Recensione Heroes of Dragon Age

Lo spin-off di Dragon Age in attesa del nuovo capitolo solletica ma non convince

Recensione Heroes of Dragon Age
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  • iPhone
  • iPad
  • L'esperienza mobile è oramai complementare al videogaming su console e PC. Capita di venire a contatto con App che permettono di fruire con più comodità dell'avventura principale (AC 4: Black Flag), di interfacciarsi con modalità dedicate (Battlefield 4) o più semplicemente di rimanere informati sui propri progressi (Ryse). Un mondo di interazioni più o meno interessanti a cui sta iniziando ad aggiungersi sempre più di frequente un'altra possibilità, quella degli spin-off preparatori.
    Ne propone uno, inversione free-to-play, Electronic Arts, che tramite Heroes of Dragon Age vuole far passare più velocemente i mesi che ancora ci separano dalla release dell'atteso Inquisition. Il titolo recupera il poderoso lore di Dragon Age, proponendo uno strategico dalla struttura veramente interessante ma dalle dinamiche implementate in maniera troppo superficiale. Chiude il quadro di un'App non troppo soddisfacente la forte spinta verso le micro-transazioni, che avvertiremo costantemente durante l'avventura. Peccato, perché le potenzialità per un interessante passatempo mobile c'erano tutte!

    Quando Ultimate Team incontra Dragon Age

    Heroes of Dragon Age è un gioco strategico molto particolare: tutta la componente gestionale, infatti, si focalizza sulla conformazione del party e sulla crescita degli eroi piuttosto che sulle battaglie in sé, per un sistema che ricorda da vicino quell'Ultimate Team reso celebre da FIFA. Electronic Arts propone anche in questo caso uno store virtuale dove recuperare pacchetti dal diverso valore, al cui interno troveremo eroi e rune per organizzare la nostra offensiva contro le creature malvagie. Il sistema, basato in questo caso sulle miniature anziché sulle carte, si rivela piuttosto profondo e decisamente riuscito: ogni eroe sarà caratterizzato dal colore della sua fazione e dal valore delle sue abilità. I vari combattenti saranno inoltre suddivisi in classi (arcieri, maghi, guerrieri), e disporranno per questo di abilità e caratteristiche peculiari.
    Una volta interiorizzati tutti i valori, le varie attitudini ed i punti di forza e debolezza, potremo iniziare a disporre sulla scacchiera il nostro party, aggiungendovi persino una creatura bonus presa dalle fila nemiche. Le regole, in questo senso, si rifanno ai più comuni RPG-tattici, con i combattenti in prima fila a proteggere quelli nelle retrovie dai danni, e parametri come velocità e rapidità a configurare l'ordine d'attacco. Gli spunti tattici non mancano: mettendo in campo guerrieri di una stessa fazione, ad esempio, otterremo svariati bonus per l'intero party, così come ponendo in prima fila un eroe "argentato" o "dorato" a tutti gli altri verrà garantita una più sicura protezione. E ancora infilando nelle retrovie un personaggio capace di danneggiare una riga o una colonna di nemici con un sol colpo, il potere d'attacco dell'intero gruppo verrà rinvigorito. Tante piccole micro-meccaniche che si intersecano elegantemente tra loro, formando un sistema decisamente convincente.
    Una volta interiorizzate le primissime meccaniche potremo esplorare ulteriormente la struttura, imbattendoci nelle possibilità di Fusione e Sacrifico degli eroi. Si tratta in sostanza di dinamiche avanzate, che ci permettono di scartare pedine superflue o unire due personaggi particolarmente affini per creare guerrieri dalle statistiche più elevate. Inizialmente piuttosto ostico -anche perché introdotto da un tutorial davvero pessimo- il sistema si rivelerà in seguito adatto a chi vorrà approfondire veramente Heroes of Dragon Age, dando la possibilità di creare un party vincente senza strisciare la carta di credito. Ponderando oculatamente i propri acquisti e suddividendo i guadagni in game tra pacchetti più e meno potenti saremo in grado di sacrificare i più deboli per rafforzare sempre più i nostri beniamini, per poi fonderne qualcuno assieme e creare così dei veri flagelli. 
Quello delle micro-transazioni non è però un ostacolo tanto facilmente aggirabile in Heroes of Dragon Age. Se nella costruzione del proprio party sarà sufficiente avere pazienza e lavorare d'acume, è per procedere nel gioco che si incontrano troppe limitazioni. Scontro dopo scontro, che si vinca o si perda, due parametri fondamentali andranno consumandosi: Forza e Vigore del party. Giunti al limite saremo costretti a "riposare" per un certo intervallo di tempo (smettendo sostanzialmente di giocare) o acquistare dei "comodi" refill dall'apposito negozio. Una scelta a nostro avviso abbastanza subdola, considerato che l'alternativa è una poco elegante pausa forzata dall'avventura.

