei piani d'invasione completamente personalizzabili. Tramite un tool apposito potremo letteralmente disegnare sulla mappa di gioco le nostre future mosse. Il risultato è molto simile a quanto si vede nei classici documentari storici, dove vari tipi di frecce e segni indicano mosse ed obiettivi delle armate. La possibilità di sceglierne poi il colore, la forma e di inserire anche del testo scritto rende il tutto più completo: a livello gameplay non è una svolta decisiva, ma più che altro è utile per tenere a mente il da farsi e per dare un'impronta forse un pochino più "professionale", se vogliamo, ai nostri piani di conquista. Non mancano poi, per ogni nazione principale, dei dettagliati piani d'invasione che ricalcano la realtà di quanto avvenne, nel caso non potessimo fare proprio a meno di ripercorrere pedissequamente le orme della storia.
Introduzioni minori sono alcune varie unità specifiche per ogni nazione (non per tutte in realtà) ed alcune tecnologie e mezzi che renderanno l'invasione navale maggiormente incisiva e realizzabile, al contrario di quanto avveniva nel gioco originale.
Hearts of Iron 3Versione Analizzata PCHearts of Iron: Their Finest Hour è un buon DLC che aggiunge ancora qualcosa ad un gioco ormai completissimo per contenuti ed a cui non si più davvero chiedere più nulla. L'unico pesante difetto è il prezzo, di 19.99 €, decisamente troppo alto visto quanto proposto. Lo ripetiamo: i contenuti aggiuntivi non sono pochi per un gioco ormai così completo, ma l'acquisto a questo prezzo non diventa certo una necessità: consigliato soprattutto ai passionisti.
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