    In ogni caso, considerate le dinamiche degli scontri e della progressione stessa, questi problemi probabilmente non si porranno per la maggior parte dei giocatori. Al di là del già descritto substrato tattico, infatti, Heroes of Dragon Age risulta terribilmente noioso e ripetitivo. Gli scenari da completare, prima di tutto, si susseguono senza catturare il giocatore: il team si è limitato a scrivere in una manciata di righe descrivendo le vicende che i fan di Dragon Age già conoscono, presentandole magari in prospettiva differente. E non basta la presenza di alcuni dei personaggi più importanti di Dragon Age e Dragon Age 2, per sistemare le cose. La progressione, in secondo luogo, è monotona allo sfinimento: per ogni stage ci saranno quattro battaglie ed un boss da superare, avanzando automaticamente tappa dopo tappa su una mappa disegnata sullo schermo. Ma la parte indubbiamente peggiore sono i combattimenti, durante i quali da videogiocatori non potranno compiere nessuna azione: saremo semplicemente chiamati ad assistere alle gesta dei nostri eroi e dei nemici, intervenendo solo qualora volessimo darcela a gambe prima di vedere la truppa spazzata via. Una scelta abbastanza inspiegabile considerando tutto il tempo e la fatica impiegati nella costruzione di una squadra solida. Giunti alla battaglia, in sostanza, tutta l'impalcatura crolla in un istante, e Heroes of Dragon Age appare per quel che è: un gioco potenzialmente interessante ma enormemente castrato, e soprattutto ripetitivo allo sfinimento.
    Non si trovano particolari ancore di salvezza nemmeno valutando il comparto tecnico, che ci porta anzi a segnalare in primis numerosi crash su dispositivi iPhone 4 ed iPad 2 equipaggiati con iOS 7.0.4. Scendendo nel dettaglio puramente estetico notiamo una composizione poligonale tutto sommato accettabile ma lontana dai fasti di tante altre produzioni mobile. Anche la realizzazione dei fondali tutto sommato se la cava, mostrando però diversi elementi riciclati all'interno delle arene in cui si svolgeranno i combattimenti. Chiudono un comparto in linea di massima sufficiente, animazioni abbastanza variegate ed una decente selezione di effetti particellari che movimentano un po' la scena.

    Heroes of Dragon Age Heroes of Dragon AgeVersione Analizzata iPadPur partendo da basi decisamente interessanti e promettenti, Electronic Arts non riesce a sviluppare uno spin-off completamente convincente. Anche chiudendo un occhio sulla spinta non elegante a sfoderare la carta di credito, al titolo manca un background di peso, in grado di coinvolgere appassionati e non ed immergerli nel vasto lore di Dragon Age. E manca soprattutto un vero motivo per proseguire a giocare, dato che, configurazione del party a parte, a livello ludico Heroes of Dragon Age si può riassumere in una parola soltanto: ripetitività! Un vero peccato vedere diverse idee vincenti sprecate in malo modo, per un’App che vi consigliamo comunque di provare ma solo ed esclusivamente senza investire un centesimo.

    5

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